XI Edizione Premio di Cultura politica “Giovanni Spadolini”

Sabato 23 luglio, ore 18.15 a “La Limonaia Caffè”, Parco del Castello Pasquini, avrà luogo a Castiglioncello (LI) l’XI edizione del Premio di cultura politica Giovanni Spadolini.

Il premio verrà assegnato a Stefano Folli, editorialista di Repubblica, collaboratore prìncipe del Professore, per le capacità professionali e l’etica del giornalista.

Nell’occasione del  150° di Nuova Antologia  vi sarà nel corso della serata un annullo speciale da parte di Poste Italiane col volto di Spadolini impegnato nella lettura della sua rivista.




“Sognavo una vita romantica e felice”

Quale effetto un conflitto esercita sulla psiche infantile? Quali le conseguenze, i traumi, le ricadute successive?
Queste domande, così frequenti nei reportage che di recente si sono soffermati sulle “infanzie rubate” dalle guerre, sono poco presenti nei saggi di storia sociale sulla seconda guerra mondiale. Ma uno studio sull’argomento, oltre ad aiutare a comprendere le sofferenze dell’oggi, servirebbe anche a cogliere i nessi tra quel vissuto e i successivi eventi della Prima Repubblica. Lungi dal colmare questa lacuna, questo contributo vuole gettare una luce su un argomento – la memoria infantile della Resistenza – tanto più importante quanto necessario da ricordare in una regione – la Toscana – dove il numero di vittime è stato inferiore alla sola Emilia.

Innanzitutto: quali fonti usare? La più parte delle testimonianze è stata raccolta anni dopo la guerra, quando non solo il tempo trascorso aveva affievolito il ricordo, ma quando i bambini di allora si erano ormai trasformati in adulti con il proprio vissuto e con altre esperienze alle spalle. Mediata già in tempo di pace dagli adulti, la voce infantile diventa perciò più flebile nei tempi convulsi di guerra. Gli appunti che il quattordicenne aretino Almo Fanciullini raccoglie sistematicamente tra l’8 settembre e la liberazione di Arezzo appaiono quindi come una particolare eccezione.

Tracciare alcune linee comuni nelle esperienze belliche di bambini e adolescenti toscani è però possibile. La prima è l’avvento della precarietà, di luoghi e di persone. Il conflitto, prima colto vagamente dalle conversazioni degli adulti, irrompe con il primo bombardamento o la carestia. «Anche se si sentiva parlare di guerra» ricorda Feralda Giovannetti di San Martino ad Empoli, dove nel ’43 frequentava la seconda elementare «per la giovane età, non ci rendevamo conto di quello che poteva essere. Cominciammo ad accorgercene quando iniziò la carestia dei viveri». «Sognavo una vita romantica e felice: gli orrori della guerra mondiale mi distolsero da questi sogni» scrive ad esempio Anna Taiuti, che dopo il bombardamento di Milano sfollò dai nonni in Toscana.
Alla devastazione dei luoghi familiari succede spesso lo sfollamento in campagna per i cittadini o, per chi vi abitava, l’arrivo di nuove persone – spesso più colte, più ricche o semplicemente più informate sugli ultimi avvenimenti – rivoluzionava la routine quotidiana, apriva nuovi orizzonti. La novità è ad esempio sottolineata da Luciana Franceschini, nata nel 1935 nelle campagne del pistoiese: «ricordo molto bene gli sfollati perché … vedevo gente nuova … per me era tutto una sorpresa e anche un divertimento quando mi invitavano a giocare».

La crescita precoce che la guerra induce nei bambini e negli adolescenti è però il tratto che maggiormente accomuna queste testimonianze. Il processo è però difforme, e varia a seconda della classe sociale di provenienza. È la fine precoce dell’infanzia per i bambini delle classi popolari, che, mentre gli adulti si asserragliano in casa per sfuggire ai rastrellamenti, lavorano nei campi e nelle officine, svolgono commissioni, girano armati. «[Noi ragazzini] andavamo a prendere il grano perché i contadini avevano paura dei tedeschi… Noi eravamo piccoli e avevamo più possibilità di stare allo scoperto» riporta Sergio Capecchi, nato a Cantagrillo (Serravalle P.se) nel 1930. Ed è invece una scoperta della libertà per i giovani delle classi sociali superiori, che, grazie alle preoccupazioni di genitori altrimenti indotti a una stretta sorveglianza, si scoprono liberi di gestire il proprio tempo. «Eppure» riassume infatti Isabella Dauphinè, sfollata da Firenze, «ricordo quel lontano 1943 come un anno veramente straordinario. Là in campagna eravamo molti ragazzi:… e ci sentivamo veramente liberi, perché le donne adulte presenti… piene di ansie e preoccupazioni, avevano ben altro da fare che occuparsi di noi».

