Indietro nel tempo: foto e documenti di Arezzo

Giovedì 5 e mercoledì 31 ottobre la Biblioteca Città di Arezzo (via dell’Orto 30) organizza visite guidate per mostrare agli utenti una parte del materiale d’archivio in essa conservato, ancora inedito e da studiare. In particolare saranno mostrati i documenti dell’archivio del giornalista Alfredo Bennati riguardanti la storia e le immagini di Arezzo negli anni ’30 e ’40 ed anche il materiale usato per poter riportare in vita “La Giostra del Saracino”. Sarà un modo per rivivere la nostra Città da un’ottica nuova e affascinante.




A proposito della Prima Guerra Mondiale: da Caporetto alla vittoria

Martedì 24 ottobre alle ore 17.00 la Biblioteca dell’Istituto di storia economica Francesco Datini vi invita alla Casa delle memorie di guerra per la pace a Prato alla conferenza A proposito della Prima Guerra Mondiale: da Caporetto alla vittoria.

Dopo un excursus sulle fasi della guerra e dei fatti che trasformarono la rotta degli italiani nella vittoria definitiva, saranno esaminate le principali interpretazioni sulle cause militari e sociali della disfatta di Caporetto.

Intervengono Sergio Paolieri, Francesco Barbarulo, Lorenzo Gheri, Francesco Moccia.

Modera Giampiero Nigro

 




La strage di Sant’Anna di Stazzema

Si invitano tutti gli interessati, a partecipare DOMENICA 1 OTTOBRE 2017 ALLE ORE 18,00 alle Stanze del Teatro Guglielmi, alla rappresentazione, più volte rinviata causa maltempo, “La Strage di Sant’Anna di Stazzema” scritta e recitata da Elisabetta SALVATORI, violinista Matteo CERAMELLI.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione 28 Aprile di Massa.




I Teatri di Sylvano Bussotti – Firenze e la Toscana, la messinscena, l’organizzazione artistica

Giovedì 12 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 18.00 il Museo Novecento di Firenze vi invita presso la propria sede alla giornata di studi che conclude il ciclo di manifestazioni dedicate all’universo teatrale di Sylvano Bussotti, avviatosi a Palermo nel novembre 2015. L’incontro fiorentino, cui prendono parte musicologi, storici del teatro e storici dell’arte di istituzioni italiane ed estere, intende ripercorrere alcuni momenti salienti della presenza di Sylvano Bussotti a Firenze e in Toscana, a partire dagli anni della formazione artistica e musicale: la rete delle relazioni amicali e professionali, le rappresentazioni di suoi lavori al Teatro Comunale, il corso di didattica della composizione teatrale alla Scuola di musica di Fiesole, l’esperienza del metteur en scène al Festival pucciniano di Torre del Lago. L’indagine si estenderà quindi ad altre tappe del suo percorso di regista lirico, nonché all’aspetto attoriale.

Convegno a cura di Mila De Santis – Dipartimento SAGAS, Università degli Studi di Firenze Dottorato Interuniversitario “Pegaso” in Storia delle Arti e dello Spettacolo. In collaborazione con Museo Novecento, Teatro dell’Opera di Firenze, mdi ensemble.

L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale Iscrizione gratuita: segreteria.museonovecento@muse.comune.fi.it




Ricordo di un combattente: Dino Alajeff Meoni

Giovedì 5 ottobre alle ore 17.00, la Fondazione Istituto F. Datini e la Federazione di Prato dell’Associazione nazionale combattenti e reduci vi invitano presso la sede della Casa delle memorie di guerra per la pace alla presentazione del libro di Francesco Venuti Ricordo di un combattente: Dino Alajeff Meoni. L’iniziativa, centrata sull’incontro con l’autore del volume, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni della Grande Guerra tenute presso la Casa delle memorie.




Calamandrei e la corruzione parlamentare

19 ottobre 2017
ore 17
@ Fondazione Circolo Fratelli Rosselli (via degli Alfani 101/r, Firenze)

 

Presentazione del libro
Patologia della corruzione parlamentare, di Piero Calamandrei
(Edizioni di Storia e Letteratura)

Intervengono: Gianfranco Pasquino (John Hopkins University Bologna), Antonio Floridia (Regione Toscana), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino). Coordina Valdo Spini (Presidente Fondazione Circolo Rosselli).




Corso di aggiornamento per docenti – Discriminazione e persecuzione nell’ottantesimo delle leggi antisemite italiane (1938-2018)

Discriminazione e persecuzione nell’ottantesimo delle leggi antisemite italiane (1938-2018)

Corso di aggiornamento per docenti delle scuole secondarie di secondo grado riconosciuto dal MIUR.

 

Scopo: Il corso, pensato come tappa di avvicinamento al Giorno della Memoria 2018, intende offrire strumenti teorici e didattici utili ai docenti per affrontare in classe il tema delle legislazioni razziste e delle discriminazioni.

Sedi del corso:
• Firenze (Auditorium di Sant’Apollonia – Sala piccola – via San Gallo 25/a)
• Livorno (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno, via G. Galilei, 40)
• Siena (Stanze della Memoria, via Malavolti, 9)
• Viareggio (Villa Argentina, via Fratti)

Informazioni e modalità di iscrizione: Le iscrizioni sono aperte dal 25/09 al 14/10/2017. La selezione dei partecipanti avverrà per ordine d’iscrizione. Per iscriversi inviare una mail a formazione@museodelladeportazione.it indicando i propri dati anagrafici compresa la residenza, la scuola di appartenenza, la disciplina d’insegnamento e la sede del corso prescelta.

 

Per informazioni complete sulle sedi, i programmi e le modalità di iscrizione consultare il file pdf allegato. 

