Scomparso il presidente onorario dell’Anpi di Pistoia, Luciano Lusvardi.

La Redazione del Portale si unisce al cordoglio per la scomparsa Luciano Lusvardi, Presidente onorario dell’Anpi di Pistoia, avvenuta nel pomeriggio di Giovedì 29 novembre.
Nato a Pisa il 14 febbraio 1927, laureato in giurisprudenza, Lusvardi era residente a Montecatini Terme,
Iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1947, dopo aver partecipato all’attività del Partito d’Azione, è stato membro della federazione del PCI di Pisa dal 1949 al 1958. Entrato a far parte della Direzione nazionale del PCI, dal 1958 fino al 1964 ne ha diretto il settore stampa e propaganda. Dal 1964 al 1970 è stato membro della Segreteria Regionale Toscana del PCI. Dal 1951 al 1956 è stato Consigliere alla Provincia di Pisa, Assessore dal 1954 al 1956 e nuovamente Consigliere Provinciale dal 1965 al 1970.
Alle consultazioni regionali del 1970 si è presentato nella lista del Partito Comunista Italiano ed è stato eletto nella circoscrizione di Pisa. Nel corso della legislatura, è stato membro della commissione Istruzione e cultura e della commissione per il Regolamento dell’Assemblea Regionale.
Alle elezioni regionali del giugno 1975 è stato nuovamente eletto, nella circoscrizione di Firenze, nella lista del Partito Comunista Italiino. E’ stato membro della commissione Istruzione e cultura e della commissione speciale per la Programmazione. Ha aderito al gruppo PCI di cui è stato presidente dal 1970 al 1980.
Eletto pesidente del Comitato Provinciale A.N.P.I. di Pistoia dal 20 dicembre 2009 al 12 marzo 2016, era Presidente Onorario dell’ Associazione.
La Salma è esposta presso il Soccorso Pubblico di Montecatini Terme. Sabato 1, ore 11.00, l’ultimo saluto.




La consegna della Costituzione ai 18enni nel ricordo dell’80° anniversario delle leggi razziste contro gli ebrei

Domenica 2 Dicembre ore 11.00 consegna della Carta Costituzionale ai nati nell’anno 2000 presso la Sala del Consiglio Comunale a Montopoli

Per il terzo anno l’amministrazione comunale consegnerà la Carta Costituzionale ai neo diciottenni nati nell’anno 2000 e residenti presso il Comune di Montopoli.

Il Sindaco Giovanni Capecchi e la Vicesindaco Linda Vanni hanno inviato ai giovani un messaggio d’auguri e d’invito a partecipare all’iniziativa, che è un gesto semplice e un modo per cercare di avvicinare i giovani  alla vita sociale, politica e civile del nostro paese, tramandando quello che di bello sono riusciti a fare i nostri Padri Costituenti.

L’ iniziativa vedrà la partecipazione dell’Anpi provinciale e locale, della Comunità Ebraica e della Regione Toscana, per ricordare l’ottantesimo anniversario dall’emanazione delle leggi razziali del 1938.

 

Interverranno

Il Sindaco Giovanni Capecchi

Giuseppe Artei e Giorgio Parlanti per l’Anpi provinciale e locale

Lia Genazzani per la Comunità Ebraica

Alessandra Nardini Consigliera Regione Toscana




Sindaci e classe dirigente nel senese fra Resistenza e nascita della democrazia (1944-1953)

Venerdì 14 dicembre alle ore 9.00 nell’Aula Magna storica del Rettorato dell’Università di Siena, in via dei Banchi di sotto 55, l’Istituto storico della Resistenza senese vi invita al convegno su “Sindaci e classe dirigente nel senese fra Resistenza e nascita della democrazia (1944-1953).

Dopo i saluti del Presidente, Pietro Clemente, interventi di M.G. Rossi, M. Borri, L. Vigni, R. Bardotti, A. Savelli, G. Catoni, L. Mattei, A. Mirizio, D. Pasquinucci, A. Orlandini.