Articolo pubblicato nel luglio 2016.




“E anche a i’ mi’ marito tocca andar. Voci e canti fra la trincea e il focolare”

Il 21 luglio, la Fondazione CDSE promuove, in collaborazione con il Comune di Cantagallo, uno spettacolo con immagini e musiche ispirate alla Grande Guerra, ambientato nei giardini della villa Guicciardini, sede di un convalescenziario militare durante il conflitto. “E anche a i’ mi’ marito tocca andar. Voci e canti fra la trincea e il focolare”, con Daniele Poli, Fabio Cavaciocchi, Alessia Cecconi e il coro della Sartoria e della Scuola di musica di Vaiano. Ingresso libero.




Il Peyron e la sua gente. Memorie di lavoro e di vita

All’interno della rassegna culturale estiva del Comune di Vernio “Apriti chiostro”, 12 luglio 2016 ore 21,00 San Quirico (Vernio)
“Il Peyron e la sua gente. Memorie di lavoro e di vita”

Una serata-racconto a cura della Fondazione CDSE in collaborazione con il Comune di Vernio. Raccontare la storia dell’ex tappetificio Peyron del Molin Novo di Mercatale, significa abbracciare tutta la storia della comunità di Vernio, dall’epoca dei Conti Bardi al recente passato dei nostri nonni tessitori o delle nonne annodatrici al lanificio Valbisenzio.




Voci di memoria. Le fonti orali per lo studio della Resistenza

L’Istituto storico della Resistenza di Pistoia organizza, con il finanziamento della Regione Toscana, una scuola estiva dedicata allo studio delle fonti orali nella Resistenza dall’8 al 10 settembre 2016. La scuola è rivolta soprattutto a studenti universitari e insegnanti. L’iscrizione è aperta fino all’esaurimento dei posti disponibili.

Non è prevista alcuna quota di iscrizione, ma i partecipanti dovranno essere soci o associarsi all’Istituto. La quota annuale di 20 euro è comprensiva anche delle pubblicazioni e della rivista “QF. Quaderni di Farestoria”.

L’Istituto, in virtù del protocollo d’intesa firmato tra l’Istituto storico della Resistenza Toscano e l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, rilascerà una ricevuta e un attestato di frequenza valido per il proprio curriculum come corso d’aggiornamento.

Per iscriversi, inviare congiuntamente una mail a ispresistenza@tiscali.it e a chrmartinelli@gmail.com, indicando nome, cognome, indirizzo, titolo di studio e professione.

Per delucidazioni, telefonare al numero 057332578 (sede dell’Istituto).

PROGRAMMA

Primo giorno – Giovedì 8 settembre, ore 16:30-24
Villa Stonorov Pistoia
Saluti delle autorità
Introduzione, Roberto Barontini (Presidente Istituto Storico della Resistenza di Pistoia)
Fonti orali per la storia sociale, Giovanni Contini Bonacossi (Presidente Associazione Italiana Storia orale)
Raccontare la Resistenza: storie di vita orali e scritte. Un approccio metodologico, Francesco Catastini (European University Institute)
Interventi e dibattito
Buffet in terrazza
Proiezione del film “La brezza degli angeli” di Stefano Ballini
Secondo giorno – Venerdì 9 settembre
Ore 10:30 – 14:30
Visita guidata presso il Museo E Rifugi S.M.I. di Campo Tizzoro
Pranzo
Ore 16 – 22
Sala Bigongiari presso Biblioteca San Giorgio Pistoia
Presentazione delle lezioni, Chiara Martinelli (Ricercatrice Istituto Storico della Resistenza di Pistoia)
Aspetti della Resistenza in Maremma attraverso le fonti orali, Elena Vellati (Insegnante Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea)
Firenze in guerra. Fonti orali e memorie, Valeria Galimi (Università di Milano)
Uscire dalla guerra: memorie, oblii, storie, Matteo Mazzoni (Direttore Istituto Storico della Resistenza in Toscana)
Interventi e dibattito
Buffet
Terzo giorno – Sabato 10 settembre ore 9:30-12:30
Sala Bigongiari presso Biblioteca San Giorgio Pistoia
Relazione e video progetto Radici, Andrea Ranalli (Associazione “Shoot for change”)
Memorie di donne e bambini nel pistoiese, Michela Innocenti (Vicepresidente Istituto Storico della Resistenza di Pistoia)
Memoria orale, fonti e narrazioni nella strage del Padule di Fucecchio, Luca Baiada (Magistrato, autore del libro Raccontami la storia del Padule)
Interventi e dibattito
Conclusione dei lavori e consegna degli attestati




