“L’Italia nell’Unione europea” il Quaderno del Circolo Rosselli: presentazione

Venerdì 22 settembre
nel complesso monumentale delle Murate a Firenze La VII edizione di Firenze
RiVista, biennale della rivista e dell’editoria indipendente

Presentazione del Quaderno del Circolo Rosselli n. 3/2023
“L’Italia nell’Unione europea” a cura di Andrea Puccetti

Interventi di:
On. Simona Bonafè, già deputato europeo
Valdo Spini, Direttore dei Quaderni del Circolo Rosselli

Sarà presente e prenderà la parola il curatore




Un’altra idea di scuola fra Rodari e Barbiana


In occasione del centenario della nascita di Don Milani, Comune di Vaiano, Fondazione CDSE,Associazione Don Milani Vaiano e Altroteatro promuovono
per MARTEDI 12 SETTEMBRE, alle ore 21.00 sul prato antistante la canonica, località Fabio (La Briglia – Vaiano)
lo spettacolo teatral-musicale
Un’altra idea di scuola. Fra Rodari e Barbiana a cura di Altroteatro e Fondazione CDSE
Partecipazione gratuita senza prenotazione



“La Resistenza delle donne” per la liberazione di Montemurlo

In occasione del 79° anniversario della Liberazione di Montemurlo, l’Amministrazione comunale, Fondazione CDSE e ANPI promuovono per
lunedì 11 settembre alle ore 21.15 nel parco di Villa Giamari (piazza Don Milani 1, Montemurlo), la presentazione del libro “La Resistenza delle donne” di Benedetta Tobagi (Einaudi, 2022),
finalista al premio Campiello 2023.
Sarà presente l’Autrice, a dialogo con Alessia Cecconi (Fondazione CDSE).




La svastica sul Giglio.

La mattina dell’11 settembre 1943 le truppe naziste entrano a Firenze. La città viene occupata senza colpo ferire. Il generale Chiappi Armellini, responsabile della sua difesa, si arrende mentre le truppe dell’ex alleato circondano e occupano le caserme fiorentine, arrestando i militari. Rapido e tragico epilogo delle ore convulse successive alla diffusione del messaggio del capo del governo, generale Badoglio, la sera dell’8 settembre. Appena avuto notizia dell’armistizio il Comitato interpartito delle forze antifasciste aveva richiesto al generale Chiappi Armellini di distribuire le armi alle forze antifasciste, ma questi si era rifiutato, ligio alle direttive militari, assicurando al tempo stesso la difesa della città. Ma i deboli tentativi di resistenza si erano immediatamente spenti, sia al passo dell’Abetone dove era stata inviata una batteria priva di armamenti adeguati, sia al passo della Futa dove si verifica l’unico scontro fra militari italiani e tedeschi in provincia di Firenze e dove era presente il capitano Carlo Nannoni che avrebbe poi assunto il comando della terza Brigata Rosselli e sarebbe morto combattendo per la liberazione di Firenze. Subito dopo la resa il Comando militare italiano, mentre i nazisti prendono possesso del Comando di Corpo d’Armata in piazza San Marco dove stabiliranno il proprio comando, ordina a ufficiali e soldati di restare o presentarsi alle rispettive caserme; ma molti erano già riusciti a fuggire, sottraendosi alla cattura, potendo contare sul sostegno della popolazione civile che li nasconde e protegge, realizzando così la prima forma di resistenza civile contro l’occupazione. Particolarmente facilitati sono i militari presenti nella caserma della Zecca sul lungarno grazie a un condotto sotterraneo che consente a molti di scappare sul greto del fiume. Oltre alle caserme sono immediatamente occupati due importanti realtà militari quali l’Istituto farmaceutico militare a Castello e l’Istituto geografico militare. Secondo i rapporti tedeschi sono circa 20.0008 settembre 1943: il disarmo e la deportazione degli Internati militari italiani.

