DAL LOCALE AL GLOBALE. LA MAREMMA ESPORTA GENIO E INNOVAZIONE

28 marzo 2025, ore 10, Sala Pegaso del Palazzo della Provincia di Grosseto

DAL LOCALE AL GLOBALE. LA MAREMMA ESPORTA GENIO E INNOVAZIONE

TOSCANA: terra di genio e di innovazione” è il tema scelto per l’edizione 2024 della Festa della Toscana . L’incontro è dedicato a storie di persone, di idee e innovazioni che attraversano la Toscana e la Maremma per incontrare la storia globale. Il radio fisico Mario Dario Grossi, il fisico Oreste Piccioni, gli imprenditori Ferdinando Innocenti, Giovan Battista, Archimede, Talete e Antonio Cosimini sono uomini non comuni – tutti di origine grossetana – che hanno vissuto parabole personali di successo ed hanno contribuito allo sviluppo della scienza e della tecnica.

 Programma:

I COSIMINI

Al servizio della meccanizzazione e dell’innovazione agraria italiana

Eloisa Azzaro | Direttrice Archivio di Stato di Grosseto

Antonio Cosimini | Ingegnere

 

FERDINANDO INNOCENTI

La rivoluzionaria invenzione del tubo-giunto

Ilaria Giannetti | Storica della costruzione contemporanea, Università di Tor Vergata

 

ORESTE PICCIONI

Breve storia di un genio ribelle e della particella che nessuno aspettava

Adele La Rana | Storica della fisica, Università di Macerata

 

MARIO GROSSI

La conquista dello spazio

Andrea Luschi | Autore di “Un secolo nello spazio. La straordinaria eredità di Mario Grossi

 

Info e prenotazioni per le classi: segreteria@isgrec.it | 0564415219

 




Il ruolo delle donne tra guerra e Resistenza: 80 anni dalla Liberazione




Spazi contesi. Itinerari fra i luoghi del conflitto sociale. Call for Columns del numero monografico della rivista «Farestoria. Società e storia pubblica»

In età contemporanea, tra le articolazioni del conflitto sociale non di rado spicca una certa materialità legata alla contesa sugli spazi. A partire dalla fine del XIX secolo, infatti, l’intreccio tra i macro-processi di industrializzazione, urbanizzazione e partecipazione di massa alla vita politica del Paese, ha favorito l’emergere di interstizi conflittuali proprio a partire dalla gestione di spazi attraversati e vissuti nel quotidiano o depositari dei più disparati portati simbolici.

Nel periodo che da fine Ottocento arriva sino ai giorni nostri, la storia italiana risulta costellata di esempi significativi di conflitti di questa natura: a partire dalle più classiche vicende di occupazioni di fabbrica, manifestazioni di piazza non autorizzate, lotte per il pane, la terra o la casa; passando per rivendicazioni ecologiste o di difesa dei beni comuni.

In queste circostanze, i luoghi del conflitto si presentano al contempo come l’oggetto del contendere e il teatro della contesa stessa. È proprio in virtù di questa specificità che intorno alla gestione, all’occupazione e alla risignificazione degli spazi si sono originate forme inedite di resistenza dal basso animate da una molteplicità di soggetti aggregatisi per specifiche occasioni o organizzati in associazioni, comitati, movimenti e partiti.

In quest’ottica, lo spazio conteso può rappresentare un originale osservatorio capace di restituire la complessità dei fenomeni economici, politici, sociali e culturali che hanno plasmato e continuano modellare la storia contemporanea del Paese. La necessità di dedicarsi alla ricostruzione di una geografia storica della conflittualità sociale risponde, inoltre, agli interrogativi di storiche e storici immersi in un presente in cui il controllo e la gestione degli spazi permane al centro di dissensi e contrasti politici talvolta radicali.

