L’urlo contro il regime. Gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre.

Alle ore 17.00, presso la sede dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (via Carducci 5/37), all’interno del nuovo ciclo di “È la nostra Storia. Conversazioni sul Novecento. VIII ciclo: Antifascismo, diritti, libertà”, presentazione del volume di Leila El Houssi, L’urlo del regime. Gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre (Carocci, 2014).

Intervengono: Patrizia Audenino, Antonio Bechelloni e Fulvio Conti.

Sarà presente l’autrice.




Cambiare la campagna e inventare una città

Mercoledì 21 ottobre  |  Ore 15  |  Località Grancia, Acquedotto del Fiora

 
CAMBIARE LA CAMPAGNA
E INVENTARE UNA CITTÀ.
Grosseto e la Maremma tra anni Cinquanta e tempo presente
attraverso le “memorie di carta”
 
 
Emilio Bonifazi – Sindaco del Comune e Presidente della Provincia di Grosseto
Adolfo Turbanti – Presidente dell’ISGREC
Presentazione
 
Luciana Rocchi – Direttrice dell’ISGREC
Mutamenti del paesaggio rurale e spazi urbani
Ilaria Pescini – Regione Toscana
Memorie di un territorio: l’archivio della Grancia
 
Elena Vellati – ISGREC
Le carte dell’Acquedotto del Fiora
Tiberio Tiberi – Presidente Acquedotto del Fiora Spa
Gli investimenti nel sistema idrico integrato per la città che cresce e cambia
 
Proiezione di filmati dell’Istituto Luce
 
 
 
Info: Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea Onlus | Via De’ Barberi, 61  | 58100 Grosseto 
Tel/fax 0564 415219 | www.isgrec.it  |  segreteria@isgrec.it



Archivi di grandi donne

Dal 20 Ottobre si aprono le iscrizioni al corso che inizierà l’11 novembre e si terrà ogni mercoledì dalle 17,30 alle 19 a CiviCa. Info: 0558833448 – cultura@comune.calenzano.fi.it

Il progresso tecnologico del nostro tempo che sembra aver spazzato via tutte le forme di scrittura tradizionale piano piano ci sta permettendo di accedere ai documenti del passato in modalità inedite restituendoci un nuovo rapporto con la parola manoscritta.
Il corso, dopo un incontro introduttivo, si propone di presentare, in maniera divulgativa ma corretta, tre archivi femminili oggi disponibili in rete grazie a importanti progetti di digitalizzazione.
I personaggi proposti appartengono ad epoche e culture diverse ma hanno in comune la scrittura. Sono: Emma Rotigliano Corcos (1860-1933), moglie del pittore Vittorio Corcos, che ha intrattenuto corrispondenze epistolari con molti intellettuali della sua epoca e in particolare con Giovanni Pascoli. Jane Austin (1775-1817) scrittrice inglese di grandissima fama i cui manoscritti sono stati oggetto di un grande progetto di digitalizzazione e sono consultabili in rete. Margherita Datini (1335-1410) moglie di Francesco Datini con il quale ha intrattenuto una fitta e interessante corrispondenza che è stata completamente riprodotta in forma digitale.
L’incontro finale si terrà presso l’Archivio di Stato di Prato per vedere da vicino le lettere di Margherita e visitare Palazzo Datini con una guida esperta che ci condurrà in una sorta di “viaggio nel tempo”.

L’INSEGNANTE. Francesca Capetta, di professione archivista, si dedica da molti anni al riordino e alla valorizzazione di fondi storici. Ha lavorato a progetti di rilievo nazionale e su molte tipologie di documenti, ha un particolare interesse per gli archivi di persona e per gli epistolari. Consigliera nel direttivo regionale di ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana).

INFORMAZIONI. Quattro lezioni e una visita guidata gratuita ogni mercoledì dalle ore 17.30 alle 19.00 a cominciare dall’11 Novembre presso la Sala Polivalente della Biblioteca Comunale di Calenzano in Via della conoscenza, 11
•Quota d’iscrizione € 35,00
•Iscrizioni a partire dal 20 ottobre presso il Servizio Cultura – Piazza Vittorio Veneto, martedì 15 – 18 , mercoledì e venerdì 9 – 13. Tel. 055/8833448 cultura@comune.calenzano.fi.it




