Il Centro di Documentazione di Pistoia: protagonisti e fonti del ’68 pistoiese

All’ultimo piano della biblioteca San Giorgio, un po’ in disparte rispetto al via vai di studenti che frequentano ogni giorno la biblioteca comunale di Pistoia, si trova il Centro di Documentazione. Entrando, tra scaffali pieni di riviste e manifesti, è possibile incontrare ogni pomeriggio un nutrito gruppo di persone che, a titolo volontario, cura e gestisce un archivio, una biblioteca, un’emeroteca e una casa editrice: un patrimonio di materiali fondamentale per studiosi di tutto il mondo.

Il Centro di Documentazione è nato nella temperie culturale della contestazione del 1968 e ha saputo attraversare le stagioni successive, le problematiche interne e i mutamenti esterni, mantenendo un ruolo originale e serio nel mondo culturale pistoiese e italiano.

A cinquant’anni dal 1968 molte delle realtà nate negli anni della conestazione si sono esaurite, il riflusso nel privato ha spento gli ardori di molte associazioni e ha prosciugato le risorse, non solo economiche, di molte esperienze: non è questo il caso del Centro di Documentazione di Pistoia che ha saputo mantenere salde le proprie radici e, allo stesso tempo, rinnovarsi in un mondo completamente mutato.

Ma com’è nata questa esperienza? Nel 1968 Giuliano Capecchi, Paolo Turi e Carmine Fiorillo ebbero l’idea di iniziare a raccogliere in casa del primo, in via degli Argonauti a Pistoia, riviste e materiali da tutto il mondo relativi ai gruppi cattolici, alle attività politiche delle formazioni extraparlamentari, alle diverse aree della marginalità, alla cultura underground: in generale tutto il materiale scritto, indipendentemente dalla provenienza, purché prodotto dai gruppi della contestazione.

Intorno al materiale raccolto si radunò un gruppo di ragazzi che si autodefinì come “un gruppo di giovani che svolgono un lavoro di ricerca e di informazione sui problemi della “nuova sinistra” italiana e dei movimenti rivoluzionari mondiali, con riferimento anche a certe tendenze esistenti all’interno delle comunità cristiane”.

Ben presto il gruppo corredò il lavoro di raccolta con la pubblicazione di un Bollettino, che dal 1970 divenne Notiziario del centro di Documentazione, per far conoscere le proprie attività e il proprio materiale e per distribuire quello prodotto dai gruppi della contestazione.

Sfogliando i primi numeri della rivista emerge con chiarezza un’iniziale vicinanza del Centro di Documentazione al mondo del dissenso cattolico, cioè a un movimento diffusosi in tutta la Chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II che cercò di unire la fede cattolica ad un impegno concreto per la giustizia sociale nel mondo.  I temi del bollettino sono emblematici: le lotte degli afro-americani negli Stati Uniti e in particolare l’uccisione di Martin Luter King; i cristiani e la rivoluzione; le vicende dell’Isolotto, famoso caso fiornetino centrale nel dissenso cattolico italiano, con il volume L’Isolotto: popolo di Dio che in seguito fu ripubblicato da Feltrinelli; il doposcuola, sull’onda dell’esperienza di don Lorenzo Milani (morto nel 1967) e a seguito di alcune esperimenti realizzati a Pistoia dagli stessi membri del Centro.

La politica permeava la scelta di ogni argomento; il Notiziario tuttavia non era una rivista di riflessione politica, come molte ne esistevano in quegli anni, ma era un notiziario appunto: un resoconto di quanto accadeva in Italia a livello editoriale nel mondo della contestazione, che fossero pubblicazioni di case editrici o ciclostilati in proprio di gruppi spontanei. Le case editrici di cui si pubblicarono i cataloghi furono tra le altre La Locusta, Jacka Book, la Claudiana, ora come allora di chiara impronta cattolica.

