Montepulciano celebra la Liberazione

Il 29 giugno 1944 a Montepulciano (Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montepulciano)

Il 29 giugno 1944 a Montepulciano (Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montepulciano)

Il Comune di Montepulciano celebra quest’anno il 29 giugno, Anniversario della Liberazione, con una cerimonia particolarmente toccante.

Sarà infatti reso omaggio al sacrificio di un giovane militare, il Tenente James de Villiers Browse Gray, di nazionalità sudafricana, ucciso in azione di guerra il 30 giugno del ’44, ovvero il giorno successivo a quello della Liberazione, probabilmente durante l’attacco ad una sacca di resistenza di soldati tedeschi.

Il trentaduenne ufficiale, in forza alle truppe alleate, perse la vita lungo la Strada per Chianciano, all’altezza del Podere San Benedetto ed è lì che intono alle 19.00 di mercoledì sarà deposta una corona d’allora e sarà eseguito il silenzio d’ordinanza.

Sul posto, infatti, i familiari dello sfortunato militare del Reggimento Pretoria fecero erigere una panchina con una targa che invita alla meditazione ed al ricordo.

Sarà quello l’ultimo atto di una giornata che si articolerà su altri due importanti appuntamenti.

Alle 16.00, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, il Sindaco consegnerà le Medaglie della Liberazione, conferite dal Ministro della Difesa nel 70° Anniversario della Lotta di Liberazione, ai due partigiani non presenti alla cerimonia ufficiale del 2 Giugno, a Siena, ed incontrerà tutti i superstiti di Montepulciano della Resistenza.

Alle 17.00 partirà il corteo con il Gonfalone del Comune che, accompagnato dalla Banda dell’Istituto di Musica “Henze”, attraverserà il centro rendendo omaggio, al Borgo Buio, al sacrificio del giovane Giuseppe Marino e raggiungendo poi il Giardino di Poggiofanti dove, davanti al Monumento ai Partigiani, sarà rivolto il saluto ufficiale delle Istituzioni.

Infine, come detto, i partecipanti si sposteranno a San Benedetto per ricordare il militare alleato che contribuì con la propria vita alla Liberazione di Montepulciano.




L’orrore dietro un bosco di betulle

Il treno della Memoria è un’iniziativa che la Regione Toscana e il Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato organizzano dal 2009, con cadenza biennale. Nel 2015, quindi, si è svolto il quarto viaggio verso Auschwitz e Birkenau che ha permesso a 750 ragazzi delle scuole superiori e ai loro docenti di visitare i luoghi del genocidio nazifascista ai danni di ebrei, rom, omosessuali. Nel gennaio 2017 si svolgerà il quinto viaggio, in preparazione del quale è stata organizzata per circa sessanta docenti una summer school che si svolgerà dal 21 al 25 agosto presso la Certosa di Pontignano (Siena).

Sono circa 64mila i visitatori che dall’Italia raggiungono il campo di sterminio di Auschwitz, due terzi dei quali sono insegnanti e studenti. L’Italia ha addirittura più visitatori di Israele.

auschwitzPer gli studenti che partecipano al viaggio si tratta di un’esperienza molto diversa dalla gita scolastica canonica, tanto più se fatta negli ultimi due anni di scuola. Le scuole e i docenti referenti del progetto preparano con cura l’esperienza con alcuni incontri preliminari che servono a selezionare chi è realmente interessato a partecipare e a illustrare i contenuti relativi alla Shoah e all’orrore dei campi di concentramento. Al ritorno, poi, ci sono momenti di condivisione, di archiviazione e trasmissione dell’esperienza.

In questo secondo filone si inserisce un’attività che ha coinvolto lo scorso anno scolastico gli studenti dei Licei Volta e San Giovanni Bosco di Colle Val d’Elsa. Nell’ambito di un progetto sulle fonti orali per le quarte classi del Liceo delle Scienze Umane (San Giovanni Bosco), si è pensato di sfruttare la testimonianza degli studenti del Liceo Volta che erano stati ad Auschwitz, facendo così esercitare gli studenti- ricercatori confrontandosi con dei testimoni che erano loro coetanei.

Dopo aver seguito alcune lezioni teoriche su come si prepara e come si gestisce un’intervista secondo i criteri della storia orale (le lezioni sono state curate dai professori Fabio Dei e Antonio Fanelli), per la parte laboratoriale del progetto hanno avuto modo di preparare un questionario, prendere confidenza con gli strumenti e le regole tecniche per intervistare secondo i criteri di base della storia orale e di ascoltare dalla voce di sei ragazzi della loro età il racconto del viaggio, delle sensazioni, del lascito emotivo e di esperienze che il viaggio aveva costituito.

