Il passaggio del fronte tra Val di Pesa e Val d’Elsa

alle ore 10.00, nella Sala consiliare “L. Biagi” di Tavarnelle Val di Pesa, i Comuni di San Casciano Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, vi invitano alla presentazione del libro di Matteo Mazzoni, Il passaggio del fronte tra Val di Pesa e Val d’Elsa. Civili e violenze di guerra nell’estate del 1944, (Polistampa, 2014), che, a partire da un triennale lavoro di ricerca, finanziata dalle tre amministrazioni e condotta da un gruppo di storici dell’Isrt (Francesco Catastini, Francesca Cavarocchi, Francesco Fusi, Matteo Mazzoni), esamina gli effetti della “guerra totale” sulla vita delle comunità di queste valli. All’interno del volume vi è un saggio di Francesca Cavarocchi dedicato alla ricostruzione delle operazioni militari.

Intervengono:
Simone Neri Serneri, Direttore Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Francesca Cavarocchi, storica
Matteo Mazzoni, storico   




“Io sono qui” lo spettacolo ispirato a Norma Parenti debutta a Vada

IO-SONO-QUI-212x300L’Associazione Lotus promuove per domenica 27 Aprile alle ore 21.15, presso il Teatro L’Ordigno di Vada (Livorno) “Io sono qui”, ritratto liberamente ispirato alla figura di Norma Parenti, con Chiara Migliorini e la regia di Fernando Gobbi.

Immagini, pensieri, riflessi, ricordi, strascichi, gesti: un ritratto liberamente ispirato a una donna particolare, nominata poco e spesso, ammirata e criticata, elogiata e offesa, amata e odiata. Un ritratto libero dal pensiero politico, aggrappato a una Memoria Storica e a unʼemotività trascinante che nasce da stimoli e suggestioni personali. Una donna sola in scena, accompagnata soltanto da alcuni abiti appesi che diventano volti, sguardi, personaggi di una storia detta e non detta, forse celata, riapparsi a tratti ma mai rivelata. Poche intense tracce che hanno permesso di delineare una personale interpretazione di unʼanima priva di schemi e sovrastrutture, istintiva e umile, impulsiva e fragile, oltre il suo tempo, in nome di una libertà personale e individuale contro le oppressioni, le ipocrisie di una società debole e costantemente piegata ad una falsità convenzionale.




Festa della Liberazione

Manifestazioni per il 69° Anniversario della Liberazione. Il programma di quest’anno sarà anche arricchito dalla consegna del Ponte Mediceo – il massimo riconoscimento del comune di Pontassieve – a Natale Benvenuti, il partigiano “Stoppa” per essere stato essere un testimone importante del periodo della Resistenza e per la passione che ancora oggi, lo vede impegnato a raccontare alle nuove generazioni soprattutto per le sue collaborazioni anche con il mondo della scuola:

ore 9.00 Santa Messa in memoria dei Caduti, Chiesa di S. Michele Arcangelo

ore 10.00 Premiazione delle classi vincitrici del concorso “Adotta un articolo della Costituzione” in collaborazione con la Sezione soci Coop Valdisieve – Sala del Consiglio, Palazzo Comunale Pontassieve

ore 11.00 Deposizione di una corona al monumento ai Caduti di Piazza Vittorio Emanuele II. Partenza del corteo con accompagnamento musicale della Filarmonica “G. Puccini” di Molino del Piano. Sosta del corteo per la deposizione di una corona ai Caduti al monumento in Piazza XIV Martiri. Prosecuzione del corteo attraverso il Ponte Mediceo e deposizione di una corona presso il monumento ai Caduti in Piazza Verdi a San Francesco. Attraversamento del Ponte Nuovo, percorrendo via Luigi Gori e via Roma e arrivo in via Tanzini.

ore 12.00 Saluto delle Autorità davanti alla scalinata della Biblioteca.




Celebrazioni per il 69° Anniversario della Liberazione

Programma delle cerimonie ufficiali del Comune di Firenze:

25 aprile
ore 10.15 Piazza dell’Unità d’Italia: deposizione di una corona d’alloro, onore ai caduti di tutte le guerre, preghiere di suffragio

ore 10,30 corteo per raggiungere Palazzo Vecchio

ore 11.00 Saluto delle Autorità nel Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio

ore 17.00 Concerto per la cittadinanza della Filarmonica “Gioacchino Rossini in piazza della Signoria

26 aprile
ore 10.00, celebrazione dell’Anniversario della Liberazione nel Quartiere 4 con deposizione di una corona al cimitero di Soffiano.




25 aprile a Valibona nel 70° anniversario della Liberazione

VallibonaSi terranno a Calenzano e a Valibona le celebrazioni del 25 aprile, nel 70° anniversario della Liberazione di Calenzano dal nazifascismo. A deporre le corone ai monumenti ai caduti saranno i ragazzi che hanno partecipato ai viaggi della memoria nei campi di sterminio.

Si inizia alle 8.30 con le celebrazioni sul territorio comunale, mentre alle 10.00 ci sarà la deposizione delle corone in piazza del Comune e in piazza della Resistenza.

Le escursioni per Valibona partono alle 8.00 dalla Casa del Popolo di Calenzano, alle 8.30 dal circolo Arci di Carraia e alle 9.30 dalle Croci (tiro al piattello). Una volta arrivati sul luogo della battaglia del 3 gennaio 1944, si potrà vedere il Memoriale con una visita guidata a cura del Museo del Figurino Storico (ore 11.30), mentre alle 12 si terrà la celebrazione vera e propria, con la deposizione della corona al cippo e il girotondo per la pace.

Seguirà il pranzo all’aperto, con servizio di ristoro. Nel pomeriggio sarà possibile visitare una grotta della Calvana.

