La parola a Enrico. Incontri con Berlinguer a Livorno

COPERTINA-BERLINGUER-270x265Un libro per ricordare il rapporto di Enrico Berlinguer con Livorno. A 30 anni dalla morte del leader del Pci, giovedì 12 giugno, alle 18, verrà presentato il volume “La parola a Enrico. Incontri con Berlinguer a Livorno”, edito da Erasmo, a cura di Maurizio Mini e Mauro Nocchi, con l’introduzione di Mario Baglini, vicepresidente dell’Istoreco. La presentazione si terrà presso l’Auditorium Pamela Ognissanti della Circoscrizione 1, via Piero Gobetti 11 (nella zona di Corea), alla presenza degli autori e dell’editore Franco Ferrucci, e sarà preceduta dalla proiezione di un documento video dedicato alla figura del segretario del Pci.

Il volume è corredato di numerose foto e contiene ricordi e testimonianze di militanti che ebbero la possibilità di conoscere personalmente il segretario del Pci o che vissero esperienze politiche significative dagli anni ’50 fino al 1979: dalla presenza di Berlinguer negli anni ’50 a Livorno alla manifestazione in piazza della Repubblica.

La scheda descrittiva del volume

I discorsi che vengono pubblicati nel volume furono tenuti da Berlinguer a Livorno in quattro occasioni distinte, a distanze variabili di tempo gli uni dagli altri: da segretario della FGCI nel 1950, da vicesegretario nel 1972 e da segretario generale del partito nel 1975 e nel 1979. Vi furono altre occasioni di presenza di Berlinguer in città e in provincia, e sicuramente vi furono anche altri discorsi, dei quali però non si conoscono i testi integrali, ma solo qualche riassunto nelle cronache giornalistiche. A trenta anni dalla sua morte la pubblicazione di quei quattro discorsi non vuole essere solo un omaggio a un leader tra i più importanti e popolari della storia recente d’Italia, né soltanto l’occasione per rievocare pagine drammatiche e decisive della storia nazionale troppo abbandonate alla memoria labile e provvisoria di coloro che le vissero; vuole anche essere un contributo alla conoscenza dei processi dai quali derivano le condizioni del nostro tempo e del nostro paese; un tentativo di riannodare il filo del rapporto tra presente e passato, nella consapevolezza delle difficoltà ma anche dell’assoluta necessità di una simile operazione specialmente per coloro che non hanno vissuto.

Gli autori

Maurizio Mini, giornalista e collaboratore della Casa Editrice Erasmo dove ha pubblicato “Livorno dalla musica americana al Jazz”, ed è intervenuto su altre pubblicazioni

Mauro Nocchi , dirigente prima del PCI poi dell’Arci ha curato per la casa editrice Erasmo il volume Fascisti a Livorno

Mario Baglini, che ha curato la prefazione del libro ha insegnato storia e filosofia al liceo classico di Livorno e ha pubblicato per Erasmo “Violenza, amori e abbandoni. Storia di tre donne dell’Ottocento” e ha curato con Mauro Nocchi “Fascisti a Livorno e provincia” E’ autore del ”Le memorie di Giuliano Ricci” per B&C. E’ vicepresidente dell’Istoreco.

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Il sole dietro le nuvole. Un romanzo sulla guerra a Livorno

il sole dietro le nuvoleLivorno, 1943. La città è distrutta dai bombardamenti. Niente sarà più come prima, neanche per Tina, la protagonista de Il sole dietro le nuvole. La morte della madre, prima, e lo sfollamento, poi, la costringono a crescere e a trasformarsi da spensierata adolescente in consapevole donna.

Il romanzo di Tina Talentoni verrà presentato venerdì 6 giugno, alle ore 17, presso la sede dell’Anpi provinciale di Livorno (Via Terreni, 2, Livorno). Oltre all’autrice, interverrà Paola Ciardi, presidente Anpi Livorno. Intervisteranno l’autrice Cristina Tosi e Laura Bandini. E’ un’iniziativa dell’Anpi e della Provincia di Livorno.

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Dica 33. Uno spettacolo dell’Anpi Livorno per il 68° della Festa della Repubblica

Dica33Dica trentatre: l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento è uno spettacolo in programma mercoledì 4 giugno, ore 17.30, presso il Teatro C, via Maria Terreni 5, Livorno, che tenta di coniugare tra loro diverse forme artistiche, ideato e organizzato in occasione del 68° della festa della Repubblica da Sara Saccomani e dall’Anpi provinciale di Livorno.

