Il cinema è l’arma più forte? Razzismo e antisemitismo fascista allo specchio della cinematografia italiana

28 gennaio – ore 17.30
@ Sede ISRT – via G. Carducci 5/37 – Firenze

 

Lunedì 28 gennaio alle ore 17.30 l’ISRT vi invita presso la propria sede (via Carducci 5/37, Firenze) all’iniziativa:

Il cinema è l’arma più forte?
Razzismo e antisemitismo fascista
allo specchio della cinematografia italiana: una ricognizione

a cura di Marta Baiardi e Flavio Tuliozi

Nell’ambito della Giornata della memoria 2019 un’occasione di approfondimento e riflessione per affrontare come la conquista dell’Impero e le persecuzioni antiebraiche siano presenti nella produzione cinematografica tra fascismo, dopoguerra e tempi recenti, seguendo l’evolversi di concetti, soggetti, stilemi espressivi, evidenze e silenzi.

– Locandina in allegato –




Pugni chiusi. Il ’68 in Valdarno e nel mondo

Venerdì 14 dicembre 2018, alle ore 17, a Montevarchi (AR) presso il Centro pastorale “Guido Guerra” (via dei Mille, n. 5) presentazione e dibattito con gli autori dei volumi:
– Paolo Brogi, 68 Ce n’est qu’un début… Storie di un mondo in rivolta (Imprimatur, 2017)
– Giorgio Sacchetti, Pugni chiusi. Storia transnazionale di un Sessantotto di periferia. Gauchisme, controculture e rivolta giovanile in provincia di Arezzo. 1968-1977 (Aska, 2018)
Conducono Giovanni Cardinali e Enzo Brogi
Interviene Elisa Bertini

L’iniziativa è promossa da Aska edizioni e Bibliocoop Montevarchi




Presentazione del volume “Cento ragazzi e un capitano”

Nell’ambito della rassegna “Leggere, raccontare, incotnrarsi”, presentazione, alle 17 in Sala Bigongiari, del libro “Cento ragazzi e un capitano. La brigata Giustizia e libertà “Montagna” e la Resistenza sui monti dell’alto Reno tra storia e memoria” di Pier Giorgio Ardeni, con la collaborazione di Francesco Berti Arnoaldi Veli, premessa di Luciano Casali. Nuova edizione ampliata. Bologna, Pendragon, 2016.

Insieme all’autore interverrà Giovanni Contini Bonacossi, presidente dell’Associazione italiana di storia orale (AISO).




Spettacolo teatrale “Le Toscane ribelli: Italia, Giacinta e le altre”

“Le Toscane Ribelli: Italia, Giacinta, Maria & C.”ideato e diretto da Orlando Forioso.

Si tratta di una performance teatrale e musicale sulle donne e la Toscana, tra maestrine e suffragette, tra tragedie e innovazione, socialismo nascente e l’Italia dei conservatori. Le fake news di oggi non sono altro che i pettegolezzi di ieri che portavano le persone al suicidio.

Ingresso gratuito (posti limitati:  è obbligatoria la prenotazione (tel. 0572 952140 oppure 329 3605964).

Fatta l’Italia bisogna fare le italiane! L’Italia della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento ha visto le donne emergere sulla scena politica e sociale attraverso, tra gli altri, il movimento del voto alle donne.

Una delle protagoniste del suffragio femminile è stata Giacinta Marescotti Martini, moglie di Ferdinando Martini. La Martini, Maria Montessori ed Anna Maria Mozzoni, sono tra i personaggi evocati ne “Le Toscane Ribelli”, uno spettacolo itinerante, costruito come le scatole cinesi: i Martini visti attraverso il racconto di una cameriera, Giacinta che insieme alle altre donne prende parte ad un comizio, l’evocazione delle anarchiche come Leda Rafanelli, la poetessa pastora Dina Ferri, la tragedia di Italia Donati narrata attraverso il processo contro il Corriere della Sera. Tante scatole e scatoline che si aprono una nell’altra e che, in comune, hanno la ribellione, le donne, la cultura, l’educazione, il pettegolezzo e la Toscana.

Accompagnati dalla chitarra e dal canto di Giuditta Scorcelletti, gli attori del Teatro dei Garzoni, diretti da Orlando Forioso, passano da un personaggio all’altro tra ironia e tragedia, storia e anacronismo, canti e poesia.

Con Massimo Bartolesi, Paolo Bartolini, Marco Bertini, Sabrina Carrara, Stefano Del Dotto, Valentina Grazzini, Camillo Massa, Martina Miceli, Lisa Papini, Tania Pasquanelli, Deborah Pellegrino, Erica Quarri, Lorenzo Spadoni.

