A Piombino una strada intitolata al sindaco antifascista Luciano Villani

Luciano Villani (foto Iltirreno.it)

Sabato 29 marzo alle 11,30 il Comune di Piombino intitolerà una strada a Luciano Villani, eletto l’8 aprile 1946 dal consiglio comunale a seguito delle prime consultazioni democratiche dell’Italia liberata. La via del centro storico che sarà intitolata all’ex sindaco è il tratto che mette in comunicazione piazza Manzoni con via Leonardo da Vinci.

Il ritrovo è infatti previsto in piazza Manzoni. Un omaggio a un sindaco antifascista, costretto a cambiare il suo nome di battesimo, Comunardo, al momento del suo arresto da parte dei fascisti nel 1923 nella sua casa al Cotone. Villani fu prima nominato con decreto prefettizio e poi eletto nel 46 con le prime elezioni reintrodotte dopo la Liberazione. Rimase sindaco per sei anni, fino al 17 marzo 1951, tra i più difficili del dopoguerra per le dure lotte politiche e gli scontri sociali legati al problema della ricostruzione della città e delle sue industrie.

 La figura di Villani è legata a un episodio di rilevanza nazionale piuttosto significativo. Nel 1951 fu rimesso in marcia l’altoforno dopo la distruzione della guerra. Una grande occasione per la quale arrivò in città il ministro dell’industria Giuseppe Togni. Le maestranze, coerenti con la loro forma di opposizione a scelte politiche che non garantivano il futuro della fabbrica e per protesta contro la politica del riarmo, disertarono la cerimonia all’interno dello stabilimento.

In quell’occasione il sindaco Villani, oltre al normale saluto, rivolse un saluto anche alle maestranze sottolineando il loro impegno e la loro vocazione pacifica. A seguito di questo, Villani fu destituito dalla carica di sindaco nel giro di un giorno con l’accusa di “faziosità” tramite un ordine telegrafico del ministro degli Interni Scelba. Il provvedimento ebbe un’eco nazionale, e fu seguito da scioperi e manifestazioni con interrogazioni parlamentari e un appello al capo dello Stato, che rimase però inascoltato.

 

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Renato Natali 1900-1940 opere scelte. Il racconto di un artista livornese e del suo mondo

NataliSabato 29 marzo alle 11 alla Biblioteca Labronica (viale della Libertà 30, Livorno) sarà presentato il volume edito da Pacini e curato da Valentina La Salvia dal titolo “Renato Natali 1900-1940 opere scelte. Il racconto di un artista e del suo mondo”. Ideato da Massimo Padovani, propone una significativa selezione di opere dell’artista livornese all’interno dell’arco temporale certamente più interessante e proficuo del suo lavoro, tra il 1900 e il 1940. Corredano il volume tre saggi a cura di Vincenzo Farinella, Valentina La Salvia e Fulvio Venturi.

Presentati dalla giornalista Elisabetta Arrighi interverranno il gallerista, Massimo Padovani, la curatrice Valentina La Salvia e i co-autori Vincenzo Farinella e Fulvio Venturi e infine Daniele Ughi, erede della storica collezione livornese.

Alle 12.30 l’evento si sposterà in piazza Goldoni all’interno della Galleria d’arte Goldoni (via E.Mayer 45, Livorno) per l’apertura della mostra che vedrà esposti molti dei dipinti pubblicati nel volume e alcuni inediti. La mostra proseguirà in via Magenta 31/33 dove si concluderà l’esposizione con un cocktail. L’inaugurazione proseguirà nel pomeriggio dalle 16 alle 20 e domenica 30 marzo dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20. La mostra sarà visitabile fino al 3 maggio dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20 e il lunedì solo il pomeriggio (domenica e festivi su appuntamento).

