Presentazione del libro “Per l’eguaglianza e la libertà” di Alessandro Galante Garrone

Lunedì 11 Marzo 2024
Ore 17:00
Sala Giovanni Spadolini
Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia
Via Pian dei Giullari, n. 36/A Firenze

Presentazione del libro
“Per l’eguaglianza e la libertà”
di Alessandro Galante Garrone
Introduzione di Cosimo Ceccuti

Interventi di Margherita Cassano e Valdo Spini

Conclusioni dei curatori Paolo Borgna e Massimo Vogliotti

Testimonianza di Giovanna Galante Garrone




Resistenza/Resistenze

L’11 marzo 2024 alle ore 16:30 si terrà presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Siena (via Banchi di Sotto 55, Siena) una tavolta rotonda attorno ai temi Resistenza/Resistenze, partendo dalla presentazione dei due volumi:

Chiara Colombini, Storia passionale della guerra partigiana e Stefano Moscadelli, Dal ricordo al racconto. Il diario del marinaio Giulio Bogino.

Di seguito il programma dell’evento:

 

Saluti

Roberto Di Pietra (Rettore Università di Siena)

Enrico Zannini (Direttore Dssbc Università di Siena)

Marta Bellucci (USiena Press)

 

Introduzione e coordinamento

Nicola Labanca (Università di Siena)

 

Intervengono

Pietro Clemente (Istituto storico della Resistenza senese)

Valeria Galimi (Università di Firenze)

Leonardo Mineo (Università di Torino)

Saranno presenti gli autori




A due anni dalla sua scomparsa ricordiamo NATALE BENVENUTI, IL PARTIGIANO “STOPPA”




Presentazione del libro “Ester e le altre. Donne di Sesto Fiorentino”




PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ATTRAVERSARE IL TEMPO CON LE PAROLE. LETTERE DI UNA FAMIGLIA EBRAICA DA LIVORNO PER ASMARA, 1937-1947”




Presentazione del volume “Il Calcio Storico Fiorentino” di Dario Nardini




I CATTOLICI DI FRONTE ALL’ASCESA DEL FASCISMO (1919-1924)




Robert

L’11 marzo p.v. ricorre l’80esimo anniversario dell’Eccidio di Scalvaia

Per celebrare la ricorrenza l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea e le Stanze della Memoria

Vi invitano a partecipare all’inaugurazione della mostra

Robert

 dell’artista Irene Raspollini.

 sabato 9 marzo, ore 17,30, Stanze della Memoria.

Il fatto: L’11 marzo 200 uomini della GNR di Grosseto e Siena avendo individuato sul Monte Quoio il campo reclude della Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini” lo circondano e aprono il fuoco. Alcuni partigiani rispondono al fuoco ma le armi a disposizione sono poche, uno di loro muore, il suo nome è Giovanni Bovini, un altro viene ferito gravemente, si chiama Robert, è francese, morirà il giorno successivo. Altri 17 partigiani vengono fatti prigionieri, 10 di questi sono fucilati nei pressi di Scalvaia. I loro nomi sono: Alizzardo e Alvaro Avi, Cesare Borri, Solimano Bozzi, Armando Fabbri, Ezio Filippini, Azelio Pieri, Lilioso Antonucci, Aldo Mari, Faustino Masi.

Altri 7 partigiani vengono condotti a Siena e processati sommariamente dal Tribunale militare. Per 4 di essi la sentenza è la condanna a morte eseguita tramite fucilazione nella caserma Lamarmora. I loro nomi sono: Renato Bindi, Adorno Borgianni, Tommaso Masi e Primo Simi. Per gli altri 3 partigiani la condanna è il carcere per svariati anni.

Di Robert l’artista Irene Raspollini scrive:

Robert Houdin, Haudin, Hayden, Handen, Uban. Neanche del suo nome si ha la certezza. Giovane meccanico francese, orfano, in fuga dall’internamento in un campo di lavoro nazista nella Francia occupata, in circostanze non chiare arriva in Italia e si unisce ai partigiani della brigata senese “Spartaco Lavagnini”. La sua militanza è interrotta l’11 marzo 1944, quando il campo partigiano di stanza sul Monte Quoio viene sorpreso da un agguato della milizia fascista. Robert viene falciato da una raffica di mitra mentre tenta di coprire la ritirata dei compagni. Morirà la mattina seguente a Siena, all’ospedale Santa Maria della Scala, ad appena diciotto anni. Nessuno reclamerà le sue spoglie.

Non abbiamo foto di Robert, possiamo solo immaginarcelo dalle descrizioni dei compagni, che ce lo ritraggono come bello, biondo e nel fiore della giovinezza. A ottant’anni da quegli avvenimenti, ho provato a dare a Robert un’immagine, un’ipotesi di corpo, e l’ho fatto coi soli strumenti che possiedo: quelli dell’azione artistica.

I risultati di questa riflessione saranno visibili presso le Stanze della Memoria, in via Malavolti 9 a Siena, dal 9 marzo al 20 aprile.