Inaugurazione della Biblioteca Morvidi di Manciano

Foto RocchiIl Comune di Manciano e il Circolo Arci Manciano invitano le istituzioni, le associazioni e la cittadinanza all’inaugurazione della Biblioteca Comunale.

…dalle ore 16.00
Nuovo Cinema Moderno di Manciano:
Saluto delle istituzioni, presentazione del progetto di recupero e del nuovo allestimento dei locali
…a seguire visita alla sede della biblioteca.

Interverrà Luciana Rocchi, Direttore dell’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.

L’ISGREC da tempo ha in corso una collaborazione con il Comune di Manciano e con un gruppo di giovani (ARCI Manciano), cui il Comune ha affidato la getsione della biblioteca. L’Istituto ha curato il riordino e l’inventariazione dell’archivio della Cooperativa di consumo di Manciano, attualmente conservato nella sede ARCI.

comune di Manciano:
0564625342 biblioteca@comune.manciano.gr.it
Circolo arci Manciano:
0564629591 arci.manciano@gmail.com




Ricordare e ripercorre la nostra storia: il trekking urbano a Siena

“Rtrekking urbano sienaicordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla grande guerra”: questo il titolo della XI° Giornata Nazionale del Trekking Urbano, manifestazione che si terrà venerdì 31 ottobre in 38 città italiane, tra cui Siena, città nella quale nacque nel 2003 la prima esperienza di Trekking Urbano.
L’ISTITUTO STORICO della RESISTENZA SENESE e dell’ETÀ CONTEMPORANEA ha aderito con entusiasmo al progetto che il Comune di Siena propone per questa edizione con l’apertura straordinaria delle STANZE DELLA MEMORIA, venerdì 31 OTTOBRE dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Nell’occasione, sarà possibile visitare il percorso museale sulla storia del fascismo e dell’antifascismo senese e vedere alcuni passi del DVD che fa parte della recente pubblicazione dell’Istituto “Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento senese tra storia e letteratura”.
E’ una pubblicazione che non casualmente ha visto la luce in questo 2014, anno in cui ricorre il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra e il 70° della Liberazione di Siena. Due tappe drammatiche che hanno segnato in profondità la storia nazionale e locale di cui è possibile rintracciare memoria in tanti monumenti, targhe, cippi, strade di cui la città è ricca. Un itinerario ideale per chi voglia conoscere la città sotto altra angolatura e dare significato ad avvenimenti ed eventi che rischiano, a distanza di così tanti anni, di perdersi nel flusso continuo della storia.
La visita alle Stanze della Memoria è a numero chiuso, per cui chi è interessato è bene prenoti allo 0577 40137, tutte le mattine dalle 10 alle 12.




Una giornata di studio all’Università di Pisa in onore di Paolo Pezzino

31144_pezzinoIl dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa dedica una giornata di festa e un’occasione di riflessione storiografica al professor Paolo Pezzino, docente ordinario di Storia contemporanea dell’Ateneo che recentemente è andato in pensione. L’incontro, che si terrà venerdì 31 ottobre alle ore 15 nell’Aula Liva dello stesso dipartimento, sarà animato dalle Lectio Magistralis di due illustri colleghi e studiosi, Salvatore Lupo, dell’Università di Palermo, e Philip Cooke, dell’University of Strathclyde di Glasgow, che presenteranno e discuteranno il contributo del professor Pezzino alla storiografia sull’Italia contemporanea. L’iniziativa, che sarà coordinata dal direttore del dipartimento, Alessandro Polsi, sarà allargata alla partecipazione dei tanti amici, colleghi e allievi che in questi anni hanno collaborato con il professor Pezzino.

Nato a Pescara nel 1948, Paolo Pezzino si è formato e ha insegnato all’Università di Pisa, fino a essere chiamato come ordinario nella cattedra di Storia contemporanea. Nel corso della carriera ha ricoperto le cariche di direttore del dipartimento di Storia moderna e contemporanea tra 2000 e 2003 e di prorettore ai Rapporti con il territorio nel quadriennio 2003-2006.

Partendo dagli studi sulla società meridionale – un interesse avviato con la storia della riforma agraria e successivamente allargato alla storia della criminalità organizzata – il professor Pezzino si è occupato soprattutto di storia dell’antifascismo, della Resistenza e dei crimini di guerra, apportando un contributo basilare al filone di ricerca sulla storia delle stragi naziste che, dalla metà degli anni novanta, ha contribuito a fornire nuovi schemi interpretativi della storia dell’Italia, tra fascismo, guerra mondiale e transizione alla repubblica.

