“Fame di guerra” a BiblioTerme 2016

Mercoledì 31 agosto ore 9.30 presentazione del volume di Simonetta Simonetti, Fame di guerra. La cucina del poco e del senza, all’interno dell’edizione di BiblioTerme, quest’anno curata dalla Biblioteca Villa Forini-Lippi in collaborazione con l’Istituto storico lucchese – Montecatini-Monsummano.

In allegato il programma completo.




“La mezzadria nel Novecento” a BiblioTerme 2016

Mercoledì 27 luglio alle ore 9.30, presentazione del volume di Stefano Bartolini “La mezzadria nel Novecento” all’interno dell’edizione di BiblioTerme, quest’anno curata dalla Biblioteca Villa Forini-Lippi in collaborazione con l’Istituto storico lucchese – Montecatini-Monsummano.

In allegato il programma completo.




Le carte del Pci-Pd di Castagneto Carducci

L’Istoreco Livorno segnala una positiva iniziativa di divulgazione che apre anche alla possibilità di fruizione di un deposito di materiale documentario, realizzata dalla Sezione Pd di Castagneto Carducci nel gennaio 2016 che ha avuto come oggetto la descrizione dell’Archivio Pci della Federazione di Castagneto carducci stessa.

Pur non essendo un lavoro basato su una logica coerentemente archivistica, poiché i criteri di descrizione utilizzati poco hanno a che fare con i lavori più ortodossi di inventariazione, è da evidenziare l’intenzione di salvaguardare il materiale posseduto e renderlo fruibile attraverso un mezzo di corredo che ne delinea in qualche modo la consistenza, la cronologia e la qualità degli atti conservati.

Il fondo archivistico del Pci, custodito inizialmente nella sede del Pd di Castagneto Carducci, versava in condizioni critiche a causa dell’inadeguatezza dei locali di conservazione, una situazione che ha indotto al trasferito delle carte nella sede del PD di Donoratico dove è stato sottoposto a questo studio e descrizione. Il materiale consta di più di 1.600 documenti raccolti in 3 faldoni cronologicamente posizionabili cronologicamente fra il 1921 e il 1958.

È raccolta la corrispondenza di carattere interprovinciale tra la Federazione livornese e la sede castagnetana, e intersettoriale, fra le cellule della sezione, le domande di ammissione e di iscrizione al Partito ed alcune cartelle biografiche degli iscritti, nonché documenti inerenti il periodo fascista.

Del lavoro svolto si ha un elaborato di stampo inventariale, eseguito da Andrea Bertini che descrive in maniera dettagliata il materiale conservato, composto sia da un indice analitico finale, sia da un’introduzione che delinea i lavori svolti e, attraverso indicazioni bibliografiche, conduce lo studioso verso una adeguata conoscenza della storia locale.

Tale contributo descrittivo sarà quanto prima consultabile sul sito della Biblioteca Comunale di Castagneto Carducci per rendere la fruizione del materiale più agevolata.

Facciamo questa segnalazione per un interesse diretto, in quanto depositari delle carte della ex Federazione del Pci di Livorno e con l’auspicio che questa iniziativa possa essere seguita anche da altri soggetti, nell’ipotesi migliore con un collegamento con le strutture degli Istituti storici della Resistenza e della società contemporanea presenti sul territorio regionale.




Nuovo orario di apertura per l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia ha da oggi il seguente orario.

LUNEDI: 15:30-18:30

MARTEDI: 10:00-12:00

MERCOLEDI: CHIUSO

GIOVEDI: 15:30-18:30

VENERDI: 10:00-12:00

SABATO: CHIUSO

DOMENICA: CHIUSO

Informa inoltre che verrà effettuata la chiusura estiva dall’8 agosto al 29 agosto compresi.




Villa Le Fontanelle

La villa, situata nella parte alta di Careggi, fu un luogo che i tedeschi non violarono e gli Alleati salvaguardarono dai bombardamenti in quanto si trattava di una zona di extraterritorialità. Era la residenza dei marchesi Serlupi Crescenzi. Il critico d’arte di origine ebrea Bernard Berenson, dopo una visita alla villa, decise di rimanere ospite dei Serlupi per sfuggire alle persecuzioni tedesche, si trattenne per un anno.

L’unico evento drammatico che coinvolse la villa avvenne nel pomeriggio del 31 agosto 1944 nel giardino antistante. Sei paracadutisti della retroguardia tedesca trovandosi all’esterno della villa per cucinare un coniglio vengono ostacolati dalla pattuglia liberale di Aristo Ciruzzi, tre tedeschi vengono arrestati, uno muore e due restano feriti.




Teatro della Pergola

La mattina del 31 gennaio 1944  alle ore 11 al il Teatro la Pergola avvenne un attentato ad opera di un Gruppo di Azione Patriottica (GAP) composto da quattro persone tra cui una donna. Il teatro era pieno di fascisti e cittadini riuniti in una cerimonia pubblica per ascoltare le parole di commemorazione di Gino Meschiari sui “martiri delle foibe istriane”. Durante la cerimonia esplode una bomba all’interno del teatro ferendo alcuni fascisti e seminando paura. Tra gennaio e febbraio si susseguirono molti attentati ad opera di gappisti che misero in stato d’allarme e difficoltà i fascisti.




Stazione di Santa Maria Novella

Il 6 novembre 1943 i tedeschi fecero una grande razzia di ebrei e tre giorni dopo partì un convoglio carico di ebrei dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. In novembre avvenne il maggior prelievo di ebrei ad opera di tedeschi, oltre le 70 persone. Mese dopo mese le deportazioni si aggiravano sull’ordine di 30-40 civili al mese. Vi erano arresti per motivi razziali o per motivi politici, i primi erano deportati ad Auschwitz mentre i secondi a Mauthausen.

Dopo l’ordinanza del Repubblica Sociale Italiana (RSI) del 30 novembre gli arresti diventarono di competenza delle forze italiane. Gli scioperi del 3 e 4 marzo 1944 provocarono l’arresto di un gran numero di persone sulla base delle liste di scioperanti e sovversivi, ma anche delle retate effettuate in strada nella provincia di Firenze e Prato. Un nuovo convoglio con 328 persone arrestate partì dalla stazione di Santa Maria Novella l’8 marzo con destinazione Mauthausen.

 




Stazione di Montorsoli

In questa piccola stazione localizzata nei pressi di Sesto Fiorentino, è avvenuto un fatto della storia partigiana che l’ha resa celebre.

Il 4 aprile del 1944 i partigiani del monte Morello occuparono la stazione e assaltarono un treno di viaggiatori (n°2328) che sarebbe dovuto arrivare alle 19.20. Il treno trasportava molti pendolari, studenti e lavoratori che tornavano da Firenze ed erano diretti nel Mugello.

L’azione fu ordinata dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale per bloccare una o più vetture che erano in coda al treno, cariche di militi repubblichini e militari tedeschi. Le vetture erano, con molta probabilità, indirizzate a compiere un rastrellamento anti-partigiano nella zona di Marradi.

Appena arrivò il treno in stazione fu assaltato dai partigiani. I tedeschi si difesero fino a quando non riuscirono a far ripartire il convoglio. Con questa azione i partigiani dimostrarono che le truppe tedesche potevano essere affrontate e il movimento acquisì più solidità rispetto alla fase iniziale.

Durante l’operazione tre partigiani, Carlo Carmonini, Dino Ciolli, Mario Lazzerini, vennero uccisi ed altri feriti.

Sulla parete esterna della stazione vi è una lastra commemorativa a ricordo dei partigiani caduti datata 25 aprile 1973.