Presentazione del libro di Mallinson Jennifer, “Da Taranto A Trieste”, per ricordare la liberazione dell’area sud ovest di Firenze, avvenuta il 4 agosto 1944

Alle ore 17.30 alla Biblioteca CaNova a Firenze presentazione del libro di Mallinson Jennifer, “Da Taranto A Trieste”, per ricordare la liberazione dell’area sud ovest di Firenze, avvenuta il 4 agosto 1944.

Il libro di Mallinson Jennifer, “Da Taranto A Trieste” racconta un viaggio moderno sulle tracce della 2° Divisione neozelandese in Italia, dal suo arrivo a Taranto nell’ottobre del 1943 fino al suo scioglimento alla fine della guerra in Europa. L’autrice ricostruisce fedelmente il ‘viaggio’ della Divisione, dallo sbarco a Taranto fino al focolaio etnico-politico di Trieste, commentando il paesaggio e il contesto sociale, e rievocando le impressioni e le esperienze dei soldati mentre passavano.

Il contesto storico – politico e militare – è presentato in parallelo in riquadri di testo separati a corredo e ad integrazione della storia dell’esperienza umana e culturale dei soldati ‘Kiwi’. Il libro è generosamente illustrato con numerose mappe locali, militari e dei percorsi, nonché da una vasta selezione di fotografie contemporanee e storiche. Il testo è ulteriormente arricchito da riflessioni e appunti personali sull’ambiente fiscoculturale, e da affascinanti deviazioni ‘fuori percorso’ per visitare luoghi curiosi spesso poco conosciuti.

Partecipano l’autrice, Stefano Fusi, Maurizio Dell’Agnello e Mirko Dormentoni Presidente del Q4

La partecipazione è gratuita ed è consigliata la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 055 710834 fino ad esaurimento posti.




Fermati un minuto: Figline e Incisa celebra la Liberazione

Si chiama “Fermati un minuto” ed è la cerimonia istituzionale promossa dal Comune di Figline e Incisa Valdarno per ricordare i giorni dell’estate 1944, quando le forze degli Alleati e della Resistenza misero fine all’occupazione nazifascista. Per celebrare il 78° anniversario della Liberazione di Figline e di Incisa è in programma una doppia cerimonia, in corrispondenza dei giorni in cui le campane suonarono a festa: domani, mercoledì 27 luglio, alle 9.30 a Figline e venerdì 5 agosto, alla stessa ora, a Incisa. In entrambe le occasioni le campane cittadine suoneranno un rintocco, invitando la cittadinanza a fermarsi e osservare un minuto di silenzio.
Domani l’appuntamento è in Piazza Bianchi, a Figline, dove saranno presenti l’assessore alla Cultura insieme a Valerio Vannetti, presidente dell’associazione “27 Luglio”, e a Gloria Mugnai, della sezione Anpi “Aronne Cavicchi”.

Si replica il 5 agosto in piazza del Municipio 5, a Incisa, dove saranno presenti il vicesindaco, Valerio Vannetti, presidente dell’associazione “27 Luglio”, e Ginevra Manzo, della sezione Anpi “Aronne Cavicchi”.

La cittadinanza è invitata a partecipare.




ISRPT Editore – Bando per la selezione di un’opera inedita di storia del Novecento

L’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Pistoia (ISRPT) promuove un bando per la selezione di un’opera inedita di saggistica di storia del Novecento. L’opera selezionata potrà essere pubblicata dalla casa editrice ISRPT Editore nella collana “Studi e ricerche”. Le domande dovranno pervenire all’ISRPT entro le ore 12,00 di venerdì 30 settembre 2022 tramite posta elettronica all’indirizzo ispresistenza@tiscali.it.

Qui il Bando per la selezione di un’opera inedita di storia del Novecento.

Segreteria ISRPT




LIVORNO 25 LUGLIO 1943: cadono le bombe, cade il Regime.

Ultimi scoppi lontani e chiarori d’incendi.
Poi il cielo ritorna silenzioso e stellato, dopo un’ora di tregenda provocata
dall’aviazione inglese, un’ora che è sembrata un’infernale eternità.
(Gastone Razzaguta, 25 luglio 1943)