Da sempre legato al mondo della scuola, Paolo Pezzino ha mantenuto negli anni una costante attenzione ai circuiti extra-accademici di formazione della coscienza storica nel nostro paese, cimentandosi con progetti di ricerca di storia locale, progettazione e realizzazione di strutture museali, manifestazioni diverse di quella che in ambito anglosassone viene chiamata “public history”.

Il professor Pezzino è stato consulente tecnico della Procura Militare di La Spezia, che ha indagato sulle stragi naziste, e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause di insabbiamento dei fascicoli relativi alle stragi nazifasciste. Membro della Commissione storica italo-tedesca, attualmente coordina il Comitato scientifico del progetto “Per un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia“, promosso dall’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia e dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, finanziato dal governo tedesco come forma di riparazione dei crimini compiuti durante il secondo conflitto mondiale.

(Fonte unipi.it)




“Gli ebrei a Livorno: il Mediterraneo e l’ebraismo Sefardita, cultura economia e tradizione”

La Sinagoga di Livorno

La Sinagoga di Livorno

Prende il via il 31 ottobre 2014 alle 18, alla Bottega del Caffè di viale Caprera, 35, il ciclo di conferenze culturali “Guardare al passato per progettare il futuro” promosse dal Centro Sociologico Italiano espressione socio-culturale della Gran Loggia d’Italia. La prima conferenza verterà sul tema “Gli ebrei a Livorno: il Mediteraneo e l’ebraismo Sefardita, cultura economia e tradizione”. Relatore il dott. Guido Guastalla. Scopo dell’iniziativa, così come specificato dal Centro Sociologico Italiano, è di “fare emergere quelle potenzialità sopite di libertà e uguaglianza insite in ogni essere umano e cittadino libero e di buoni costumi”.




“L’uomo che salvò la torre” e una nuova sezione per la mostra “Pane e bombe” a Pisa

CriticalPast sett1944 02 (1)Giovedì 30 ottobre alle ore 21:00, MemorySharing e Acquario della Memoria inaugurano l’apertura di una nuova sezione della mostra-cantiere PANE E BOMBE: nuove testimonianze, nuovi filmati, altre storie, altri piccoli tasselli che si aggiungono alla cornice della Storia con la esse maiuscola e alla ricca esposizione multimediale sostenuta dal Comune di Pisa e ospitata dal Centro Espositivo Museale SMS dal 9 ottobre al 16 novembre.

Nell’occasione sarà riproposto, in collaborazione con l’Università di Pisa, un evento che ha riscosso grande successo questa estate: la lettura, a cura di Federico Guerri e dell’associazione Arsenale delle Apparizioni, de “L’UOMO CHE SALVO’ LA TORRE”. La storia di Leon Weckstein, vedetta del 363° Reggimento di Fanteria di stanza a Boccadarno, a cui sarebbero bastate sei parole per buttar giù la Torre di Pisa e liberare la città dai nazisti, mentre invece decise di salvare la torre. La liberazione della città di Pisa in un racconto sulla paura, sulla bellezza, sulla pazienza.

L’intervista a Weckstein è parte della mostra PANE E BOMBE, la si può vedere e ascoltare dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19.

Il 30 ottobre la mostra rimarrà invece aperta fino al termine dell’evento.

L’ingresso è libero alla mostra e all’evento.




Al suono delle campane sarà il segnale.

donneFi44Alle ore 10,30 all’Auditorium dell’Archivio di Stato di Firenze, Regione Toscana, Archivio di Stato, Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonaccorsi” presentano il Reading Al suono delle campane sarà il segnale: i giorni dell’occupazione nazifascista e della battaglia per la Liberazione della città ripercorsi attraverso le memorie e i diari delle donne.

Selezione dei testi Elisa Caramazza

Letture Gianna Deidda, Angela Giuntini, Elisa Caramazza

Percussioni Andrea Laschi

Drammaturgia e regia Gianna Deidda

Con la partecipazione degli alunni dei licei “Galileo” e “Castelnuovo” di Firenze e del liceo “Virgilio” di Empoli
a cura di Giuseppina Frisina, Stefano Guigli, Elena Paolini

Progetto a cura di Marta Baiardi, Francesca Klein, Rosalia Manno, Anna Scattigno




Mostre temporanee, incontri e visite guidate nella rinnovata sede del Centro di Documentazione Giovanni Michelucci di Pistoia