 




Presentazione dell’offerta formativa dell’Isgrec

Il giorno 4 dicembre alle 17.30 presso la Biblioteca “F. Chioccon” dell’Isgrec alla Cittadella dello studente (clicca qui per raggiungerci: ) l’ISGREC presenterà le proposte didattiche per la scuola, le lezioni laboratorio per gli studenti e in particolare le proposte di corsi di formazione per docenti previsti per l’A.s. 2018-2019. Contestualmente verrà presentata la brochure Tempo di scuola 2019 dove sono raccolte e illustrate tutte le attività didattiche in cui è impegnato il team didattico dell’Istituto e le proposte di prossimo avvio.

Si tratta un incontro operativo in cui le attività già programmate e diffuse presso i docenti all’inizio dell’anno scolastico verranno avviate alle realizzazione attraverso il confronto diretto con le scuole. Tutte le iniziative saranno illustrate e discusse con i docenti e varranno raccolte le adesioni ai corsi di formazione in servizio per poter procedere alla loro attivazione anche mediante il conseguente inserimento nella piattaforma Sofia del MIUR.

(Sfoglia la brochure, clicca sul quadratino in basso a destra per l’immagine a tutto schermo)




Convegno – Nicolae Petrescu Comnen Diplomatico romeno, cittadino di Firenze ed europeista

7 dicembre 2018 – dalle ore 9:30
@ Palagio di Parte Guelfa, Piazza di Parte Guelfa 1, Firenze

 

Nicolae Petrescu Comnen
Diplomatico romeno, cittadino di Firenze ed europeista

– Locandina e programma completo in allegato – 

Sessione di apertura (09:30- 10:45)
Ass. Giovanni Bettarini, Assessore Relazioni Internazionali Comune di Firenze

S.E. Sig. Liviu-Petru Zăpîrțan, Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede
“N. Petrescu Comnen, diplomatico romeno e Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede”

S..Em.R. Card. Giuseppe Betori, Cardinale Arcivescovo di Firenze

Sig.ra Melania Cristina Cotoi, rappresentante delle Associazioni Alter. NATIVA e AICC
Saluto e introduzione da parte dei partner istituzionali Alter.NATIVA e AICC

S.E. Amb. Lazăr Comănescu, già Ministro degli Affari Esteri e Ambasciatore di Romania
“N. Petrescu Comnen, Ministro romeno degli Affari Esteri e Ambasciatore a Berlino”

Relazioni scientifiche (11:00- 13:30)
Prof. Alberto Basciani, Università Roma Tre
“I rapporti tra Romania e Italia nella prima metà del Novecento”

Prof. Adrian Vițalaru, Università Alexandru Ioan Cuza, Iași (Romania)
”N.P. Comnen – la carriera di un diplomatico romeno ed il profilo intellettuale.”

Prof. Simone Neri Serneri, Università di Firenze
”Tra guerra e resistenza. Firenze “città aperta”?”

Prof. Francesco Guida, Università Roma Tre
”Gli scritti di N. Petrescu Comnen durante il soggiorno fiorentino.”

Prof. Giulio Conticelli, Università di Firenze
”Verso la tutela internazionale dei beni culturali: il contributo di Nicolae Petrescu Comnen.”

 




74° Anniversario della Linea Gotica e dei Caduti Partigiani e Civili sulla Via della Libertà – Anpi Massa

2 dicembre 2018 – dalle ore 9:30
@ Piazza Partigiani, sede ANPI

 

Cerimonia e iniziativa a ricordo del 74° Anniversario
della Linea Gotica e dei Caduti Partigiani e Civili sulla Via della Libertà

– Programma completo delle celebrazioni in allegato –
La Cerimonia si concluderà ad Antona, con omaggio alla lapide a ricordo dei Caduti Civili di Antona e alla lapide a ricordo della Via della Libertà, con pranzo sociale al Circolo ACLI di Antona (ore 12:30, euro 25 con prenotazione all’ANPI Sezione di Massa).




