10 aprile, convegno “Diritti, ambiente e territorio. Dalla Maremma dei Lorena alla sfida attuale di uno sviluppo sostenibile”

Il 10 aprile alle 9:30, sulla pagina facebook (www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr) e nel sito dell’Isgrec (www.isgrec.it),  si terrà il convegno “Diritti, ambiente e territorio. Dalla Maremma dei Lorena alla sfida attuale di uno sviluppo sostenibile”, organizzato nell’ambito delle celebrazioni della Festa della Toscana. Il convegno, aperto a tutti, è parte di un lavoro che l’Isgrec sta portando avanti con le scuole sulla forte interdipendenza fra ambiente, salute e tutela dei diritti umani; l’ambiente è infatti lo spazio entro il quale si svolge l’esistenza umana e il suo degrado può influire sulla qualità della vita e sulla vita stessa, una reciproca connessione di cui erano consapevoli già i fisiocratici, le cui teorie guidarono l’azione riformatrice leopoldina e gli ambiziosi piani di riforma in Maremma, dove lo stato di abbandono e miseria del territorio e delle popolazioni era più grave che nel resto della Toscana.

Il progetto presentato dall’Isgrec al Consiglio regionale toscano per la Festa della Toscana vuole porre all’attenzione sul tema dei “diritti di terza generazione”, che rappresentano oggi una delle rivoluzioni ideali più profonde della nostra società. Tra questi, il diritto a un ambiente salubre e a uno sviluppo sostenibile, responsabilità e impegno del presente ma inevitabilmente rivolto alle generazioni future.

Al saluto istituzionale di Leonardo Marras (Regione Toscna, Assessore all’Economia, attività produttive, politiche del credito e turismo) seguiranno gli interventi di Rossano Pazzagli (Università del Molise) – “La costruzione di un territorio. Caratteri e trasformazione della Maremma dall’età dell’Illuminismo all’Unità d’Italia” -, Roberto Costantini (Consorzio Lamma) –  “Conoscere il clima per governare il territorio. Lo sviluppo come sfida per un nuovo equilibrio”-  e del Prof. Paolo Passaniti (Università di Siena, Presidente Isgrec), “Dalla malaria all’agriturismo. La tutela del paesaggio maremmano nel Novecento”. Coordina Ilaria Cansella, Direttrice Isgrec.

Prenotazione obbligatoria per le classi per l’accesso alla piattaforma Zoom: ISGREC – 0564415219 – segreteria@isgrec.it

 




Giorno del Ricordo 2021 – Convegno on line “A che punto è la storia del confine alto Adriatico”

Giorno del ricordo 2021

“A che punto è la storia del confine alto Adriatico”

Convegno on line (Pagina FB e sito dell’Isgrec)

 

Dalla legge di istituzione della Giornata del Ricordo, vicende prima ritenute di interesse esclusivamente locale hanno finito per rivelarsi come parte importante di una storia europea. Sin da allora l’Isgrec ha lavorato sulla “didattica del confine”, fino ad arrivare all’ideazione e al coordinamento di due progetti biennali della Regione To­scana (Per la storia di un confine difficile. L’alto-Adriatico nel Novecento), che hanno coinvolto tutti gli Istituti storici della Re­sistenza e dell’età contemporanea tosca­ni e che hanno visto il protagonismo di insegnanti e studenti delle scuole superiori della Regione.

Attraverso il dialogo tra due storici che hanno a lungo lavorato sulla storia del confine alto Adriatico, quest’anno l’Isgrec vuole nuovamente offrire a docenti e cittadinanza un momento di approfondimento, concentrando l’attenzione sulla storiografia del confine, per comprendere a che punto sia arrivata e quale sia il suo rapporto con il dibattito pubblico sul tema.

All’incontro on line del 10 febbraio, alle ore 17 (pagina FB e sito dell’Isgreci professori Claudio Vercelli e Franco Ce­cotti si confronteranno su “Memorie divise e narrazioni sul confine. Storie e storiografia del Nordest ai giorni nostri” e su “Fonti e metodi per nuove indagini sulla storia dell’Alto Adriatico nella prima metà del Novecento”. Sarà presente il Presidente Isgrec, Luca Verzichelli, coordinerà Elena Vellati dell’Isgrec.

L’iniziativa sarà riconosciuta come formazione per i docenti, ai quali è richiesta l’iscrizione inviando una mail a segreteria@isgrec.it con richiesta di ricevere il link alla piattaforma che ospiterà il dibattito.

