I bombardamenti su Siena (1944)

La storiografia si è a lungo rivolta allo studio delle incursioni aeree sul territorio italiano da un punto di vista prettamente bellico, dedicando quindi grande attenzione alle operazioni militari e tralasciando spesso le conseguenze prodotte sul territorio e sulla popolazione civile. Tuttavia, come ha osservato Nicola Labanca, quella dei bombardamenti aerei non è storia militare ma è storia à part entière della guerra totale: è la storia non solo delle forze armate che la realizzano ma dei governi che ne decidono gli obiettivi come delle società civili che ne sopportano gli effetti.[i] Questo, peraltro, è ancor più vero per un territorio come quello senese, il quale visse in maniera assolutamente singolare l’esperienza della guerra aerea.[ii]

Come in molte altre città d’Italia, anche a Siena l’allestimento delle misure di difesa antiaerea in vista di futuri conflitti ebbe inizio a partire dagli anni Trenta. Nel 1936 si svolsero le prime prove di oscuramento in tutta la provincia senese,[iii] cui seguirono nel maggio del 1940 due giorni di esercitazioni per eventuali attacchi chimici.[iv] La mancanza assoluta di fondi rese tuttavia impossibile affrontare le spese necessarie alla costruzione di rifugi antiaerei, all’istallazione di un impianto di sirene di allarme e persino all’acquisto dell’equipaggiamento per le squadre di primo intervento. Di questi problemi si lamentò più volte l’Ispettore Provinciale di Protezione Anti Aerea, tenente colonnello Giuseppe Crocini, il quale denunciò inoltre la scarsa coscienza antiaerea dimostrata dagli enti e dalle istituzioni cittadine.[v]

A causa di tali carenze, Siena giunse al momento dell’ingresso in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, totalmente sprovvista di qualsiasi struttura difensiva.

Inizialmente, le autorità affrontarono il problema realizzando alcuni ripari antischegge nei vicoli del centro storico,[vi] mentre i primi grandi ricoveri pubblici, capaci di ospitare alcune migliaia di individui e di resistere perlomeno all’impatto con ordigni da 100 kg,[vii] vennero completati soltanto nel corso del 1943.

Il primo bombardamento subito da Siena il 23 gennaio 1944, in cui persero la vita venticinque persone,[viii] arrivò in maniera del tutto inaspettata, dopo oltre tre anni di guerra durante i quali la città non era mai stata oggetto di attacchi e, proprio per questo, aveva rappresentato un riparo sicuro per chi fuggiva dal conflitto: basti pensare che le strutture ospedaliere senesi arrivarono a contare oltre 6.000 posti letto[ix] e che in tutta la provincia affluirono più di 18.000 sfollati[x], provenienti da ogni parte d’Italia; numeri enormi per il tempo, considerato anche il difficile contesto nel quale queste persone vennero accolte.

La città del Palio subì alla fine un numero piuttosto limitato di bombardamenti – i più rilevanti furono quelli del 23 e 29 gennaio, 8 e 16 febbraio, 11 e 14 aprile – i quali tuttavia causarono più di quaranta morti, assieme alla distruzione della stazione ferroviaria, della Basilica e del Convento dell’Osservanza e di numerose abitazioni private. A queste operazioni più note, si aggiunse inoltre una lunga serie di spezzonamenti e mitragliamenti, di molti dei quali è andata perduta nel tempo la memoria, ma che produssero comunque danni ed alcune vittime. Tra questi vale la pena ricordare lo spezzonamento avvenuto in Piazza San Francesco il 10 giugno 1944, il quale provocò la distruzione di tutte le vetrate della Basilica e l’uccisione di un soldato tedesco, oppure quello che si verificò in Piazza del Duomo e Via dei Pellegrini nella notte tra l’1 ed il 2 luglio 1944, del quale sono ancora visibili i segni sul Battistero e sulle  mura del Museo dell’Opera. Ma l’elenco comprende pure Via Roma e Fieravecchia, spezzonate il 16 maggio 1944, la Barriera di San Lorenzo, Porta Pispini, Via Pantaneto, Via Diacceto, Via San Pietro e molte altre.[xi]

Sebbene la posizione piuttosto defilata e l’assenza di obiettivi di particolare rilevanza militare – con l’unica eccezione della stazione ferroviaria – abbiano posto Siena al riparo da distruzioni particolarmente estese, la città subì comunque gli effetti della guerra aerea su tutto il proprio territorio, non soltanto nelle aree periferiche e di campagna, ma anche all’interno del centro storico, circostanza quest’ultima conosciuta prevalentemente dagli storici locali ed ignorata dai più.