Michelucci“Il disegno aiuta a comprendere quei passaggi attraverso cui è stato possibile il trasferimento dal foglio alla materia. Allo stesso modo come lo spartito musicale indica il tessuto dell’opera meglio della sua esecuzione”.
Giovanni Michelucci
Si inaugura mercoledì 29 ottobre nella sede del Centro di Documentazione Michelucci in Palazzo Comunale a Pistoia un ciclo di incontri, di visite e di mostre tematiche sull’opera di Giovanni Michelucci, promosso dalla Fondazione Giovanni Michelucci e dal Comune di Pistoia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio volto alla tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio grafico dei disegni autografi di Giovanni Michelucci conservati presso la sede del Centro di Documentazione pistoiese, anche in vista del trasferimento nella parte storica dell’antico Ospedale del Ceppo.
Il progetto, realizzato dalla Fondazione Michelucci in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, prevede anche la messa in sicurezza dei 266 disegni originali esposti, sostituiti con copie in scala 1:1 ad altissima definizione, e la realizzazione di un catalogo completo, digitalizzato e consultabile online di tutti i 2.168 disegni autografi di Michelucci, corredati di schede descrittive.
Cinque sono le mostre tematiche di disegni originali, arricchite da incontri e visite guidate ad alcune delle opere pistoiesi dell’architetto. Dopo tanti anni di esposizione, per esigenze di conservazione, si è reso necessario procedere alla sostituzione dei disegni in mostra al Centro di Documentazione rinnovando l’itinerario didattico espositivo.
Il corpus dei disegni a mano libera costituisce il patrimonio più autentico dell’originalità creativa di Michelucci e la testimonianza più autorevole di quello spirito di libertà interiore e creativa con cui affrontava le sfide progettuali. I disegni autografi, frutto di una straordinaria energia grafica, costituiscono una preziosa documentazione del suo fare architettonico e ne rappresentano la trascrizione grafica intuitiva-intellettiva come momento di nascita e sviluppo dell’idea progettuale e come momento di verifica delle spazialità immaginate. Sono disegni realizzati a matita, penna e inchiostro, talvolta a pennello, con qualche velatura di acquerello, attraverso condensazione e rarefazione di segni, un tratto grafico più diffuso o insistito, più nervoso o disteso.
Per il loro valore artistico, architettonico e culturale i disegni di Michelucci sono stati esposti nelle principali capitali europee, da Londra a Parigi a Berlino a Roma, e in numerose altre città.
Il programma delle iniziative, a cura della Fondazione Michelucci, avrà inizio mercoledì 29 ottobre 2014 con la mostra “Disegni e parole” e terminerà il 18 gennaio 2015. All’inaugurazione sono previsti gli interventi del sindaco Samuele Bertinelli, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Ivano Paci, del presidente della Fondazione Michelucci Giancarlo Paba, del presidente dell’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Pistoia Alessandro Baldi, della responsabile dei musei comunali e del centro di documentazione Michelucci Elena Testaferrata.
Le altre mostre tematiche di disegni originali che si succederanno nel tempo hanno per titolo: “Spazi comunitari”, “Natura, struttura architettura”, “Architetto e artigiano”, “Architetture immaginate in cinque progetti non realizzati”. Agli incontri dedicati ad “Architettura, arte e paesaggio”, “Architettura e artigianato”, “Il modello digitale per l’analisi e la comunicazione dell’architettura” parteciperanno come relatori architetti, studiosi e operatori di diverse discipline e vari ambiti di impegno. Arricchiscono il programma le visite guidate ad alcune opere di Michelucci.

PROGRAMMA
Centro di Documentazione Giovanni Michelucci – Palazzo Comunale di Pistoia
Ingresso gratuito, da giovedì a domenica, ore 10-18
Cinque incontri e visite guidate tra le iniziative in programma
Disegni e parole
mercoledì 29 ottobre – domenica 9 novembre 2014
mercoledì 29 ottobre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Visita al Centro di Documentazione Michelucci
Spazi comunitari
mercoledì 12 novembre – domenica 23 novembre 2014
mercoledì 12 novembre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
sabato 22 novembre
ore 10.00 Visita alla chiesa delle Sante Maria e Tecla alla Vergine
Natura, struttura, architettura

giovedì 27 novembre – domenica 7 dicembre 2014
giovedì 27 novembre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Sala del Consiglio del Palazzo Comunale
Incontro sul tema “Architettura, arte, paesaggio”

Architetto e artigiano

giovedì 11 dicembre – domenica 21 dicembre 2014
giovedì 11 dicembre
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Sala del Consiglio del Palazzo Comunale

