Identità e diritti nella crisi dello Stato nazionale

22 settembre 2018, Caffè letterario Le Murate, ore 11, nell’ambito delle iniziative di Firenze RiVista: Francesca Tacchi e Simonetta Soldani parlano, a partire dall’attenzione prestata all’argomento dalla rivista “Passato e presente”, di: Identità e diritti nella crisi dello Sato nazionale.




PROGETTO Mosaico 900 – Edizione 2018

Progetto Mosaico 900 – Edizione 2018

Il Novecento fu davvero un secolo breve?
A partire da tre anni cerniera (1918; 1948 e 1978), dei quali ricorrono significativi anniversari, l’ISRT propone un ciclo di incontri per riflettere su periodizzazione e aspetti centrali del “Secolo breve” per iniziare un percorso di approfondimento sulla complessità del “Mosaico 900”

Locandina in allegato.

Sede
Biblioteca delle Oblate.

Calendario

25 ottobre ore 17
1918: la fine della guerra, l’inizio di un mondo nuovo?
Roberto Bianchi, Università di Firenze, vice presidente ISRT
Angelo Ventrone, Università di Macerata
Modera: Paolo Ciampi (Regione Toscana)

15 novembre ore 17
1948: snodo o cesura nel “secolo breve”?
Elisabetta Vezzosi, Università di Trieste
Mario G. Rossi, Università di Firenze
Modera: Mauro Banchini (giornalista)

29 novembre ore 17
1978: epilogo del ‘900, prologo di un mondo globale?
Simone Neri Serneri, presidente ISRT, Università di Firenze
Giovanni Gozzini, Università di Siena
Modera: Domenico Guarino (Controradio)




74° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE – Vernio

22 settembre 2018 ore 21
@ ex Meucci, Vernio

Prima pratese di “Tanto stanotte si va via”
L’evento rientra nelle celebrazioni per il 74° anniversario della Liberazione di Vernio

Uno spettacolo teatrale che racconta la battaglia di Valibona avvenuta il 3 gennaio 1944, durante la Resistenza, e mette in scena le storie dei giovani partigiani che allora si trovarono nel freddo dell’inverno, con i loro sogni e le loro speranze. È “Tanto stanotte si va via”, la pièce scritta da Bruno Santini che sarà portata per la prima volta per l’area pratese sul palco sabato 22 settembre, alle 21, all’ex Meucci di Vernio.

La vicenda del gruppo partigiano capeggiato da Lanciotto Ballerini, che fu fra i protagonisti della battaglia di Valibona è al centro dello spettacolo scritto e interpretato da Bruno Santini, autore e conduttore di programmi Rai.




MOSTRA | Artiste. Women artists 1900-1950

21 settembre-18 novembre 2018
@ Fondazione CR Firenze – via Bufalini, 6

 

INAUGURAZIONE MOSTRA
Artiste. Women artists 1900-1950

Mostra nell’ambito del Festival “L’Eredità delle Donne”, a cura di Lucia Mannini e Chiara Toti
Inaugurazione della mostra 21 settembre alle ore 17.30

Per partecipare è importante prenotare scrivendo all’indirizzo
artistefirenze.mostra@fcrf.it
oppure telefonando al +39 055 5384 997

Promossa da Fondazione CR Firenze e AWA-Advancing Women Artists Foundation, con la collaborazione dell’Archivio Contemporaneo del Gabinetto G.P. Vieusseux, la mostra ha per perno le figure di Leonetta Pieraccini e Fillide Giorgi, che furono unite da profonda amicizia, condividendo anche il destino di legarsi a due intellettuali di forte personalità, Emilio Cecchi e Arrigo Levasti. Allieve di Giovanni Fattori all’inizio del Novecento, si interessarono alle novità artistiche internazionali, dimostrandosi pittrici di grande qualità. A documentare il percorso di Leonetta, che si trasferisce a Roma senza recidere il legame con Firenze, sono alcuni ritratti di esponenti della cultura e della letteratura del tempo, affiancati a un repertorio più intimo, legato alla dimensione familiare; a rappresentare la carriera di Fillide sono nature morte di sapore internazionale e vedute fiorentine, esito di un personalissimo stile, quasi naïf, che restituisce vivide immagini della città, in particolare della zona di viale Milton, dove aveva lo studio.

