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Storia della Resistenza in Toscana

Benché le vicende della lotta di Liberazione in Toscana siano state di grande rilievo, non esiste ancora oggi un’opera storiograficamente aggiornata che le passi in rassegna e le ricostruisca in modo organico ed analitico. Questa Storia, promossa dall’Istituto storico della Resistenza in Toscana, si prefigge di integrare i lavori ormai datati di tipo storico-memorialistico che risalgono agli anni Cinquanta e Sessanta, e intende inserire in un aggiornato quadro comparato nazionale e internazionale i molteplici temi caldi in cui tali vicende si innervano.
L’opera è affidata a studiosi di sicura competenza, affiancati da giovani storici che hanno compiuto recenti ricerche innovative. La periodizzazione della Resistenza toscana è collocata in un tempo medio-lungo, che precede e segue gli anni 1943-44 in cui propriamente il movimento partigiano ebbe luogo. La specificità dei temi storicamente caratterizzanti supera così i rischi e le angustie del localismo, della pura e semplice celebrazione, o peggio della retorica. Queste pagine si presentano perciò come un contributo, rigoroso e documentariamente fondato, per gli studiosi, per i cittadini, per tutti i lettori appassionati di storia contemporanea.

Indice del volume:

Avvertenza, Marco Palla
Antifascisti e antifasciste, Patrizia Gabrielli
L’occupazione tedesca in Toscana, Enzo Collotti
La Repubblica sociale italiana in Toscana, Matteo Mazzoni
La resistenza armata in Toscana, Giovanni Verni
La liberazione di Firenze, delle città d’arte e della Toscana nell’opinione pubblica anglosassone, Marta Bonsanti

 




Storia della Resistenza in Toscana

Indice del volume:

Chiesa e totalitarismo: una difficoltà per la “Resistenza” cattolica, Daniele Menozzi
Chiesa toscana e Resistenza, Bruna Bocchini Camaiani
La Toscana nella guerra e la Resistenza: una prospettiva generale, Gianni Perona
Il volontariato partigiano e antifascista nei Gruppi di combattimento, di Nicola Labanca
Le stragi nazifasciste nella pubblicistica e nelle celebrazioni delle amministrazioni locali, di Simone Duranti
Resistenza e letteratura: appunti e riflessioni, Marino Biondi 




Stragi tedesche e bombardamenti alleati

La strage di 55 civili avvenuta nel Duomo della cittadina di San Miniato, in provincia di Pisa, il 22 luglio 1944 fu subito attribuita dalla popolazione ad una mina predisposta dall’esercito tedesco in ritirata. A questa vulgata si attiene anche il celebre film La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani. Successive ricerche di archivio hanno invece dimostrato che la strage fu provocata da una granata proveniente dalle artiglierie americane dislocate a sud della città. I saggi di Ballini, Contini, Gentile, Moroni e Paggi, qui raccolti, prendono atto della nuova documentazione e, nello stesso tempo, respingono il tentativo di delegittimare la memoria antifascista di San Miniato che su questa base è avanzato negli ultimi anni – in parallelo ad un più vasto orientamento di pensiero revisionista su scala nazionale – sia sul terreno della politica che su quello delle interpretazioni storiche.
Il volume sposta l’attenzione dalle ricostruzioni balistiche alla storia della memoria pubblica della strage. La tesi della responsabilità tedesca si rivela allora non come una menzogna alimentata dalla politica di sinistra, ma come lo spontaneo mito fondativo della nuova democrazia che il popolo samminiatese si appresta a costruire sulle rovine della guerra. In queste pagine si accenna inoltre al tema, ancora tutto da esplorare, della impossibilità da parte della tradizione antifascista di par della violenza degli alleati e di ricordarne le vittime. Il caso di San Miniato si ricongiunge per questa via a quello più ampio dei grandi massacri di civili prodotti dallo strategic bombing, del tutto taciuti nella storia delle memorie della Repubblica.




Poetiche e politiche del ricordo

Come si esce da una guerra? Quali sono gli elementi che permettono la ricostruzione delle comunità, lacerate dalla guerra totale e dalla guerra civile?
Il libro ricostruisce le modalità in cui le comunità toscane colpite dalle stragi nazifasciste hanno ricostruito nel periodo successivo alla fine della guerra la memoria pubblica di quegli eventi drammatici e laceranti, in particolare delle stragi, che da momento di radicale distruzione della socialità diventano discorso identitario collettivo fondato su nuovi valori di convivenza civile.  Da un lato infatti vengono messe in atto esplicite cerimonie commemorative, dall’altro viene realizzata una più sotterranea costruzione narrativa, spesso legata alla comunicazione orale.
Tuttavia le stragi si sono anche rivelate un terreno percorso da rotture, conflitti, negoziati, che ha prodotto spaccature tra le diverse componenti delle comunità (ad esempio partigiani e parenti delle vittime), che si sono spesso separate sul significato politico da attribuire alla memoria degli eccidi, divisioni che, anche a settant’anni di distanza, risultano tutt’altro che superate. Le ricerche presentate, di taglio antropologico, si concentrano in particolare su cinque casi di studio: San Terenzo Monti (Fivizzano) nell’area delle Apuane, Sant’Anna di Stazzema, San Miniato, il Mugello e Civitella Val di Chiana. Gli scritti raccolti nel volume sono di F. Dei, P. Clemente, C. Manfroni, C. Cicchetti, F. Barbati, C. Orlandi, A. Petrizzo, M. Tassi, V. Trupiano, C. Di Pasquale, R. Marcucci, D. Gallinaro, F. Di Ventura.




Cronologia della Resistenza in Toscana

Quasi 13.000 schede, frutto di un lavoro di ricostruzione dell’attività resistenziale in Toscana durato oltre un ventennio. Un progetto di ampio respiro finalmente approdato a conclusione e che ha visto impegnati, col sostegno degli Istituti Storici della Resistenza della regione, numerosi ricercatori nel progetto di impedire la dispersione delle notizie storiche e di dare un quadro il più possibile completo e minuzioso dei drammatici eventi di sessant’anni fa. Il loro lavoro è confluito nel CD-ROM qui presentato assieme al volume, in cui è possibile ricercare agevolmente notizie su date, luoghi, formazioni della Resistenza toscana. Un utile strumento, dunque, a disposizione di tutti, fondato su una ricerca inesausta e su un attento scandaglio e confronto delle fonti: diari partigiani, rapporti della rsi, documenti di archivi diocesani, testimonianze di altra origine. Nell’ottica di non separare la catalogazione degli episodi, che potrebbe apparire arida, dalla memoria di momenti di altissimo significato storico e civile, il volume che accompagna il cd raccoglie un’antologia di testimonianze sulle diverse fasi della guerra in Toscana: è giusto che le voci di protagonisti e osservatori degli eventi, composte in una sorta di mosaico, integrino e arricchiscano il quadro con aspetti del clima irripetibile di quegli anni.