Corso di formazione Dalla Repubblica dei partiti alla repubblica delle leadership

Un nuovo corso di formazione promosso da ISRT si terrà nel prossimo ottobre rivolto a docenti ma aperto alla cittadinanza.

Questo il programma:

 

I partiti nell’Italia repubblicana

Giovedì 17 ottobre 2024, h. 15:00-17:00

Maurizio Ridolfi, Università degli studi della Tuscia

Organizzazione della politica e cittadinanza repubblicana (1946-1994)

 

Democrazia organizzata

Martedì 22 ottobre 2024, h. 17:30-19:30

Irene Stolzi, Università degli studi di Firenze

Partiti e corpi intermedi nella Costituzione

 

Democrazia disintermediata

Martedì 29 ottobre 2024, h. 16:30-19:00

Lorenzo Viviani, Università degli studi di Pisa

La personalizzazione della politica: l’incerto percorso della democrazia del leader in Italia

 

Queste le modalità di iscrizione:

 

Le iscrizioni sono aperte dal 16 settembre al 16 ottobre 2024.

Il corso ha una durata complessiva di 7 ore e un costo di 30 euro (15 per i soci ISRT in pari con i pagamenti annuali), da corrispondere con bonifico all’ISRT.

Per iscriversi è necessario:

– compilare il seguente modulo: urly.it/3avtv

– inviare a didattica@istoresistenzatoscana.it la ricevuta di bonifico sul c/c IT58N0306909606100000133705 intestato a ISRT




Commemorazione dell’eccidio di Calamecca

Domenica 22 settembre 2024 – Commemorazione dell’eccidio di Calamecca




Presentazione del romanzo “I giorni di Vetro” di Nicoletta Verna

Giovedì 19 settembre 2024 – Presentazione del romanzo “I giorni di Vetro” di Nicoletta Verna

Ore 18.00 – Lo Spazio Pistoia

In anteprima al programma di Scenari del XX Secolo 2024/25 dedicato quest’anno al fascismo, presenteremo il romanzo “I giorni di Vetro” di Nicoletta Vern. Introducono Simona Priami, docente e presentatrice TVL Tra le righe, e Alice Vannucchi, docente e rappresentante ISRPT




Giocare la Storia. Livorno 1921: La Rivoluzione a Congresso. Invito

L’Archivio di Stato è lieto di invitare la Signoria Vostra all’evento “Giocare la Storia. Livorno 1921: La Rivoluzione a Congresso”, che si svolgerà nella giornata di sabato 28 settembre 2024 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
In collaborazione con il Comune di Livorno, il Museo della Città, ISTORECO Livorno e il Teatro Goldoni, questo Archivio ospiterà la presentazione del gioco da tavolo “Livorno 1921: la Rivoluzione a Congresso”.
Il boardgame, curato da Ludo Labo per un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dal Game Science Research Center e dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca, nasce da un lavoro di squadra tra storici e game designer: Mirco Carrattieri, storico e responsabile scientifico di Liberation Route Italia, Glauco Babini e Andrea Ligabue, game designer di Ludo Labo, ideatori e organizzatori di Play – Festival del Gioco.
Sarà l’occasione per provare in prima persona la storia che si fa gioco in connessione ad un evento – l’infuocato XVII Congresso Socialista Italiano – di importanza nazionale, e al contempo strettamente legato alla nostra città. Per rendere l’esperienza ancora più completa, nel corso della mattinata sarà possibile visitare l’ottocentesco Teatro Goldoni, definito all’epoca fra i più mirabili teatri d’Italia, e luogo in cui, tra il 15 e il 21 gennaio 1921, si riunirono materialmente i congressisti.
Ore 10.00 VISITA AL TEATRO GOLDONI
Teatro Goldoni. Via E. Meyer 57 – Livorno
      Prenotazione obbligatoria entro il 25 settembre 2024 (as-li@cultura.gov.it, tel. 0586/897776). In caso di elevato numero di partecipanti, si formeranno due gruppi con orari sfasati.
Ore 14.30 PRESENTAZIONE E PROVA DEL GIOCO
Sede sussidiaria dell’Archivio di Stato di Livorno (Ex Convento Domenicani), Via Forte San Pietro 7 – Livorno
      Ingresso libero
Programma
Ore 14.30 – Saluti istituzionali
Ore 15.00 – Presentazione del boardgame
      Partecipano:
            Glauco Babini, autore del gioco
            Ennio Bilancini, direttore del Game Science Research Center
Mirco Carrattieri, autore del gioco
Giovanni Brunetti, storico ISTORECO
      Modera
            Roberto Di Meglio, autore di giochi
Ore 16.30 – Sessione del gioco aperta a tutti
Per motivi organizzativi si prega di dare conferma della partecipazione, in particolare alla visita del Teatro Goldoni, entro il 25 settembre 2024.