La data del 25 luglio 1943, passata alla storia nazionale per la crisi del regime fascista e le dimissioni di Mussolini, a Livorno è ricordata per il pesante e luttuoso bombardamento subito dalla città nella notte del 24 sul 25; poco nota è invece la circostanza per la quale tra i due eventi vi era una diretta correlazione.
Innanzi tutto, va precisato che l’incursione non fu “americana” ma inglese: anche le storiche Michela Ponzani e Laura Fedi hanno ripetuto in tempi recenti l’erronea paternità, nonostante che quella corretta fosse stata già indicata dal memorialista locale Gastone Razzaguta nel 1948 e dallo storico dell’aviazione Giorgio Bonacina nel suo saggio del 1970. D’altronde, è notorio che i bombardamenti notturni sull’Italia erano prerogativa strategica della Raf mentre quelli diurni dell’Usaaf.
Avro LancasterAll’origine del bombardamento vi era l’annullamento della “Operazione Dux” progettata del capo del Bomber Command della Raf, l’air chief marshal Arthur Travers Harris, intenzionato ad eliminare il duce con un bombardamento di precisione sulle sue residenze romane (Villa Torlonia e Palazzo Venezia).
Ancor prima di un pronunciamento del primo ministro britannico, nonché ministro della difesa, Winston Churchill, su ordine di Harris furono dislocati due squadron nell’aereoporto di Blida, in Algeria, dove erano giunti dall’Inghilterra il 17 luglio, dopo aver sganciato le proprie bombe su Arquata Scrivia, San Polo d’Enza, Reggio Emilia e Bologna, mirando alle centrali elettriche.
I due squadron – tra cui il 617°, famoso per la demolizione delle dighe tedesche sui fiumi Eder, Sorpe e Mõhne – erano inizialmente composti da 24 (12+12) bombardieri quadrimotori Avro 683 “Lancaster” e, una volta atterrati a Blida in 22, rimasero in attesa di ordini, venendo nuovamente caricati di bombe, finchè giunse da Londra il contrordine di Churchill, dopo il parere negativo anche del ministro degli esteri Eden. Nel frattempo atterrarono a Blida altri 16 “Lancaster” reduci dal bombardamento sulle centrali elettriche di Cislago Laghetto e Brughiero, aggiungendosi ai due squadron.
L’esito della progettata missione sulla Capitale appariva incerto e rischioso – anche per la presenza del Vaticano – e comunque poteva rivelarsi controproducente in una fase agonica del regime; inoltre, nel giorno previsto per l’azione (19 luglio), il duce sarebbe stato a Feltre per incontrare Hitler. L’Operazione Dux fu dunque annullata, anche se nello stesso giorno Roma fu pesantemente colpita da due bombardamenti diurni statunitensi.
Gli squadron inglesi rimasero quindi a Blida in attesa di direttive, finchè non giunse l’ordine per il rimpatrio dei velivoli, con strike su Livorno lungo la rotta di rientro verso la Gran Bretagna.
Fu così che a Livorno alle ore 0,19 del 25 luglio suonò l’allarme e la gente corse nei rifugi antiaerei, mentre a bordo dei 33 Lancaster i puntatori si predisponevano ad individuare gli obiettivi nell’area portuale-industriale, non particolarmente preoccupati della reazione antiaerea.
Paradossalmente, le bombe in origine destinate a Mussolini fecero correre qualche rischio alla figlia Edda che si trovava in vacanza con i figli presso la villa dei Ciano ad Antignano, tanto che nelle sue memorie ricordò di aver veduto «incendi dappertutto».
porto di Livorno sotto le bombeSecondo le diverse relazioni delle autorità civili e militari, «rotearono sulla città per circa 35 minuti e lanciarono numerosi artifici illuminanti, seguiti da sgancio di bombe e numerosi spezzoni incendiari da quota variabile da 1700 a 5200 metri». Furono lanciate circa 200-300 bombe per un totale approssimato di 85 tonnellate, ossia un carico ridotto rispetto a quello massimo consentito, in quanto gli aerei trasportavano il carburante necessario per raggiungere l’Inghilterra, ma anche arance e pompelmi algerini.
L’elenco delle distruzioni e dei danni conferma la prevalente intenzione di colpire le strutture del porto, il silurificio Moto Fides in via Salvatore Orlando e l’Anic, anche se con scarsi risultati. Presso la Stazione marittima furono gravemente danneggiati 4 carri merci, ma l’efficace intervento dei vigili del fuoco riuscì ad arginare il vasto incendio divampato nella zona portuale, mentre presso l’ANIC bruciarono alcuni depositi di petrolio e annessi baraccamenti. Lo stabilimento del Gommificio italiano in via delle Sorgenti andò completamente distrutto dalle fiamme; danneggiate anche alcune strutture produttive minori: i cortili dello stabilimento Fornace, la fabbrica della Borotalco sul Pontino, un laboratorio di dolciumi in via Pompilia.
Le perdite umane apparvero contenute, ma con un risvolto tragico: su 44 morti ben 43 vennero raccolte presso l’Istituto Maddalena, quarantuno bambini e due suore. Le persone ferite furono appena una decina, mentre invece gli edifici andati distrutti o lesionati più o meno gravemente apparvero molti – secondo i resoconti del Genio Civile rispettivamente 150 e 380 – sul Voltone, a Torretta, sugli Scali delle Cantine e in via Erbosa (l’attuale via Solferino) ma anche nei quartieri periferici di Sorgenti e Salviano, forse coinvolti per la prossimità di stabilimenti o per l’adiacenza della linea ferroviaria.
Colpito, inspiegabilmente – se non per la ferrovia – pure il borgo di Quercianella.
La città venne inoltre completamente paralizzata dalla distruzione dei servizi: acquedotto, energia elettrica, gas, linee telefoniche; gravemente colpito anche il palazzo delle Poste in piazza Carlo Alberto (l’attuale piazza della Repubblica).
Purtroppo, il peggio per Livorno doveva ancora venire.