Parteciperanno alcune classi di alunni e il coro degli adulti della Scuola secondaria inferiore Borsi-Pazzini con una perfomance corale diretta da Sara Saccomani con il contributo di Alessandro Papucci, affiancata dal lavoro estemporaneo di alcuni artisti livornesi (Giorgia Madiai, Francesco Baronti, Diego Bisso, Piero Mochi).

Dica trentatre propone una riflessione attorno alla nascita della Repubblica sfiorando con delicatezza alcuni momenti essenziali della nostra storia con un cammino ciclico che parte dall’articolo 33 della Costituzione, citato nel titolo, per poi passare dalla Resistenza e tornare alla realizzazione della carta costituzionale.

 

 

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Il 68° della proclamazione della Repubblica a Livorno

2giugnoIn occasione del 68° anniversario della proclamazione della Repubblica, la Prefettura, il Comune e la Provincia di Livorno hanno organizzato, per lunedì 2 giugno, una serie di iniziative tese a dare significato alla ricorrenza e a consentire la più ampia partecipazione della cittadinanza alla manifestazione commemorativa.

Lunedì 2 giugno, alle ore 9.45, le celebrazioni avranno inizio al Bassorilievo al Partigiano di Via Ernesto Rossi, dove verrà deposta una corona alla presenza del Prefetto, del Sindaco, del Presidente della Provincia, del Comandante del Presidio Militare e del Presidente del Comitato Provinciale ANPI.

Alle ore 10.00, in Piazza della Vittoria, avrà luogo la cerimonia ufficiale che prevede gli Onori Militari e Civili. In programma l’Alza Bandiera con Tricolore portato da 8 alunni delle scuole elementari, cui farà seguito la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti. Fanfara a cura dell’Accademia Navale. Al termine della cerimonia di deposizione della corona commemorativa il Prefetto darà lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Successivamente si procederà alla ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e dei diplomi delle Onorificenze al Merito della Repubblica.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Livorno




La Giornata per la Pace a Livorno

Image3Il 28 maggio si tiene a Livorno la Giornata per la Pace, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. La Giornata è stata istituta dal Consiglio Comunale di Livorno nell’aprile del 2004, nel giorno dell’anniversario dei bombardamenti che colpirono la città durante la seconda guerra mondiale. A dieci anni di distanza, la manifestazione è diventata uno degli eventi cittadini più attesi e coinvolgenti.

Quest’anno è anche il primo dedicato alla rassegna Medì, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, per lo sviluppo delle relazioni tra le città del Medittaraneo. Scopri qui il programma dettagliato del convegno del 27 e 28 maggio 2014.

Ospite d’onore della Giornata per la Pace di quest’anno è Alganesh Fessaha, responsabile dell’Associazione Gandhi, conosciuta per il soccorso e per il riscato di centinaia di persone cadute in mano ai trafficanti sulle rotte del Sinai.

Il programma

ore 17.00Piazza del Municipio
Itinenario della Memoria

ore 18.00Scali d’AzeglioOmaggio alle vittime di tutte le guerre

ore 21.00Fortezza Vecchia
“W la Pace” – Canti, balli, racconti, proposte di bambini e ragazzi sulla pace e sulla guerra.




A Livorno “LE CITTÀ VOGLIONO VIVERE. Lotte e speranze nel Mediterraneo”

convegno_S.EgidioIl 27 e il 28 maggio a Livorno si terrà il convegno “Le città vogliono vivere. Lotte e speranze nel Mediterraneo”. Si tratta del primo incontro internazionale di una rassegna annuale di convegni e iniziative detta “Medì”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, per lo sviluppo delle relazioni tra le città del Mediterraneo, in occasione della Giornata per la Pace, celebrata il 28 maggio di ogni anno a Livorno, in ricordo dei bombardamenti che durante la seconda guerra mondiale distrussero quasi completamente la città.