Convegno “LE BIMBE LIVORNESI DI 70/80 ANNI FA” dedicato alla memoria delle donne Partigiane.

Venerdì 20 settembre alle ore 17 presso la sala Ferretti della Fortezza Vecchia di Livorno è in programma il convegno “Le bimbe livornesi di 70/80 anni fa”. L’iniziativa – – promossa dal coordinamento donne Spi-Cgil provincia di Livorno in collaborazione con Istoreco, Anpi e associazione Evelina De Magistris – è dedicata alla memoria di donne partigiane impegnate nella lotta antifascista sul territorio livornese.
Al convegno parteciperanno Eleonora Giordano (autrice del filmato dedicato alle “bimbe livornesi di 70/80 anni fa”), Gino Niccolai (presidente provinciale Anpi), Paola Meneganti (associazione Evelina De Magistris) e Catia Sonetti (direttrice Istoreco Livorno). Il dibattito sarà coordinato da Liana Mariotti dello Spi-Cgil lega centro sud Livorno.
Tra le donne che saranno ricordate ci sono Osmana Benetti Benifei, Bruna Morelli Palmati, Aldemara Filippi Manna, Valchiria Gattavecchi, Silvana Simonetti, Erminia Cremoni, Primetta Cipolli, Ubaldina Pannocchia, Laura Diaz, Anna Maria Menicanti Gamerra, Lina Ranucci, Anna Launaro, Gioioisa Baldacci, Lina Giaconi e Rachele Tura.
La cura della memoria è fondamentale per non ripetere gli errori fatti: un Paese senza passato non può avere futuro.

Coordinamento donne Spi-Cgil Livorno




“CEFALONIA E CORFU’, due tragedie alla base della Costituzione? Guerra, scelta, Resistenza, Costituzione

DONORATICO – Giovedì 19 Settembre 2024, Ore 17.30 Biblioteca comunale Ilaria Alpi, Donoratico.

“CEFALONIA E CORFU’, due tragedie alla base della Costituzione? Guerra, scelta, Resistenza, Costituzione”.

Nel marzo del 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi disse che quanto successo sull’isola di Cefalonia dopo la proclamazione dell’armistizio tra l’Italia e gli angloamericani era «il primo atto della Resistenza, di un’Italia libera dal fascismo» perché avevano scelto «consapevolmente» «di combattere e morire per la patria». Ma cosa era accaduto su quest’isola?




80° anniversario della Liberazione di Viareggio

La liberazione di Viareggio ricorre lunedì 16 settembre: alle 10,30 ci sarà la
deposizione di una corona al Monumento alla Resistenza e alla Pace, (Largo
Risorgimento). A seguire “Liberazione e pace” lezione a cura di Stefano Bucciarelli (Isrec), alla presenza di alunni dell’istituto superiore Carlo Piaggia. Nel pomeriggio, alle 17.30 al Museo della Marineria, si terrà l’incontro pubblico “Liberazione, Alleati, Partigiani e Primo governo della città” a cura di Franco Pocci e Stefano Bucciarelli. Ad entrambi gli appuntamenti sarà presente la Corale Puccini.
Sempre nell’ambito degli eventi dedicati, il 15 settembre alle 21 sale sul palco del Teatro Jenco Aldo Cazzullo in “Giacomo Matteotti e le vittime del fascismo”.
Il 25 settembre infine, alle 17.30 al Palazzo delle Muse è in programma la presentazione del libro “Antifasciste e antifascisti. Storie, culture politiche e memorie dal fascismo alla Repubblica” di Gianluca Fulvetti e Andrea Ventura. Saranno presenti Andrea Ventura e Filippo Gattai Tacchi (Isrec).
Nuovo percorso della memoria poi, con i Vector Floor, installati in collaborazione con Liberation Route Italy, di cui il Comune di Viareggio fa parte: piccoli segnavia sul terreno, progettati dall’architetto Daniel Libeskind per la Fondazione Liberation Route Europe, con l’obiettivo di valorizzare i percorsi e i luoghi storici legati alla Resistenza e più in generale alla Seconda Guerra Mondiale.
I vector floor saranno messi in Largo Risorgimento, luogo di accesso degli americani e dei partigiani della Garosi; in Piazza Puccini, che vide riviste e cerimonie militari del comando americano con il Principe di Piemonte sede ufficiale. Ma non solo, davanti a Excelsior (oggi Explanade) si tenne la cerimonia di smobilitazione della formazione Garosi. Il terzo
vettore troverà posto infine nel Giardino della Libertà, l’area dove sorgeva la Casa del fascio, che dopo la liberazione ospitò l’American Red Cross saltata in aria, con numerose vittime militari e civili, il 18 luglio 1945.
Per tutta la settimana verranno issate sui pennoni di piazza Mazzini le bandiere della Pace.