La mostra presenta anche un nucleo di dipinti di Leonetta conservati presso il Vieusseux nel Fondo Emilio Cecchi, restaurati per l’occasione.

Intorno a questo fulcro si dispiega quindi un corollario di opere di artiste coeve, saggio della produzione artistica femminile della prima metà del Novecento che ebbe perno a Firenze. Dipinti di Flavia Arlotta, Elisabeth Chaplin, Vittoria Morelli, Marisa Mori, Elena Salvaneschi, Adriana Pincherle e sculture di Evelyn Scarampi saranno a documentare come i linguaggi dell’arte fossero affrontati dalle donne con grande serietà e professionalità, offrendo l’opportunità di una riflessione sul loro ruolo nella società della prima metà del Novecento, tra le difficoltà di ottenere credibilità e mercato pari agli uomini, la necessità di conciliare l’impegno creativo con le esigenze familiari, fino alle possibilità offerte dall’associazionismo femminile del quale la maggior parte delle nostre artiste fu membro attivo.




Celebrazione della I Giornata in Memoria delle Vittime Civili di Guerra

25 settembre 2018 dalle ore 10

Celebrazione della I Giornata in Memoria delle Vittime Civili di Guerra

Manifestazione in Ricordo dei Civili caduti per bombardamenti, rappresaglie e per la Libertà che avrà svolgimento il 25 p.v. 75° anniversario del primo bombardamento aereo sulla Città di Firenze.

ore 10 Messa in Suffragio nella chiesa di San Francesco, piazza Savonarola
ore 11 Deposizione di corone alle lapidi commemorative delle vittime, via Mannelli/via Sarpi
ore 11:30 Ritrovo in piazza Vasari, Giardino della Memoria
ore 11:45 Cerimonia

 




In preparazione al Treno della Memoria, l’Istituto Saffi forma i propri studenti in collaborazione con l’ISRT

In vista della selezione degli studenti che potranno partecipare al Treno della Memoria 2019, l’Istituto professionale alberghiero Saffi di Firenze promuove un corso di formazione, aperto ai propri studenti delle classi quarte e quinte, in collaborazione con l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea che interverrà in particolare con i contributi del vicepresidente Roberto Bianchi e del direttore Matteo Mazzoni che terranno, rispettivamente, la prima lezione sulla Grande Guerra e la seconda sull’Europa dei fascismi e la “guerra totale”.

In allegato il programma completo del corso.




Collezione Opere d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa

Sede e contatti
Sede Fondazione: Via Pietro Toselli, 29, 56125 Pisa
Collezione permanente: Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, Lungarno Gambacorti, 9, 56125 Pisa
Sito web: http://fondazionecaripisa.it/index.php?id=15
Tel 050591304 – 050591384
Orari di apertura: visite su prenotazione il 1° e 4° venerdì del mese dalle 17.00 alle 19.00

Organi direttivi
Presidente della Fondazione: Avv. Claudio Pugelli.

Breve storia e finalità
La Fondazione Pisa è una delle 88 Fondazioni di origine bancaria nate negli anni Novanta in seguito alla riforma del sistema creditizio italiano.
Prima Ente e quindi Fondazione dal 2000, essa prosegue l’attività filantropica della Cassa di Risparmio di Pisa, della quale ha ceduto il controllo per dedicarsi esclusivamente all’attività istituzionale.
La diversificazione patrimoniale e la cessazione di una diretta responsabilità imprenditoriale hanno permesso alla Fondazione di incrementare il valore complessivo delle proprie erogazioni che hanno raggiunto negli ultimi anni un ammontare medio di 12 milioni di euro, destinati a progetti propri o elaborati da terzi nei settori d’intervento a favore del territorio di competenza, che ricalca quello del tradizionale radicamento della antica Cassa.
Per statuto la Fondazione ha scelto di operare nei settori rilevanti dell’Arte, Attività e Beni culturali, della Filantropia e del Volontariato e della Ricerca scientifica e tecnologica e di conservare tra gli organi l’Assemblea dei soci a garanzia della sua indipendenza e della missione di “pubblica beneficenza” fissati dai privati individui che fondarono la Cassa di Risparmio nel 1834.Oggi la Fondazione intende reinterpretare in chiave attuale quello spirito filantropico, proponendosi come interlocutore qualificato per le esigenze del territorio nei settori rilevanti d’intervento, con piena autonomia rispetto ad istituzioni ed enti pubblici e privati.