Note:
[i]Labanca Nicola (a cura di). I bombardamenti aerei sull’Italia. Politica, stato e società (1939-1945). Il Mulino; Bologna, 2012, p. 8.
[ii]Questo breve contributo è tratto dalla tesi di laurea dell’autore: La guerra aerea su Siena. Misure difensive, bombardamenti, iniziative diplomatiche. Tesi di Laurea in Scienze Storiche e del Patrimonio Culturale, Università degli Studi di Siena, anno accademico 2016-2017. Per ulteriori informazioni sui bombardamenti aerei nella provincia senese durante il Secondo conflitto mondiale, si vedano Biscarini Claudio. Bombe su Siena. La città e la provincia nel 1944. Del Bucchia; Massarosa, 2008; e Luchini Luca. Siena 1940-1944. Il dramma della guerra e la liberazione. Il Leccio; Monteriggioni, 2008, pp. 93-112.
[iii]Archivio di Stato di Siena [d’ora in poi ASSI], Prefettura di Siena 1800-1978 (2004), b. 10M, f. 10. 8 settembre 1934 relazione dell’Ispettore Provinciale P.A.A. a Prefetto ed Ufficio dello Stato Maggiore di Firenze.
[iv]Il Telegrafo, 29 Maggio 1940. La perfetta riuscita degli esperimenti di protezione antiaerea.
[v]ASSI, Prefettura di Siena 1800-1978 (2004), b. 8M, f. 3. 28 settembre 1937, relazione dell’Ispettore Provinciale di P.A.A. al Comando del Distretto Militare di Siena.
[vi]ASSI, Prefettura di Siena 1800-1978 (2004), b. 6M, f. 15. 13 febbraio 1941, lettera dell’Ispettore Provinciale P.A.A. al Ministero dell’Interno, prot. 2445 P.A.
[vii]ASSI, Prefettura di Siena 1800-1978 (2004), b. 1M, f. 3. 16 novembre 1942, lettera del Podestà al Presidente del C.P.P.A.A., prot. 13290.
[viii]Questi i nomi delle vittime: Baccheschi Ada; Ridolfi Galeazzo; Carreri Vanda; Carreri Emma; Campolmi Natale; Franci Quirino; Borri Aldo; Saccardi Ubaldo; Centini Fortunato; Colicchi Giulio; Bartoli Elia; Mariti Ezio; Bartalini Giuliana; Pacini Maria; Anatrini Zaira; Anatrini Gino; Anatrini Mario; Del Lungo Primetta; Selvolini Tea; Maccari Santi; Veneri Ida; Maccari Maria; Marzucchi Azelio; Campolmi Duilia; Santi Dina. Cfr. ASSI, Prefettura. Ufficio Gabinetto (1935-1957) – III Versamento (2004), b. 77, f. 41. Elenco delle vittime dell’incursione aerea del 23 gennaio 1944.
[ix]Paoletti Paolo. La vicenda diplomatica del riconoscimento di Siena “città aperta”: tra il falso storico della “città ospedaliera” e la verità oggettiva del centro ospedaliero, in Biscarini Claudio, Meoni Vittorio, Paoletti Paolo. 1943-1944. Vicende belliche e resistenza in terra di Siena. Nuova Immagine; Siena, 1994, p. 44.
[x]La Nazione, 14 Marzo 1944. Relazione del Capo della Provincia sull’attività svolta dal Partito.
[xi]AS-SI, Prefettura di Siena 1800-1978 (2004), b. 17M, f. 4. Diari della P.A.A.; AS-SI, Prefettura di Siena 1800-1978 (2004), b. 17M, f. 5. 1940-1944, Quaderno degli allarmi.

Articolo pubblicato nel maggio del 2018.




Il valore attuale dell’eredità dei Rosselli

Sabato 9 giugno, data in cui ricorre l’anniversario dell’assassinio dei Rosselli, alle ore 16:30 si terrà presso lo Spazio QCR in Via degli Alfani 101/R un incontro con i Giovani Democratici (GD) con l’intervento di Valdo Spini, dal titolo “Il valore attuale dell’eredità dei Rosselli”, un’occasione per riflettere insieme sul valore del sacrificio di Carlo e Nello. L’incontro è aperto a tutti.