Info
Galleria d’Arte Goldoni
Via E. Mayer, 45
tel. 0586.839547 – 3397951064
e-mail: info@galleriadartegoldoni.it

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I comunisti tra guerra e dopoguerra. A Viareggio il secondo incontro sul PCI in provincia di Lucca

Cosa è stato veramente il Partito Comunista Italiano negli anni dal dopoguerra alla caduta del Muro di Berlino? E, in particolare, cosa è stato a Lucca e Viareggio? Nell’ambito del ciclo di incontri “Qualcuno era comunista”, l’Associazione culturale Marx XXI, circolo culturale Camilla Ravera e l’Istituto storico della Resistenza di Lucca promuovono l’evento I comunisti tra guerra e dopoguerra. Dalla Resistenza al Partito nuovo che si terrà venerdì 28 marzo alle ore 21.00, presso il Centro Marco Polo a Viareggio. Verranno presentati i libri di Massimo Recchioni, Francesco Moranino, il comandante Gemisto. Un processo alla Resistenza (DeriveApprodi, 2013) e quello di Francesco Trento, La guerra non era finita. I partigiani della volante rossa (Laterza, 2014). Interverranno il presidente dell’Isrec Lucca, Stefano Bucciarelli, e gli autori Massimo Recchoni e Francesco Trento.




Incontro con Ugo Bassano

Venerdì 28 marzo, alle 16, al Polo liceale Pietro Aldi di Grosseto, Ugo Bassano incontra gli studenti del liceo classico e scientifico, per raccontare la sua esperienza, vissuta nel 1944, di bambino ebreo scampato alla deportazione grazie all’aiuto di un parroco.  L’iniziativa rientra nel ciclo di incontri “Il tempo della fuga, aspettando di vivere”, promossi da Provincia e Isgrec, per preparare studenti e insegnanti al Treno della Memoria. La Regione Toscana, infatti, continua a sostenere i viaggi ad Auschwitz per le scuole medie superiori toscane.  Nel corso degli incontri preparatori verranno ricordate le storie e i luoghi in cui furono ricoverati, nascosti e spesso salvati bambini ebrei tra il 1943 e il 1945. Quest’anno è stata fatta la scelta di lavorare sui bambini e la Shoàh, utilizzando anche il contributo del professor Fabio Cicaloni e delle sue classi, che hanno tradotto le poesie di Halina Birenbaum, bambina ebrea ad Auschwitz, protagonista di uno degli incontri passati.

 Gli studenti dedicheranno ad Ugo Bassano un breve concerto.




Il Novecento in tre storie livornesi

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l'Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l’Aga Khan (foto Fondo privato Famiglia Orefice)

Livorno nella Grande Storia del ‘900 attraverso gli scritti inediti di tre illustri giornalisti livornesi: Mario Lenzi, Gastone Orefice e Aldo Santini. Sta per iniziare ai Granai di Villa Mimbelli (Via San Jacopo in Acquaviva 65, Livorno) una rassegna letteraria promossa dal Comune di Livorno e Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nella provincia di Livorno): Il Novecento in tre storie; tre storie appunto che ci regaleranno pagine di testimonianze indimenticabili, ricordi adolescenziali, memorie inedite di una Livorno passata.

Si tratta nello specifico dei volumi: O miei compagni di Mario Lenzi (edito dal Comune di Livorno), Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo intervista a cura di Catia Sonetti (edizione ETS Pisa) e Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini (edito dal Comune di Livorno) che saranno presentati al pubblico rispettivamente il 21, il 27 marzo e il 4 aprile.

“Attraverso le tre pubblicazioni che andiamo a presentare – sostiene l’assessore alla cultura del Comune di Livorno, Mario Tredici – possiamo ripercorrere tappe importanti della storia di tutti noi, ma in particolare riusciamo a ricomporre la vicenda di quella particolare intellettualità collegata al migliore giornalismo e che, nella nostra città, si è presentata e si presenta ricca e articolata”.

“Dal romanzo “memoria” di Mario Lenzi all’intervista rilasciata a Catia Sonetti da Gastone Ortona Orefice fino al volume sulla biografia di Giuseppe Emanuele Modigliani scritta da Aldo Santini – afferma ancora l’assessore – possiamo rileggere infatti pagine di storia del secolo scorso sul filo di narrazioni vivaci, colloquiali ma anche profondamente pertinenti e stimolanti”.

