Hill 366: una storia da raccontare

Il 7 ottobre 2017, il Comune di Carrara e la Pro Loco di Fontia hanno promosso un’iniziativa per onorare la memoria di due uomini: Don Dario Fazzi e il Lieutenant-Colonel John James Phelan. L’evento, celebrato in occasione del 73° Anniversario dell’incendio di Fontia, rientra nel programma di iniziative inserite nel progetto “In cammino verso la Costituzione (1948-2018)” a cura del Gruppo di lavoro del Comune di Carrara per le celebrazioni e la promozione della memoria della Resistenza e dei principi della Costituzione.

La commemorazione a cui ha aderito Angel Matos, Direttore del Florence American Cemetery (American Battle Monuments Commission), ha visto la partecipazione del partigiano carrarese Giorgio Mori e ha avuto il riconoscimento del veterano di guerra britannico Harry Shindler (96 anni, militare sulla Linea Gotica), che ha scritto un discorso di cui è stata data lettura durante la manifestazione.

Durante la Seconda guerra mondiale, Fontia rappresentava un centro strategicamente importante per la Wehrmacht. Su ordine del Feldmaresciallo Albert Kesselring la zona rientrava nella Linea Gotica, il sistema difensivo realizzato dai tedeschi per fronteggiare l’avanzata degli Alleati. L’Organizzazione TODT costruì diverse postazioni tobruk, bunker e trincee, tuttora visibili.

03A Santa Lucia si trovava l’osservatorio tedesco da cui venivano diramati ordini per i cannoni a lunga gittata presenti sul promontorio di Punta Bianca. Proprio per questo Fontia e Santa Lucia furono teatro di aspre battaglie durante l’avanzata della Quinta Armata USA che battezzò quel luogo “Hill 366”. Tra i militari caduti per la liberazione dell’Italia nel territorio carrarese c’è stato il Lieutenant-Colonel John James Phelan, decorato della Silver Star, caduto nei combattimenti svoltisi per la conquista dell’osservatorio tedesco di Santa Lucia.

L’iniziativa ha avuto inizio con gli onori al cippo che ricorda l’incendio del paese e ha visto la partecipazione degli studenti delle scuole del territorio (Scuola Media “A. Dazzi” e ITC “D. Zaccagna”). La giornata del 7 ottobre è stata l’occasione per ricordare non solo l’incendio del borgo, ma per raccontare, attraverso una mostra, allestita nei locali della Pubblica Assistenza di Fontia, gli importanti avvenimenti e combattimenti svoltisi per la liberazione del paese durante la Seconda guerra mondiale.

E’ stata riaperta al pubblico la Cappella di Don Dario Fazzi, il coraggioso parroco di Fontia che difese la popolazione del paese durante i 20 terribili mesi dell’occupazione nazi-fascista, sulla cui lapide il Sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha deposto una corona.

Dopo la Messa in suffragio delle vittime della guerra, celebrata nel vicino Santuario di Santa Lucia, si sono svolti gli interventi delle autorità . Dopo il saluto del Sindaco, sono intervenuti: la senatrice Laura Bottici, il consigliere regionale Giacomo Bugliani e il segretario ANPI della sezione di Carrara Ferdinando Sanguinetti. Toccante la testimonianza della sig.ra Eda Corsini, che nel 1944 era una bambina, ha ricordato Don Dario Fazzi, che rischiò la vita pur di salvare i suoi paesani. Il Presidente della Pro Loco di Fontia Cristiano Corsini ha letto una lettera che Don Fazzi scrisse nel 1970 a Dusseldorf in occasione dell’incontro dei reduci della 148ª Divisione di fanteria tedesca. Don Fazzi dopo la guerra si impegnò² nella ricostruzione della Chiesa di Santa Lucia, distrutta dai bombardamenti, con il progetto di fare di quel colle dove si erano scontrati uomini di diverse nazionalità, un luogo dedicato alla pace. L’orazione ufficiale è stata affidata al Dott. Pierpaolo Ianni che ha ricordato l’importanza della Resistenza e ha tratteggiato il profilo di Don Fazzi e del Lieutenant-Colonel Phelan. Nel suo intervento ha inoltre descritto quanto emerge dal diario della 473rd United States Infantry, che costituisce una fonte essenziale per ricostruire quanto avvenne in quei drammatici giorni del 1945 tra Fontia e Santa Lucia. La giornata si è conclusa con il discorso di Angel Matos, Direttore del Florence American Cemetery, e lo scoprimento di una targa in marmo in memoria del Lieutenant-Colonel John James Phelan (1914-1945).

Articolo pubblicato nell’ottobre del 2017.




