Il movimento del ’77

Fratello minore del ’68, detonatore degli anni di piombo, incubatore del “riflusso”, irripetibile spazio liberato? Sfuggente a ogni definizione univoca e luogo di contraddizioni non componibili, disperato e radicale – nonostante l’insistito ricorso all’ironia e al paradosso – come solo i momenti di passaggio sanno essere, il movimento del ’77 fu effige della transizione epocale che avrebbe traghettato il paese dal secolo breve agli incerti lidi della postmodernità.
Una peculiarità tutta italiana, al termine di un decennio, i Settanta, che rappresentò un tornante decisivo della modernizzazione culturale e civile, ma nel quale i conflitti sociali, la violenza politica e i fenomeni eversivi di destra e di sinistra raggiunsero livelli imparagonabili al resto d’Europa.
Frutto di ricerche storiche originali, i saggi qui raccolti gettano nuova luce – affrontandone gli snodi politici, le peculiarità culturali, le articolazioni territoriali – su un movimento collettivo che si confrontò frontalmente e drammaticamente, senza alcuna ipocrisia, con la crisi che investiva i fondamenti politici e ideali della società di massa del Novecento.

Indice

Monica Galfré, Simone Neri Serneri, Per una storia del movimento del ’77. Introduzione
Storie, culture, prospettive
Monica Galfré, «Senza passato né futuro». Il difficile rapporto del ’77 con la storia
Simone Neri Serneri, Il ’77 e il lungo ’68 italiano
Mario G. Rossi, Il movimento del ’77 nella politica italiana
Barbara Armani, Il lungo ’77. L’esperienza del movimento come anticipazione del “nuovo”
Paola Stelliferi, Il 1977 nel femminismo italiano
Alessio Gagliardi, Nella crisi della società del lavoro
Anna Tonelli, Feste, balli, letture. L’altra faccia del ’77
Luca Falciola, La generazione introvabile. Destra radicale e movimento del ’77
Pluralità territoriali
Alberto Pantaloni, Torino. L’eredità di Lotta continua tra crisi e violenza
Davide Serafino, Ma chi ha detto che (non) c’è? L’anomalo ’77 genovese
Roberto Villa, Dare voce alla sconfitta. Le radio, le piazze e le fabbriche a Bergamo
Andrea Tanturli, Alla periferia di un movimento. Il caso fiorentino
Domenico Guzzo, Roma. La chimera insurrezionale e la fine dell’illegalità di massa
Luca Cirese, «Riprendiamoci la vita». I circoli proletari giovanili di Milano, Torino, Roma
Democrazia, violenza e repressione
Roberto Colozza, Il ’77 italiano a Parigi. Reti, percezioni e mobilitazioni
Valentina Casini, Il Partito comunista e il ’77
Marco Grispigni, “Il salto di qualità”. La violenza di strada e i suoi attori
Andrea Baravelli, Difendere Padova! Violenza urbana e azione delle forze dell’ordine
Enzo Fimiani, Dall’altra parte della piazza. Il I reparto Celere a Roma nel 1977
Indice dei nomi
Gli autori




Antifascisti lucchesi nelle carte del Casellario Politico Centrale.

Partendo dalle carte dell’archivio del Casellario Politico Centrale, istituito alla fine dell’Ottocento per far fronte alla crescita dei movimenti di ispirazione anarchica e socialista, il volume – frutto di un lavoro di due anni – propone 120 schede biografiche di antifascisti, uomini e donne i cui nomi sono talvolta rimasti a lungo “nelle pieghe e nei cassetti della storia” (G. Fulvetti) e dei quali si cerca in primo luogo di far emergere quelle “esperienze di vita concrete, intense e a volte tragiche” (A. Ventura) spesso tralasciate in favore di un approccio rivolto agli aspetti più prettamente politico-ideologici.