72° anniversario dell’eccidio di San Polo e della Liberazione di Arezzo

Alle ore 18.00 del 14 luglio, deposizione della corona al cippo dei caduti di San Polo, Villa Gigliosi, e al Monumento ai caduti. Alle ore 18.30 Santa Messa presso la Pieve di San Paolo a San Polo.

16 luglio, alle ore 8.30, Indicatore – Cimitero del Commonwealth: cerimonia in ricordo dei 1267 caduti degli eserciti alleati nella guerra di liberazione del territorio aretino, cui seguirà la santa messa. Ore 9.30 deposizione della corna di alloro al monumento che ricorda i 729 caduti al Cimitero di Arezzo. Ore 10.00 cerimonia dell’alzabandiera al sacrario dei Caduti.
Ore 10.30 piazza Poggio del Sole, Monumento alla Resistenza, deposizione della corona.
Intervengono:
Alessandro Ghinelli, Sindaco di Arezzo
Roberto Vasai, Presidente dell’Amministrazione provinciale
Stefano Mangiavacchi, Presidente della Confederazione provinciale fra le associazioni combattentistiche e partigiane.

 




Gli Incontri al Castello a Castiglioncello

logo_mailTornano gli Incontri al Castello, la rassegna di appuntamenti con i libri alla Limonaia Caffè di Castello Pasquini. Il salotto estivo curato da Gloria De Antoni e organizzato dal Comune di Rosignano Marittimo in collaborazione con Armunia, ospiterà tra luglio e agosto interessanti appuntamenti con scrittori e giornalisti.
Tutti gli incontri si terranno alle ore 18:00 alla presenza degli autori e delle autrici e sono ad ingresso gratuito.
In caso di maltempo si svolgeranno presso il Castello Pasquini.

mercoledì 13 luglio
Walter Veltroni
“Ciao”, Rizzoli

mercoledì 20 luglio
Eraldo Affinati
“L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani”, Mondadori

giovedì 21 luglio
Premio Suso Cecchi d’Amico per la sceneggiatura
V edizione
Presentazione del volume di Suso Cecchi d’Amico
“Suso a Lele. Lettere (dicembre 1945-marzo 1947)”, Bompiani
a cura di Silvia d’Amico e Masolino d’Amico

ore 21:30 – cerimonia di premiazione e proiezione del film
Cinema Arena La Pineta Castiglioncello

sabato 23 luglio ore 18:15
Premio di Cultura Politica
Giovanni Spadolini – XI edizione
iniziativa promossa in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

 lunedì 25 luglio
Giorgio Van Straten
“Storie di libri perduti”, Laterza

giovedì 28 luglio
Gianna Schelotto
“Chi ama non sa”, Rizzoli

domenica 31 luglio
Benedetta Craveri
“Gli ultimi libertini”, Adelphi

La Limonaia Caffè
parco del Castello Pasquini
piazza della Vittoria – Castiglioncello (LI)

Ufficio Stampa
Elisabetta Cosci
tel 0586 753707
elisabettacosci.stampa@gmail.com




Il 72° anniversario della Liberazione di Collesalvetti

manifesto Notte Clara 2016L’Amministrazione Comunale di Collesalvetti e l’Istituzione Comunale per la Cultura “C. Schumann” organizzano la settima edizione di “Notte Clara”, lunedì 18 Luglio 2016 per ricordare e festeggiare il 72° anniversario della Liberazione di Collesalvetti
e la seconda edizione di  Alba Clara, in programma domenica 17 Luglio.

Il programma negli allegati.