La rapida occupazione di Firenze a parte delle forze germaniche si inserisce all’interno della più ampia strategia con cui assumono queste il controllo di tutta la regione all’indomani dell’8 settembre, all’interno delle strategie generali delle forze del Reich e in relazione alla peculiare rilevanza del nostro territorio. La Toscana ha infatti una specifica importanza nello schieramento delle forze naziste come snodo strategico nei collegamenti infrastrutturali fra le regioni del nord e Roma con tutta l’area centro-meridionale; ruolo che manterrà fino all’estate del 1944. Inoltre, dal settembre del ’43, la costa tirrenica assume una centralità assoluta dopo la perdita da parte dei nazisti delle principali grandi isole (Corsica e Sardegna), a fronte dei rischi di sbarchi e attacchi nemici. Una rilevanza che, peraltro, spiega l’intensa successione di attacchi aerei da parte anglo-americana sulle province toscane, in particolare sui sistemi stradali, ferroviari, oltre che sui principali nuclei industriali, accentuando le dinamiche che già avevano interessato in particolare Livorno nei mesi precedenti.
La presenza tedesca si struttura quindi, nelle settimane successive, parallelamente al costituirsi del governo della Repubblica sociale da parte dei fascisti nei vari territori, in due gruppi amministrativi: la Militarkommandantur 1003 con sede a Firenze – che interessa le province di Firenze, Siena, Arezzo e Forlì – e la 1015 di stanza a Lucca – comprendente le province di Lucca, Pistoia, Apuania, Pisa e Livorno – città quest’ultima presidiata dalla Wehrmacht e fatta evacuare fin dal mese di ottobre per la sua rilevanza strategica – (le cui relazioni sono fonti essenziali per lo studio di quei mesi); mentre la provincia di Grosseto viene posta sotto il controllo della M. di Viterbo.

Fin dalle prime settimane successive all’armistizio, le autorità naziste si pongono come la nuova autorità, riempiendo il palese vuoto di potere, come attestato dalle numerose direttive che sono emanate immediatamente e promosse dalla stampa, tutte legittimate da Le leggi di guerra germaniche in vigore nel territorio italiano emanate il 14 settembre. Il 17 il comando supremo nazista emana pene severissime, sino alla morte, per chi ruba o distrugge armi o strumenti bellici, così come per chi presta aiuto ai prigionieri di guerra anglo-americani fuggiti dagli ex campi di prigionia fascisti a seguito dell’8 settembre (minaccia che non limita un’azione solidale portata avanti dalla popolazione e che spesso si manifesta proprio come una delle prime forme di resistenza civile). Il 19 e 20 settembre lo stesso Comando nazista impone la presentazione di tutti gli appartenenti al disciolto regio esercito pena il trasferimento ai tribunali militari di guerra nazisti. Fra fine settembre e inizio ottobre le aree costiere sono segnate dalle ordinanze di evacuazione della popolazione civile, con conseguenze gravose per le vite delle persone, dalla costa grossetana (23 settembre) a Viareggio e Livorno (24 settembre), alla Versilia (ottobre). Centrale (e progressivamente crescente nel tempo) è poi la volontà di sfruttare le risorse economiche del territorio attraverso una diffusa politica di requisizioni di beni che troverà il suo culmine nella cattura degli uomini per il trasferimento coatto della manodopera nei territori del Reich, sancita anche dall’assegnazione a Firenze degli ufici dei comandi economici della Militarverwaltung dal novembre del ’43.
Come attestato dalla storiografia, anche nei mesi successivi e a dispetto delle volontà dei fascisti, questo dominio non verrà mai meno, rendendo evidente la subalternità della Repubblica sociale italiana nei confronti dell'”alleato occupante” secondo la nota e puntuale definizione coniata da Lutz Klinkhammer. Un rapporto ineguale che non elimina un ruolo politico esercitato da parte fascista (sia pure con pochi risultati, a partire dalla questione della leva militare), né l’insostituibile azione di governo amministrativo del territorio che viene affidato alla RSI, ma che certo non favorisce l’accreditamento e la legittimazione della repubblica fra una popolazione sempre più stanca e insofferente.

 




Commemorazione 80° anniversario dell’Armistizio

A Firenze, presso la sede del Memoriale delle deportazioni, alle ore 10.00:




Primetta Cipolli Marrucci: una militante comunista tra antifascismo e Repubblica

Lunedì 4 settembre, ore 17.00, presso la Sala Dante Alighieri della Biblioteca comunale di Cecina si terrà l’incontro: Primetta Cipolli Marrucci: una militante comunista tra antifascismo e Repubblica.

L’iniziativa, organizzata dall’Istoreco Livorno e dall’Anpi di Cecina col patrocinio del Comune di Cecina nell’ambito del progetto “La memoria del PCI in provincia di Livorno”, vedrà gli interventi della prof.ssa Renza Bendinelli (autrice del libro Primetta e Oreste, “fuoriusciti” antifascisti, ETS 2022) e del dott. Federico Creatini (Istoreco Livorno) e sarà moderata da Patrizia Cotta Ramusino (Anpi Cecina). La figura di Primetta Cipolli non porta con sé solo uno straordinario percorso biografico, ma ci spinge ad analizzare più a fondo il ruolo delle donne negli anni della clandestinità, della Resistenza e della costruzione dell’edificio repubblicano. Riflessioni che, in prossimità dell’ottantesimo anniversario dell’8 settembre 1943, acquistano ancora più importanza.