Tra gli elementi che sono emersi dai racconti davvero partecipi e maturi degli studenti, c’è la distanza forse incolmabile tra il sentito dire, l’immaginato e ciò che si vede e si avverte entrando nei campi di concentramento, qualcosa che le parole possono difficilmente descrivere. C’è poi l’immedesimarsi col viaggio delle vittime di allora, un effetto voluto da chi ha pensato l’organizzazione delle visite, un percorso sulle tracce di chi ha intrapreso quel tragitto verso l’annientamento sistematico. Gli elementi più toccanti, però, che i giovani intervistatori hanno notato sono stati i dettagli, apparentemente minimi ma illuminanti, che emergevano man mano dalle parole dei sei studenti che erano stati a Birkenau e Auschwitz; le scarpe, i cappelli, gli oggetti personali tolti ai prigionieri e ammassati insieme, così come il book of names, l’elenco di chi era passato di lì e lì aveva trovato la morte, o quel bosco di betulle placido e ordinato che sembrava stonare e stridere all’eccesso con il contesto circostante. Anche l’incontro coi testimoni, i sopravvissuti che hanno accompagnato studenti e professori nel viaggio del treno della memoria, ha lasciato una importante lezione, quella della speranza e della necessità di ricordare per sopravvivere e per vaccinarsi contro l’odio e la barbarie.

Il progetto realizzato nei licei di Colle Val d’Elsa, come tanti altri, ha quindi raggiunto un obiettivo importante, cioè condividere le esperienze e il ricordo per cercare di comprenderle nel concreto delle storie di vita e quotidianità.

Gli intervistati: Sara Tavarnesi, Sara Giannini, Letizia Forzoni, Andi Hoxhaj , Edoardo Cipriani, Roberta Provvedi.

Gli intervistatori: Maria Laura Angelini, Bianca Borgogni, Guglielmo Salvestrini, Roberta Valentino, Sara Volpini, Chiara Vannucci.

Articolo pubblicato nel giugno del 2016.




Iniziativa per le Biblioteche e gli Archivi pisani

Il 30 giugno p.v. presso il Teatro Rossi Aperto di Pisa, con orario 10:00-13:00, si svolgerà un incontro-dibattito sul sistema culturale cittadino che registra – in particolare per le biblioteche civiche – un momento di forte incertezza e difficoltà (si veda l’appello Salviamo le biblioteche pisane).

L’incontro vuol essere un’occasione di confronto aperto con l’Amministrazione comunale, l’Università, la stampa e i cittadini tutti sulla destinazione delle Officine Porta Garibaldi, edificio di via Gioberti progettato con l’obiettivo di creare un centro socio-culturale integrato con la SMS Biblio e aperto a tutta la comunità. Un progetto lungimirante che ha impegnato professionisti di indubbia competenza e ingenti risorse finanziarie, ma che attualmente rischia di naufragare.

Teatro Rossi Aperto giovedì 30 giugno 2016, ore 10.00

Officine Porta Garibaldi

Proposte e idee per una cittadinanza attiva e per la tutela e la valorizzazione del sistema bibliotecario e archivistico cittadino

Interventi di: Sandra Di Majo (Coordinamento Lettori delle biblioteche e degli archivi pisani) Antonella Agnoli (consulente bibliotecaria)
Parteciperanno: Ornella Aglioti (Amici SMS Biblio Pisa), Gian Mario Cazzaniga (Comitato scientifico BFS Pisa), Matilde Vistoli (Rete degli studenti medi Pisa), Caterina Del Vivo (ANAI Toscana), Gianfranco Francese (segretario generale C.d.L. CGIL Pisa), Athos Bigongiali (scrittore), Chiara Frugoni (Amici BUP), Sasha Grassini (UDU Pisa), Teatro Rossi Aperto.
Aderiscono: AIB Toscana, Amici della Biblioteca Provinciale, ANAI Toscana, Associazione Amici della Biblioteca Franco Serantini, Circolo culturale Biblioteca Franco Serantini, Amici SMS Biblio Pisa, Amici BUP, Associazione culturale Artiglio, Casa della Donna Pisa, Rete Bibliolandia, Rete degli studenti medi Pisa, Teatro Rossi Aperto, UDU Pisa
Coordinamento dei Lettori delle Biblioteche e degli Archivi Pisani
associazionebibliotechepisane@gmail.com




Primo Conti. Un enfant prodige all’alba del Novecento

Nella stagione estiva presso il Palazzo Mediceo di Seravezza si terrà la mostra “Primo Conti. Un enfant prodige all’alba del Novecento”, a cura di Nadia Marchioni. La mostra intende illustrare i primi trent’anni di attività di Primo Conti (Firenze 1900 – 1988), attraverso opere, documenti e foto d’epoca.