Il traffico per Valibona sarà vietato dal tiro a piattello fino al quadrivio, dalle 9 alle 16. E’ previsto il trasporto delle persone che hanno difficoltà a salire a piedi, prenotando al numero 055 8833256.

Per contatti: ufficiostampa@comune.calenzano.fi.it 3394632863




69° della Liberazione

volantino_25 aprile Serravalle PistoieseProgramma delle celebrazioni del Comune di Serravalle Pistoiese:

ore 09.45 Raduno in piazza Gramsci a Casalguidi e benedizione delle corone.

ore 10.00 Corteo per le vie cittadine e deposizione delle corone sui Monumenti ai Caduti.

ore 11.00 Commemorazioni in sala “M. Francini”

  • Saluto del Sindaco E. Patrizio Mungai
  • Intervento dell’on. Roberto Barontini
  • Intervento del Professor Bruno Fedi in ricordo del fratello Silvano Fedi in occasione del 70^ anniversario dall’uccisione
  • Intrattenimento a cura del Corpo Musicale “G. Verdi” di Serravalle Pistoiese.

La cittadinanza è invitata a partecipare.




Momenti in bianco e nero. Licio Nencetti nei racconti di Elio Raspanti

copertina_bassaAlle ore 12.00, alla Galleria Furio Del Furia, inaugurazione della mostra di Ezio Raspanti “Momenti in bianco e nero, Licio Nencetti nei racconti di Ezio Raspanti” per celebrare l’anniversario della Liberazione nazionale e della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione naziste tedesche e i loro fiancheggiatori fascisti, attraverso gli occhi di uno dei protagonisti.

Il 4 luglio 1944 Foiano veniva liberata dai nazifascisti. Quasi ovunque fu un gruppo di partigiani ad annunciare la fine dell’occupazione nazista. La Liberazione fu un momento fondamentale nella costruzione della memoria collettiva. Ricordi, immagini, documenti, filmati: innumerevoli sono le fonti che raccontano quegli episodi drammatici e edificanti al tempo stesso e che in Valdichiana assumono momenti eroici intorno alla figura di Licio Nencetti e dei suoi giovanissimi della “Teppa”. Le grafiche realizzate da Ezio Raspanti sono una di queste fonti, più vicine forse alla memoria orale e altrettanto inconsuete ma immediate, passionali senza essere retoriche, ricche di emozioni e particolari. Gli episodi raccontati “in bianco e nero” sono potenti come la tecnica adottata: la mano, infatti, guidata dalla memoria di un sedicenne, tale era in quel momento Raspanti “Mascotte” della Teppa, ha anche le sfumature di una vita di impegno, lavoro e memoria collettiva che intendiamo proporre ai cittadini.

Alla Galleria Furio Del Furia sono esposte circa 40 grafiche a china su cartoncino che costituiscono una selezione della “narrazione” di storie ed episodi degli avvenimenti principali dove ha operato la formazione partigiana di cui ha fatto parte Ezio Raspanti, la Teppa, e dove ha combattuto Licio Nencetti, mente direttiva del gruppo di giovani di Foiano della Chiana, principalmente, che nel 1943 scelsero di ricongiungersi ai patrioti che combattevano sui monti del Casentino.

La mano di Ezio, guidata dalla sua memoria visiva, delinea figure semplici ma straordinarie di uomini, donne, paesaggi, situazioni eccezionali ed irripetibili. La sua grafica è un lavoro di forti emozioni come del resto è la sua personalità. Il tratto è deciso, minuzioso, ricco di particolari che fissano momenti di storia vissuta e danno all’occhio che guarda l’emozione di una ruvida e mai retorica realtà.

La mostra (ed il relativo catalogo) è una selezione di un più ampio lavoro avviatosi nel 2000 e composto attualmente di oltre duecento tavole che è anche frutto dell’impegno di Raspanti come segretario della locale Sezione ANPI dedicata a Licio Nencetti e anima dell’Istituto Storico dell’Antifascismo e della Resistenza in Valdichiana (ISARV) “B. Melacci” di Foiano della Chiana.

 Ingresso libero.
Orario di apertura: 28 aprile 5 maggio 10,00-12,30; 25, 26, 27 aprile 1, 3, 4, maggio 10,00-12,30 16,30-19,00.

 

 

 




70° anniversario della Resistenza… Un lungo viaggio a Gallicano

Un’intera giornata ricca di eventi a Gallicano, presso gli impianti sportivi, il per festeggiare il 25 aprile, presentata da Anpi Val di Serchio e Garfagnana, Anpi Barga, ISREC Lucca, Arci, Associazione l’Estuario, Comune di Barga e Comune di Gallicano.

L’iniziativa si aprirà alle 12 con la presentazione del libro di Simona Baldanzi, Il Mugello è una trapunta di terra. Al pranzo sociale seguirà poi nello spazio dibattiti alle ore 15,00 l’intervista a Gianluca Fulvetti, ricercatore dell’Università di Pisa e direttore dell’Isrec Lucca, sul tema Guerra ai civili, movimento partigiano in Garfagnana, reti di resistenza. Successivamente saranno proiettati  due video:  Marcia per la pace Marzabotto – Sant’Anna di Stazzema, a cui seguirà il dibattito con gli organizzatori della marcia Stefano Carmassi e Carmela Di Luigi, e Da Castelnuovo ad Auschwitz, curato da Oscar Guidi e Caterina Salvi, approfondimento sull’esperienza di alcuni studenti dell’ISI Garfagnana che hanno ripercorso con Il treno della memoria, il viaggio verso l’annientamento degli ebrei che per due anni vissero a Castelnuvo.

Non solo conferenze però, ma anche musica e una mostra fotografica, un viaggio resistente nelle foto di Doris Bellomusto e Caterina Salvi.