Eredità del Novecento-Arte e design nelle collezioni civiche livornesi

invito eredità Arte_Pagina_1Nell’immediato secondo dopoguerra la città di Livorno, che aveva sempre avuto una forte vocazione per l’arte contemporanea, iniziò, attraverso il “Premio Amedeo Modigliani”, una vera e propria campagna acquisti di opere d’arte. Il premio si tenne tra il 1955 e il 1967 e le sue due ultime edizioni portarono alla città dei lavori tanto straordinari, che il comune decise di dar vita ad un nuovo museo. Grazie alla collaborazione di un qualificato gruppo di curatori – Vittorio Fagone, Lara Vinca Masini e Aldo Passoni – nacque dunque il progetto di Villa Maria, che prese forma con la I Biennale del Museo Progressivo di Arte Contemporanea Città di Livorno 1974/75. Tramite una strategia chiara ed efficace, i curatori riuscirono a convogliare a Livorno un significativo numero di opere dei protagonisti dell’arte italiana del tempo, donate o acquistate a prezzo simbolico. Opere che permisero di fotografare in maniera ampia e articolata la situazione artistica italiana alla metà degli anni Settanta.
La fase iniziale di vita del museo fu molto vivace, caratterizzata da un buon numero di mostre così come da conferenze e convegni dedicati ai temi più attuali della ricerca artistica, ma per motivi diversi, lo slancio iniziale andò spengendosi tra la fine degli anni Settanta e l’inizio dei Novanta, quando l’Amministrazione comunale decise di chiudere il Museo Progressivo.

Questa storia verrà raccontata dalla mostra “Eredità del Novecento. Arte e design nelle collezioni civiche livornesi”, che si aprirà a settembre negli spazi della Fondazione Livorno e ai Granai di Villa Mimbelli. La mostra è divisa in due sezioni, una dedicata al design, curata da Antonella Capitanio, che si inaugurerà il 4 settembre alle 17.30 alla Fondazione Livorno e una dedicata all’arte, a cura di Mattia Patti, che si aprirà invece il 5 settembre, sempre alle 17.30, a Villa Mimbelli. Le due esposizioni, che resteranno aperte sino al 31 ottobre, sono il primo appuntamento, dopo la pausa estiva, del progetto Toscana ’900. Piccoli Grandi Musei 2015, promosso e organizzatoda Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Regione Toscana, in collaborazione con la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana.

La mostra di Villa Mimbelli racconta la storia della prima, sostanziosa campagna di acquisizioni dell’Amministrazione livornese. L’esposizione curata da Mattia Patti intende ripercorrere alcune esperienze, fra loro antitetiche, che la I Biennale documentava. Sono così ricostruite da un lato le sale dedicate alla Figurazione critica e narrativa, nelle quali, sulla scia della tradizione Pop e in connessione con nuove forme di figurazione, erano esposte opere legate a temi di politica e di analisi sociologica; dall’altro sono ricomposte le sale dedicate a La pittura verso la pittura e a I paradossi dello specifico, ove invece – negata qualsiasi idea di figura – erano presentati dei lavori concentrati sull’idea di processo costruttivo dell’opera, di percezione dell’immagine e di analisi degli elementi strutturali del sistema della pittura.

La mostra della Fondazione Livorno, dedicata al design e curata da Antonella Capitanio, narra invece una storia nella storia: quella della mostra Progetto – Struttura. Metodologie del design che nel 1975, sempre all’interno della I Biennale del Museo Progressivo, presentava le opere di sei designer – Mario Bellini, Giulio Gonfalonieri, Silvio Coppola, Franco Grignani, Bruno Munari e Pino Tovaglia – all’epoca riuniti nel Gruppo Exhibition Design, in un momento in cui insieme al successo internazionale del design italiano, coronato nel 1972 dalla mostra al MOMA di New York, era ormai da tempo maturato anche un forte ripensamento critico sul fare design. Grazie a quella esposizione le collezioni civiche livornesi acquisirono un materiale non comune, che oltre ad oggetti come l’Abitacolo di Bruno Munari e il prototipo della sedia Gru di Silvio Coppola, comprende una grande quantità di elaborazioni grafiche, testimonianza dell’iter progettuale delle varie opere, siano esse una lampada, un manifesto o anche solo un carattere tipografico.
In mostra la documentazione sarà arricchita anche da filmati e foto d’epoca relativi al prototipo dell’auto Kar-a-sutra ideata da Mario Bellini per la citata mostra del MOMA, vera origine di tutte le grandi e versatili monovolume divenute poi lo standard tendenziale del modo contemporaneo di intendere l’automobile.