Info e prenotazioni: ISGREC, 0564415219, segreteria@isgrec.itwww.isgrec.itwww.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr




23.01.2021 – Convegno on line: «La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario

Giorno della Memoria 2021

Convegno on line

«La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario

Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo ar­rivati al fondo. Più giù di così non si può an­dare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile.

(P. Levi, Se questo è un uomo)

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche, come “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico) e la vergogna delle leggi razziali. Nonostante le difficoltà imposte dalla situazione sanitaria, anche quest’anno l’Isgrec propone un momento di approfondimento per gli studenti (aperto anche alla cittadinanza) che supporti con il contributo di storici esperti l’impegno degli insegnanti, grazie ai quali negli anni il Giorno della Memoria è diventato per le scuole momento collettivo di riflessione su quanto è accaduto.

Il 23 gennaio alle ore 9.30 un convegno didattico online approfondirà il tema della persecuzione di Rom e Sinti, omosessuali e diversamente abili, inquadrandola in quella folle idea di “un nuovo ordine europeo” che attraversò l’Europa tra le due guerre del secolo scorso e che portò alla persecuzione di tutti coloro che erano considerati “diversi”. Il convegno «La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario, patrocinato dalla Prefettura di Grosseto e organizzato in collaborazione con l’Anpi provinciale “Norma Parenti”, riprende nel titolo l’orrore di Primo Levi di fronte «a questa offesa, la demolizione di un uomo», condizione umana impensabile, per descrivere la quale nella nostra lingua mancano persino le parole. A coordinarlo la responsabile didattica dell’Isgrec Elena Vellati. Ai saluti istituzionali di Fabio Marsilio (Prefetto di Grosseto), di Michele Mazzola (Dirigente dell’USP), di Lio Scheggi (vicepresidente Isgrec) e di Cinzia Fiacchi (Vicepresidente dell’ANPI Provinciale “Norma Parenti) seguiranno gli interventi di Valeria Galimi dell’Università di Firenze su “L’universo concentrazionario nel ‘nuovo ordine europeo’ nazista”, di Luca Bravi (Università di Firenze) e Eva Rizzin (CREAa, Università di Verona) dal titolo “Attraversando Auschwitz: lo sterminio di Rom e Sinti”, Francesca Cavarocchi (Università di Firenze) su “Persecuzione e deportazione delle persone omosessuali”; concluderà la serie di interventi quello di Francesco Cassata (Università di Genova) dal titolo “«Vite indegne di essere vissute»: l’Aktion T4 e lo sterminio dei disabili nella Germania nazista”.

Il convegno sarà trasmesso anche in diretta nella pagina facebook dell’Istituto. Per le scuole si prega gli insegnanti di contattare l’Isgrec per modalità di accesso direttamente sulla piattaforma zoom.

Alle scuole l’Isgrec propone anche visite guidate on line ai luoghi della memoria della deportazione dei grossetani. Su prenotazione, dal 25 al 29 gennaio Elena Vellati guiderà gli studenti on line in una “passeggiata virtuale” a partire dalla pietra di inciampo di Campospillo in memoria di Tullio Mazzoncini, fino ad arrivare alle pietre di inciampo dedicate a Bellucci, Scopetani e Ragni poste davanti al Municipio di Grosseto.

Info e prenotazioni: Isgrec, 0564415219, segreteria@isgrec.it




A “Sguardi sul mondo #2” il Premio Strega 2018 Helena Janeczek

Torna con la seconda lezione il corso “Sguardi sul mondo #2”, un ciclo di 6 incontri, organizzato dall’Istituto storico della Resistenza di Grosseto, in collaborazione con l’Istituto nazionale “F. Parri” e la Società italiana delle storiche, che accompagnerà insegnanti e non insegnanti fino ad aprile 2021 in un percorso di approfondimento su figure femminili, la cui originalità di pensiero ha suggerito nuove prospettive e angolazioni per osservare e interpretare il mondo. Ed è ancor più appropriato parlare di “prospettive” e “angolazioni” per la lezione che si terrà on line il 2 dicembre alle ore 18 perchè si parlerà di Gerda Taro, morta non ancora ventisettenne sul fronte di guerra spagnolo, considerata la prima fotografa di guerra e purtroppo anche la prima a morire sul campo.