Produzione: Teatro dei Garzoni in collaborazione con TeatrEuropa di Corsica




Ferdinando Martini, “Il mio Giuseppe Giusti”

Nell’ambito della mostra “OASI. Giovanni Fattori, la villa e l’arte contemporanea”, in corso fino al 17 marzo 2019, giovedì 20 dicembre 2018, alle ore 21.15, verrà presentato il libro dal titolo “Ferdinando Martini. Il mio Giuseppe Giusti”, a cura di Simone Fagioli, con interventi di Michele Rossicuratore della Collana Helicon “Occhio di Bue” di Sergio Casprini del Comitato Fiorentino per il Risorgimento.

Ingresso libero.

Ferdinando Martini (Firenze, 30 luglio 1841 – Monsummano Terme, 24 aprile 1928) è figura rilevante di scrittore e politico. Più volte ministro, primo Governatore civile dell’Eritrea, siede in Parlamento per oltre quarant’anni, eletto nel collegio di Pescia dal 1876.

I suoi libri, le sue cronache, i suoi testi letterari (novelle, romanzi, teatro) erano nel suo tempo sempre un avvenimento: dopo la sua morte l’interesse per questo autore scema rapidamente sino all’oblio.

I suoi numerosi articoli, saggi, prefazioni su Giuseppe Giusti (Monsummano Terme, 12 maggio 1809 – Firenze, 31 marzo 1850) – noto come poeta che canta le prime fasi del risorgimento italiano, ma anche saggista e politico – sono significativi per comprendere nascita e sviluppo del mito risorgimentale letto dopo il 1861, nelle parole di un autore che per nascita non ha vissuto pienamente queste fasi, in Toscana, se non nei ricordi d’infanzia, passata a Firenze nei momenti più convulsi attorno al 1848, quando Giuseppe Giusti si avviava ad una prematura scomparsa.

Oggi gli scritti del Giusti sono anch’essi dimenticati, con una certa critica che tenta un suo recupero partendo più dalla vita che dalle opere.

Lo sguardo di Martini su Giusti invece ci introduce in modo accorto questo autore, che diventa per Martini anche il suo alter ego risorgimentale, la sua guida tra fatti veri e mitologia.

La postfazione di Simone Fagioli mette in evidenza questi aspetti, in una rilettura della biografia politica di Ferdinando Martini alla luce di questo risorgimento mancato.

Completano il volume una lettera del tutto inedita di Giuseppe Giusti recuperata da Simone Fagioli, che in poche righe sottolinea alcuni aspetti di un Giusti politico e il testo inedito del discorso di Ferdinando Martini Ai reduci della Guerra di Libia, tenuto a Pescia (collegio elettorale di riferimento di Martini) il 20 settembre 1912 e mai pubblicato dall’autore. È conservato nel Fondo Ferdinando Martini della Biblioteca comunale “Forteguerriana” di Pistoia.




Generazione ribelle: fascino, mito e oblio della Resistenza.

Giovedì 11 aprile 2019 alle ore 10.30, nell’ambito della rassegna didattica “Scenari del XX secolo”, intervento di Filippo Focardi (Università di Padova) sul tema “Generazione ribelle: fascino, mito e oblio della Resistenza. Uno sguardo europeo”
Coordina Matteo Grasso (Istituto Storico della Resistenza di Pistoia)
Testimonianza di Ivo Teglia (Staffetta partigiana e volontario nel Gruppo di Combattimento Cremona)

L’incontro avrà luogo presso la sala al primo piano del Dopolavoro Ferroviario di Pistoia.




La strage neofascista in Piazza della Loggia

Lunedì 4 marzo 2019 alle ore 10.30, nell’ambito della rassegna didattica “Scenari del XX secolo”, Guido Panvini (Istituto di studi politici di Parigi SciencesPo), “28 maggio 1974: la strage neofascista di Piazza della Loggia a Brescia”
Coordina
Alice Vannucchi (Istituto Storico della Resistenza di Pistoia)
Testimonianza di Manlio Milani (Presidente dell’Associazione familiari delle vittime della Strage di piazza Loggia)

L’incontro avrà luogo presso la sala al primo piano del Dopolavoro Ferroviario di Pistoia.




Storie di profuganza ed esilio dal Confine alto Adriatico

Lunedì 11 febbraio 2019 alle ore 10.30, nell’ambito della rassegna didattica “Scenari del XX secolo”, in occasione del Giorno del Ricordo intervento di Luciana Rocchi (Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea) sul tema “Storie di profuganza ed esilio dal Confine alto Adriatico
Coordina: Stefano Bartolini (Istituto Storico della Resistenza di Pistoia)
Testimonianza di: Gianclaudio de Angelini (Vice-Presidente vice presidente dell’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio)

L’incontro avrà luogo presso la sala al primo piano del Dopolavoro Ferroviario di Pistoia.