A Bolgheri si parla e si proietta il film “In nome del popolo italiano” di Dino Risi

innimeProsegue il ciclo di incontri Un ospite fantastico: corso per restare umani, la serie di incontri che Bolgheri Art presenta per tutto il mese di agosto nel giardino del Centro Civico di Bolgheri (Livorno). Omaggio per i 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, gli incontri hanno per ogni serata un tema e un personaggio che, in maniera trasversale, dovrà continuare il discorso pasoliniano, senza nessuna forma di barriera o censura.  Il settimo e penultimo incontro è in programma martedì 25 agosto alle 21.30 (con ingresso libero) e sarà dedicato alla sceneggiatura edita da Erasmo In nome del popolo italiano. Ospite: Massimo Ghirlanda, tema: “Come giudicare noi stessi”. Seguirà la proiezione del film.




Associazione G. Borsi: un ciclo di conferenza sulla storia livornese del ‘900

giosue-borsi-1L’Associazone Culturale “GIOSUE’BORSI” di Livorno nell’ambito della kermesse “TOCCA LE STELLE A MONTENERO” (Livorno) organizza un ciclo di conferenze e visite guidate sulla storia livornese del ‘900. Le conferenze avranno luogo presso il Ristorante Conti, piazza del Santuario 17, a Montenero Alto. Questi i prossimi appuntamenti:

Lunedì 24 Agosto, ore 18,15:
“Giosuè Borsi e i livornesi alla Grande Guerra anticipazione di una mostra a cura di Carlo Adorni e Paolo Pasquali
Ore 19,30: Visita Guidata al Famedio di Montenero

Mercoledì 26 Agosto, ore 18,15:
“Lo sbarco all’Elba durante la seconda Guerra Mondiale”
a cura di Giuliano Ott

Giovedì 27 Agosto, ore 18,15:
“Era necessario ed inevitabile entrare in guerra nel 1915?
Introducono e partecipano al dibattito Attilio Palmerini e Paolo Pasquali
Moderatrice Nicoletta Borgioli

Venerdì 28 Agosto, ore 18,15:
“Enrico Mayer, grande educatore livornese” a cura di Giovanni Giorgetti

Lunedì 31 Agosto, ore 18,15:
“La Banda Bonnot… …fu così che l’automobile entrò nel mondo del crimine”
A cura di Giuseppe Giovannetti

 




“Don Milani tra vangelo e scuola” a Castiglioncello

Locandina-don-Milani-17-agosto-724x1024L’Associazione Alberto Ablondi, in collaborazione con il Comune di Rosignano marittimo, la Parrocchia di Castiglioncello e la struttura ricettiva del Casale del Mare, organizza a Castiglioncello per lunedì 17 agosto un incontro sul tema “Don Lorenzo Milani, tra Vangelo e scuola”. L’occasione è offerta dalla pubblicazione del libro “Don Milani. La vita” di Mario Lancisi, giornalista del Tirreno, edito da Piemme Editore. La scelta di presentare il libro a Castiglioncello, spiegano gli organizzatori, è dovuta anche al fatto che proprio in questa località don Milani trascorse le sue vacanze da ragazzo, insieme alla sua famiglia, nella villa “Il ginepro” costruita dal suo bisnonno.

All’incontro interverranno, oltre all’autore, l’insegnante Carla Roncaglia, già assessore all’istruzione del Comune di Livorno; don Francesco Fiordaliso, parroco di Castiglioncello; Emanuele Rossi, docente al Sant’Anna e presidente dell’Associazione Ablondi. Presenterà e coordinerà l’incontro l’assessore al turismo del Comune di Rosignano marittimo Licia Montagnani. L’appuntamento è al Casale del mare, nella Strada vicinale delle Spianate, per lunedì 17 agosto alle ore 18,30.




Giornata in memoria di Filippo Filippetti

ore 18:30 Commemorazione presso la lapide
Via Provinciale Pisana 354, Livorno (andando verso Via Firenze, alla ex-scuola di fronte al circolo ARCI “Tamberi”)
dalle ore 21:00 Mostre, distribuzione stampa e materiale anarchico
presso il Teatro Officina Refugio, Scali del Refugio, Livorno

FILIPPETTI-300x199Filippo Filipetti, giovane anarchico, viene ucciso il 2 agosto 1922 dai fascisti mentre si oppone, assieme ad altri antifascisti, ad una spedizione punitiva contro Livorno.
Il 2 Agosto 1922 un gruppo di giovani antifascisti, tra i quali alcuni anarchici, ingaggia uno scontro armato nei pressi di Pontarcione con i camion dei fascisti. Muore nella sparatoria Filippo Filippetti, membro degli Arditi del Popolo, sindacalista dell’USI per il settore edile.