8 settembre 1943: l’armistizio e l’inizio della Resistenza

Al Museo della Memoria di San Miniato questa importante iniziativa per riflettere sull’armistizio dell’8 settembre 1943 in occasione dell’80 anniversario.




“Aspettando il 6 settembre”, il cartellone di eventi per celebrare il 79esimo anniversario della Liberazione

Iniziano oggi 31 agosto gli appuntamenti di “Aspettando il 6 settembre”, il cartellone di iniziative che accompagnano il 79esimo anniversario della Liberazione della città dall’occupazione nazifascista per mantenere viva la memoria di quel 6 settembre 1944 e degli eventi drammatici che segnarono profondamente il cammino democratico del Paese. La manifestazione è organizzata dal Comune di Prato, dalla Provincia, da Anpi e dal Museo della Deportazione e della Resistenza di Figline in collaborazione con Aned, Casa delle Memorie di guerra per la pace, associazione 6 settembre di Figline, Arci e Cgil.

Alla presentazione del programma stamani in Palazzo Comunale hanno partecipato gli assessori Ilaria Santi alla Memoria e Simone Mangani alla Partecipazione, la presidente di Anpi Prato Angela Riviello, il presidente di Aned Gabriele Alberti, la direttrice dei Musei Diocesani Veronica Bartoletti, la presidente della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza Aurora Castellani, Enrico Iozzelli dello stesso Museo di Figline, la presidente di Arci Prato Ilaria Testa, il segretario di Cgil Prato Lorenzo Pancini, Luciana Becherini di Ancr Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e Alessio Becchi dell’Associazione 6 Settembre.

Oltre a film, libri, incontri e alla tradizionale Marcia della pace di Figline, quest’anno il programma si arricchisce di ben tre “eventi nell’evento” con la scalinata di Figline dedicata il 4 settembre a Gino Signori, Giusto tra le Nazioni, il 6 settembre l’incontro pubblico al Museo della Deportazione e Resistenza di Figline con gli studenti delle città gemellate Ebensee in Austria e Wangen in Germania nell’ambito del progetto di scambio Cerv sulla cittadinanza, l’uguaglianza e i valori, e il 7 l’intitolazione dei giardini sul Bisenzio vicino a Ponte Datini a Rolando Nannicini, perseguitato dal fascismo e confinato politico.

“Si tratta di un evento molto importante per questa città. Il lavoro sul tema della memoria viene però affrontato anche durante l’anno con i ragazzi nelle scuole. – Così Ilaria Santi, assessore all’Istruzione, Pari Opportunità e Memoria – Mentre le scuole e le associazioni lavorano moltissimo con i nostri studenti, ritengo che dovrebbe essere fatta la stessa opera per gli adulti e il resto del tessuto sociale. Ricordare è ancora più importante proprio perché, in molti paesi anche vicini a noi la storia si sta ripetendo”.

“Ringrazio tutti i soggetti e le associazioni per la collaborazione che c’è sul tema – commenta Simone Mangani, assessore alla Cultura – perché non è scontata e si ripete da molti anni con grande coinvolgimento da parte di tutti i cittadini”.

IL PROGRAMMA

Giovedì 31 agosto alle 21 al Castello dell’Imperatore ci sarà la proiezione del film Marcia su Roma di Mark Cousins. Saluti di Anpi, Arci e Cgil.

Venerdì 1° settembre alle 18 al Giardino Banci Buonamici sarà presentato il libro di Armando Frigo, Il tenente viola (e altri che dettero un calcio al nazifascismo) di Andrea Mazzoni, Edizioni Pentalinea. In dialogo con l’autore, Enrico lozzelli (Museo della Deportazione) e Simone Contardi (docente di letteratura italiana e di storia). Incontro a cura di Anpi Provinciale Prato.

Sabato 2 settembre alle 17 al Circolo Arci di Paperino ci saranno letture scieniche con I colori della libertà. Lettura scenica e laboratorio per bambini a cura dell’Associazione Angolo Teatro.

Tra sabato 2 settembre e domenica 3 quarta edizione della discesa dal sentiero partigiano, Tramonto di un’alba a cura di associazione 6 settembre. Sabato 2 settembre alle 17 salita per i faggi di Javello con partenza da Vallupaia. Il pernottamento sarà coi mezzi propri ai Faggi di Javello. Domenica 3 settembre alle 6 inizio discesa dai faggi per Pacciana. Alle 11.30 conclusione discesa con arrivo a Ponte Vella (via L.Pacini).

