Sidney Sonnino. Dal meridionalismo alla politica estera

Giovedì 26 ottobre alle ore 10, si aprirà il convegno Sidney Sonnino. Dal meridionalismo alla politica estera, promosso dall’Accademia La Colombaria in occasione dei cento anni della morte dello statista. Il convegno si svilupperà per tutto il 26 e nel corso della giornata del 27 ottobre, sempre con apertura alle ore 10, con numerose relazioni. La frequenza è libera.

Giovedì 26 e venerdì 27 ottobre 2023

 

SIDNEY SONNINO
Dal meridionalismo alla politica estera

 

Programma

 

Giovedì 26 ottobre

ore 10.00-13.00

 

Saluti
Giampaolo D’Andrea (Presidente ANIMI)Sandro Rogari (Presidente dell’Accademia “La Colombaria” e della Società Toscana per la Storia del Risorgimento)

 

Relazione introduttiva di Luigi Mascilli Migliorini
La cultura meridionalista fra fine Ottocento ed età giolittiana

Prima sessione
Meridione e meridionalismo dalla Destra alla Sinistra

 

Interventi
MARCO SAGRESTANI (Università di Firenze)
Le elezioni del 1874 e l’inchiesta Bonfadini

 

LUCA MENCONI (Accademia dei Georgofili)
La Rassegna settimanale nel periodo fiorentino

 

GIUSTINA MANICA (Università di Firenze)
La Napoli dei fondaci vista da Jessie White Mario e Renato Fucini

 

BRUNELLA SERPE (Università della Calabria)
Il problema dell’istruzione nel Mezzogiorno nell’età giolittiana

 

ore 15.00-18.30
Seconda sessione
Sonnino meridionalista e il suo tempo

 

Interventi
LUIGI COMPAGNA (Università LUISS)
Sonnino, Villari e la nascente questione meridionale nella Firenze capitale
e dopo Porta Pia

 

SANDRO ROGARI (Università di Firenze)
Sonnino e la sua visione ideal tipica della mezzadria

 

GERARDO NICOLOSI (Università di Siena)
L’inchiesta Franchetti Sonnino sulla Sicilia

 

ROMANO PAOLO COPPINI (Università di Pisa)
Il nodo dei contratti agrari nella visione meridionalistica sonniniana

 

CLAUDIO STAITI (Università di San Marino)La fine del meridionalismo sonniniano e l’inchiesta Faina (1906-1911)
:
le interviste della sotto-giunta parlamentare in Sicilia

 

Venerdì 27 ottobre

ore 10.00- 13.00

Terza sessione

Sonnino, l’intervento e la diplomazia italiana durante la
prima Guerra Mondiale

 

Interventi
GIAMPAOLO FERRAIOLI (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”)
Di San Giuliano e Sonnino

 

LUCA RICCARDI (Università di Cassino)
Sonnino, la prima Guerra Mondiale e gli Alleati

 

ANTONIO VARSORI (Università di Padova)
Sonnino e la Santa Sede durante la prima Guerra Mondiale

 

FEDERICA GUAZZINI (Università per stranieri di Perugia)
L’africanismo di Sonnino

 

ALESSANDRO VOLPATO (Università di Roma “La Sapienza”)
Sonnino e la questione delle nazionalità: il caso della Legione Cecoslovacca

 

ore 15.00-18.30
Quarta sessione
Sonnino e l’assetto internazionale postbellico

 

Interventi
Giorgio Petracchi (Università di Udine)
Sonnino alla Conferenza della pace

 

Paolo Soave (Università di Bologna)
Sonnino e Wilson

 

Giuseppe Spagnulo (Università di Bologna)
Sonnino e l’ascesa internazionale del Giappone

 

Federico Imperato (Università di Bari)
Sonnino e la fine dell’Impero Ottomano

 

Francesca Canale Cama (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”)
Visioni divergenti ma non contrapposte: Sonnino e Nitti di fronte
alla guerra e alla pace

 

Le due giornate di convegno saranno anche trasmesse
in videostreaming ai seguenti link:
26 ottobre – https://us02web.zoom.us/j/88657693067
27 ottobre – https://us02web.zoom.us/j/86174785076




L’URSS e Astarotte Cantini: un’andata senza ritorno

Mercoledì prossimo, 25 ottobre, alle ore 16.30, presso il Salone degli Affreschi della Villa del Presidente, in via Marradi 116, si terrà il secondo dei cinque seminari legati al progetto “La memoria del Pci in provincia di Livorno”.
L’evento, realizzato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri e patrocinato dal Comune di Livorno, metterà al centro la figura di Astarotte Cantini.
Con Mario Tredici (giornalista), Andrea Borelli (Unipi), Anna Maria Biricotti (Ex Parlamentare), Modera Federico Creatini, collaboratore dell’Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno.




La Costituzione si impara a scuola. Progetto per le scuole della provincia di Pistoia.




Cerimonia in ricordo delle vittime civili del primo bombardamento aereo del 24 ottobre 1943 su Pistoia

Nel corso della cerimonia è previsto l’intervento del vicepresidente Isrpt di Pistoia Filippo Mazzoni.




