Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISGREC)

Logo Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea

Logo Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea

Sede e contatti
Via De’ Barberi 61, 58100 Grosseto
Tel e fax: 0564.415219
E-mail: segreteria@isgrec.it
Sito web: https://www.isgrec.it/
Orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì 15-18; martedì e giovedì 9-13 e 15-18.

Organi direttivi
Presidente: Paolo Passaniti

Vice Presidenti: Lio Scheggi e Stefano Campagna

Direttrice: Ilaria Cansella

Consiglio direttivo:  Enrico Acciai, Flavio Agresti, Stefano Campagna, Roberto Costantini, Vinzia Fiorino, Marco Grilli, Giacomo Pacini, Paolo Passaniti, Lio Scheggi, Elena Vellati, Luigi Zannetti

Responsabile del Centro Documentazione Donna: Barbara Solari.

Responsabile della didattica: Elena Vellati, insegnante comandata dal MIUR.

Responsabile della Bibilioteca: Riccardo Lucetti.

Breve storia e finalità
L’Isgrec è nato nel 1993 con finalità di conservazione e valorizzazione scientifica di materiali archivistici e bibliotecari relativi alla storia contemporanea. Tra i suoi compiti principali, la ricerca e la divulgazione storica. Svolge attività didattica, in collaborazione con istituzioni scolastiche, in attuazione della Convenzione INSMLI-MIUR. Offre un servizio culturale di consultazione, consulenza, prestito bibliotecario e interbibliotecario attraverso apertura al pubblico di biblioteca, emeroteca e archivio per 40 ore settimanali.

Patrimonio

Biblioteca
La consistenza del patrimonio librario è di circa 20.000 volumi, suddivisi in 13 sezioni. Sono presenti fondi librari aggregati ad archivi. L’istituto fa parte della Rete Grossetana Biblioteche Archivi Centri di Documentazione (GROBAC); il catalogo è consultabile a questa pagina

L’ISGREC possiede esemplari di circa 260 periodici tra riviste specializzate di storia e studi sociali (25 in abbonamento corrente), riviste di aggiornamento bibliografico, periodici legati alla realtà locale, collezioni di vari periodici e quotidiani pubblicati tra la fine del sec. XIX e la metà del XX.
L’Istituto ha al proprio interno un Centro Documentazione Donna, biblioteca specializzata in studi di genere. Dell’emeroteca fanno parte alcune testate storiche in collezione completa, come Dwf, Memoria, Via Dogana e Lapis.

Archivio
L’archivio ha una consistenza di 110 m. lineari; i fondi conservati sono legati alla storia recente del territorio grossetano e rappresentano aspetti diversi della società e della cultura dagli anni Quaranta ad oggi. Si segnalano tra gli altri i seguenti fondi archivistici (i primi 5 con inventario digitale): Anpi di Grosseto, CPLN di Grosseto e del Cln di Manciano, Resistenza in Maremma, Federazione provinciale del PCI/PDS, Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Grosseto, Enaoli, Aristeo Banchi, Angelo Rossi. Tra i fondi di persona, molto prestigiosi e ricchi sono quelli di Francesco Chioccon, Antonio Meocci, Carlo Ricchini e del costruttore edile Marino Egisti.

Risorse digitali
Dal 2006 il sito dell’istituto è: www.isgrec.it. Altri spazi internet per mostre virtuali e prodotti multimediali sono:

 

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Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea (ISRSEC)

Sede e contatti
Via San Marco, 90 Siena
Telefono: 0577.271510
E-mail: istituto.siena@virgilio.it
Sito web: http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/istituto-storico-della-resistenza-senese/
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 10-12. Si consiglia, prima di recarsi in sede, di chiamare il numero 338.4874791.

Organi direttivi
Presidente: Pietro Clemente
Direttore: Alessandro Orlandini
Componenti Consiglio Direttivo: Fabio Dei, Aldo Di Piazza, Silvia Folchi, Marta Fusai, Filippo Lambardi, Alessandro Orlandini, Francesca Vannozzi, Marcello Venturini.

