“Aspettando il 6 settembre…” eventi ed iniziative per la Liberazione di Prato.

Tante iniziative in attesa del 6 settembre, giorno in cui Prato fu liberata dall’occupazione nazifascista. Come ogni anno la città si prepara a celebrare la ricorrenza e per il 78° anniversario è stato preparato un cartellone di eventi che si aprirà il primo settembre e andrà avanti fino al 12. “Aspettando il 6 settembre” il titolo dell’insieme di iniziative che ha per attori il Comune e la Provincia, l’Anpi e il Museo della deportazione e della resistenza, l’Aned e la Casa delle memorie di guerra per la pace, l’associazione 6 Settembre, l’Arci e la Cgil.
Il programma si apre con un triplo appuntamento: il primo settembre alle 17, nella sala Biagi (via Ricasoli), l’inaugurazione della mostra “Di anno in anno, aspettando il 6 settembre”, e alle 18.30, nel palazzo della Provincia (ingresso da piazza Buonamici), presentazione del libro di Francesco Filippi “Ma perché siamo ancora fascisti?”. Infine alle 21, a Viaccia, al Giardino di Elisabetta (via Valdingole), il film di Gabriele Cecconi “Per non dimenticare, Prato 1944” (l’iniziativa è organizzata dal circolo La Libertà).
Il 2 settembre, alle 18, in Palazzo comunale, presentazione del libro “Strage al masso delle fate” di Nicola Coccia. Alle 20.30, la Cgil ospita un incontro con le comunità straniere, moderato da Riccardo Cammelli.
Il 3 settembre, nella sala Biagi, alle 18.30, proiezione del documentario “Pillole di storia e di memoria” a cura dell’Anpi, e alle 21.30, al Castello dell’Imperatore, il film “Bella ciao, song of rebellion”.
Inizia il 3 settembre e prosegue il giorno successivo, “Tramonto di un’alba”, terza edizione; si tratta di una passeggiata lungo il percorso fatto dai partigiani che, nel 1944, vennero catturati e uccisi dalle truppe naziste e fasciste. L’iniziativa, organizzata dall’associazione 6 Settembre, prevede il pernottamento.
Il 4 settembre, alle 10, al cinema Terminale (via Carbonaia), la proiezione del video “La zappa della libertà” e un laboratorio per le famiglie con bambini da 3 anni in su.
Il 5 settembre, alle 18, di nuovo nella sala Biagi, presentazione del libro di Andrea Mazzoni “Prima della marcia. Stampa proletaria e fascismo a Firenze, Prato e Pistoia nel 1922”. Alle 20.30, alla Cgil, iniziativa del Comitato studentesco del Convitto Cicognini che presenterà la Costituzione agli studenti.
Il 6 settembre la celebrazione del giorno della liberazione di Prato, a Figline con l’inaugurazione, al Museo della deportazione e della resistenza, della mostra “Un altro viaggio in Italia”, alle 17; alle 20.45 Marcia della Pace con la deposizione della corona ai martiri di Figline.
Il 7 settembre, alle 18, la Casa delle memorie (piazza San Marco), ospita la conferenza dal titolo “La resistenza al femminile”, con il presidente dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, Giampiero Nigro.
Il 10 settembre, alle 18, in Palazzo comunale, “Omaggio a Gino Signori a 110 anni dalla nascita”, incontro con i familiari di Gino Signori. Sarà presentato il libro che parla della storia di Signori, internato militare italiano, infermiere in uno dei campi di concentramento, che salvò la vita ad una deportata, l’ebrea cecoslovacca Hana Ehrlich. Gino Signori, pratese d’adozione, è l’unico internato militare italiano riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”.
Infine, il 12 settembre, al cinema Terminale, alle 21, proiezione di “Alba Meloni, stelle nelle mie stanze”, documentario di Nadia Pizzuti.
[da www.notiziediprato.it]




Festival della Resistenza: Fino al cuore della rivolta

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MANIFESTO (OK) F.a.c.d.r. 2022




16 giugno 2022, ore 17, Niccioleta – Presentazione di “Antifascismo, guerra e Resistenze in Maremma”




BLOCH NOTES: Giornata in ricordo di Marc Bloch (1886-1944)