Nell’estate del 1922 si giocano le ultime carte per fermare la reazione antiproletaria: il paese è attraversato da un crescendo di aggressioni compiute dai fascisti nei confronti delle organizzazioni del movimento operaio e dei singoli militanti; si contano decine di morti fra gli antifascisti.
Da mesi l’Unione Anarchica Italiana e il giornale “Umanità Nova” si battono a sostegno del movimento degli Arditi del Popolo, per costituire un fronte unico proletario che organizzi la difesa.
Su iniziativa del Sindacato Ferrovieri Italiano è costituita l’Alleanza del Lavoro, a cui partecipano tutti i sindacati, con l’appoggio dell’Unione Anarchica, del Partito Repubblicano, del Partito Comunista e del Partito Socialista.

L’Alleanza del Lavoro indice uno sciopero generale ad oltranza per fermare le violenze fasciste a partire dalla mezzanotte del 31 luglio.
I fascisti finanziati da agrari e industriali, armati da Carabinieri ed Esercito, protetti dalla monarchia e dalla chiesa, aggrediscono le roccaforti operaie.
In molte città, fra cui Piombino, Ancona, Parma, Civitavecchia, Bari i fascisti vengono respinti anche grazie all’azione degli Arditi del Popolo. Nel momento in cui la resistenza operaia cresce, CGL e PSI, sperando in un ennesimo compromesso, si ritireranno dalla lotta, aprendo la strada alla rappresaglia armata del Governo.

Livorno è uno dei centri dello scontro. Tra il 1° e il 2 Agosto 1922 squadre fasciste provenienti da tutta la Toscana lanciano la caccia agli antifascisti livornesi, facendo irruzione nei quartieri popolari che resistono all’invasione.
Molti furono gli assassinati in quei giorni. Popolani, militanti comunisti, anarchici, repubblicani e socialisti, tra i quali Luigi Gemignani, Gilberto Catarsi, Pietro Gigli, Pilade Gigli, Oreste Romanacci, Bruno Giacomini e Genoveffa Pierozzi.




Giuseppe Emanuele Modigliani il fratello ‘maggiore’

Modigliani

Il Circolo di Cultura Politica “G. E. Modigliani” di Livorno ha organizzato la Manifestazione che si terrà il giorno Martedì 28 Luglio 2015
dalle ore 17,30 dal titolo Da Livorno all’Europa. I Modigliani. Il Programma
Alle 17,30 ritrovo partecipanti in via Roma, 38. Visita guidata alla casa della famiglia Modigliani.
Alle 18,30 ritrovo in via Roma, 234, Parco del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo Villa Henderson
La famiglia Modigliani, relatore, Andrea Addobbati, Professore di Storia Moderna Università degli Studi di Pisa
presentazione del libro
Giuseppe Emanuele Modigliani il fratello ‘maggiore’, Atti del Convegno del 28 Ottobre 2012, Edizioni dell’Assemblea – Regione Toscana
Da Livorno all’Europa, relatore, Luciano Iacoponi, Presidente del Circolo “G. E. Modigliani”

a partire dalle ore 20,15, APERICENA
dalle ore h 21,15, Intermezzo musicale, Musica per l’Europa classica, contemporanea e popolare (Alfven, Beethoven, Brahms, Gambardella-Ottaviano, Lara, Lennon, Mascagni, Rodriguez, Strauss, Teodorakis e Autori vari di canti popolari)
a cura del Maestro di Fisarmonica, Giorgio Dari, e della Cantante Anna Maria Rossi
ore 22,30 – 23,30, Osservazione astronomica, a cura dell’Associazione Livornese Scienze Astronomiche
in caso di maltempo la Manifestazione si trasferirà dal Parco alla Sala del Mare del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo

Per partecipare alla Manifestazione è necessaria la prenotazione (rimborso spese: visita casa Modigliani, Apericena, Vigilanza, SIAE)
da effettuarsi all’indirizzo: circolomodigliani@gmail.com ovvero con sms al cellulare 348 8876692 ovvero con bonifico bancario a favore del Circolo “G. E. Modigliani” con la causale: quota Manifestazione 28 Luglio 2015 IBAN: IT70 C 05034 13900 000000002994
Quota di partecipazione 10 Euro
Per chi si iscrive contestualmente al Circolo “G. E. Modigliani”, la quota di partecipazione è di soli 5 Euro
Quota annuale iscrizione Circolo
“G. E. Modigliani”
socio ordinario ………….. 30 Euro
socio sostenitore ……….. 120 Euro

