Omaggio a Mario Luzi. Palazzo aperto ai poeti

Il Consiglio regionale omaggia con una “giornata speciale” la memoria di Mario Luzi.

Omaggio a Mario Luzi
in occasione dell’undicesimo anniversario della sua scomparsa

ore 10.00
Cerimonia in ricordo del poeta Mario Luzi al Cimitero di Castello, Firenze

dalle ore 11.30
visite guidate gratuite del Palazzo in lingua italiana ed inglese
a cura dell’associazione Centro Guide Turismo Firenze e Toscana
prenotazioni presso portineria via Cavour, 4
orario delle visite: 11.30, 15.00, 16.00, 17.30

ore 11.30
Sala del Gonfalone
Il Primo Novecento in Musica
Sonorità morbide, armonie eleganti all’ascolto
Un percorso che si snoda tra i grandi esponenti del Jazz di inizio secolo, da Ella Fitzgerald a Billie Holiday, da Fats Waller a Natalino Otto
Ensemble “Less Jazz Quartet” composto da
Camilla Less, voce solista; Fabio Binarelli, chitarra classica; Giovanni Pecchioli, clarinetto; Carlo Bonamico, contrabbasso;
Filarmonica di Firenze “G. Rossini”

ore 12.15
Sala Gigli
degustazione itinerante
con i prodotti del Banco Etico delle Eccellenze Agroalimentari toscane – B.E.A.

ore 15.30
Sala Affreschi
Come deve. Disegnare una poesia di Mario Luzi
laboratorio di scrittura e disegno a cura di Barbara Cascini & Matteo Rimi

ore 16.30
Sala del Gonfalone
saluti istituzionali
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana
Federica Giuliani, Presidente della Commissione cultura e sport, Comune di Firenze
Fabrizio Fè, Sindaco di Pienza

presentazione del poeta Mario Luzi
Caterina Trombetti, poetessa
reading poetici di Alba Donati, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Maria Grazia Calandrone, Roberto Carifi, Alessandro Ceni
coordinati e condotti dal Consigliere regionale Massimo Baldi

Giovanna M. Carli, critica d’arte, introduce l’artista Emo Formichi che presenterà l’opera “La Barca”, in omaggio alla prima raccolta poetica di Mario Luzi
parteciperà alla serata
Gianni Luzi

ore 19.00
Sala Gigli
Aperitivo “sensoriale”
a cura del Banco Etico delle Eccellenze Agroalimentari toscane – B.E.A

Per la prima volta, verranno esposti al pubblico, testi originali di Mario Luzi




Barberino ricorda i suoi caduti nelle guerre

Una giornata, quella del 28 Febbraio, inserita nel programma annuale de “I conflitti della memoria”, che ha messo in programma oltre 15 appuntamenti nell’arco di dieci mesi, tutti uniti dal filo rosso del “conflitto”, sia quello bellico piuttosto che interiore e personale.
Nello specifico dell’evento di Domenica 28, si presenterà il progetto che, attraverso varie iniziative, vuole ripercorrere quello che ha vissuto il paese di Barberino, ed i suoi cittadini, durante i conflitti bellici, dalla seconda guerra di indipendenza, fino ai nostri giorni.

Una vera e propria ricerca e ricostruzione storica sulla persone di Barberino affidata alle esperte mani dello storico Claudio Carpini della Confraternita di Misericordia dei SS. Sebastiano e Rocco. Un percorso che il Comune di Barberino ha condiviso proprio con l’associazionismo locale, in primis con la Confraternita di Misericordia dei SS. Sebastiano e Rocco e la sezione ANPI di Barberino.

Per l’evento di Domenica, dopo il prologo affidato a Catalyst con Rosario Campisi in “Giuliano Guazzetti che perse la guerra” di Alberto Severi e la regia di Riccardo Rombi, si procederà poi alla vera e propria presentazione del progetto “I Barberinesi combattenti nelle guerre dell’epoca moderna”. Introdurrà Fulvio Giovannelli, Assessore alla Cultura del Comune di Barberino di Mugello. Interverranno poi Claudio Carpini, storico, sulla presentazione del progetto per una pubblicazione storica sui combattenti barberinesi e le loro famiglie; Anna Maria Gianassi della Confraternita di Misericordia dei SS. Sebastiano e Rocco e Carlo Bucelli della Sezione ANPI di Barberino di Mugello in merito alla presentazione del progetto per una mostra documentaria collettiva sui combattenti barberinesi e le loro famiglie.
La giornata si concluderà con “La Grande Guerra 1915 – 1918. Immagini & Musica & Parole”: Letture, Immagini, Brani Musicali eseguiti dai soci dell’Associazione E.S.S.E.R.E. e dai musicisti della Filarmonica Giuseppe Verdi diretti da Martina Moretti.




