LA MEMORIA DEGLI ECCIDI DI CAVRIGLIA NEL LAVORO DI DANTE PRIORE




Presentazione della nuova edizione del libro “L’autobiografia della nazione” di Piero Gobetti




Inaugurazione della sede e trentennale dell’Isgrec

L’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea compie trent’anni e ha organizzato un programma di eventi, tutti gratuiti, alla Cittadella dello Studente per festeggiare questa ricorrenza e contemporaneamente inaugurare la nuova sede.

Trent’anni di attività culturale che hanno visto l’associazione partecipare a progetti europei, nazionali, regionali e portare a Grosseto personalità e competenze. Trent’anni di didattica nella scuola e per la scuola con progetti per gli studenti e corsi di aggiornamento per gli insegnanti. Trent’anni di ricerca, che hanno portato alla pubblicazione di numerosi volumi, oltre alla collana con Effigi che è arrivata all’ottavo volume, documentari, mostre – l’ultima quella sui Martiri d’Istia nella Casa della memoria al futuro. Un’opera costante di approfondimento della storia locale, nazionale e internazionale che ha permesso nel corso degli anni di aumentare la conoscenza degli eventi legati al territorio non solo locale.

Per festeggiare questa “data tonda” sono previsti 3 giorni di incontri.

Il primo evento è in programma per il primo giugno alle 18.30: taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova sede ristrutturata, a cui seguirà un buffet e alle 21 il concerto jazz del trio Stefano “Cocco” Cantini, Valentina Bartoli, Andrea Beninati. Stefano Cantini, artista internazionale, non ha bisogno di presentazioni. Ha collaborato con i più grandi musicisti italiani e stranieri, da Michel Petrucciani, a  Chet Baker, da Ares Tavolazzi a Paolo Fresu. Torna all’Isgrec, con il quale ha collaborato qualche anno fa, per celebrare i primi 30 anni di attività dell’Istituto e inaugurare la nuova sede, e lo fa con un concerto jazz che coinvolge due artisti giovani ma con esperienze di altissimo livello alle spalle: Valentina Bartoli, tastierista con una passione per l’organo Hammond, e Andrea Beninati, batterista e violoncellista.

Il 2 giugno, data della vera e propria fondazione dell’Istituto, è prevista la festa del tesseramento, occasione per far incontrare chi è già socio e chi vuole diventarlo per sostenere le attività dell’Istituto; sono previste visite all’archivio e alla biblioteca e un aperitivo di benvenuto.

Il terzo appuntamento è per il 3 giugno, sempre alle 18.30, con la presentazione del volume di Benedetta Tobagi,La Resistenza delle donne”, pubblicato da Einaudi (2022). Dialogheranno con l’autrice Ilaria Cansella (direttrice Isgrec), Enrico Acciai (Università di Torvergata e direttivo Isgrec), Stefano Campagna (Università di Parma e vicepresidente Isgrec). Benedetta Tobagi ricostruisce la storia delle donne nella Resistenza facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. “La Resistenza delle donne” è prima di tutto un libro di storia e di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi.

Hanno generosamente contribuito a sponsorizzare questa 3 giorni di incontri: l’impresa F.lli Massai, l’Acquedotto del Fiora, l’azienda vitivinicola I campetti, Stylografic di Lorenzo Vespignani, Elettromare di Gabriele Fusini,  la società SB srl di Saimo Biliotti.




Presentazione del libro “Tempi di guerra. Riflessioni di una femminista”




Presentazione del libro di C. Greppi “Un uomo di poche parole”




IL CODICE di CAMALDOLI Tra mito e storia una vicenda ricolma di futuro a ottant’anni dal convegno del luglio 1943




INCANTO 2023, PRESENTAZIONE DI “LE BARRICATE E IL PALAZZO”

Sabato 27 maggio 2023, alle 17, presso la sede dell’Istituto Ernesto de Martino, si terrà la presentazione del libro Le barricate e il palazzo. Pietro Nenni e il socialismo italiano nel dialogo con Gianni Bosio di Valerio Strinati (EditPress, 2023).

Esponente della sinistra del PSI, fondatore dell’Istituto Ernesto de Martino, storico, editore, studioso della cultura popolare e tra i padri della storia orale in Italia, Gianni Bosio rimase per tutto l’arco della sua vita profondamente legato a Pietro Nenni, come testimonia l’intervista inedita del 19 febbraio 1970 che è alla base di questo volume e il carteggio tra i due. Il libro fa parte delle iniziative avviate dall’Istituto de Martino in occasione del centesimo anniversario della nascita di Gianni Bosio.

Sarà presente l’autore, Valerio Strinati, insieme ad Alessandro Portelli del Circolo Gianni Bosio di Roma e Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.




Un nuovo logo per l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea

Il 2023 è un anno molto particolare per Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea. Dopo l’inaugurazione della Casa della Memoria al futuro di Maiano Lavacchio, del 22 marzo scorso, dedicata alla memoria degli 11 martiri d’Istia, l’Isgrec si appresta a festeggiare il trentennale dell’Istituto e lo farà inaugurando, contestualmente, la nuova sede ristrutturata: due eventi che saranno celebrati con un programma di iniziative che sarà divulgato a breve.

Intanto l’Istituto si “rifà il trucco” con un nuovo logo, realizzato dal grafico Francesco Canuti: una combinazione stilizzata di un quadrato attraversato da un arco. Il quadrato rappresenta la continuità con la storia dell’Istituto e i suoi primi 30 anni di vita, riprendendo i colori e l’elemento principale del logo originale, mentre l’arco è ispirato alle arcate delle finestre presenti sulla facciata della nuova sede, un edificio dal valore simbolico anche per la sua posizione centrale all’interno della Cittadella dello studente. Ma non è solo un rinnovamento del look quello che si cela dietro il cambio del logo, è anche una rappresentazione grafica degli importanti cambiamenti e delle nuove ambizioni di crescita dell’Istituto. Il nuovo logo sintetizza i valori della continuità e della solidità, ma lascia presagire la volontà di andare oltre, sperimentando nuove forme di divulgazione della storia. Il nuovo logo, infatti, racchiude nelle sue caratteristiche il senso di “innovazione nella continuità”, ed è quello che l’Isgrec ha fatto negli ultimi anni, complicati dalla pandemia, dalla questione della chiusura della sede, dal dover trovare risorse per ristrutturare gli spazi di lavoro e di accoglienza agli utenti della biblioteca e dell’archivio, che fanno parte della rete GROBAC. Il tutto continuando a portare avanti e incrementando la ricerca, le iniziative pubbliche, le mostre, i documentari, le pubblicazioni, le ore di didattica per gli insegnanti e gli studenti.

Il 2023 è un anno davvero importante per l’Istituto” – dice il Presidente Isgrec, Lio Scheggi – “Solo per dare la dimensione dell’impegno dell’Isgrec negli ultimi 18 mesi basta guardare i numeri dell’attività“.

Da gennaio 2022 a metà maggio 2023, infatti, sono state fatte circa 380 ore di didattica per gli studenti; 5 corsi di formazione per insegnanti, che hanno visto l’adesione anche di docenti fuori dalla provincia di Grosseto; più di 30 tra convegni e incontri organizzati o in rete con gli altri istituti toscani e altre realtà associative del territorio grossetano; 2 documentari, 2 mostre; 15 presentazioni di libri; 2 viaggi di studio, la pubblicazione dell’ottavo quaderno Isgrec/Effigi, dedicato alle Resistenze nel territorio maremmano e numerosi saggi pubblicati in libri collettanei dai ricercatori dell’Istituto; 6 progetti di ricerca tra avviati e conclusi.