Pubblicato il volume “Il mito sovietico nel PCI in Toscana” a cura di Andrea Borelli, frutto di un progetto ISRPT di Pistoia

È stato pubblicato il volume “Il mito sovietico nel PCI in Toscana” a cura di Andrea Borelli, con la collaborazione scientifica di Daniela Faralli ed Emanuele Russo, Pistoia, ISRPt Editore, 2023, ISBN 978-88-6144-083-8, 132 pp,, 15 €.
La pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto “L’identità comunista: il PCI in Toscana e il mito dell’Urss” curato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Pistoia, con il contributo di “Presidenza del Consiglio dei Ministri. Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali”.
Attraverso documenti, giornali, foto e oggetti il libro propone al lettore un viaggio nella storia del mito sovietico nel Partito Comunista Italiano in Toscana. Dopo la Seconda guerra mondiale nella loro militanza quotidiana, i comunisti toscani assorbirono e riadattarono all’interno della propria identità politica, una fortissima connessione politico-sentimentale con l’URSS.
Con il passare del tempo il mito sovietico perse quella carica di mobilitazione politica che lo aveva caratterizzato inizialmente, soprattutto negli anni di Stalin, e trasformò sempre più i propri simboli in chiave “pop”, utilizzando un registro molto simile a quello del mito americano a sua volta ampiamente diffuso nel Bel paese.
Eppure, nonostante l’emergere negli anni Sessanta-Settanta anche di mitologie politiche terzomondiste, resistette tra una parte dei comunisti toscani quel legame sentimentale- passionale con l’URSS, un legame per certi versi in grado di arrivare fino ai giorni nostri. Il materiale proposto nel libro testimonia la lunga durata del mito sovietico, nonché la sua importanza nella storia politica e sociale della Toscana nel Novecento.
Per info e acquisti: ispresistenza@tiscali.it

Il volume è ordinabile nelle librerie locali e nelle principali piattaforme web di vendita libri.




Presentazione del libro “Sebastiano Timpanaro. L’inquietudine della ricerca”




IL GRUPPO ANTIRELIGIOSO PIETRO GORI. Tra “libero pensiero” e massimalismo socialista




“Le statue bugiarde” al centro del nuovo incontro del “Gruppo Collotti”

La prossima del “Gruppo Collotti” riunione è fissata per venerdì 3 novembre alle ore 15.30 sempre presso la sede dell’ISRT in via Carducci 5/37 (FI).

Sarà dedicata all’analisi del volume di Alessandra Lorini “Le statue bugiarde”, Carocci, 2023

Abstract del volume: Estate del 2020, durante le proteste di Black Lives Matter: due giovanissime ballerine afroamericane danzano a Richmond, Virginia, sulla base del grande monumento del generale confederato Robert E. Lee, completamente ricoperta da graffiti di diversi colori; in un parco del Connecticut ignoti, di notte, decapitano una statua di Colombo e un’altra, nel Minnesota, viene abbattuta, in pieno giorno, da attivisti nativi americani con una cerimonia rituale; un importante museo newyorkese decide di rimuovere la statua equestre del presidente Theodore Roosevelt che troneggia da più di ottant’anni davanti all’entrata su Central Park. Che cosa ci dicono questi gesti iconoclasti della società americana odierna? Il volume ricostruisce la storia di alcuni monumenti pubblici altamente controversi nel contesto statunitense, svelando le narrazioni che li sostengono, mai neutrali e decisamente conflittuali. Chi ha voluto quelle statue? Quali storie bugiarde raccontano? Quali sono i gruppi sociali cancellati dalla rappresentazione monumentale? Si può creare una memoria pubblica più inclusiva?

Sarà poi esaminato anche della stessa autrice “C’era una volta di America” ( Edizione Morlacchi) che è un testo importante di cui sono riprodotte le note editoriali:
“C’era una volta l’America richiama miti, figure, movimenti, eventi che hanno contribuito a definire l’idea di modernità dell’Occidente di cui gli Stati Uniti si sono autorappresentati come paese-guida portatore di libertà e superiorità morale. Ma oggi un’America distopica segnata da un presidente che rappresenta una minoranza prevalentemente bianca sembra negare i principi della democrazia moderna che gli Stati Uniti hanno fondato. Quindi, quell’America non esiste più? Non proprio. Infatti, proponendo uno sguardo lungo che attraversa tre secoli e l’oceano Atlantico, i saggi di questo volume raccontano che utopie e distopie si sono sempre intrecciate nella storia di quel paese e la narrazione egemone della sua espansione come dispiegamento della libertà e della democrazia ne contiene molte altre, spesso in conflitto tra loro. Narrazioni di donne e uomini, con identità molteplici, che si intersecano a movimenti e a conflitti sociali, razziali, politici che esprimono il disincanto della modernità otto-novecentesca e che evidenziano la distanza tra le promesse racchiuse nel documento della Dichiarazione d’Indipendenza del 1776, quali il diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità e la realtà di una società contemporanea in preda alla rabbia, alla violenza, all’ignoranza arrogante della supremazia bianca. Eppure, nel corso della storia degli Stati Uniti proprio da questi scarti sono emersi conflitti salutari, dei veri anticorpi che rilanciano quelle promesse: forse è ciò che è accaduto nelle elezioni di midterm del 2018”

Il seminario di storia, diretto fin dal 1997 con ammirevole continuità e profondo impegno da Enzo Collotti (1929-2021), ha ripreso le sue attività nel corso dello scorso anno. Gli incontri si articolano, come già in passato, su analisi e discussioni di testi e documenti relativi alla storia contemporanea. Secondo gli intendimenti di Collotti, il seminario doveva essere -ed è stato- una sede di liberi confronti e approfondimenti, aperto alla partecipazione di insegnanti, studenti, specialisti, cultori della materia. Su questa stessa direttrice, il gruppo ricostituitosi intende proseguire in collaborazione con il nostro Istituto che concede l’uso dei propri locali così come già aveva fatto dal 2009 per l’attività svolta dal prof. Collotti.