Il principio ispiratore con il quale la collezione è stata concepita è il legame delle opere con Pisa e il suo territorio: per autore, committenza, provenienza o tema.
Il nucleo originale della collezione, acquistato dalla originaria Cassa di Risparmio di Pisa, è stato arricchito con opere di autori importanti fra i quali Nino Pisano, Orazio ed Artemisia Gentileschi, Orazio Riminaldi, Tribolo. Oltre alle singole opere, la Fondazione ha acquistato intere collezioni come quella di Ottavio Simoneschi, o come il ricchissimo archivio fotografico di Luciano Frassi, che documenta la vita della città lungo l’arco della seconda metà del ’900. Le collezioni sono disposte in due piani. Il secondo, da dove si consiglia d’iniziare la visita, ha un taglio museale, con dipinti dal XIV al XVIII secolo, distribuiti nelle sale secondo un ordine cronologico. L’allestimento del primo è stato invece concepito come la ricostruzione di una dimora signorile ottocentesca, arredata in gran parte dai ‘pezzi’ della collezione Simoneschi dal XVI al XX secolo, e da quelli originali del palazzo. In particolare detta collezione è risultata fondamentale per gli arredi mobili delle singole sale, che, tranne un’eccezione (la sala da pranzo al primo piano), al momento dell’acquisto da parte della Fondazione erano prive di suppellettile. Anche il piano terra presenta due sale riccamente decorate (talvolta occupate da mostre temporanee). Dal piano terreno si accede inoltre al sottosuolo (Le Fondamenta), dove in tre sale sono esposti i reperti archeologici provenienti dagli scavi eseguiti durante i restauri del palazzo e delle aree contigue. Dall’androne all’ingresso si accede per mezzo di un corridoio alla parte del palazzo articolata in numerose sale distribuite su due piani, dove si tengono le grandi mostre autunnali e primaverili. Esse hanno per oggetto monografie di grandi artisti internazionali, esposizioni su temi scientifici o ampi approfondimenti sulle vicende storiche e artistiche locali.




Museo delle Officine Galileo

Sedi e contatti
Indirizzo: Via A. Einstein 35A, 50013 Campi Bisenzio (FI)
Telefono: 3336928513
E-mail: info@museodelleofficinegalielo.it
Sito web: http://www.museodelleofficinegalileo.it/
Orari di apertura: il museo è visitabile solo su prenotazione.

Organi direttivi
Il museo è gestito dall’Associazione Seniores.
Responsabile: Ing. Luciano Romeo.

Breve storia e finalità
Il Museo delle Officine Galileo è stato fondato nel 2006 da Galileo Avionica, che, unificando sotto lo stesso marchio varie aziende italiane attive nel settore della difesa, aveva rilevato l’eredità delle Officine Galileo di Firenze, una delle più antiche aziende italiane di alta tecnologia per la produzione di strumenti ottici e astronomici.
Il museo, la cui realizzazione è stata affidata all’Associazione Seniores, è situato presso lo stabilimento di Campi Bisenzio. Dedicato alla storia degli strumenti ottici ad alta precisione, è organizzato per settori tecnologici: la meccanica di precisione, la fotografia, la meccanica pesante, l’idraulica e la radaristica.

Patrimonio
Nello spazio espositivo del museo si possono ammirare gli antenati di molti oggetti moderni: dai radar ai visori ottici, dagli strumenti per applicazioni spaziali agli apparecchi avionici, e piccoli oggetti curiosi, come macchine fotografiche d’inizio secolo, generatori per l’illuminazione delle carrozze e binocoli da teatro: una sorta di macchina del tempo, dove sono esposti i progressi della scienza e della tecnica dell’ultimo secolo e mezzo.
Il museo ospita, inoltre, il rivoluzionario orologio astronomico a pendolo “Galileo”, realizzato nel 1884 dalle Officine Galileo. Fu donato nel 2013 dall’Istituto per l’Osservatorio Geofisico e Meteorologico Ximeniano di Firenze, dove per anni fu utilizzato per sincronizzare tutti gli altri orologi presenti nell’Istituto.