Primo appuntamento venerdì 21 marzo (ore 17) con la presentazione del libro di Mario Lenzi O miei compagni. Una testimonianza. A presentarlo saranno l’assessore alle culture Mario Tredici, Bruno Manfellotto (Direttore de “L’Espresso”) e Giovanni Gozzini dell’Università di Siena.
Nel volume Mario Lenzi, recentemente scomparso, non solo ripercorre le proprie esperienze di combattente nella III Brigata Partigiana “Garibaldi” durante la guerra di liberazione, ma attraversi i suoi ricordi adolescenziali ricostruisce un affresco della Livorno antifascista negli anni Trenta del Novecento.

Giovedì 27 marzo (ore 17) sarà la volta della presentazione del libro Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo. Intervista a cura di Catia Sonetti. A presentare il libro sarà il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, insieme alla stessa Catia Sonetti (autrice e direttrice di Istoreco) e Dora Liscia dell’Università di Firenze.
Gastone Orefice (1922-2006), ebreo livornese e giornalista di vasta esperienza internazionale, si presenta nelle pagine di questo volume come un vero e proprio “testimone del suo tempo”. Al centro del libro c’è la lunga intervista che Orefice concesse, abbastanza a sorpresa, nel 1994 a Catia Sonetti. Intorno a questo dialogo sono poi accostati ricordi e riflessioni di importanti giornalisti che lo hanno conosciuto come maestro e come amico (Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Farkas, Mila Crespi Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella). Il libro è corredato anche da un ricco repertorio iconografico, e dall’elenco commentato dei libri del Fondo Orefice che il giornalista decise di donare alla biblioteca dell’Istoreco di Livorno.

Terzo ed ultimo appuntamento venerdì 4 aprile (ore 17) con la presentazione del libro di Aldo Santini  Giuseppe Emanuele Modigliani. A presentarlo saranno l’assessore alle culture Mario Tredici, Roberto Bernabò, direttore de “Il Tirreno” e Maurizio Vernassa dell’Università di Pisa. L’iniziativa ha il patrocinio di ESSMOI- Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani.
Nel volume di Aldo Santini, con lo stile letterario proprio dell’autore, viene approfondita la figura dell’avvocato e uomo politico livornese, parte civile nel processo contro gli assassini di giacomo Matteotti; deputato socialista negli anni della prima guerra mondiale e dell’avvento del fascismo, membro dell’Assemblea costituente. In questa ricerca storica e umana Santini riesce a costruire un mondo ormai lontano e che solo l’occhio esperto e la profonda cultura del giornalista di razza riesce a far rivivere.

I due volumi editi dal Comune di Livorno: O miei compagni di Mario Lenzi e Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini saranno distribuiti gratuitamente al pubblico in occasione delle presentazioni.

Info
Comune di Livorno
Ufficio Cultura, Spettacolo, Rapporti con Università e Ricerca
Tel. 0586.820500
e-mail: servizi.culturali@comune.livorno.it
www.comune.livorno.it
Istoreco
Tel. 0586.809219
e-mail: istoreco.livorno@gmail.com
www.istorecolivorno.it




Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l'Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Sardegna 1963. Orefice (a sinistra) intervista l’Aga Khan. Si progetta la Costa Smeralda

Secondo appuntamento, giovedì 27 marzo (ore 17) ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva, Livorno) della rassegna letteraria promossa dal Comune di Livorno e Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno): Il Novecento in tre storie, scritti inediti di illustri giornalisti livornesi (Mario Lenzi, Gastone Orefice e Aldo Santini). Dopo la presentazione del libro di Mario Lenzi “O miei compagni” (il 21 marzo scorso) è dunque la volta di Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo. Intervista a cura di Catia Sonetti.

Presenteranno il libro, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, Catia Sonetti, direttore di Istoreco di Livorno e Dora Liscia dell’Università di Firenze.