Un concerto per l’anniversario della nascita di Mario Luzi

Il 20 ottobre 1914 nasceva il poeta Mazio Luzi; nel giorno del suo compleanno il Comune di Firenze lo ricorderà con un concerto interamente dedicato alla sua poesia, messa in musica da sette compositori italiani: Luca Antignani, Alessandro Magini, Alessandra Bellino, Antonio Covello, Federico Gardella, Enrico Correggia, Alessandro Solbiati. Si tratta di composizioni per sei voci femminili soliste e pianoforte eseguite dell’Ensemble Six Voix Solistes (Résonance Contemporaine), diretto da Alain Goudard. L’iniziativa è promossa e sostenuta dal Comune di Firenze, dall’Istituto di Cultura Francese di Firenze, da Résonance Contemporaine (Bourg-en-Bresse, Francia), dalla Regione Rhône-Alpes (Francia), dalla casa discografica EmaRecords. La collaborazione italo-francese vuol essere anche una simbolica testimonianza dello stretto rapporto che legava il poeta fiorentino alla cultura francese. In occasione del concerto sarà presentato il CD “Frasi nella luce nascente” / “Phrases au point du jour” (EmaRecords).
Il concerto, ad ingresso libero, si terrà martedì 20 ottobre, alle ore 17.30 presso la Sala Brunelleschi al Palagio di Parte Guelfa alla presenza del sindaco.

Programma del concerto “Frasi nella luce nascente” / “Phrases au point du jour”

1 : Improvvisazione (6 voix de femmes et piano)
2 : Luca Antignani, Nome – Non Nome, (6 voix de femmes et piano)
3 : Giacinto Scelsi, Chemin du rêve, (piano)
4 : Alessandro Magini, Per Nome, (6 voix de femmes et piano)
5 : Alessandra Bellino, S’apri acqua di roccia, (6 voix de femmes et piano)
6 : Antonio Covello, Rientrata la parola, (pièce électroacoustique)
7 : Federico Gardella, Im Freien zu singen, (6 voix de femmes et piano)
8 : Giacinto Scelsi, Comme un cri traverse un cerveau, (piano)
9 : Enrico Correggia, Voce ancora umana, (6 voix de femmes et piano)
10 : Alessandro Solbiati, Durissimo Silenzio, (6 voix de femmes et piano)

Résonance Contemporaine – L’Ensemble de Six Voix Solistes

Anne-Emmanuelle Davy, soprano
Leila Benhamza, soprano
Heather Newhouse, soprano
Sophie Poulain, mezzosoprano
Christel Boiron, mezzosoprano
Audrey Pevrier, alto
Hélène Péronnet, mezzosoprano
Ancuza Aprodu, pianoforte
Alain Goudard, direttore

L’Ensemble è sostenuto da Ministère de la Culture et de la Communication – DRAC Rhône-Alpes, Conseil Régional Rhône-Alpes, Conseil général de l’Ain, Ville de Bourg-en-Bresse.




La crisi dell’Italia repubblicana. In prospettiva storica.

L’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e l’Associazione Vie Nuove presentano un corso di formazione per la cittadinanza dedicato all’analisi delle trasformazioni che hanno investito l’Italia negli ultimi decenni, per fornire gli strumenti di conoscenza per leggere il tempo presenteed interrogarsi sul futuro del nostro paese. Proponendo un dialogo fra storici e scienziati sociali, gli incontri intrecciano la prospettiva di medio periodo, utule a comparare le diverse stagioni della storia dell’Italia repubblicana, con il presente.

Il corso è composto di 5 incontri tenuti il lunedì dalle 17.00 alle 19.00 presso la sede dell’Associazione Vie Nuove in Viale Giannotti 13, Firenze.
Iscrizione per la copertura delle spese di segreteria: 10 euro. Gratuito per studenti ed insegnanti.

Per info:  Associazione Vie Nuove 055683388; ISRT 055284296 – isrt@istoresistenzatoscana.it

Coordinamento scientifico: prof. Simone Neri Serneri, Presidente ISRT – Università di Siena, prof. carlo Spagnolo, Università di Bari.

Programma del Corso

19 ottobre
La crisi dei partiti di massa in un sistema politico in trasformazione
con Alberto De bernardi (Università di Bologna) e Luca Verzichelli (Università di Siena)

26 ottobre
Quale lavoro per quali lavoratori? vecchie e nuove figure sociali tra produzione e consumo
con Pietro Causarano (Università di Firenze) e Alessandra pescarolo (Irpet)

2 novembre
Dal miracolo economico alla globalizzazione: sopravviverà la vocazione manifatturiera?
con Massimo D’Angelillo (economista, Genesis Ravenna), Luciano Segreto (Università di Firenze)