L’edizione di quest’anno, promossa dalla Comunità di S. Egidio e dal Comune di Livorno con il patrocinio della Regione Toscana, ha come focus gli avvenimenti che negli ultimi anni hanno segnato i paesi del Mediterraneo. Sono previsti infatti, ospiti rappresentanti delle maggiori città del Mediterraneo: Barcellona, Marsiglia, Napoli, Salonicco, Istanbul, Beirut, Tel Aviv, Alessandria d’Egitto, Tunisi e, ovviamente, la città ospite: Livorno.

Ai relatori è chiesto di illustrare il rapporto tra la propria città e il Mediterraneo, i cambiamenti che le città hanno vissuto in tempi recenti, quali conseguenze hanno avuto, quali prospettive e quali sfide hanno aperto; come insomma le città vivono e vogliono vivere il cambiamento che è in atto, quale ruolo e quale contributo pensano di poter dare al contesto del Mediterraneo.  La finalità del convegno è favorire la conoscenza reciproca e candidare Livorno ad essere, come in parte già fu nel suo passato, uno “spazio franco” di incontro e confronto.

Il programma del Convegno prevede una sessione di apertura che avrà luogo nel pomeriggio del 27 maggio, con inizio alle 17.00, cui seguirà la prima tavola rotonda. La mattina del 28 maggio sarà dedicata alla seconda sessione, che ospiterà due tavole rotonde con inizio alle ore 9.30. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 13.00.

Le tavole rotonde illustreranno la situazione vissuta da ciascuna città, partendo da alcuni temi e denominatori comuni.

Programma

27 maggio 2014, ore 17
Auditorium Camera di Commercio di Livorno
(Via del Porticciolo, 1)
Cerimonia di apertura

Indirizzi di saluto. Sono previsti interventi di saluto della Vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, del Sindaco di Livorno (compatibilmente con le scadenze elettorali).

Relazione introduttiva
Andrea RiccardiFondatore Comunità di Sant’Egidio

Tavola rotonda: le città, protagoniste del Mediterraneo

IstanbulNedim Gursel, scrittore – CNRS
BarcellonaJaume Castro – Comunità di Sant’Egidio
Tel Aviv – Jeremie Hoffmann, architetto

28 maggio 2014, ore 9.30
Sala Convegni Lem – Livorno
(Piazza del Pamiglione, 1)

Tavola rotonda: le città arabe nel ventennio del cambiamento

TunisiMoahammed Jouili, direttore Osservatorio Nazionale sui giovani
BeirutAntoine Courban – Università Saint Joseph
AlessandriaNagwan El Ashwal, attivista egiziana

ore 11.30

Tavola rotonda: Quale futuro? “Città muro” o “città porto”

NapoliMarco RossiCentro per il dialogo Religioso ed Ecumenico
SaloniccoVasilios Koukousas – Università “Aristotele”
Marsiglia Rèmi Caucanas – Istituto del Mediterraneo Le Mistral
LivornoEmanuele Rossi – Scuola Superiore Sant’Anna

Conclusioni
Vittorio Ianari
– Comunità di Sant’Egidio

INFO
Segreteria organizzativa: Romina Giampaoli – tel. 0586.211893 – : santegidiolivorno@gmail.com

Per il programma pomeridiano della Giornata per la pace del 28 maggio 2014, vedi qui.




Livorno ricorda don Roberto Angeli nell’anniversario della sua scomparsa

donangeliIl 26 maggio 1978 moriva a Livorno don Roberto Angeli, figura rilevante della Resistenza toscana. Nell’anniversario della sua scomparsa il sacerdote viene ricordato con una messa organizzata dal Centro Studi Roberto Angeli e dal Consiglio direttivo del Comitato Livornese Assistenza (fondato da don Angeli nel 1948) insieme all’Ufficio Scuola della Diocesi di Livorno. La celebrazione si terrà lunedì 26 maggio alle ore 18 presso la parrocchia di S. Pio X (via delle Sorgenti, Livorno). Nell’occasione saranno ricordati i sacerdoti che si opposero al nazifascismo, in particolare don Renato Roberti, don Amedeo Tintori, don Uguccione Ricciardiello, don Antonio Vellutini, don Renzo Gori, don Italo Gambini, don Aldo Mei.