Inaugurazione sabato 9 luglio , ore 18
Orario mostra

dal 10 luglio al 4 settembre

dal lunedì al venerdì | 17,00 – 23,00

sabato e domenica | 10,30 – 12,30 e 17,00-23,00

 

dal 5 settembre al 2 ottobre

dal lunedì al sabato | 15,00 – 20.00

domenica | 10,00 – 20,00
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Fonte: Fondazione Primo Conti




72° Anniversario degli eccidi nazifascisti nel Comune di Cavriglia

Il Comune di Cavriglia invita alle celebrazioni del 72° ANNIVERSARIO DEGLI ECCIDI NAZIFASCISTI PERPETRATI NEL COMUNE DI CAVRIGLIA. La cerimonia solenne è in programma LUNEDI’ 4 LUGLIO ALLE 11 PRESSO IL SACRARIO AI CADUTI DELL’ANTICO BORGO DI CASTELNUOVO DEI SABBIONI.




Premiazione concorso letterario nazionale “Seconda guerra mondiale: racconti di vita 1940-45”

Domenica 3 luglio alle ore 17.30 il Comune di Cavriglia invita alle premiazioni del concorso letterario nazionale promosso dall’Associazione “Meleto vuole ricordare”, in collaborazione col Comune di Cavriglia, dal titolo “Seconda Guerra Mondiale 1940 – 45: racconti di vita”. L’iniziativa aprirà il programma delle le celebrazioni del 72esimo anniversario degli Eccidi Nazifascisti.

Le premiazioni dei migliori racconti iscritti al concorso si svolgeranno domenica 3 luglio a partire dalle 17 e 30 presso il Monumento ai Caduti di Meleto Valdarno.




A Piombino la consegna della “Medaglia della Liberazione”

LaCasaBiforePiombino1 Prefettura di Livorno ha richiesto la collaborazione della Città di Piombino per la consegna della medaglia commemorativa denominata “Medaglia della Liberazione”, conferita dal Ministero della Difesa (in occasione della ricorrenza del 70° anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza) ai partigiani, agli ex internati nei lager nazisti, ai combattenti inquadrati nei Reparti regolari delle Forze Armate ancora in vita (alla data del 25 aprile 2015), nonché in caso di decesso o di impedimento ai loro familiari. Il riconoscimento in questione è finalizzato a ricordare il contributo di uomini e donne per affermare i principi di libertà e indipendenza sui quali si fondano la Repubblica e la Costituzione, e per trasmettere questi stessi valori alle nuove generazioni. I nominativi degli assegnatari residenti nel comune di Piombino sono otto.
Al fine di dare il massimo rilievo all’iniziativa pubblica è stato deciso, in accordo con la Prefettura e con l’Anpi Provinciale e Locale, di consegnare la medaglia con il relativo attestato agli aventi diritto (o ai loro familiari e eredi) nel corso di una cerimonia alla presenza del Sindaco del Comune di residenza, delle Autorità e dei rappresentanti locali delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e Partigiane.
A Piombino, la cerimonia per la consegna delle Medaglie della Liberazione con il Sindaco Massimo Giuliani si terrà il prossimo sabato 25 giugno alle ore 11 nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale, in occasione del 72° anniversario della Liberazione della Città.




Cerimonia in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ‘43

agosto-1944-livorno-bombardata-1Martedì 28 giugno si celebrerà a Livorno la Giornata della memoria delle vittime civile dei rifugi. Il 28 giugno del 1943 la città di Livorno subì infatti un pesante  bombardamento aereo che causò la morte di numerosi civili, purtroppo inconsapevoli della inadeguatezza dei rifugi in cui avevano cercato riparo.
Si tratta di rifugi, allestiti dal regime, concentrati prevalentemente nei quartieri nord della città. Ed è qui, precisamente in via Galilei (angolo via Garibaldi), in via Mastacchi (n.30) ed in via delle Sorgenti (all’altezza del passaggio a livello) che martedì 28 giugno, come ogni anno, si svolgeranno le cerimonie commemorative con la deposizione di mazzi di fiori.
Le cerimonie avranno inizio alle ore 11 presso la lapide posta fuori dall’Istituto ITI (in via Galilei) con la presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Livorno, Serafino Fasulo e dei rappresentanti delle associazioni dell’Antifascismo  e della Resistenza livornese ( ANPI, ANPIA, ANEI e ANED di Pisa). Proseguiranno alle ore 11.15 ( via Mastacchi) e 11.30 ( presso il cippo commemorativo in via delle Sorgenti).
L’inizio delle cerimonie commemorative sarà scandito dal suono della sirena  dell’ITI, la stessa che in periodo bellico avvisava la popolazione degli allarmi aerei.