marcbloch




2 GIUGNO 2022: al Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema

Locandina 2 giugno 2022 DEF




Minatori e mondo contadino

Sabato 28 maggio, ore 17.15, al MINE, in occasione della XVI Giornata nazionale delle miniere al MINE verrà presentato il nuovo libro curato da Giorgio Sacchetti: aIl futuro altrove. Lavoro e transizioni novecentesche nel territorio aretino, edito dalla Società Storica Aretina.
Con saggi di Claudio Repek, Lia Rubechi, Claudio Cherubini, Ferruccio Fabilli e G. Sacchetti.
L’idea di futuro, e più spesso di un futuro altrove, ha pervaso, ridisegnando nuovi diritti di cittadinanza, l’intero Novecento. Un secolo capace di rimodellare a propria immagine e somiglianza il retroterra socioculturale delle relazioni umane fino a quel momento improntate dalla civiltà contadina, uniformandolo, in maniera totalizzante, al nuovo sistema di valori della produzione industriale. Il libro prende in esame cinque casi-studio estratti dalle diverse aree della provincia aretina (città capoluogo, Casentino, Valtiberina, Valdichiana e Valdarno), caratterizzati da un’ambientazione prevalentemente rurale, sulla quale si innesta un processo di industrializzazione rapida, ma di breve durata. L’intento è quello di delineare le chiavi di lettura di un cambiamento epocale, pieno di contraddizioni, dove passato, presente e futuro si mescolano in modo spesso indistinto. È un’analisi inusuale, microstorica in apparenza, eseguita attraverso le molteplici dimensioni del lavoro e volta alla individuazione dei modelli mentali e psicosociali tipici delle grandi transizioni, come ad esempio, nei cinque casi esaminati nel libro, quelli propri della pluriattività e della città-fabbrica”.
È un libro sulla transizione del mondo contadino e sulla disillusione industriale. Uno dei casi-studio affrontati riguarda il Valdarno. È un focus su due mestieri scomparsi, contadini e minatori, “mondi contigui” che, nella transizione novecentesca verso il modello industriale fordista, hanno costituito un importante passaggio, antropologico-culturale soprattutto, trasmigrando infine nell’identità operaia, negli stili di vita “cittadini”. Il saggio affronta i temi della pluriattività, dell’autoconsumo e della mobilità, quello delle strutture mentali e del cibo come paradigma, e dedica infine una parte della ricerca alla quotidianità degli ultimi contadini sulle pendici di Pratomagno, utilizzando una mole variegata di fonti.
Se ne parlerà il 28 maggio 2022.
Presenteranno il volume ANTONELLA FINESCHI, pubblicista e FILIPPO BONI, giornalista e storico, in dialogo con l’autore/curatore.
La manifestazione è organizzata da MINE e Comune di Cavriglia in collaborazione con la Società Storica Aretina ed è patrocinata dalla SISLAV, Società Italiana di Storia del Lavoro




Presentazione di: “Farestoria. Società e storia pubblica” (n. 2, 2021) “Malattie e società. Esperienze, pratiche, rappresentazioni” a cura di Costanza Bonelli e Francesco Cutolo

Sabato 21 maggio 2022

Presentazione di: “Farestoria. Società e storia pubblica” (n. 2, 2021) “Malattie e società. Esperienze, pratiche, rappresentazioni” a cura di Costanza Bonelli e Francesco Cutolo

Ore 16:00 – Pistoia, Museo dello Spedale del Ceppo, Piazza Giovanni XXIII, ore 14

Saluti di: Fondazione CARIPT

Interventi di: Claudio Rosati (Simbdea), Costanza Bonelli (Univ. La Sapienza), Francesco Cutolo (Univ. di Pisa), Stefano Bartolini (ISRPt)

Evento promosso da Istituto storico della Resistenza di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Comune di Pistoia, Musei Civici di Pistoia, CUDIR Pistoia.

Ingresso gratuito

L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19 ha determinato mutamenti profondi nella società, portando a ripensare il nostro rapporto con i concetti di salute e malattia, con inevitabili ricadute sulla ricerca storica e sui modi di interfacciarsi con il passato. Stimolati da un’opinione pubblica che cercava nel passato termini di paragone all’attuale pandemia, gli storici hanno mostrato crescenti attenzioni per questioni inerenti alla storia della medicina, fino ad allora sostanzialmente trascurate e rimaste ai margini della riflessione storiografica, specie in Italia. Sulla scia di questo rinnovato interesse, questo numero di «Farestoria» si pone l’ambizioso obiettivo di affrontare, integrando e intrecciando approcci storiografici tra loro diversi, il nesso società-malattia durante l’età contemporanea, focalizzando l’analisi sulla fase che va dal XIX secolo alla metà del XX secolo. Un arco cronologico ampio, ma di capitale importanza per comprendere gli sviluppi successivi e il presente, in cui affezioni note, nuove minacce “globali” (come il colera e la febbre gialla) e malattie emergenti convivono e si sovrappongono ai problemi connessi all’incidenza aumentata sulla mortalità delle affezioni croniche e degenerative, al proliferare di malattie professionali (legate allo sviluppo industriale), all’insorgere di patologie correlate all’inquinamento ambientale. Prestando attenzione alle dinamiche di circolazione del sapere e delle pratiche sanitarie, che tra XIX e XX secolo conoscevano un inedito processo di accelerazione e istituzionalizzazione, il fascicolo si propone di indagare la malattia nelle sue molteplici dimensioni: quella temporale di evento, di insorgere improvviso in un territorio, o di permanenza e quotidianità all’interno di un dato spazio (territoriale od organico); quella sociale e culturale del vissuto del malato di fronte all’esperienza della malattia, intesa come evento individuale o collettivo; quella delle risposte governative, professionali e profane all’insorgere delle affezioni. Il numero presta inoltre attenzione alle modalità con cui la storia della medicina si è costituita come disciplina, ai nessi locali e globali in cui il rapporto malattie-società prende forma tra XIX e XX secolo e alla dimensione pubblica che accompagna e struttura tale relazione. Analizza infine i processi di formazione della memoria privata e pubblica della malattia, dei mutamenti che il ricordo dell’esperienza di sofferenza e di cura conosce nel tempo individuale e collettivo.




Biografie

Il giorno 11 maggio 2022 alle ore 17 si terrà alle Stanze della Memoria di Siena (via Malavolti 9) la presentazione del volume di Mario Becattelli, Mario di Nanni di Pepole (Eurograf 2021).

Interverranno l’autore, Rossella Merli, Pietro Clemente e Laura Mattei.

Per informazioni e prenotazioni stanzedellamemoria@gmail.com