La celebrazione prende un significato particolare perché va a coincidere con la storica visita di papa Francesca allo Yad Vashem di Gerusalemme, nell’ambito del viaggio del pontefice in Terra Santa. Don Angeli infatti, nella sua attività resistenziale tra le file dei cristiano-sociali livornesi e nella formazione partigiana di Giustizia e Libertà di Firenze, si distinse per il soccorso portato agli ebrei a Livorno e in varie zone della Toscana. Già nel 1955 la comunità israelitica italiana attraverso l’Unione delle Comunità Israelitiche italiane e quella livornese guidata da Roberto Menasci avevano conferito a don Angeli la loro più alta onorificenza «riconoscenti a chi ha sofferto per averci regalato la libertà». Al momento della sua morte nel 1978,  Giuseppe Laras, allora guida degli ebrei livornesi non mancò di far sentire la voce della comunità ebraica: «Gli ebrei di Livorno, – scrisse nel suo intervento sul giornale cittadino – fra le tante testimonianze di carità e di dedizione fornite da don Angeli durante il suo passaggio terreno, non dimenticheranno mai, in particolare, quanto da Lui fatto, anonimamente e mettendo a repentaglio la propria vita, in un lontano giorno di novembre del 1943, allorché collaborò al salvataggio di una ventina di ricoverati ebrei (vecchi e ammalati) dell’Ospedale Israelitico di via degli Asili, trasferendoli in altra sede più sicura».

Don Angeli pagò con la deportazione nei lager nazisti la sua attivà partigiana e assistenziale. Catturato dalla Gestapo il 17 maggio 1944, fu inviato a Villa Triste, poi al campo di Fossoli, da lì ai campi di Gusen e Mauthausen, poi dal novembre ’44 all’aprile ‘45, a Dachau. Qui, insieme a 31.000 persone di 37 differenti nazionalità, ridotte a larve umane, dovette affrontare il più duro inverno della sua vita. Con lui c’erano una trentina di sacerdoti italiani.

Don Angeli raccontò la sua esperienza nel volume Vangelo nei lager, pubblicato nell’ottobre 1964 dalla casa editrice «La Nuova Italia» di Firenze, per la collana dei «Quaderni del Ponte» diretta da Piero Calamandrei. Nel 1972, dodici sacerdoti superstiti del campo di Dachau, furono ricevuti in speciale udienza da Paolo VI. Il cardinal John Wright, prefetto della Sacra Congregazione del Clero, aveva letto il Vangelo nei Lager ed era rimasto fortemente impressionato. Era doveroso, affermò, per la Chiesa rendere il suo omaggio «a coloro che avevano saputo conservare la dignità umana in quell’inferno terrestre».




Manhattan di Woody Allen per il ciclo sulla Storia del Cinema

stdelcinemaE’ in programma per mercoledì 21 maggio, alle ore 21.15, presso il Cinema di Castiglioncello (via Ugo Foscolo, 1, Castiglioncello, Livorno)  il settimo appuntamento della Storia del Cinema con la proiezione di Manhattan di Woody Allen, introdotto da Vita Maria Nicolosi.  Il ciclo di proiezioni è organizzato dal Centro Studi Commedia all’Italiana di Castiglioncello nell’ambito di un progetto che intende ricostruire un ideale percorso attraverso le opere più significative della settima arte, allo scopo di favorire un percorso di crescita e di sensibilità critica.

Le proiezioni in sala, a cadenza periodica, sono precedute e seguite da letture, intermezzi musicali, analisi dei contenuti e del linguaggio cinematografico. Se il primo capitolo del progetto era dedicato ai Capolavori (2011-2012), il secondo (2013-2014) indaga sulle capacità del cinema di generare miti. Il programma si declina in una rassegna costituita da cinque opere e in un’Appendice estiva, che riguarda la Commedia all’italiana. Cornice dell’antologia è il “Cinema Castiglioncello”: a sottolineare l’importanza della visione in sala, a dispetto della sempre più diffusa visione domestica. E questo non solo per fattori tecnici, ma anche per il particolare ruolo culturale che ricopre la fruizione collettiva di un’opera.

Calendario incontri maggio | luglio 2014 (INGRESSO LIBERO)

Mercoledì 21 maggio 2014 ore 21.30

WOODY ALLEN | Manhattan Introduzione di Vita Maria Nicolosi

Appendice: Autori della Commedia all’italiana

Lunedì 21 luglio 2014 ore 21.30

ALBERTO SORDI | Il vedovo di Dino Risi Introduzione di Masolino d’Amico

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