9 novembre
In cerca della società civile, tra movimenti collettivi, populismi mediatici e controllo criminale del territorio
con Marica Tolomei (Università di Bologna) e Carlo trigilia (Università di Firenze)

16 novembre
L’Italia in Europa: anomalia o modello di integrazione?
con Maurizio Cotta (Università di Siena) e Federico Romero (Istituto Universitario Europeo)

 




Pistoiesi nella Resistenza in Albania e Montenegro: appello ai cittadini in possesso di documenti

Sabato 17 ottobre la Sala Maggiore del Palazzo Comunale ospiterà, per il secondo anno consecutivo, la giornata di studi dal titolo “Soldati pistoiesi e toscani nella Resistenza in Albania e Montenegro dal 1943 al 1945”. L’Amministrazione, in collaborazione con il Cudir (comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane del Comune di Pistoia), sta portando avanti un progetto di ricerca sulle vicende dei soldati italiani, in particolar modo pistoiesi, impegnati nella Resistenza in Albania e Montenegro dopo l’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’armistizio.

Con il contributo di storici, scrittori e docenti universitari sarà approfondito il periodo dall’inverno tra il ’43 e il ’44 alla primavera in cui le offensive tedesche misero fortemente in crisi la Resistenza. Si tratta di una pagina poco nota di storia nazionale, che racconta dei tanti militari italiani che parteciparono alla Resistenza contro i nazisti in Albania e Montenegro. Anche se colti impreparati dall’armistizio, molti di questi uomini rifiutarono di arrendersi e consegnarsi ai tedeschi, battendosi al fianco delle formazioni partigiane locali e contribuendo non poco all’andamento della guerra contro il nazismo.

L’interesse per questi avvenimenti è legato anche al fatto che, alla data dell’armistizio, due reggimenti di fanteria con grande presenza di soldati pistoiesi – l’83° della divisione Venezia e il 127° della divisione Firenze – in Montenegro e in Albania si opposero all’ordine di consegnarsi ai tedeschi e li combatterono, dando un forte contributo nella lotta per la liberazione dal nazifascismo.

La giornata di studio si articolerà in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. Dalle 9 alle 12.30, dopo il saluto del sindaco Samuele Bertinelli, interverranno lo storico Massimo Coltrinari, la scrittrice Lia Tosi, la docente dell’università di Tirana Nevila Nika, lo scrittore Visar Zhiti, rappresentante dell’Ambasciata albanese per la Santa Sede, e lo storico Milovan Pisarri da Belgrado. Dalle 15.30 alle 18 sarà la volta degli storici Eric Gobetti, Armando Pitassio, Riccardo Maffei e del montenegrino Slavko Burzanovic.

Per arricchire questo percorso di studi che l’Amministrazione intende continuare a sviluppare, il Comune e gli organizzatori rivolgono un appello ai cittadini in possesso di documenti che riguardino questo momento storico: chi volesse può consegnare lettere, fotografie o memorie di parenti e amici all’ufficio del sindaco.




Dietro la Grande Guerra. Lettere tessuti Immagini Storie

Cosa accadde durante la Grande Guerra a Prato e in Val di Bisenzio? Vi raccontiamo la storia delle fabbriche ausiliarie pratesi, le donne della Valbisenzio diventate operaie e la loro protesta contro la guerra, gli enti assistenziali e gli ospedali territoriali le storie personali e inedite di uomini e ragazzi che hanno combattuto la Grande Guerra in trincea, ma anche qui, lontano dal fronte.
Alla Villa del Mulinaccio in occasione dei 100 anni della Grande Guerra, foto d’epoca, documenti inediti, illustrazioni, tessuti e materiale sanitario originale della CRI. Di grande impatto la stanza dei ricordi, la sezione dedicata a storie emblematiche di donne e uomini nella Grande Guerra, narrate grazie alle loro lettere dal fronte, agli oggetti personali, alle testimonianze tramandate di generazione in generazione.

Inaugurazione SABATO 17 OTTOBRE ore 16,00 – ingresso libero e visita guidata

A cura di Comune di Vaiano e in collaborazione con CRI – comitato provinciale di Prato e Museo della Deportazione e Resistenza di Prato

La mostra resterà aperta fino a domenica 29 novembre.

ORARI sabato ore 15-19 domenica 10-13 e 15-19

INGRESSO LIBERO Gruppi e scuole su prenotazione anche in altro orario

INFO www.comune.vaiano.po.it – 338 7852103

www.fondazionecdse.it – info@fondazionecdse.it

SEZIONI DELLA MOSTRA

Piano inferiore

Sala 1: I grandi numeri della Grande Guerra Il quadro politico ed economico dell’Europa nel 1915-1918 attraverso le illustrazioni della Domenica del Corriere e le cartoline d’epoca.