All’approfondimento della dimensione spaziale dei conflitti sociali nell’Italia contemporanea (1861 – oggi), la rivista «Farestoria» dedica un fascicolo monografico e lancia una Call for Columns per strutturare la sezione rubriche. I contributi potranno declinare il tema percorrendo le seguenti traiettorie di ricerca:

  • Processi partecipativi, occupazione a scopo sociale di immobili o spazi abbandonati, rigenerazioni urbane e rurali ed esperienze cooperative.
  • Sviluppo edilizio, politiche della casa e diritto all’abitare.
  • Tensioni centro-periferia nella fruizione degli spazi, con particolare attenzione ai disequilibri territoriali, alle disparità nell’accesso alle risorse, alla gestione dei servizi pubblici, alla distribuzione delle infrastrutture e ai processi di marginalizzazione.
  • Rapporto tra trasformazioni del sistema produttivo e trasformazioni del territorio a partire dall’impatto delle nuove tecnologie e dei riassetti produttivi su ambiente e lavoro, nonché dal conflitto capitale-ambiente.
  • Processi di privatizzazione dalla storica riduzione o soppressione dei tradizionali usi civici fino alla crisi dello stato sociale, monopoli, politiche delle concessioni e lotte per i beni comuni (acqua, salute, istruzione).
  • Impatto socio-ambientale delle politiche energetiche, infrastrutturali e della difesa (nucleare, grandi opere, grandi eventi, basi militari).
  • Conflitti tra dinamiche di sacralizzazione e secolarizzazione, con particolare riferimento al rapporto tra istituzioni laiche (pubbliche e private) e religiose nella concessione e gestione di spazi e servizi (pratiche confessionali, istruzione, assistenza, tempo libero).
  • Pratiche, narrazioni e contronarrazioni dello sfruttamento del paesaggio e dei beni demaniali, con particolare riguardo per la resistenza ai processi di turistificazione o gentrificazione.
  • Lotte contro l’occupazione e lo sfruttamento del territorio ad opera della criminalità organizzata (speculazioni edilizie, agromafie, gestioni delle emergenze).
  • Uso e contesa degli spazi pubblici a fini memoriali e processi di musealizzazione e/o sacralizzazione dei luoghi della memoria.

Le proposte, di massimo 3.000 battute spazi inclusi, e accompagnate da un breve curriculum del soggetto proponente, di massimo 2.000 battute spazi inclusi, dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail farestoriaredazione@gmail.com entro il 30 aprile 2025. Potranno essere inviate proposte — al massimo una per proponente — da parte di studiose e studiosi, associazioni, gruppi informali, musei, enti e istituti culturali, scuole di ogni ordine e grado. Gli abstract inviati dovranno contenere un titolo provvisorio, una breve sintesi dell’argomento che intendono trattare, gli eventuali interlocutori e/o i soggetti coinvolti, e la tipologia di rubrica per la quale si intende concorrere.

Le tipologie di rubriche per le quali è possibile inviare proposte sono le seguenti:

— “Comunicare la storia”

Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sugli obiettivi e sugli strumenti di comunicazione e divulgazione delle attività realizzate.

— “Casi studio”

Redazione di un testo di massimo 15.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato sullo studio di uno o più casi di particolare interesse.

— “I ferri del mestiere. Fonti per la storia”

Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia dove vengono presentati archivi, centri di documentazione, fondi, fonti, gruppi di documenti e biblioteche, ecc., con particolare attenzione a quelli che presentano problematiche di tutela, valorizzazione e conservazione.

— “Public History”

Redazione di un testo di massimo 20.000 battute spazi inclusi con note alla americana e bibliografia a corredo incentrato su progetti di Public History che vedono forme di partecipazione del pubblico, sulla valenza pubblica degli stessi e/o sulla valorizzazione/patrimonializzazione/decostruzione di memorie storiche attraverso queste attività.

— “Storia orale”

Presentazione di una ricerca di storia orale di massimo 30.000 battute spazi inclusi con possibilità di inserire note a piè di pagina con i promotori e le promotrici e/o con i fruitori e le fruitrici delle attività e dei progetti realizzati.