Presentazione in Palazzo comunale del volume “Tesori in guerra”

Il 3 novembre alle 17, nella Sala maggiore del Palazzo comunale, sarà presentato il volume “Tesori in guerra, l’arte a Pistoia tra salvezza e distruzioni” scritto a quattro mani da Matteo Grasso (direttore ISRPt) e Alessia Cecconi (direttrice Fondazione CDSE).

Sono previsti i saluti del sindaco.




Crimini e misfatti pratesi dal 1850 al 1985

Lunedì 11 dicembre F. MACCARONE, Crimini e misfatti pratesi dal 1850 al 1985, Dalle carte del fondo del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Prato nell’ambito di un “Autunno da sfogliare 2017” del Sistema bibliotecario provinciale pratese, l’Archivio di Stato di Prato propone un ciclo di 5 presentazioni di ricerche legate a luoghi, personalità, manifestazioni del territorio pratese dal titolo A Carte scoperte. I lunedì dell’Archivio di Stato. Tutte le presentazioni si svolgeranno a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Conferenze dell’Archivio (via Ser Lapo Mazzei, 41).




Fior di memoria: l’Isola, famiglie ebree in Val di Bisenzio

Lunedì 4 dicembre presentazione di Fior di memoria: l’Isola, famiglie ebree in Val di Bisenzio : scenari, dinamiche sociali, personaggi della microstoria antologia a specchio di fonti storiche 1790-1957, a cura di ANNALISA MARCHI riporta la sua testimonianza Luana Cecchi nell’ambito di un “Autunno da sfogliare 2017” del Sistema bibliotecario provinciale pratese, l’Archivio di Stato di Prato propone un ciclo di 5 presentazioni di ricerche legate a luoghi, personalità, manifestazioni del territorio pratese dal titolo A Carte scoperte. I lunedì dell’Archivio di Stato. Tutte le presentazioni si svolgeranno a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Conferenze dell’Archivio (via Ser Lapo Mazzei, 41).




Premio letterario Prato 1948 – 1990 Vita di un’istituzione

Lunedì  20 novembre, presentazione di A. BICCI, Premio letterario Prato 1948 – 1990 Vita di un’istituzione, Polistampa, nell’ambito di un “Autunno da sfogliare 2017” del Sistema bibliotecario provinciale pratese, l’Archivio di Stato di Prato propone un ciclo di 5 presentazioni di ricerche legate a luoghi, personalità, manifestazioni del territorio pratese dal titolo A Carte scoperte. I lunedì dell’Archivio di Stato. Tutte le presentazioni si svolgeranno a partire dalle ore 16.30 presso la Sala Conferenze dell’Archivio (via Ser Lapo Mazzei, 41).




Confronto su “Caporetto” in Isrt

Lunedì 20 novembre ore 15.00 nuovo appuntamento del ciclo di seminari di storiografia per insegnanti, curati dal prof. Enzo Collotti, presso la sede dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea.

I partecipanti si confronteranno con il prof. Collotti sul volume di Nicola Labanca, Caporetto. Storia e memoria di una disfatta, Il Mulino, Bologna 2017, che quindi sono invitati a leggere prima dell’incontro.




1944-2015, Padule di Fucecchio

Mercoledì 25 ottobre 2017, ore 17.00, alla Sala Bigongiari della Biblioteca San Giorgio, sarà discusso il volume 1944-2015. Padule di Fucecchio. La strage, il processo, la memoria di una comunità, di Vasco Ferretti. Pisa, Pacini, 2012.
Interverrà, oltre all’autore, Aldo Bartoli (ANPI Pistoia).




L’usignolo, il diavolo rosso, il convertito. Idalberto Targioni nella Toscana tra ’800 e ’900

Martedì 19 dicembre, ore 17.00, alla Sala Bigongiari della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, sarà presentato il riordino dell’archivio di Idalberto Targioni (1868-1930). Intervengono Roberto Barontini, Roberto Bianchi, Simonetta Chiappini, Daniele Lovito e Matteo Mazzoni. Targioni fu un protagonista della storia culturale, politica e sociale in Toscana tra Otto e Novecento. Trovatello, contadino a Lamporecchio, poeta autodidatta, sindaco socialista, convertitosi all’interventismo durante la prima guerra mondiale divenne fascista e collaborò col regime. Figura straordinaria, Targioni rappresenta percorsi di vita che segnarono una parte della sua generazione. A distanza di centocinquanta anni dalla nascita, gli eredi mettono a disposizione della comunità e degli studiosi tutte le carte del suo archivio finora inedite e la sua biblioteca. L’incontro vuole essere l’occasione per presentare il materiale del suo archivio e lo stato di ricerca degli studi sulla sua figura e la sua opera di politico e di poeta.