Sarà la scrittrice Helena Janeczek, Premio Strega 2018 per “La ragazza con la Leica”, a restituire il valore dell’opera e del percorso biografico di Gerda Taro. Oppositrice del nazismo, arrestata nel 1933 per attività sovversiva e propaganda antinazista, Gerda Taro si rifugiò a Parigi, dove conobbe Robert Capa, al quale si legò sentimentalmente e professionalmente. Nel 1936 la rivista «Vu» ingaggiò entrambi per documentare la guerra civile spagnola ma le foto, firmate da entrambi, furono pubblicate in tanti altri settimanali e quotidiani internazionali, da «Ce Soir» a «Life». Durante un trasferimento, il camion su cui viaggiava si scontrò con un altro mezzo e lei, cadendo dal predellino su cui si trovava, fu travolta da un carrarmato. Trasportata all’ospedale di Brunete, morì dopo poche ore, il 27 luglio del 1937. A Parigi un corteo di 200.000 persone accompagnò il feretro al cimitero di Père-Lachaise, con gli onori tributati a un’eroina. La tomba di Gerda Taro fu l’unica ad essere violata dal regime collaborazionista francese per l’influenza che la sua figura ancora esercitava ad anni di distanza nell’immaginario degli antifascisti francesi. Paradossalmente, alla fine della guerra su Gerda Taro è calato un velo: a lungo è rimasta nell’ombra del più famoso compagno, Robert Capa, e solo negli ultimi decenni si è ripresa la scena ed è diventata soggetto di interesse di ricerca, sia per il suo ruolo di protagonista della storia della fotografia, sia per la sua breve vita di militante antifascista.

A restituire a Gerda Taro una dimensione umana, professionale e civile al di là del mito e della retorica è stata proprio la relatrice dell’incontro, Helena Janeczek, nel pluripremiato volume “La ragazza con la Leica”. L’incontro, che si terrà on line, è riservato ai partecipanti al corso. Per informazioni sulle modalità di iscrizione: segreteria@isgrec.it




Dalla Toscana per Nuto Revelli: la guerra, la Resistenza. Una lezione, gli studi, le fonti

Giovedì 26 novembre l’Istituto Storico della Resistenza Senese‘Vittorio Meoni’, il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali (Università di Siena), la Fondazione Nuto Revelli vi invitano al Convegno in remoto su piattaforma della Fondazione Nuto Revelli, Dalla Toscana per Nuto Revelli: la guerra, la Resistenza. Una lezione, gli studi, le fonti

Il convegno sarà ospitato dalla stanza informatica per la resistenza della Fondazione Revelli.
Ecco il link della Resistanza su Google Meet.

ore 15 – 19

Programma

Saluti

Stefano Moscadelli direttore Direttore Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali

Maria Francesca Stamuli,  Soprintendenza Archivistica per la Toscana

Presentazione dell’attività della Fondazione Nuto Revelli

Marco Revelli Nuto e la Toscana

Beatrice Verri L’esperienza di Paraloup

Antonella Tarpino Il museo e la memoria di Paraloup

Relazioni

Nicola Labanca Nuto Revelli e le guerre degli italiani, fra anni Cinquanta e Settanta

Paolo De Simonis – Costanza Lanzara La passione delle fonti: oggetti di guerra nei musei toscani

Francesco Fusi Dopo i testimoni: documenti orali e memorie “generazionali” in una recente ricerca sulla Resistenza e il partigianato fiorentino”

Pietro Clemente Dalla parte dei contadini in Toscana

Giovanni Contini, Contadini e partigiani ne “Il mondo dei vinti”

Riccardo Bardotti, Tracce della Shoah ne “L’ultimo fronte”. Un’ipotesi per l’utilizzo didattico delle opere di Nuto Revelli

Rossano Pazzagli, L’aria della campagna rende liberi: l’esodo e i ritorni

Fabio Dei , Il progetto “Voci da piccoli mondi: le eredità toscane di Nuto Revelli”:  Pisa 2021

 




“Comunismo/i. Il Comunismo italiano tra storia, politica e cultura”

corsoComunismoIstoreco Livorno propone un seminario di formazione on-line, a partire dal 24 novembre dalle ore 15.30 alle ore 18.30 dal titolo “Comunismo/I. Il Comunismo italiano tra storia, politica e cultura”.

Il corso mira a promuovere una riflessione in chiave critica sull’esperienza storica del movimento comunista in Italia, nel centenario della nascita del Partito comunista d’Italia, fondato a Livorno nel 1921. L’iniziativa è articolata in quattro incontri (24 e 26 novembre, 3 e 10 dicembre). Gli interventi, affidati a storici ed esperti del tema, saranno affiancati dalla testimonianza di alcuni protagonisti della storia politica del secondo dopoguerra.