Apertura straordinaria del Museo della Paglia a Signa

Il Museo Civico della Paglia partecipa alle iniziative Seconda Giornata Nazionale dei Piccoli Musei e Amico Museo con una apertura straordinaria domenica 3 giugno dalle ore 10 alle ore 12:30 e dalle ore 16 alle ore 18:30.
L’ingresso con visita guidata sarà gratuito e a tutti i visitatori verrà fatto omaggio di una piccola spilla in paglia.
Per info: biblioteca Comunale di Signa tel. 055875700 e-mail: biblioteca@comune.signa.fi.it e www.piccolimusei.com




PRESENTAZIONE DEL VOLUME | Dalla “filosofia del ridere” alla promozione del libro La biblioteca circolante di A.F. Formiggini

30 maggio 2018 | ore 17
@ Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri

 

PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Dalla “filosofia del ridere” alla promozione del libro
La biblioteca circolante di A.F. Formiggini (Roma, 1922-1938)

Alberto Petrucciani e Graziano Ruffini presentano il volume di Vittorio Ponzani Dalla “filosofia del ridere” alla promozione del libro. La biblioteca circolante di A.F. Formiggini (Roma, 1922-1938), Pistoia, Settegiorni editore, 2017.
Coordina Laura Desideri.




COMMEMORAZIONE dei Partigiani caduti a Poggio alla Malva

4 – 11 Giugno 2018 / Prato

 

Commemorazione dei Partigiani
caduti a Poggio alla Malva

Il sacrificio dei Partigiani carmignanesi, morti in nome della libertà e della pace rimane un avvenimento centrale nella storia del Comune di Carmignano e nella storia della Resistenza in generale. Ariodante Naldi, Bruno Spinelli e i fratelli Bogardo ed Alighiero Buricchi persero la vita sotto il costone collinare di Poggio alla Malva, nell’azione di sabotaggio al treno carico di esplosivo destinato all’esercito tedesco.

In collaborazione con il Comitato “11 Giugno” di Poggio alla Malva, circolo Arci di Poggio alla Malva, l’A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia provinciale di Prato e Carmignano, il Comune di Carmignano ha organizzato un ricco programma di eventi e iniziative per la settimana 4-11 giugno 2018.

PROGRAMMA COMPLETO IN ALLEGATO.




CONVEGNO | Dalla Guerra alla Pace. Storia militare, politica e sociale dell’Italia alla fine del primo conflitto mondiale, dal 1917 al 1919

Venerdì 25 e sabato 26 maggio | dalle ore 15
@ Sala P. Harris, Fortezza, Montepulciano

 

Convegno
Dalla Guerra alla Pace.
Storia militare, politica e sociale dell’Italia
alla fine del primo conflitto mondiale, dal 1917 al 1919

PROGRAMMA COMPLETO IN ALLEGATO

Un convegno per approfondire momenti particolari della storia militare della Prima Guerra Mondiale ma in cui saranno anche illustrati aspetti significativi della società e della cultura del tempo, sia a livello nazionale che locale, intendendo per “locale” proprio il territorio di Montepulciano e la Valdichiana.

L’incontro, dal titolo Dalla Guerra alla Pace. Storia militare, politica e sociale dell’Italia alla fine del primo conflitto mondiale, dal 1917 al 1919, si terrà nel pomeriggio di venerdì 25 e per l’intera giornata di sabato 26 maggio nella sala Paul Harris, al primo piano della Fortezza di Montepulciano.

Organizzatore è il Comitato di Coordinamento delle Iniziative per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, in collaborazione con il Comune di Montepulciano e con l’Università degli Studi di Firenze – Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”.

Si tratterà di un’occasione per sottolineare l’importanza della memoria storica e dei suoi supporti materiali: diari, lettere, fotografie, monumenti, oggetti.
Proprio un diario di guerra e di prigionia – quello del tenente medico, di origine poliziana, Dino Giannotti – è stato di iniziale ispirazione per l’organizzazione del convegno. La sua presentazione, curata dal dr. Ubaldo Morozzi della Swansea University, che si è dedicato allo studio approfondito di questo prezioso documento, sarà sicuramente uno dei momenti che più incuriosiranno il pubblico.