Presentazione a Roccatederighi di “Antifascismo, guerra e Resistenze in Maremma”

sabato 23 luglio alle ore 18.00 in piazza Mazzini a Roccatederighi nuova presentazione del volume a cura dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.




Invito a sostenere il progetto di ricerca “La spagnola in Toscana” grazie all’ArtBonus.

È possibile sostenere il progetto di ricerca “La spagnola in Toscana” tramite il sito ArtBonus.

Effettuando tramite il portale una donazione a supporto di un progetto in ambito culturale o paesaggistico, ai “mecenati” viene riconosciuta la possibilità di godere di agevolazioni fiscali.
Trovate il progetto al seguente link: https://artbonus.toscana.it/…/progetto-di-ricerca-l…
Per ulteriori informazioni sul funzionamento del portale ArtBonus: https://artbonus.toscana.it/che-cos-e-art-bonus-toscana




52° Raduno Partigiano del PASQUILIO di Montignoso

52° Raduno Partigiano del PASQUILIO di Montignoso, in programma DOMENICA 24 LUGLIO 2022: commemorazione a cura del prof. Alessandro Volpi dell’Università di Pisa.




Ricordo del Bombardamento di Impruneta: un programma articolato di eventi grazie alla Pro Loco

Per quest’anno è previsto una nuova e originale programma di eventi per la commemorazione del bombardamento aereo su Impruneta del luglio 1944, nei giorni del passaggio del fronte a Impruneta, per ricordare le vittime civili e la distruzione del centro abitato, in particolare la Basilica che venne colpita direttamente.

Con il patrocinio dell’Amministrazione, che ringrazia in particolare Chiara Bonechi per l’organizzazione, APS Proloco Impruneta, dal 27 al 31 luglio, propone incontri, esposizioni e iniziative, raccolti nel programma “Ricordando… Impruneta 27, 28, 29 luglio 1944”, a cui tutti i cittadini sono invitati.

Si segnala, tra le altre, l’iniziativa comunitaria “Il tuo ricordo per la storia del Paese”, nelle serate del 27 e 28 luglio, dove saranno presenti i fotografi Alessandra Zucconi e Andrea Mazzini, dell’Associazione Culturale “farefotografia”, che in modo diretto fotograferanno foto e ricordi che i cittadini vorranno condividere per creare insieme la memoria collettiva del paese di Impruneta. Prevista anche un’apertura straordinaria serale della Biblioteca comunale in piazza Buondelmonti, dove sono disponibili alcuni testi storici sull’argomento.

Programma dettagliato:

Mercoledì 27 luglio
ore 21.15 in piazza Buondelmonti :
Proiezione cortometraggio: “Testimonianze e ricordi: la tragedia della Seconda Guerra Mondiale”
Interverranno il Sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, il Consigliere Regionale Massimiliano Pescini, l’autore delle interviste Franco Casini e la Presidente della Proloco Impruneta Emanuela Secci. Inoltre, lo scrittore Marco Vichi proporrà alcuni brani sul passaggio della guerra nei borghi, letti da Lorenzo Degl’Innocenti. In piazza saranno presenti mezzi d’epoca risalenti al secondo conflitto mondiale.

Giovedì 28 luglio
ore 18.00-22.00 in via Cavalleggeri 28
Visita alla Galleria filtrante
in collaborazione con l’Associazione Sassi Neri.

ore 21,15 in piazza Buondelmonti
“La guerra raccontata con gli occhi dei nostri Concittadini”
Incontro conviviale di lettura con Gianna Bonaiuti, Cristina Bonaiuti e Manola Viti, Presidente dell’Associazione culturale Ferdinando Paolieri. Interverranno anche il Sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei e la presidente della Proloco di Impruneta Emanuela Secci. Con l’occasione verrà presentata l’installazione di Mauro Matteuzzi “Libera ricostruzione della Piazza Buondelmonti, già piazza Vittorio Emanuele, nel giorno 3 agosto 1944” che sarà visibile in via della Croce 24.

Venerdì 29 luglio
ore 18.00 presso galleria d’arte Art Art, via della croce 41
Inaugurazione della mostra “La guerra nelle immagini e la pace negli occhi dei bambini”. Interverranno l’ Assessora Sabrina Merenda, il Presidente dell’Associazione culturale Art Art Paolo Luzzi, il Vicepresidente Associazione culturale Art Art Maurizio Biagi, Sara Colombi e la Presidente della Proloco di Impruneta Emanuela Secci.

Domenica 31 luglio
ore 11,00 Basilica di Santa Maria dell’Impruneta in piazza Buondelmonti
SS Messa di suffragio, in ricordo della strage dei bombardamenti
a seguire
deposizione delle corone di alloro nei luoghi simbolo delle stragi, le lapidi con i nomi delle settantaquattro vittime e in via Cavalleggeri e via Mazzini, da parte delle autorità comunali e delle associazioni.