Il corso è aperto a tutti, docenti e non. E’ prevista una quota di partecipazione di 40€ per i docenti, di 25€ per tutti gli altri.

Gli insegnanti che intendono avvalersi del riconoscimento dei crediti formativi, pari a 12 ore di formazione, possono iscriversi sulla piattaforma SOFIA (n. 50568). Per il pagamento possono utilizzare la Carta del Docente oppure possono effettuare un versamento.

 

PER IL VERSAMENTO:

Intestato a Istoreco Livorno

BANCA CRAS

IT27R0707513900000000230900

Causale: liberalità corso di formazione “Comunismo/I”

 

PER L’ISCRIZIONE:

Per tutti è necessario compilare il modulo al seguente link:

https://forms.gle/Pc7ZqJboC2o2k3Gh8




Italia e Africa. Origini e contemporaneità di una relazione – Ciclo di lezioni on line

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Il complesso rapporto fra Italia e Africa è al centro del discorso pubblico contemporaneo soprattutto per le ripercussioni legate ai fenomeni migratori. Ma al di là di questo, una discussione si sta rafforzando nel nostro paese anche sul fenomeno del colonialismo e dei suoi lasciti culturali, così come sul difficile rapporto dell’Italia di oggi, multietnica e antirazzista (almeno nelle intenzioni), con la stratificazione di memorie pubbliche e private che quell’esperienza ha lasciato.

A partire da queste riflessioni, ma con la volontà anche di fornire un aggiornamento su quanto gli studi hanno prodotto negli ultimissimi anni, si propone agli insegnanti un corso di aggiornamento sulla relazione complessa che lega da secoli le due sponde del Mediterraneo.

A partire dal tema dell’espansione europea e del ruolo giocato dall’Italia in Africa, il corso affronterà la “memoria delle colonie” e quindi la cultura, l’immaginario e le reminiscenze coloniali dell’imperialismo italiano, con un’attenzione particolare a tematiche come il razzismo e le questioni di genere, per portare infine lo sguardo sul periodo postcoloniale e sul tema estremamente attuale della cooperazione allo sviluppo, evidenziando discontinuità e persistenze della storia repubblicana e mettendo a nudo alcuni fantasmi dell’Italia di oggi nel rapporto col continente africano.

Il corso sarà articolato in 3 lezioni online nei mesi di novembre e dicembre a cura del Prof. Emanuele Ertola (Università di Siena), del Dott.. Gianluca Gabrielli (docente e storico del razzismo, ha collaborato alla mostra La menzogna della razza) e della Prof.ssa Federica Guazzini (Università per Stranieri di Perugia). Come evento collaterale, l’11 dicembre, sarà presentato il volume di Emanuele Ertola, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’Impero.

Programma

16 novembre 2020 | ore 18 | Emanuele Ertola

Il colonialismo italiano tra storia e memoria: persistenze, rimozioni, narrazioni

25 novembre 2020 | ore 18 | Gianluca Gabrielli

 Il razzismo coloniale italiano: storia, articolazioni sessiste e il problema attuale della mancata rielaborazione

 

11 dicembre 2020 | ore 18

Presentazione del volume di Emanuele Ertola, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’Impero (Laterza, 2019)

15 dicembre 2020 | ore 18 | Federica Guazzini

L’Africa nella politica estera e nella cooperazione allo sviluppo dell’Italia

 

Iscrizione:

Il corso prevede una quota di partecipazione di € 30. Gli insegnanti possono iscriversi:

a) tramite la piattaforma SOFIA del MIUR utilizzando la Carta del docente (codice corso: 49838)

b) presso l’Isgrec (uff. amministrativo: Viale Europa 11 B) in contanti o con buono creato con la Carta del docente

c) tramite bonifico (c/c intestato a Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea IBAN: IT98W0885114301000000008002 )

I non insegnanti possono iscriversi pagando in contanti presso l’ufficio amministrativo Isgrec o con bonifico.

In tutti i casi è obbligatorio inviare una mail  a segreteria@isgrec.it specificando l’indirizzo di posta elettronica dove si vuole ricevere le comunicazioni riguardo al corso e il link alla piattaforma on line che ospiterà le lezioni.