Sala 2: In fabbrica per l’esercito, in fabbrica per lottare Cosa producevano i grandi lanifici pratesi per il Ministero della Guerra? Che rapporto esisteva tra l’Unione Industriali e la Croce Rossa? Cosa fece innescare la scintilla della protesta operaia a La Briglia nel 1916? Lo scopriremo grazie a tessuti originali, a documentazione inedita e suggestive foto d’epoca.

Sala 3: Teresa Meroni e la marcia delle donne Un appassionato racconto per immagini di questa straordinaria donna a capo della Lega Laniera e della incredibile protesta per la pace partita dalle donne della Valdibisenzio nel luglio 1917.

Sala 4: Voci dal fronte Una video installazione fa rivivere le storie e le emozioni dei tanti ragazzi del territorio pratese spediti in trincea. Le lettere e le cartoline originali prendono vita e ci raccontano la Grande Guerra dei soldati e dei prigionieri. Materiale originale dell’archivio di Mauthausen testimonia l’esistenza e l’utilizzo di questo campo di prigionia anche nella I Guerra Mondiale.

Sala 5: L’emergenza sanitaria e l’impegno di Croce Rossa Una panoramica sulla sanità bellica e sull’impegno di Croce Rossa e di altri enti assistenziali per tamponare l’emergenza sanitaria sarà possibile grazie alle suggestive foto degli ospedali militari allestiti da CRI presso il convitto Cicognini, l’istituto Tullio Buzzi e palazzo Vaj, le poco conosciute esperienze dei punti di primo soccorso in vallata, come il Convalescenziario di Usella presso la Villa Guicciardini e al prezioso e particolare materiale sanitario d’epoca.

Piano superiore

Sala 6: Un’infermeria da campo del 1915 Grazie al Comitato Regionale Toscana di CRI sarà allestito un punto di primo soccorso e infermeria con arredi, materiali sanitari e uniformi originali del periodo 1915-1918.

Sala 7: La stanza dei ricordi Di grande impatto emotivo la sezione dedicata alle storie esemplari di uomini e donne del nostro territorio che a vario titolo hanno vissuto e combattuto la Grande Guerra; i loro racconti ci arrivano dalle lettere dal fronte, dai loro oggetti personali, dalle testimonianze familiari tramandate di generazione in generazione.

Sala 8 e 9: Dalla guerra di Libia alla Grande Guerra Un percorso didattico pensato per i più piccoli in cui i grandi temi legati alla I Guerra Mondiale (le fabbriche, la fame, le emigrazioni, la Spagnola…) dialoghino con la microstoria dei personaggi locali e della loro memoria.




La “grande guerra” di Novello e Ida, una storia d’amore e di speranza

“Non ti preoccupare, finirà presto. Siamo forti noi italiani. Andiamo là, gli facciamo paura e torniamo”. Così Novello, appena richiamato alle armi (primavera 1915), cercava di rassicurare Ida, sua moglie, visibilmente preoccupata alla notizia che il marito avrebbe dovuto partire di lì a poco per la guerra contro l’Austria.

Una storia tra realtà e romanzo, sicuramente un documento di denuncia sulla “grande guerra”, che Cinzia Giuntoli ci racconta nel libro “Un treno per la luna. Una storia dalla Grande Guerra”, che sarà presentato alla Biblioteca Comunale “Vallesiana” sabato 17 ottobre 2015, alle ore 17.30.

Alla presentazione interverranno Carla Benedetti e l’Assessore alla Cultura Claudia Centi, con alcune letture a cura di Loredana D’Ermiliis. Sarà presente l’autrice.

Il libro, edito da Fuori onda (2014), è ambientato in un piccolo borgo rurale della Toscana, nel quale l’atmosfera di vita semplice, povera ma tranquilla vengono letteralmente spazzate via dalla guerra, che costringe tanti giovani contadini, magari appena sposati (come Novello), ad essere catapultati in una dimensione orribile: la vita di trincea.

Oltre al dramma dei soldati, il volume però racconta anche quello dei familiari, costretti a vivere questa “maledetta guerra” (per riprendere l’indovinata definizione di Lorenzo Del Boca) tra le mura domestiche, alternando momenti di speranza a notizie tragiche.

Il libro, che si dipana attraverso il rapporto epistolare di Novello e Ida, è una limpida ricostruzione del dramma della “grande guerra” e della sua assurdità, unitamente alla forza indistruttibile dell’amore.