In viaggio

Il volume raccoglie i pannelli della mostra che organizzammo in occasione del giorno della Memoria 2017 in un vagone merci degli anni ’40 e gli atti del convegno sulla storia e memoria della Shoah, con il patrocinio del Comune di Pistoia e del Cudir Pistoia.

Il volume è a cura di Sara Valentina Di Palma e Stefano Bartolini.

I saggi sono firmati da: Michele Sarfatti, Giovanni Contini Bonacossi, Marta Baiardi, Enrico Acciai e Matteo Stefanori. Prefazione a cura del direttore ISRPT, Matteo Grasso.




La deportazione e il testimone: percorsi nell’archivio di Andrea Devoto




Come lucciole nel grano d’estate

Fin da giovanissimo antifascista, all’età di sedici anni si iscrive al PCI partecipando ai movimenti antifascisti del ’43 in provincia di Siena. Entra far parte della Brigata d’Assalto Garibaldi “Spartcao Lavagnini”. Nome di battaglia: “Lampino”.




Squadrismo grigioverde.

Inserendosi a cavallo tra due campi di studi negli ultimi anni particolarmente fecondi, l’occupazione italiana dei Balcani e la «guerra ai civili» scatenata dalle forze nazifasciste nell’Europa occupata, l’opera si pone quale obiettivo l’indagine sulla formazione, l’impiego ed il contegno tenuto al fronte dai battaglioni “squadristi” della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), da questa organizzati tra il 1941 e il 1943 in funzione soprattutto di occupazione e controguerriglia nel settore jugoslavo.




Quaderni di Farestoria (n. 1, 2018) Costituzione e storia dell’Italia repubblicana

Questo numero raccoglie gli atti del corso di formazione docenti organizzato nel marzo 2018 a Pistoia presso la Biblioteca San Giorgio, facente parte del progetto “Costituzione e storia dell’Italia repubblicana. I percorsi degli italiani in un Paese in trasformazione” svolto in collaborazione con la Rete degli Istituti della Resistenza in Toscana, la Regione Toscana, CUDIR e Ufficio scolastico regionale per la Toscana.

Presentazione di Roberto Barontini – p. 5

Saggi
Filippo Mazzoni – Le elezioni per l’assemblea costituente e i quattro costituenti pistoiesi – p. 9
Giuseppe Mobilio – Il sistema politico-istituzionale dell’Italia repubblicana: alcuni insegnamenti ancora attuali dei padri costituenti – p. 29
Domenico Santagati – L’applicazione della Costituzione nella storia della Repubblica – p. 37
Stefano Bartolini – Diritti e realtà del lavoro nel secondo dopoguerra – p. 51
Giuliana Laschi – L’Europa senza Costituzione – p. 65
Paolo Carretti – Eguaglianza e diritti sociali – p. 73

Recensioni
Pietro Romiti, Stefano Bartolini, Daniela Faralli – p. 85




Quaderni di Farestoria (n. 2, 2018) I caduti della Grande Guerra

Questo numero si concentra sulle vittime pistoiesi della Prima guerra mondiale, con una panoramica sulle fonti e su alcuni particolarismi locali. Inoltre rappresenta la conclusione del lungo percorso, avviato nel 2015, che ha impegnato il nostro Istituto nello studio della Prima guerra mondiale.

Presentazione di Roberto Barontini – p. 5

Saggi
Alessio Fornasis – L’albo d’oro dei caduti e le fonti per la storia delle perdite italiane nella Prima guerra Mondiale – p. 9
Enrico Bettazzi – Caduti pistoiesi nella Grande Guerra – p. 27
Francesco Cutolo – Ricordare la Grande Guerra attraverso il Medioevo. Stili e soggetti medievali nei memoriali ai caduti. Note generali e il caso locale di Pistoia – p. 41

Contributi
Marco Francini e Enrico Bettazzi – I caduti della Socrem – p. 67
Giampaolo Perugi – La mostra del 2017 su Pistoia nella Grande Guerra – p. 73

Recensioni
Alberto Cipriani – p. 79