Il Notiziario offriva strumenti di informazione come elenchi bibliografici su determinati argomenti. Il primo dei quali fu sul tema dell’obiezione di coscienza al servizio militare, col preciso intento di fornire un’adeguata documentazione alla diffusa mobilitazione contro l’esercito. Il secondo sulla Chiesa in Italia, o meglio, su una specifica parte della Chiesa in Italia quella delle Comunità di base: «Crediamo che queste esperienze di base, seppur fra loro spesso differenti, siano un preciso segno dei tempi. Queste esperienze e altre che non sono documentate in libri rappresentano la vera Chiesa in Italia». Infine un ultimo tema presente tra i primi numeri del Notiziario – e rimasto al centro delle iniziative anche successive del Centro –  fu il tema della salute mentale. I titoli presentati delle bibliografie erano vari e riconducibili a diverse impostazioni ideologiche: il Centro si proponeva di farli conoscere senza censure e senza giudizi, al solo fine di fornire strumenti di conoscenza. Un’impostazione aperta che rispecchia la natura di tutta la collezione del Centro.

Il Centro di Documentazione non si limitò a raccogliere materiali pubblicati da altri, ma fu fin dalle sue origini anche una casa editrice. Scorrendo l’elenco dei titoli delle prime pubblicazioni si nota come la casa editrice permise un contatto tra la piccola cittadina di Pistoia e alcuni importanti intellettuali di quegli anni. Fu pubblicato a Pistoia Il Cristianesimo nel mondo moderno del pastore valdese Giorgio Bouchard, moderatore della Tavola valdese e presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Fu dato alle stampe Cristianesimo e lotta di classe di Giulio Girardi, sacerdote animatore dell’esperienza dei Cristiani per il Socialismo, un movimento diffusosi dal Cile in Europa e in Italia. Tradotto per la prima volta in Italia un testo di Jürgen Moltmann, tedesco riformato tra i più importanti teologi evangelici del ‘900. Infine, stampato il saggio di Ivan Illich  Distruggere la scuola: sei saggi sulla descolarizzazione, nonostante una controversia con l’editore Mondadori che ne deteneva l’esclusiva e che non mancò di ricordarlo al piccolo editore pistoiese con una visita del proprio avvocato.

Da allora il Centro ha cambiato molte sedi ed è diventato una tappa fondamentale per ogni ricerca sugli anni Sessanta e Settanta del ‘900 perchè è riuscito a preservare un importante patrimonio che oggi è possibile conoscere attraverso il catalogo della rete bibliotecaria di Pistoia e, per quanto riguarda le riviste, il catalogo nazionale dei periodici (ACNP).

Francesca Perugi è dottoranda presso l’Università Cattolica di Milano e membro della redazione dei Quaderni di Farestoria. Ha curato la mostra e l’omonimo numero monografico di QF “Cupe vampe: la guerra aerea a Pistoia e la memoria dei bombardamenti”.

Articolo pubblicato nel maggio del 2018.




GIORNATA DI STUDI | Memoria e Contemporaneità. Una, nessuna o centomila?

31 maggio 2018 | dalle ore 9:30
@ Cinema della Compagnia (via Cavour 50/r, Firenze)

 

A conclusione dell’Accordo triennale di collaborazione tra Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, si terrà la giornata di studi e comunicazione,

Memoria e Contemporaneità.
Una, nessuna o centomila?

In allegato il programma della manifestazione.
Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.




Andrea Martini vincitore della seconda edizione del Premio per tesi di dottorato “Ivano Tognarini”

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea comunica che il vincitore della seconda edizione del Premio di Storia contemporanea “I. Tognarini”, riservato a tesi di dottorato pubblicate nelle principali lingue europee e dedicate ad aspetti di storia del Novecento, è Andrea Martini, autore di una tesi intitola «Il diavolo nel cassetto». Collaborazionismi e procedure di giustizia in Italia (1944-1953).

 

Il Premio I. Tognarini, dell’ammontare di Euro 2.600, è promosso dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana e il generoso contributo di Unicoop Tirreno, Coplat e Coopertiva Curoe Sociale Liburnia.

