Presentazione del volume “La Valdinievole. Tracce e percorsi di donne” di Laura Candiani

All’interno della rassegna ‘Biblioterme 2018’:

Presentazione alle 10.30 del volume “La Valdinievole. Tracce e percorsi di donne”.

Sarà presente la curatrice Laura Maria Candiani.




Italiani d’Istria. Chi partì e chi rimase. – La mostra fotografica in esposizione a Firenze

L’esodo giuliano dalmata successivo alla cessione dell’Istria e altri territori italiani all’ex Jugoslavia, in seguito ai trattati stipulati nel secondo dopoguerra, è una pagina drammatica della recente storia italiana, che coinvolse anche Lucia Castelli e la sua famiglia.

Dopo una prima riflessione sul proprio passato compiuta nel 2013, concretizzata nella mostra “Villaggio San Marco”, nome della struttura di Fossoli, in provincia di Modena, adibita a centro di raccolta dei profughi giuliani-dalmati all’interno della quale l’autrice trascorse la propria infanzia, Lucia Castelli ha portato avanti le proprie ricerche lavorando su un progetto più ambizioso.

Con il sostegno della Fondazione Campo Fossoli e la supervisione scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, Lucia a partire dal 2014 ha raccolto le testimonianze orali e realizzato i ritratti fotografici di oltre 50 “italiani d’Istria” che oggi vivono in Italia tra Bologna, Firenze, Modena e Trieste, ma pure di alcuni che decisero di rimanere, faticosamente, nella terra d’origine.

Il risultato è lo spaccato di una comunità che venne dispersa, uomini e donne che, improvvisamente, si trovarono ad essere ospiti non graditi in una nazione straniera.

La mostra sarà allestita a Firenze dal 15 al 30 settembre presso il Teatro L’Afratellamento.

Il programma dell’allestimento fiorentino:

15 settembre ore 17.30 inaugurazione con Luigi Mannelli (presidente del Circolo teatro l’Affratellamento), Fiore Filippaz custode della memoria del Campo profughi di Padriciano di Trieste, Loredana Bogliun poetessa nell’antica lingua di Dignano d’Istria. Seguirà buffet e serata di poesia.

19 settembre: ore 21.00 Testimonianze con Silva Rusich e Alida Vatta

26 settembre: ore 10.00 Il confine orientale e l’esodo dalle terre giuliano-dalmate, Matteo Mazzoni, Direttore Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea

28 settembre: ore 10.00 Flussi migratori. Numeri e problemi dell’esodo postbellico, Massimo Livi Bacci, Università di Firenze




EMPOLI 2019 – Nove secoli di storia

15 settembre 2018 dalle ore 17:15
@ Museo del vetro MUVE – via Ridolfi 70, Empoli

 

EMPOLI 2019
1119-2019 nove secoli di storia

Conferenze sulla storia della città.
A cura di Giuliano Pinto, Gaetano Greco e Simonetta Soldani

Carlo Baccetti, Il comune rosso
Pietro Causarano, L’impatto della regionalizzazione




Presentazione volumi 29 e 30 Storialocale

Il 14 settembre alle 17, presso la Sala delle assemblee nella fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (Via de’ Rossi 26, Pistoia) avrà luogo la presentazione dei volumi 29 e 30 di “Storialocale”.

Interverrà Giovanni Capecchi, direttore della rivista “Naturart” e docente presso l’Unistrape.




La mostra “Ebrei in Toscana XX-XXI secolo” fa tappa a Pisa all’interno di “San Rossore 1938”

EbreiLa Mostra “EBREI IN TOSCANA XX – XXI secolo“, curata da ISTORECO Livorno, dopo Firenze (2015-2016) e Livorno (2017) fa tappa a Pisa all’interno di “San Rossore 1938”, un vasto programma di iniziative che si svolgeranno in Toscana da settembre e che proseguiranno fino al 2019 inoltrato.

La Mostra dell’ISTORECO si inserisce in questo denso programma e sarà inaugurata al Bastione Sangallo il 12 settembre alle 17.30.
Sarà aperta fino al 1 novembre compreso dal martedì alla domenica con ingresso libero.