— “Conversazioni storiografiche”

Realizzazione e trascrizione di un dialogo, sotto forma di intervista, di massimo 50.000 battute spazi inclusi, con un/a storico/a, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.

— “Forum storiografico”

Realizzazione e trascrizione di un dialogo a più voci, di massimo 70.000 battute spazi inclusi, con storici e storiche, da indicare nella proposta. Non sono previste note di nessun tipo.

Cronoprogramma:

– Il termine ultimo per l’invio proposte è il 30 aprile 2025.

– I risultati della selezione saranno resi noti entro inizio giugno 2025 

– La consegna dei testi definitivi dovrà effettuarsi entro il 30 settembre 2025.

 

Il PDF è disponibile alla pagina CFP Farestoria 2025-1.




Presentazione di L. Polese Remaggi “Il nemico tra di noi. La sinistra internazionale di fronte alle repressioni sovietiche (1918-1957)”

15 aprile
ore 16.45
Biblioteca delle Oblate, Sala storica “Dino Campana”

l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e la Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini

vi invitano alla presentazione di

Luca Polese Remaggi, Il nemico tra di noi.
La sinistra internazionale di fronte alle repressioni sovietiche (1918-1957), Viella 2024

Saluti, Andrea Becherucci, Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini
Introduce e coordina Valeria Galimi, Vicepresidente ISRT – Università di Firenze

Dialogano con l’Autore Luca Polese Remaggi, Università di Salerno
Marco Bresciani, Università di Firenze
Cesare Panizza, Università del Piemonte Orientale




81° anniversario della deportazione nei campi di sterminio dei cittadini e lavoratori empolesi




La didattica per la storia della Resistenza nella provincia di Pisa

Segnaliamo questo corso organizzato dal nostro Istituto:

Nell’ambito della programmazione offerta dall’Università Aperta per l’anno 2024-2025 presentiamo un corso tenuto dalla Biblioteca Franco Serantini, Istituto di Storia sociale, della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Pisa, dal titolo:

La didattica per la storia della Resistenza nella provincia di Pisa

Quando:
Mercoledì, dalle ore 18:00 alle ore 20:00, dal 12 marzo al 9 aprile 2025

Dove:
presso la sede della Biblioteca Franco Serantini, via G. Carducci 13, loc. La Fontina (Ghezzano – Pisa)

Temi trattati:
Tra novembre e dicembre 2024 abbiamo tenuto la prima parte del corso dedicato alla storia della Resistenza, in cui abbiamo dialogato su temi diversi con studiosi invitati da fuori: l’antifascismo, la Resistenza in Europa, la Resistenza in Italia, l’Rsi, il ruolo della Chiesa.

Questa seconda parte, che ha una sua autonomia e può quindi essere seguita anche da chi non abbia partecipato alla prima parte, si concentrerà invece su un metodo laboratoriale di gruppo. Affronteremo il tema della Resistenza attraverso una serie di tagli specifici: la letteratura che ha raccontato la Resistenza, i canoni retorici attraverso cui si è costruita una narrazione pubblica, le scritture intime e private che hanno restituito un fenomeno complesso e articolato, la comunicazione pubblica odierna, influenzata dal “pansismo” e dal “web 2.0”, i luoghi della Resistenza.

Obiettivo del corso sarà costruire uno spazio di dialogo e interazione per mettere in discussione le immagini e le conoscenze che abbiamo sulla Resistenza, partendo da sé, per avviare quindi un confronto critico sull’importanza del discorso sulla Resistenza nella società di oggi.

Il corso è GRATUITO. Per iscriversi, inviare una mail a: segreteria@bfs.it

 




Le pratiche di resistenza delle donne nella storia




Presentazione del libro di Paolo Bagnoli PIERO GOBETTI, UNA RIFLESSIONE CONTINUA