Volti, storie e memoria a 100 anni dalla Grande Guerra

L’Istoreco Livorno celebra il Centenario della fine della Grande Guerra con un ciclo di iniziative che si terranno a partire dal 27 novembre prossimo.
Muovendosi fra guerra e dopoguerra, gli interventi verteranno sia sulle molte tematiche messe in luce negli ultimi anni dalla ricerca storica (dalla partecipazione delle donne all’importanza a fini di propaganda delle immagini, dalla rilevanza delle scritture private di guerra alle forme di opposizione agli eventi bellici), sia su alcuni dei più pesanti lasciti rimasti in eredità all’Europa dall’immane conflitto (le conseguenze economico-finanziarie di quattro anni di combattimenti, la difficile e complessa elaborazione di un enorme lutto).
A Piombino, il 30 novembre prossimo, si svolgerà un convegno dove si discuterà sul tema La Grande Guerra fra realtà, memoria e uso pubblico della storia.
A Livorno, presso la biblioteca Labronica, dal 27 novembre al 5 dicembre sarà possibile visitare la mostra Le conferenze di Zimmervald e Kiental e l’opposizione alla Grande Guerra a cura del Centro Filippo Buonarroti. L’naugurazione e la conferenza introduttiva sono in programma per il 27 novembre alle ore 10,30.
Sempre presso la biblioteca Guerrazzi, sala conferenze, il 1° dicembre si svolgerà una tavola rotonda dal titolo A 100 dalla fine del primo conflitto mondiale. Una riflessione fra guerra e dopoguerra
Nello stesso luogo, il 5 dicembre si svolgerà inoltre una conferenza con proiezione di immagini estratte dal film Le guerre dell’imperialismo e il punto di vista del cinema: fra pacifismo umanitario, denuncia antimilitarista, prospettiva rivoluzionaria.
Gli incontri del 30 novembre e del 1° dicembre avranno valore formativo per i docenti partecipanti.




L’assistenza agli ebrei a Firenze durante la Shoah

L’opera di soccorso e di protezione verso la popolazione ebraica presente a Firenze fra il settembre 1943 e l’estate del 1944 attuata dalla curia arcivescovile e dalle istituzioni cattoliche locali per impulso del cardinale Elia Dalla Costa è l’oggetto di una ricerca che ora vede i propri risultati illustrati in un volume edito dalla casa editrice Viella, La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei, 1943-1944.

Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo della Chiesa fiorentina e del suo vescovo, nella costruzione di una rete clandestina che nascose i perseguitati ebrei presso istituti religiosi disseminati in vari quartieri della città. Queste strutture risposero in vario modo alle direttive impartite dal vertice, rifiutando o accettando di accogliere nuclei familiari o singoli individui dentro le proprie mura.

Elia Dalla Costa affidò il compito di coordinare l’attività di soccorso ad alcuni suoi collaboratori, fra i quali il suo segretario Giacomo Meneghello e don Leto Casini, parroco di Varlungo, che ebbero fra l’altro il compito di distribuire sussidi agli ebrei nascosti. I risultati della ricerca hanno permesso di comprendere meglio i rapporti fra il vertice e la base dell’istituzione ecclesiastica e di conseguenza hanno evidenziato le diverse modalità di salvataggio attuate dalle singole strutture di religiosi e di religiose. L’analisi della realtà fiorentina è stata condotta senza perdere mai di vista le posizioni assunte tanto dall’episcopato nazionale quanto dalla Santa Sede, con lo scopo di sottolineare sia le affinità che le differenze intercorse fra la Chiesa fiorentina e altri contesti locali. Nel caso di Firenze un ruolo decisivo ebbe il coinvolgimento dello stesso vescovo nell’attivazione della rete dei soccorsi fin dall’autunno del 1943, che in altri casi mancò o non fu così tempestiva.

Un ulteriore nucleo tematico dell’indagine ha riguardato la Delegazione per l’assistenza degli emigranti ebrei, meglio conosciuta con il suo acronimo: Delasem. Questo organismo, nato nel 1939 in ambito ebraico, in principio era stato creato per aiutare gli ebrei profughi dall’Europa centro-orientale in fuga dalle persecuzioni naziste. All’indomani dell’8 settembre la Delasem entrò in clandestinità e si attivò per aiutare anche gli ebrei italiani a sfuggire alle deportazioni. Le mansioni della Delasem erano quelle di assicurare agli ebrei – italiani e stranieri – l’emigrazione attraverso la produzione di passaporti e documenti falsi, o di trovare luoghi di rifugio dove potersi nascondere e dunque salvarsi. Della Delasem fiorentina facevano parte, insieme ad altri, il rabbino Nathan Cassuto e Raffaele Cantoni, una delle figure più rappresentative del mondo ebraico italiano.