Siena Libera 80

La mostra Siena libera 80 si presenta come un percorso in 15 tappe, segnate da altrettanti pannelli esplicativi, dedicato alle vicende che tra il settembre 1943 e il luglio 1944 interessarono la città e la provincia. Accompagnata da un ricco corredo di immagini, documenti e dati numerici, l’esposizione non si limita a raccontare la Resistenza e la Liberazione, ma ripercorre anche alcuni dei passaggi più importanti della travagliata storia di quei mesi.

Lo spettatore viene calato direttamente nella quotidianità dei senesi nelle fasi finali del conflitto mondiale, partendo dalla tragedia nazionale dell’8 settembre 1943 e dall’occupazione della provincia da parte delle truppe naziste, cui sarebbe seguito il ritorno dei fascisti con la nascita della Repubblica sociale italiana. Da lì, le prime azioni repressive contro gli oppositori, la cattura e la deportazione degli ebrei senesi nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1944, tragico epilogo di una persecuzione avviatasi anni prima, con le leggi razziali del 1938.

Le sofferenze dell’inverno 1943 sono ricostruite partendo dalle condizioni di prigionia estrema degli Internati militari senesi, detenuti nei campi nazisti dopo essersi rifiutati di combattere per lo Stato fascista di Salò. Mentre le forze alleate combattevano incessantemente all’altezza di Cassino, la provincia era battuta da formazioni di bombardieri: obiettivi degli attacchi divenivano le linee e le stazioni ferroviarie, i ponti, le strade e ogni altra infrastruttura utilizzata dalla Wehrmacht per portare uomini e armi verso Sud. Anche Siena, in un primo momento risparmiata, fu più volte bombardata tra il gennaio e l’aprile 1944, mentre la propaganda fascista sempre più a stento riusciva a mascherare la realtà di un paese in ginocchio, di una popolazione affamata e stanca della guerra.

Mentre il malcontento montava nelle città, nella provincia prendevano corpo le formazioni partigiane che, a partire dal gennaio 1944, si sarebbero rese protagoniste di oltre 250 azioni di guerriglia e sabotaggio contro le forze occupanti: appoggiate da larghi strati della popolazione civile, dalle donne ai giovanissimi, fino al clero e ai più anziani, le bande operarono sotto la direzione di Comitati di Liberazione composti dai rappresentanti di tutte le forze politiche antifasciste.

Uno sforzo costato talvolta caro ai combattenti – tanti quelli caduti e i prigionieri torturati nei locali del comando fascista, la cosiddetta Casermetta, e sommariamente giustiziati – e anche ai civili, sui quali le forze nazifasciste sfogarono a più riprese la propria frustrazione nelle settimane precedenti l’arrivo delle truppe alleate nel luglio 1944. Anche di quel sacrificio, tuttavia, furono figlie la Liberazione e la nascita della Repubblica.

La mostra, esposta a Siena in piazza Matteotti e nel quartiere di San Miniato nell’aprile e nel giugno 2024, è adesso consultabile online sulla pagina web dell’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Anpi provinciale di Siena, Arci Siena, Cgil Siena, Comitato Siena 2, Ecpad Images Defense, con il sostegno tecnico di Betti Editrice, il patrocinio del Comune di Siena e il contributo del Consiglio Regionale della Toscana.

Articolo pubblicato nel settembre del 2024.