 




Il racconto di un doppio disinganno: l’ultima lezione di Giuliano Foggi

Di Giuliano Foggi (1922-2010), ormai grande vecchio già oltre gli ottant’anni, colpivano la perenne passione educativa e la lucidità intellettuale con cui continuava a dipanare il filo di una memoria lontana: gli anni della guerra, l’8 settembre, la fine del fascismo, la Liberazione, i difficili anni della ricostruzione… E, per la ricchezza dei riferimenti storici e letterari, le sue parole andavano ben oltre il racconto di una storia personale, per farsi vicenda più larga, utile e interessante a far comprendere, soprattutto a quei giovani a cui Giuliano tanto amava riferirsi, il tormentato cammino della conquista della libertà, delle regole condivise, dei diritti.

Un itinerario che Giuliano ha saputo percorrere da protagonista per oltre mezzo secolo, impegnato in innumerevoli battaglie, piccole e grandi, per la democrazia, per l’accesso di tutti all’istruzione, per la diffusione della cultura, per la difesa della bellezza in particolare della sua città, Lucca, dove era nato nel 1922 da una famiglia operaia. Laureatosi a Pisa con una tesi sugli storici della Repubblica lucchese, Foggi ha insegnato sino alla fine degli anni ottanta nelle scuole superiori di Lucca, Viareggio, Barga, Montecatini, Volterra, Pisa formando generazioni e generazioni di studenti che ne ricordano ancora oggi, a tanti anni di distanza, con commozione e gratitudine le straordinarie doti professionali ed umane. Socialista e poi dirigente del Psiup, tra i fondatori del Potere operaio pisano e poi del Centro Karl Marx, Giuliano ha accompagnato gli impegni educativi e politici con un’incessante attività sindacale nella Cgil-Scuola locale e nazionale: incarichi svolti sempre con intelligenza, dedizione, attenzione alle novità che emergevano nella scuola e nella società, e grande capacità di trovare in ogni lotta il punto di equilibrio più avanzato insieme praticabile.

Più appartati e coltivati con una discrezione quasi assoluta i suoi interessi letterari, storici e filosofici. Ne fa fede un diario in prosa e in versi che si estende per oltre un sessantennio, dal 1942 al 2004, dal titolo Fedeltà-Giorno dopo giorno, a cui attinge il suo I miei giorni 1942-1945, libro pubblicato nel 2005 dalla casa editrice lucchese Maria Pacini Fazzi e prefato dall’allora presidente dell’Amministrazione provinciale Andrea Tagliasacchi, che così ebbe a scrivere: “Giuliano Foggi fa parte di quella leva di intellettuali che, senza chiedere nulla in cambio, ha svolto un ruolo importante nella storia del nostro Paese, sempre presente, operosa e combattiva in processi importanti e talora decisivi della storia d’Italia: la ricostruzione negli anni duri del centrismo, i formidabili anni sessanta, quelli dell’’assalto al cielo’. Giuliano Foggi vi appartiene di diritto e non solo per motivi anagrafici: piuttosto, perché è stato costantemente tra i primi a cogliere i segni dei tempi nuovi e ad impegnarsi con lucidità per trasformarli in programmi e progetti politici e sindacali sempre all’insegna di una generosa radicalità, di un’aspirazione a cambiare dal profondo i metodi, i contenuti e le finalità della politica”.

5 settembre 1944, Porta San Pietro: una delle prime immagini della Liberazione alleata della città di Lucca.

5 settembre 1944, Porta San Pietro: una delle prime immagini della Liberazione alleata della città di Lucca, operata dai soldati afroamericani della 92ª Divisione “Buffalo”.

Testo per molti versi sorprendente, I miei giorni 1942-1945 (di cui il lettore può trovare alcuni passaggi fra i “Documenti dalle fonti”) è il ‘diario dell’anima’ di un giovane che aveva vent’anni nei momenti più bui della nostra storia nazionale a cui, però, il 25 luglio e l’8 settembre, la spaccatura dell’Italia e la lotta antifascista, i giorni tormentati dell’immediato dopoguerra non fanno dimenticare la propria problematica vicenda privata, i rapporti con i coetanei e la famiglia, il difficile equilibrio fra ragione e sentimento, una complessa e contraddittoria ricerca di senso.

Libro antieroico, I miei giorni, scandisce “la storia di un doppio disinganno: quello proprio di ogni generazione che sempre a proprie spese apprende il difficile mestiere di vivere; il disincanto, poi, di quella leva di giovani, che nati e vissuti all’interno del regime e dei suoi miti, si affacciava alla vita civile in tempi indelebilmente sfregiati dalla funerea isteria della dichiarazione di guerra dal balcone di palazzo Venezia. E i modi letterari scelti più di sessant’anni or sono dall’autore di queste pagine sono quelli propri della ‘meglio gioventù’ di allora, l’ermetismo e l’esistenzialismo: le due chiavi con cui quei giovani cercavano faticosamente di aprirsi all’esercizio della libertà, oscillando, come ha scritto qualcuno, tra ‘equivoco e fronda’, tra un’adesione, sia pure critica, al fascismo, e un sempre più sicuro, netto e ribadito rifiuto del regime e delle sue scelte” (dalla Prefazione).

Per conoscere più nel dettaglio l’esperienza di Giuliano Foggi durante la Seconda Guerra Mondiale, s’invita il lettore a consultare l’interessante articolo di Emmanuel Pesi “L’odore delle mele o il sogno della maturità. Giuliano Foggi tra fascismo, guerra e liberazione”, rintracciabile fra gli allegati della sezione “Materiali correlati”.

Articolo pubblicato nel settembre del 2017.