Raffaele-Cantoni

Raffaele Cantoni. Autorevole personalità dell’ebraismo italiano e membro attivo della Delasem fiorentina.

Nel libro di memorie scritto da uno dei principali protagonisti della Delasem romana, Settimio Sorani, il contesto fiorentino viene descritto come particolarmente unito nel prestare soccorso ai perseguitati tramite l’emigrazione ma anche attraverso la rete delle strutture di accoglienza, religiose e non, presenti nella città. Dopo l’arresto di quasi tutti i responsabili ebrei del comitato di soccorso fiorentino, avvenuto fra il 26 ed il 29 novembre 1943 a causa di un delatore, l’assistenza passò nelle mani della sola componente cattolica; continuarono a prestare la loro collaborazione la giovane Matilde Cassin ed Eugenio Artom, dirigente della Comunità e membro del Comitato toscano di liberazione nazionale.

L’indagine ha allargato i suoi confini temporali all’immediato secondo dopoguerra, allorché la Delasem continuò ad operare in favore dei sopravvissuti ai campi di concentramento assistendoli in termini sia morali sia materiali. Inoltre l’indagine sul periodo “post-Shoà” ha fatto emergere anche le diverse memorie che i protagonisti di quell’esperienza hanno elaborato intorno al biennio ’43-’45 e intorno alle differenti attività svolte in favore dei perseguitati.

Contestualmente a questo lavoro di scavo archivistico e di interpretazione storiografica basata su ciò che i documenti hanno mostrato, è stata avviata una ricerca sistematica sui singoli istituti religiosi che hanno lasciato un qualche tipo di traccia documentaria relativa alle loro attività di aiuto: si tratta di circa 40 fra conventi, convitti, istituti scolastici e parrocchie presenti nelle varie zone della città. Tali istituti sono stati individuati grazie alla lettura di una ricca memorialistica e grazie anche ai documenti custoditi presso gli archivi dell’Arcidiocesi e della Comunità ebraica di Firenze.

Questo lavoro ha portato a risultati di un certo rilievo poiché è stato possibile verificare i tempi e le modalità di accoglienza dei perseguitati, che spesso dovettero passare da un luogo di rifugio all’altro nel timore di razzie o perquisizioni da parte delle forze di polizia. E’ possibile avanzare una stima di circa 400 persone aiutate in vario modo, attraverso la fornitura di rifugi, la distribuzione di sussidi o l’organizzazione di viaggi verso la Svizzera o verso l’Italia meridionale. L’affresco che ne è emerso si è rivelato originale perché ha sottolineato aspetti inediti dell’organizzazione dei soccorsi e dati finora sconosciuti sui percorsi della sopravvivenza degli ebrei presenti in città e sull’operato dell’istituzione ecclesiastica locale.

Francesca Cavarocchi, dottore di ricerca in discipline storiche all’Università di Bologna, è collaboratrice dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Ha svolto studi sulla propaganda fascista, sulla persecuzione antiebraica, sull’occupazione nazista della Toscana e sull’attività di soccorso della Chiesa a favore degli ebrei. Tra le sue pubblicazioni si ricordano il volume “Avanguardie dello spirito. Il fascismo e la propaganda culturale all’estero” (Carocci, 2010) e vari saggi contenuti in E. Collotti (a cura di), “Razza e fascismo. La persecuzione contro gli ebrei in Toscana. 1938-1943” (Carocci, 1999) e Id. (a cura di) “Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI. Persecuzione, depredazione, deportazione. 1943-1945” (Carocci, 2007).

* Elena Mazzini, dottore di ricerca in storia contemporanea all’Università degli Studi di Firenze, è stata post-doctoral fellow al Deutsche Historische Institut di Roma. Nei suoi studi si è occupata di varie tematiche inerenti l’ebraismo, l’antisemitismo, la Shoah e la storia  della Chiesa. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: “L’antiebraismo cattolico dopo la Shoah. Culture e tradizioni nell’Italia del secondo dopoguerra” (Viella, 2012); “Ostilità convergenti. Stampa diocesana, razzismo e antisemitismo nell’Italia fascista. 1937-1939” (ESI, 2013); e (con G. Viann) “La Chiesa di Pio XI e le minoranze religiose” (Clueb 2013).

Articolo pubblicato nel novembre del 2018.