A tutti i partecipanti sarà consegnata copia del volume: Giuseppe Emanuele Modigliani il fratello ‘maggiore’. Socialismo, pace e libertà, Edizioni dell’Assemblea – Regione Toscana. Circolo di Cultura Politica “G. E. Modigliani”, Livorno
circolomodigliani.org
circolomodigliani@gmail.com
348 8876692




All’Isola d’Elba si ricorda Teseo Tesei

teseiIn occasione del 74° Anniversario della morte di Teseo Tesei, ufficiale superiore del Genio navale, nativo di Campo nell’Elba, caduto nell’azione eroica nelle acque di Malta il 26 luglio 1941, il 26 luglio alle 8 sarò celebrata la Santa messa nell’antica Chiesa del Porto di Marina di Campo dedicata a San Gaetano. Alla commemorazione è prevista la presenza di, Giancarlo Galli, vicesindaco di Campo nell’Elba, Marco Alberti della Capitaneria di Porto di Portoferraio Corpo della Marina Militare, Andrea Alati, congiunto della famiglia Tesei, Marzio Galeazzi, figlio dell’Ufficiale della Marina militare Comandante Alberto Galeazzi. Sarà presente anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci con la propria bandiera. Nella cerimonia saranno ricordati tutti i campesi morti per la patria.




Una nuova prestigiosa sede per l’Istoreco Livorno

20150714_165414Una nuova prestigiosa sede per l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno. Grazie all’impegno e alla disponibilità della Provincia di Livorno, a quasi sette anni dalla sua nascita l’Istoreco lascia la sua attuale sede in via dell’Ambrogiana per trasferirsi presso il Complesso della Gherardesca, via Galileo Galilei 40 (locali ex-Centro per l’Impiego), trovando così una sede più adeguata alle sue esigenze e al suo ruolo culturale.

L’inaugurazione della nuova sede è prevista per martedì 21 luglio alle 18, una data che ha un forte valore simbolico, inserendosi nell’ambito delle celebrazioni per il 71° anniversario della Liberazione di Livorno dal nazifascismo (19 luglio 1944). «Un’inaugurazione tra le tante? – commenta il presidente Istoreco Gabriele Cantù – Forse no. Forse in una fase storica come questa in cui è diffuso un certo disorientamento politico, l’inaugurazione di una nuova sede per un Istituto che studia, ricerca, documenta, archivia le pagine di storia di un recente passato e le attualizza nel momento presente non è evento banale. Forse ritrovare il senso della nostra storia e valorizzare ciò che è stato con un’ottica culturale non di parte – e questo, ne siamo convinti, indipendentemente dalle posizioni politiche a cui ognuno di noi aderisce in questo momento – può aiutare a ritrovare un filo conduttore a cui riferirsi, su cui fondare la nostra appartenenza di cittadini e su cui impostare il nostro agire».

Nei nuovi locali a disposizione l’Istoreco potrà sistemare meglio il suo archivio storico, tra cui l’importante archivio politico del Fondo ex-Partito Comunista livornese e le carte dei numerosi protagonisti della sua storia. La nuova sede significa anche un’espansione delle attività dell’Istituto, a partire dall’immediata valorizzazione della sua biblioteca.

Prima_unAnnoconIstorecoAll’inaugurazione della sede presenzieranno numerose autorità: sono previsti gli interventi iniziali di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, Alessandro Franchi, presidente della Provincia di Livorno e Gabriele Cantù, presidente dell’Istoreco.

Dopo l’inaugurazione seguirà la presentazione del volume Spaesamenti. Antifascismo, deportazioni e clero in provincia di Livorno, Ets, Pisa, 2015, pubblicato a cura dell’Istoreco, con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana e della Banca CRAS. Il testo raccoglie i saggi di quattro giovani storici (Stefano Gallo, Matteo Caponi, Enrico Acciai, Gianluca della Maggiore) e del direttore Istoreco Catia Sonetti, che, a partire dal caso livornese, affrontano in modo originale e con l’apertura di nuove piste di ricerca le tematiche relative al secondo conflitto mondiale. A presentare il testo saranno Daniele Menozzi, ordinario di storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa (autore dell’introduzione del volume) e Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Coordinerà la presentazione Catia Sonetti, direttore Istoreco. Al termine si esibirà la Banda Libera SVS “Garibaldo Benifei”.

Ai partecipanti verrà distribuito anche l’opuscolo “2014. Un anno con l’Istoreco” che presenta dodici mesi di attività dell’Istituto [scaricalo nei materiali correlati].