Allo stesso filone appartiene la mostra “Prima Guerra Mondiale e Società Civile”, un’interessante raccolta di documenti ed oggetti messi a disposizione da abitanti di Montepulciano e della Valdichiana, contattati per l’occasione dall’Associazione Pro Loco.
La mostra, che proporrà solo alcuni dei numerosissimi pezzi messi a disposizione, sarà allestita in Fortezza, ad arredo del convegno per i due giorni dello stesso. In prossimità del 4 novembre, data del centenario della fine della guerra, sarà invece allestita la mostra completa.

I lavori, aperti a tutta la cittadinanza, inizieranno venerdì 25, alle ore 15.00, in Fortezza, nella Sala “Paul Harris”, e proseguiranno per tutta la giornata di sabato 26; durante la mattina di sabato, dalle 9.30 alle 15.00, si potranno acquistare le cartoline con annullo filatelico, realizzate per il Centenario della Grande Guerra a cura dell’Associazione Arma Aeronautica di Montepulciano.

Il programma propone anche uno spettacolo musicale: venerdì 25, alle ore 21.00, al Teatro Poliziano, si terrà un concerto di cui saranno protagonisti gli studenti degli istituti “Origo” e “Virgilio”, i Giovani Archi Poliziani dell’Istituto di Musica “H. W. Henze” e i musicisti dell’Accademia di Palazzo Ricci. Lo spettacolo sarà aperto a tutti, con ingresso gratuito.

Per qualunque informazione sia sul Convegno che sugli eventi collaterali:
0578.716935, o info@biblioteca.montepulciano.si.it




Presentazione del libro | “Il naufragio della motonave Paganini 75 anni dopo”

9 giugno 2018 | dalle ore 10
@Sede della ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI (via Jacopo da Diacceto, 3/c – Firenze)

 

Presentazione del libro
“Il naufragio della motonave Paganini 75 anni dopo”

PROGRAMMA COMPLETO IN ALLEGATO.

Il naufragio della motonave Paganini fu forse il primo disastro della guerra proclamata il 10 giugno 1940. In quei giorni si ammassavano truppe in Albania per aggredire la Grecia. A bordo della nave c’erano soprattutto Artiglieri, nella maggior parte fiorentini del 19° Reggimento di stanza alla Caserma Baldissera, detta popolarmente la Zecca a mente dell’antico opificio ove si coniava il Fiorino, la leggendaria moneta fiorentina, conosciuta in tutto il mondo.
Quel viaggio della nave verso le coste albanesi, iniziò da Bari la sera del 27 giugno del 1940, in convoglio con la gemella Catalani, scortate dal Cacciatorpediniere Fabrizi, ebbe termine alle ore 06.15 esatte dell’indomani 28 giugno: dopo una esplosione seguì un furioso incendio che avvolse la nave e nel giro di 6 ore affondò. Nella tragedia si contarono circa 220 fra caduti e dispersi. Un buon numero di soldati che si salvarono ne uscirono feriti e tremendamente ustionati. Non essendo più disponibili le liste di imbarco, la ricerca si è sviluppata con il metodo del passavoce tanto che oltre al già noto, ha potuto attestare la presenza di altri 20 soldati fra caduti e dispersi, offrendo un nuovo contributo alla documentazione sulla vicenda.

L’autore ha realizzato questa nuova serie di interviste, avendo ottenuto la disponibilità delle famiglie che hanno offerto, perché fossero copiati, documenti e foto relativi al loro caduto/disperso o superstite che fosse.

L’autore
Franco Fantechi, Artigliere e Corista, è nato a Firenze nel 1941.
Appassionato di Storia, ha partecipato alla pubblicazione di vari lavori collettivi. Recentemente ha pubblicato, stampandola in proprio, la ricerca genealogica della sua famiglia, risalendo fino al 1460 circa.




Presentazione del libro | American Citizen. G.A. Borgese tra Berkeley e Chicago (1931-52)

Lunedì 28 maggio 2018 | ore 17
@ Sala della “Colombaria”, via Sant’Egidio, 23 – Firenze

 

Presentazione del libro
American Citizen. G.A. Borgese tra Berkeley e Chicago (1931-52)

 

Il libro è di Ilaria de Seta, edito da Donzelli Editore per l’anno 2017.

Introduce e presiede 
Renato Camurri, Università di Verona

Intervengono, con l’autrice
Marino Biondi, Università di Firenze, e Sandro Gentili, Università di Perugia

Sarà presente 
Paolo Marzotto, promotore e patrocinatore della serie “Italiani dall’esilio”