Breve storia e finalità
L’attuale Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea – ISRSEC, costituitosi come ISRS l’11 dicembre 1991 allo scopo di conservare e valorizzare la memoria storica relativa agli eventi della Seconda Guerra Mondiale e della Liberazione del territorio senese, fa parte della rete degli istituti storici coordinati dall’Istituto Ferruccio Parri – Rete nazionale degli Istituti della Resistenza e dell’età contemporanea e assume l’attuale denominazione nel 2011, dopo relative modifiche del suo statuto.
Dall’anno della sua costituzione, l’Istituto ha mirato a promuovere la ricerca storica, a diffondere i valori democratici che, a partire dall’esperienza del partigianato, trovarono spazio nella Costituzione della Repubblica Italiana, e ad attivare una capillare attività didattica con scuole di ogni ordine e grado.

Patrimonio e risorse
L’ISRSEC possiede un importante patrimonio documentario costituito da: un archivio di fonti scritte composto da 104 faldoni; 95 DVD di testimonianze orali di protagonisti della storia locale; una biblioteca ricca di oltre 3000 volumi il cui catalogo è inserito nella rete bibliotecaria senese REDOS; una raccolta di 33 testate di periodici di argomento storico. Possiede inoltre una fototeca e una mediateca specializzate sugli anni del fascismo, della Seconda Guerra Mondiale e della Liberazione e un ricco archivio fotografico che ritrae personaggi o fa riferimento ad eventi storici della Resistenza e del dopoguerra.

L’ISRSEC gestisce il Laboratorio didattico di Casa Giubileo (Montemaggio) – situato nel luogo in cui il 28 marzo del ’44 fu consumato l’eccidio di diciannove partigiani – che offre una molteplicità di percorsi di lavoro, la possibilità di accedere a documentazione d’archivio e ad alcuni nuclei espositivi sulla seconda guerra mondiale e sulla Resistenza.

Dal 2007 l’Istituto coordina le attività del percorso museale “Stanze della Memoria”, nei locali della ex-Casermetta, un tempo sede del Partito Nazionale Fascista e della Repubblica Sociale Italiana, luogo in cui venivano interrogati e torturati gli oppositori al regime. Tale percorso museale, che affronta la storia del fascismo e dell’antifascismo senese, è aperto a tutti e in primo luogo alle scolaresche che possono qui trovare un’aula didattica dove è possibile organizzare incontri su temi specifici, visionare documentari storici, elaborare percorsi didattici o specifici progetti di ricerca.

Inoltre l’ISRSEC coordina, unitamente a volontari della zona, percorsi didattici nel laboratorio di Pietraporciana (Sarteano), di recente allestimento nei locali che furono sede del Comando della 1° Banda Valdichiana – Orcia e del IV gruppo del Raggruppamento “Monte Amiata”.

l’Istituto ha curato la pubblicazione di ricerche e testimonianze, ha realizzato documentari e audiovisivi relativi alla Resistenza nell’area senese, ha organizzato, in collaborazione con l’Università di Siena e altri enti di promozione culturale del territorio, corsi di aggiornamento per insegnanti.

Nel 2012-2013 l’ISRSEC ha curato la pubblicazione del periodico MAITARDI che, come si legge nell’editoriale del n°1, ottobre 2004, “nasce da alcune esigenze che abbiamo sentito particolarmente pressanti: in primo luogo dal bisogno di allargare il “cerchio”, proponendo anche ai non addetti ai lavori, le attività dell’Istituto con l’ottica di non rimanere ancorati ad un periodo storico a noi sempre più lontano, ma di rivolgere uno sguardo critico alla contemporaneità: conflitti, razzismi, cultura della pace”.

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Istituto storico della Resistenza Apuana e dell’Età Contemporanea (ISRA)

Sede e contatti: Palazzo Civico – Piazza della Repubblica, 54027 Pontremoli (MS)
Tel. 347.3651987
E-mail: istitutostorico@resistenzapuana.it; redazione@resistenzapuana.it
Sito web: www.resistenzaapuana.it

Organi direttivi

Presidente: Paolo Bissoli
Vicepresidente: Alberto Albertosi 
Consiglio direttivo:
 Angelo Angella, Gabriele Gerini, Valentina Guerrini, Nino Ianni, Pierpaolo Ianni, Luca Madrignani, Roberto Oligeri, Caterina Rapetti, Matteo Ratti, Luca Tedeschi.
Direttore: Massimo Michelucci