Incontro sul tema “Architettura e artigianato”
venerdì 12 dicembre
ore 17.00 Visita alla sede della Cassa di Risparmio di via San Matteo

Architetture immaginate in cinque progetti non realizzati
giovedì 8 gennaio – domenica 18 gennaio 2015
giovedì 8 gennaio
ore 16.00 Inaugurazione mostra
ore 17.30 Sala Maggiore del Palazzo Comunale
Incontro e proiezione video sul tema “Il modello digitale per l’analisi e la comunicazione dell’architettura”

Per info e prenotazioni Fondazione Giovanni Michelucci
www.michelucci.it – segreteria@michelucci.it – tel. +39 055 597149




“GIORGIO LA PIRA – SINDACO DELLA PACE”

Rai Cultura, diretta da Silvia Calandrelli, presenta Italiani con Paolo Mieli, in onda martedì 28 ottobre alle ore 21.30 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat.
La vita, le idee, la visione politica, la capacità di immaginare un mondo diverso, è il filo conduttore della prima serie di sette puntate di Italiani dedicata ai grandi personaggi che hanno dato lustro alla vita politica, sociale e culturale del Paese. Paolo Mieli ci condurrà lungo un percorso di conoscenza nella vita di questi Italiani, nell’epoca in cui sono vissuti e nei fatti di cui sono stati protagonisti, attraverso interviste a familiari e studiosi, immagini e sequenze di repertorio delle Teche Rai, capaci di ricreare una “cronaca in presa diretta” della biografia dei singoli protagonisti.
“GIORGIO LA PIRA – SINDACO DELLA PACE”
Di Antonia Pillosio
Il 29 giugno 1955 il quotidiano francese Le Monde scrive: “Giorgio La Pira: chi non conosce oggi questo piccolo uomo vivace e dolce, questo ‘cristiano da choc’ che si è lanciato nella vita pubblica senza nulla concedere alla potenza del denaro, né perdere nulla del suo temperamento d’asceta?” Attraverso testimonianze, appunti, immagini inedite delle Teche Rai e fotografie provenienti dalla Fondazione Giorgio La Pira di Firenze, il documentario racconta la vita di un uomo centrale nella politica del secondo dopoguerra italiano, così come fondamentale è stato il suo apporto alla stesura della carta costituzionale. A ricordare il ruolo e il valore di Giorgio La Pira, Ettore Bernabei, suo amico e collaboratore, Ugo De Siervo, ex Presidente della Corte Costituzionale e suo allievo, Matteo Primicerio, Presidente della Fondazione La Pira Firenze, Giulio Andreotti, Amintore Fanfani, Vittorio Citterich.
“Era un democristiano atipico – racconta in un’intervista di alcuni anni fa il giornalista Vittorio Citterich – perché come lui stesso diceva ”io non ho la tessera di nessuno, l’unica tessera che ho è quella del battesimo”.
Giorgio La Pira, nasce a Pozzallo in provincia di Ragusa il 9 gennaio del 1904. Nel 1946 viene eletto Deputato alla Costituente e formula con Moro, Dossetti, Calamandrei e Togliatti i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana affermando le libertà civili e religiose, il diritto al lavoro, il valore della persona umana. ”Viene scelto alla Costituente perché – sottolinea Ugo De Siervo – era uno dei pochi cattolici democratici che si era decisamente esposto contro il fascismo e contro la discriminazione razziale. “I suoi obiettivi erano i poveri, era la conversione della Russia e la pace universale, lui lavorava su questa prospettiva – ricorda in un documento delle Teche Rai Giulio Andreotti, che aggiunge: “Era convinto che dovesse essere perseguita una politica di pace universale”.
Negli anni a seguire, La Pira sarà sottosegretario al Ministero del Lavoro, Sindaco di Firenze e per tre volte membro della Camera dei Deputati. Una storia di battaglie politiche e civili ma soprattutto di fede per un uomo che, l’impegno religioso e civile, inducono a muoversi con decisione verso obiettivi concreti e per lui sacri: il lavoro, la casa, il pane.
La Pira segna la vita politica nazionale ma anche quella estera con sorprendenti iniziative. “Nel 1965 si rese conto che il pericolo del Vietnam era il problema principale per la Pace del mondo – racconta Mario Primicerio – e così decise di andare in Vietnam ad Hanoi per parlare con Ho Chi Min.”
A sei anni dalla sua morte, il 5 novembre del 1977, gli sono riconosciute le virtù eroiche e la fama di santità che portato l’arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli a presentare nel 1983 la richiesta per introdurre la causa di beatificazione.