Gastone Orefice (1922-2006), ebreo livornese e giornalista di vasta esperienza internazionale, si presenta nelle pagine di questo volume come un vero e proprio “testimone del suo tempo”. Al centro del libro c’è la lunga intervista che Orefice concesse nel 1994 a Catia Sonetti. Intorno a questo dialogo sono poi accostati ricordi e riflessioni di importanti giornalisti che lo hanno conosciuto come maestro e come amico (Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Farkas, Mila Crespi Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella). Il libro, corredato anche da un ricco repertorio iconografico, è arricchito poi dalla premessa a cura del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, dalla presentazione dello storico Michele Luzzati e dalla bella scheda anagrafica curata da Lidia Orefice. In appendice anche l’elenco commentato dei libri del Fondo Orefice che il giornalista decise di donare alla biblioteca dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno.

Attraverso tutti questi segmenti si delinea la storia privata e pubblica di Gastone Orefice, giornalista livornese ed ebreo negli anni della tempesta. Si comprendono i punti salienti della formazione della sua personalità e della sua professionalità. Lo si contestualizza in una famiglia borghese di Livorno degli anni Trenta e Quaranta, si può inquadrare il tentativo, per fortuna riuscito, di mettere in salvo la pelle, lo si segue nel suo lavoro di giornalista che con il passare degli anni, lo assorbirà completamente e lo porterà ai vertici dell’organizzazione nazionale ed estera della stampa.

Prossimo e ultimo appuntamento : Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini che verrà presentato il 4 aprile.

Qui il programma completo.

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“Come eravamo”. A Livorno evento conclusivo del Marzo Donna 2014

Evento conclusivo di “Marzo Donna 2014”, dedicato alla memoria di Serenella Frangilli, mercoledì 26 marzo (ore 16.30) al Centro Donna del Comune di Livorno (largo Strozzi).

In “Come eravamo” saranno protagoniste le donne di Borgo Cappuccini. Rosa Distaso presenterà 7 videointerviste rivolte a donne nate, cresciute e tuttora residenti in Borgo Cappuccini. L’idea delle videointerviste alle donne, che hanno un’età compresa tra i 44 e gli 86 anni e che saranno presenti all’iniziativa, nasce dall’intento di delineare una figura di donna che ha vissuto e che vive all’interno di quello che non è solo un rione, ma un vero e proprio borgo. Attraverso la spontaneità delle parole di queste donne si ripercorre un tempo “andato” con toni allegri e qualche velo di tristezza.

La giornata sarà coordinata da Giovanna Papucci, responsabile del Centro Donna del Comune di Livorno e presidente dell’Associazione Ippogrifo. A seguire un concerto della pianista Giulia Palandri.

Info
Centro Donna, Largo Strozzi 3 – Tel. 0586.890053
e-mail: centrodonnalivorno@yahoo.it

 




La didattica della Storia nell’era delle nuove tecnologie

I ragazzi che arrivano nelle nostre aule sono nati e cresciuti in una società “multischermo” e fin dalla più tenera età hanno imparato ad interagire con molti di questi schermi dai quali sono stati circondati (computer, consolle per i videogiochi portatili, cellulari smartphone, navigatori satellitari…). Tutto questo merita una profonda riflessione, per comprendere quale deve essere oggi il ruolo delle nuove tecnologie nella scuola, onde evitare facili e ingenue esaltazioni, per cui si è portati a pensarle come ad un toccasana in vista dell’apprendimento da parte delle nuove generazioni, ma anche per evitare il rifiuto a priori e ad allontanarle quali strumenti diabolici o quanto meno inutili. È dunque importante porsi di fronte alle nuove tecnologie e al loro inserimento nel mondo della scuola con mente critica, soprattutto con l’attenzione rivolta ai nostri studenti: la rivoluzione digitale ci pone di fronte ad una sfida in più, in quanto, come sappiamo, i ragazzi vengono sempre più spesso lasciati soli nella rete. Per questo, mercoledì 26 marzo, alle ore 16, nella biblioteca dell’ISGREC, ne discuteremo con il Prof. Giuseppe di Tonto, docente di Storia ed esperto di tecnologie e metodologie formative, sul tema della didattica della Storia e dell’ingresso degli ebook nella scuola.