Breve storia e finalità
L’ISRA si costituisce nel 1983 a Pontremoli, su iniziativa di un gruppo di partigiani, antifascisti e storici locali in rappresentanza dell’intero territorio provinciale che – come si può leggere nello Statuto originario – si erano posti la finalità di assicurare il patrimonio storico, morale e civile della Provincia di Massa Carrara, la prima ad essere decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Accanto a questo anche l’ordinata conservazione del materiale documentario del movimento di Liberazione “dalle sue origini antifasciste alla Resistenza armata ed alla rinascita democratica”. Ulteriore finalità, quella di promuovere la conoscenza e lo studio del movimento di Liberazione nel contesto di una più approfondita analisi della storia del fascismo e dell’Italia contemporanea.

Da allora l’Istituto organizza e promuove attività quali ricerche, pubblicazioni, eventi e iniziative divulgative o di carattere scientifico, commemorazioni, manifestazioni che rientrino negli scopi prefissati. In questo senso l’ISRA lavora a stretto contatto e in collaborazione con enti locali, biblioteche, centri di documentazione e associazioni (in primo luogo le associazioni partigiane) per coordinare e potenziare ogni attività che persegua la diffusione e la comunicazione del patrimonio storico e culturale del territorio.

L’Istituto intende promuovere lo sviluppo di riflessioni critiche e di dibattito pubblico su tutti i temi cruciali summenzionati, per arricchire la conoscenza della nostra storia: particolare attenzione è dedicata alla trasmissione alle giovani generazioni, dando centralità a un’attività didattica articolata e complessa, che coinvolge le scuole di ogni ordine e grado del territorio in percorsi didattici di medio-lungo corso.

Patrimonio
Il patrimonio archivistico dell’Istituto spazia su tematiche relative alla Storia del Novecento, con particolare riferimento al territorio apuano e lunigianese ma oltrepassando i confini provinciali. I temi principali sono la Storia della Resistenza e dell’antifascismo, la Seconda Guerra mondiale, il ventennio fascista, l’emigrazione. L’archivio dell’Istituto è in fase di riorganizzazione e si compone di fonti scritte per un corpus di oltre cinquantamila documenti, di fonti orali e audiovisive per circa cento ore di materiale, di fonti iconografiche per circa trecento immagini, oltre a conservare altro materiale di vario genere.

I fondi principali, acquisiti tramite la digitalizzazione degli originali, sono l’Archivio del CPLN di Apuania (ACPLNA), composto da circa venticinquemila documenti ordinati in ventitre buste; il Fondo audiovisivo sulle stragi nazifasciste in Provincia di Massa-Carrara, composto da circa cinquanta ore di testimonianze; l’archivio fotografico dell’ANPI di Massa-Carrara, formato da circa duecento immagini; decine di fascicoli personali di antifascisti apuani, lunigianesi e toscani provenienti dai fondi del Casellario Politico Centrale; fondi di varia tipologia. Di particolare interesse è il fondo, in via di formazione, composto dai materiali raccolti e prodotti da decine di percorsi didattici avviati dall’Istituto sul territorio, nei quali i partecipanti delle scuole di ogni ordine e grado hanno svolto attività di ricerca e rielaborazione di fonti scritte, iconografiche e orali.

Le numerose attività di ricerca dell’Istituto, inoltre, continuano a produrre unità archivistiche dedicati a temi specifici: un esempio è il fondo “Dante Castellucci Facio”, frutto della raccolta di materiali documentali sulla vicenda del Comandante del Battaglione Garibaldi “Guido Picelli”, che oggi si compone di migliaia di documenti scritti, testimonianze, foto storiche e si presenta come il più vasto e completo patrimonio sul tema.

Il materiale è in fase avanzata di digitalizzazione, mentre è in corso l’opera di catalogazione e di inserimento on-line ai fini della restituzione e fruizione attraverso i mezzi informatici, quali il nascente portale www.resistenzapuana.it.

L’Istituto, inoltre, mantiene costanti relazioni territoriali con i referenti di patrimoni privati e archivi familiari, offrendo una loro sistemazione con l’obiettivo di metterli a disposizione della comunità.

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