Info: Preiscrizione obbligatoria e informazioni sulla pagina Tramonto di un’alba. Quota di partecipazione 15 euro, cena compresa.

alle 16.30 al Circolo Arci Fiorello Bini di Tobbiana l’incontro Da Tobbiana a Mauthausen: in ricordo del deportato politico Antonio Cecchi. Dopo i saluti istituzionali interverranno il figlio Cecchi Giuliano, il presidente del Circolo Loris Romagnoli, il parroco Don Walter e il presidente di Aned Prato Gabriele Alberti.

Alle 18 nel Salone del Gonfalone di Palazzo della Provincia (via Ricasoli 25) si terrà la presentazione del libro Georgio l’americano di Harry D. George. Interventi di Manuel Gori, curatore dell’edizione italiana, di Francesco Venuti di Ancr Prato e Lina Ferri, ultima testimone dei fatti narrati nel libro.

Lunedì 4 settembre. Alle 11 a piazzale Leonetto Tintori, a Figline ci sarà l’inaugurazione della scalinata dedicata a Gino Signori, Giusto tra le Nazioni. Interventi del sindaco Matteo Biffoni, del presidente dell’associazione 6 settembre Mirko Castellani, di Aurora Castellani presidente del Museo della Deportazione, Mauro Perini presidente Anei Firenze, Enrico Fink presidente Comunità ebraica di Firenze.

Alle 18 al Giardino Banci Buonamici ci sarà la presentazione del libro Processo alla Resistenza, l’eredità della Guerra Partigiana nella Repubblica 1945-2022, Einauidi. Sarà presente l’autrice Michela Ponzani, storica, conduttrice televisiva e saggista.

Lunedì 4 ci sarà anche l’iniziativa coi centri estivi alla Casa dell Memorie di Guerra per la Pace in Piazza San Marco 29. A cura di Ancr Prato incontri di approfondimento sulla storia della Liberazione della città di Prato. L’iniziativa si estenderà anche al 5 e al 6 settembre. Il 4 e 5 settembre i ragazzi coinvolti visiteranno il Castello dell’Imperatore, mentre il 6 settembre parteciperanno alla celebrazione ufficiale in piazza Santa Maria delle Carceri.

Martedì 5 settembre alle 17 al Palazzo della Provincia, Salone del Gonfalone, presentazione del libro Riparare i danni di Giovanna D’Amico. In dialogo con l’autrice, Marco Palla (Presidente Comitato Scientifico Museo della Deportazione) e Marta Baiardi (ISRT).

Alle 19.30 Circolo ArciB. Cherubini ci sarà la mostra Matite resistenti. Vignette, illustrazioni e fumetti antifascisti. Inaugurazione della mostra, che sarà visitabile dal 5 al 17 settembre: 120 disegni di 30 autori trattano il tema della Resistenza, della Liberazione e dell’antifascismo ieri e oggi.

Martedì 6 settembre, giorno della Liberazione di Prato, le celebrazioni inizieranno alle 9.30 con la Messa nella Cattedrale di S. Stefano, a seguire la partenza del corteo per le vie del centro verso il Monumento ai Caduti in piazza S. Maria delle Carceri, dove il sindaco Matteo Biffoni, il prefetto Adriana Cogode e la presidente di Anpi Prato Angela Riviello deporranno una corona d’alloro.

Alle 16 al Museo della Deportazione e Resistenza, alla Pieve di San Pietro a Figline e in piazza dei Partigiani l’incontro con i Comuni gemellati: i rappresentanti di Ebensee e Wangen visiteranno il Museo della Deportazione e Resistenza e parteciperanno ad un concerto organizzato nella Pieve di Figline. Durante le attività, i ragazzi pratesi, austriaci e tedeschi che hanno partecipato al progetto CERV sulla cittadinanza, l’uguaglianza, i diritti e i valori “Insieme per il futuro in Europa”, racconteranno della propria esperienza.

Alle 20.45 l’appuntamento clou con la tradizionale Marcia della Pace da via 7 marzo a Figline, dove sarà deposta una corona di alloro al monumento dei 29 Martiri da parte di Angela Riviello, presidente provinciale Anpi Prato, Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi e il sindaco Matteo Biffoni. Al termine il tradizionale brindisi alla Liberazione al circolo di Figline.

Giovedì 7 settembre alle 11 l’intitolazione dei giardini sul Bisenzio vicino a Ponte Datini a Rolando Nannicini, perseguitato dal fascismo e confinato politico a Latronico in Basilicata. Oltre al sindaco Biffoni interverrà il sindaco di Latronico Fausto Alberto De Maria.