“San Rossore 1938” è un’iniziativa proposta e organizzata dall’Università di Pisa in collaborazione con la Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola IMT Alti Studi di Lucca in accordo con Crui, Ucei, Università di Firenze, Università di Siena e Università per stranieri di Siena e grazie al sostegno e all’adesione della Regione Toscana e di istituzioni, fondazioni e imprese del territorio.




ULTIMI GIORNI DI APERTURA DELLA MOSTRA | Mi chiamo Rambaldo

Fino al 9 settembre p.v.
@ Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni

 

MI CHIAMO RAMBALDO

L’esposizione allestita nell’Auditorium del Museo Mine dedicata a Rambaldo Macucci, l’ultimo abitante di Castelnuovo vecchio, si chiuderà il prossimo 9 settembre

Inaugurata nello scorso mese di maggio è ancora aperta, ad ingresso libero e gratuito, nell’Auditorium del Museo Mine di Castelnuovo de Sabbioni la mostra “Mi chiamo Rambaldo”. Tante le persone che in questa estate hanno visitato l’esposizione dedicata a Macucci, che ha attraversato la storia delle miniere e della trasformazione del paesaggio e proprio a lui si ispirò nel 1995 Alessandro Benvenuti quando trasformò il vecchio paese di Castelnuovo in un set cinematografico, girandovi il film Ivo il Tardivo. Nata dall’idea di Andrea Ermini, subito accolta dall’Amministrazione Comunale e dal Museo Mine, la mostra ricorda attraverso quadri, fotografie, scritti, minerali il mondo di Rambaldo Macucci.

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13
Sabato e domenica: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
Chiuso il lunedì.

 




Curzio Malaparte, lo sguardo e la parola

Da martedì 10 luglio 2018 a giovedì 9 agosto 2018, alla Galleria espositiva pian terreno – Biblioteca comunale Lazzerini – Via Puccetti, 3 – Prato, è allestita la mostra Curzio Malaparte, lo sguardo e la parola.

Mostra fotografica a cura di Walter Bernardi e Daniele Nuti, con la collaborazione di Mario Barbacci e Piero Berti.

Malaparte ha mantenuto per tutta la vita, nonostante il suo girovagare per il mondo, un legame viscerale con la città di Prato dove aveva trascorso gli anni della fanciullezza.
Fare oggi un viaggio nei luoghi malapartiani della zona nord di Prato attraverso una mostra fotografica è ancora più intrigante se ai riferimenti topografici di strade, paesi, poggi e ville, si aggiungono i ricordi di alcuni curiosi personaggi di cui lo scrittore aveva tratteggiato il ritratto biografico: la bambina dai capelli rossi, il barrocciaio cieco, il calzolaio anarchico.

La mostra recupera materiale d’epoca primo-novecentesca, integrato con foto degli stessi luoghi così come appaiono oggi.
Le foto sono corredate da didascalie con citazioni tratte dalle opere di Malaparte che ricordano quei luoghi con la nostalgia di chi si rendeva conto che era un mondo destinato a scomparire.

La mostra è visitabile durante gli orari di apertura della Biblioteca.




PRIMA INIZIATIVA DEL PROGETTO | Antiche Villeggiature

Domenica 29 luglio ore 17
@ Comune di Vernio – Montepiano, Hotel-ristorante Margherita

 

PRIMA INIZIATIVA DEL PROGETTO
Antiche Villeggiature

La Fondazione CDSE in collaborazione con i Comuni della Val di Bisenzio e con il sostegno della Regione Toscana, organizza la prima iniziativa del progetto Antiche Villeggiature.
Presentazione del libro:
Antiche Villeggiature: Val di Bisenzio e Montepiano tra Ottocento e Novecento (Fondazione CDSE)

Saranno presenti le autrici e curatrici: Alessia Cecconi, Annalisa Marchi, Luisa Ciardi e Cinzia Bartolozzi.

LOCANDINA IN ALLEGATO.