 

Questa la motivazione redatta dalla Commissione giudicatrice, composta da Roberto Bianchi (coordinatore), Paul Corner, Filippo Focardi, Luigi Tomassini e Niccolò Tognarini:

 Attraverso una vasta ricerca condotta presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma e numerosi archivi locali in tutta Italia, l’analisi di 16 periodici e di un’ampia produzione memorialistica, Andrea Martini ha ricostruito il complesso processo di defascistizzazione promosso e attuato fra il 1944 e il 1953 dai governi italiani per epurare gli apparati dello Stato, degli enti privati e dei corpi professionali da quanti avevano avuto responsabilità nel passato regime fascista e punire penalmente chi aveva collaborato con la Repubblica sociale italiana e si era macchiato di gravi crimini.

Confrontandosi con un’ampia storiografia italiana e internazionale, l’autore ha condotto un esame approfondito e originale del fenomeno, analizzando sia i provvedimenti legislativi in tema di epurazione sia i procedimenti giudiziari di cui furono protagoniste soprattutto le Corti d’assise straordinarie, prendendo in considerazione non solo gli attori istituzionali ma anche gli attori sociali e politici attivi sul territorio, con un’attenzione particolare al ruolo svolto dai Comitati di liberazione nazionale e dall’opinione pubblica, così come all’opera di assistenza legale fornita ai collaborazionisti da organizzazioni neofasciste. Ne scaturisce una ricostruzione articolata su scala nazionale, che tiene conto delle diverse fasi del processo di defascistizzazione e soprattutto delle sue diversità a livello locale. Grazie ad un’accurata analisi quantitativa e qualitativa dei dati tratti dalle fonti giudiziarie, l’autore descrive una vera e propria “geografia dell’epurazione” che permette di valutare le relazioni fra i contesti regionali e le dinamiche più generali del fenomeno.

Esaminando con maestria il ruolo svolto da ogni singolo attore sociale coinvolto nelle procedure di giustizia, seguendo la complessità e le articolazioni locali della resa dei conti col fascismo, l’autore ci offre dunque una ricostruzione brillante di un passaggio fondamentale della storia italiana che, con le sue luci e le sue ombre, accompagnò la transizione dal fascismo alla Repubblica.

 

Andrea Martini (Verona 1989) attualmente svolge attività di ricerca presso l’Istituto veronese per la storia della resistenza e l’età contemporanea. Si è laureato all’Università di Padova e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca all’Università Orientale di Napoli nell’ottobre 2017. Ha partecipato alla realizzazione dell’Atlante delle stragi nazifasciste e ha contribuito alla realizzazione del database elettronico “Censimento Corti d’Assise straordinarie”. Tra le sue pubblicazioni, si segnalano il volume Processi alle fasciste. La carta stampata, la rispettabilità e l’epurazione delle collaborazioniste in alcune province venete (1945-1948) (Verona 2015), e i saggi su L’epurazione delle collaborazioniste in alcune province venete, Il collaborazionismo femminile a Verona tra guerra e Liberazione (1943-1947) e Giustizia di transizione. Il processo al Battaglione Muti pubblicati rispettivamente su «Italia contemporanea», «Venetica» e «Contemporanea» tra il 2015 e il 2017.

 




Storia dell’Anpi Oltrarno. Presentazione del volume di Carmelo Albanese

Venerdì 22 giugno alle ore 16.30 a Firenze, presso la Biblioteca Thouar (piazza Torquato Tasso) presentazione del volume di Carmelo Albanese, Storia dell’Anpi Oltrarno.

Coordina Alessandro Sardelli

Intervengono:

Matteo Mazzoni, Direttore Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea

Marco Fagioli, critico d’arte e letteratura

Luigi Tomassini, Università di Bologna

Luigi Remaschi, presidente provinciale Anpi

Sarà presente l’Autore




La primavera della Costituzione a Monticchiello

1,2,3 giugno 2018
@ Parco naturale della Val D’Orcia, Monticchiello (Siena)

 

70 anni dall’entrata in vigore della Nostra Carta

Il comune di Pienza dà il via a un ricco calendario di eventi che si svolgeranno a Monticchiello per celebrare i 70 anni della Costituzione italiana.