 

Riconoscimento dei crediti formativi pari a 8 ore di formazione:

L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli)

riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, r

innovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016

con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872) ed incluso nell’elenco degli Enti accreditati

 

Info: ISGREC

 uff. provvisorio: viale Europa 11 B, Grosseto

tel 0564415219 | segreteria@isgrec.it  | www.isgrec.it




Storia e Cittadinanza: la nuova proposta ISRT nelle Chiavi della Città del Comune di Firenze

Anche per questo anno scolastico l’ISRT è presente nelle Chiavi della Città con una proposta formativa rivolta agli insegnanti delle scuole fiorentine. Codice proposta n. 294. Iscrizioni dal 1° ottobre su www.chiavidellacitta.it

Corso di formazione gratuito per i docenti soggetto a possibili limitazioni nel numero di richieste accolte

Destinatari Formazione insegnanti Scuola secondaria di 1° e di 2°grado
Referente Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze, Direzione Istruzione – Sevizio Attività Educative e Formative – Ufficio Progetti Educativi 055 2625788
Progetto proposto da Istituto Storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea in collaborazione Direzione Istruzione – Sevizio Attività Educative e Formative – Ufficio Progetti Educativi
Sede legale Via Cavour 1 50129 Firenze

Sede operativa via Carducci 5/37 50121 Firenze

Telefono 055284296
Web/e-mail www.istoresistenzatoscana.it; isrt@istoresistenzatoscana.it

Obiettivi

Formare gli insegnanti di scuola media inferiore e superiore alla conoscenza storica di quelle complesse dinamiche della Storia del Novecento che sono alla base del calendario civile (Giorno della Memoria, Giorno del Ricordo, Giorno della Liberazione), tappa obbligata dell’attività didattica, e di quelle che sostanziano il percorso di educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, restituendo la dimensione storica del processo che portò alla democrazia repubblicana.
Fornire agli insegnanti strumenti didattici aggiornati e indicazioni metodologiche per poter sviluppare in forme innovative le conoscenze storiche oggetto del corso.
É infatti essenziale che sia le date del calendario civile sia la conoscenza della Costituzione siano vissute a scuola non come obblighi inevitabili o occasionali parentesi rispetto alla trattazione curriculare, ma come tappe di una crescita culturale e civile, strettamente intrecciate con l’attività didattica, della quale possono e debbono rappresentare momenti di approfondimento interdisciplinare. Per questo è opportuno promuovere la formazione degli insegnanti – non solo di materie letterarie – alla conoscenza storica. In questo contesto l’ISRT conferma anche la collaborazione per la realizzazione di iniziative che l’Amministrazione rivolge alle scuole per il Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo.

L’iniziativa è così articolata

2 moduli di 2 sessioni ciascuno, per un totale di quattro incontri pomeridiani, suddivisi rispettivamente due il 13 e 20 novembre con orario 15-18 e due a gennaio (le date di gennaio saranno concordate nel corso dello svolgimento del primo modulo). Ogni incontro è di tre ore.

1° modulo: Dalla Resistenza alla Costituzione
1) lezioni: Le origini della Costituzione: guerra, Resistenza, ricostruzione; Insegnare la Resistenza, per un 25 aprile consapevole; Insegnare la Costituzione: profili costituenti: biografie di uomini e donne della Costituzione;2) lezioni: Donne lavoratrici e cittadine: Genere e Costituzione: spunti didattici; Presentazione web serie la Costituzione è giovane.
2° modulo: Le giornate memoriali
1) lezioni: L’Europa nazista e la Shoa; la Shoa italiana; Memorie e pietre d’inciampo: fra conoscenza e didattica.
2) Confini e nazioni in Alto adriatico fra Otto e Novecento; Guerra totale e foibe; L’esodo.
Per ciascun modulo, ogni lezione prevede la trattazione delle conoscenze storiche più aggiornate e l’indicazioni di strumenti e supporti didattici per una concreta applicazione delle conoscenze all’attività del lavoro in classe.
L’Isrt svolgerà servizio di tutoraggio per le attività didattiche che i docenti vorranno svolgere con le proprie classi sui temi del corso.

Sede Mad Piazza delle Murate Firenze. Qualora il numero degli iscritti o le condizioni epidemiologiche non consentissero svolgere gli incontri in presenza, il corso sarà svolto tramite piattaforma online.

Orario per gli incontri 15.00 -18.00

Alla consegna dei lavori l’ISRT certificherà ai docenti partecipanti un corso di formazione di 18 ore (12 ore di corso più 6 ore di lavoro individuale, supportato dal tutoraggio ISRT) nel rispetto della normativa ministeriale.

Per adesioni: https://www.chiavidellacitta.it/progetti/conoscere-la-storia-per-educare/