CALENDARIO/PROGRAMMA EVENTI IN ALLEGATO.

INFO: Ufficio Turistico di Monticchiello
0578 755118 | anpivaldichiana@outlook.com




Conferenza | THE FUTURE OF EUROPEAN UNION. THE COMMISSION PERSPECTIVE

Venerdì 18 maggio 2018 | ore 16:30
@ Spazio QCR, via degli Alfani 101/R, 50121 Firenze
Info 055/2658192 – www.rosselli.orgfondazione.circolorosselli@gmail.com

 

Conferenza di Vytenis Andriukaitis
THE FUTURE OF EUROPEAN UNION.
THE COMMISSION PERSPECTIVE

Presenta 
Valdo Spini – Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Vytenis Povilas Andriukaitis fu nominato Commissario Europeo per la salute e la sicurezza alimentare nel Novembre 2014.
E’ nato il 9 agosto 1951 in Siberia dove la sua famiglia era stata deportata nel 1941- Ritornò in Lituania con sua madre e i suoi due fratelli nel 1959. A suo padre fu consentito il ritorno solo anni dopo. Si laureò in medicina nel 1975 e ha esercitato la professione di chirurgo, specializzandosi in chirurgia cardiovascolare nel 1989, per più di venti anni. Ha anche conseguito un titolo accademico in Storia all’università di Vilnius nel 1984. Nel 1969 era già attivo nel movimento antisovietico. Il suo impegno politico cominciò nel \976. Fu uno dei fondatori del partito socialdemocratico lituano. Nel 1990 fu eletto nel Consiglio Supremo della repubblica della Lituania, organo che precedette il Parlamento, (Seimas) e fu uno degli autori della Costituzione della Repubblica di Lituania adottata nel 1992 e altresì uno dei firmatari dell’atto di indipendenza della Lituania. Membro del Parlamento per sei mandati e in quel periodo Vice presidente della Commissione per gli affari europei, membro della Commissione per gli Affari Esteri e vicepresidente del partito socialdemocratico. Andriukaitis ha anche guidato la delegazione lituana alla Convenzione per il futuro dell’Europa dove ha conosciuto Valdo Spini, uno dei rappresentanti del parlamento italiano. Dal 2012 al 2014, prima di essere nominato Commissario Europeo, fu ministro della Sanità.




Presentazione del volume “Emozioni, cultura popolare e transnazionalismo” di Marco Manfredi

locandina 18.5.18_RosignanoSi svolgerà venerdì 18 maggio alle ore 16.30, presso il Centro Culturale Le Creste di Rosignano, la presentazione del volume Emozioni, cultura popolare e transnazionalismo di Marco Manfredi.
All’evento, oltre all’autore, interverrà Franco Bertolucci, direttore della biblioteca Franco Serantini di Pisa.




Due archivi di base livornesi: Comunità di piazza del Luogo Pio e Martino Morganti

locandina piacentiniSi terrà giovedì 17 maggio alle 16.30 presso la sala conferenze Istoreco (via G. Galilei 40, Livorno) l’incontro dal titolo Due archivi di base livornesi: Comunità di piazza del Luogo Pio e Martino Morganti.

L’evento, a cui parteciperanno i due curatori dell’inventario, Arianna Orlandini e Leo Piacentini, illustrerà i due interessanti archivi privati recentemente donati a Istoreco.

All’iniziativa, dopo i saluti delle Autorità, di Claudia Borgia (Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana) e di Gabriele Cantù (Vice presidente Istoreco), interverranno Barbara Grazzini (Archivista progetto censimento archivi Cdb italiane) e Michela Molitierno (archivista).

Per maggiori approfondimenti consulta i seguenti link:

http://istorecolivorno.it/archivio/comunita-di-piazza-del-luogo-pio-1969-2016/

http://istorecolivorno.it/archivio/archivio-mario-morganti-1933-1999/