Archivi della Resistenza. Un elogio (o quasi) del digitale.

Sabato 27 febbraio alle ore 17.00, presso la sede dell’Istituto Ernesto De Martino, presentazione del n. 24 della rivista “Il de Martino”, dedicata a Archivi della Resistenza. Un elogio (o quasi) del digitale. Iniziativa promossa dall’Istituto De Martino in collaborazione con Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Archivi della Resistenza, ANPI sezione di Sesto fiorentino.

Intervengono:

Massimo Cervelli Regione Toscana

Matteo Mazzoni Direttore ISRT

Paolo Mencarelli Redazione Novecento.org

Sono presenti i curatori Alessio Giannanti e Simona Mussini.

Intervento musicale di Stazione rossa.

Al termine aperitivo




A Casa di Zela la storia del movimento mezzadrile

Sabato 27 febbraio alle ore 16.30, al museo Casa di Zela a La Querciola (Quarrata), l’Associazione Amici Casa di Zela vi invita alla presentazione del libro di Stefano Bartolini, con un saggio di Francesca Perugi, La mezzadria nel Novecento Storia del movimento mezzadrile tra lavoro e organizzazione Settegiorni Editore.
Intervengono:
Giovanni Contini, presidente dell’Associazione Italiana di Storia Orale
Enrico Acciai, Università della Tuscia

Saranno presenti gli autori

La presentazione è preceduta alle ore 15.00 da una visita guidata del Museo

In collaborazione con la Fondazione Valore Lavoro e la Lega Spi-Cgil di Quarrata.




#FestaToscana2015 | “Felicitare una nazione e partecipare della sua prosperità” | Convegno e proiezione del nuovo documentario al Teatro Moderno, 27 febbraio 2016

Il primato in materia di diritti è quello che ha dato alla Toscana dei Lorena maggiore notorietà e prestigio. La stessa scelta del 10 novembre come data per la Festa della Toscana ha voluto fissare la memoria del Codice leopoldino che sancì precocemente abolizione della pena di morte e divieto di tortura, nel 1786. Per la Maremma, tuttavia, l’immagine dei Lorena – Pietro Leopoldo e Leopoldo II – rimase legata piuttosto alle bonifiche e alle riforme di sovrani che apparvero meno stranieri dei precedenti toscani. Le culture cui attinse il riformismo lorenese hanno un’ispirazione unitaria: lo stretto legame tra la salute dell’ambiente e delle popolazioni, il miglioramento della vita materiale e i diritti umani, basati su principi naturali.

Da qui la nascita del progetto Felicitare una nazione e partecipare della sua prosperità, espressione con cui il ministro Francesco Maria Gianni avrebbe definito i fini di Pietro Leopoldo. Da una ricognizione sui luoghi e sulle fonti, sulle carte dell’epoca e sugli studi, uscirà una guida per un viaggio lungo i luoghi-simbolo dei generosi tentativi di risanamento e progresso economico-civile della Maremma. Del resto dall’esperienza del viaggio Pietro Leopoldo trasse la conoscenza delle pessime condizioni delle campagne e dei borghi maremmani. Dalla permanenza in Maremma il precursore delle linee di riforma leopoldine, Sallustio Bandini, aveva tratto la certezza che “al corpo languido della Maremma [bisognasse] dilatare il cuore con qualche respiro di libertà”.

Sono lezioni ancora utili queste, che indicano l’inizio e le tappe di un cammino tutt’altro che lineare. Furono allora un prodotto della contaminazione fra lo spirito del tempo dell’illuminismo e la tenacia con cui si cominciò a lavorare per sollevare le sorti della Maremma. Non condividiamo la stessa idea di progresso, ma ereditiamo la coscienza di una terra dalle grandi risorse.

 

Grosseto, 27 febbraio 2016, Teatro Moderno

 

Convegno

Felicitare una nazione e partecipare della sua prosperità

Grosseto – Sabato 27 febbraio 2016

Teatro Moderno

Programma

Ore 10

Saluto

Emilio Bonifazi – Sindaco di Grosseto

Leonardo Marras – Consigliere della Regione Toscana

Lio Scheggi – Vicepresidente dell’ISGREC

Ore 10,45

Roberto Barzanti – Università di Siena

Prosperità e diritti: per la Maremma si comincia dai Lorena.

Ore 11,30

Proiezione in anteprima del documentario

Felicitare una nazione e partecipare della sua prosperità.

Produzione ISGREC, Regione Toscana e Comune di Grosseto.

Regia di Luigi Zannetti, cura storica di Luciana Rocchi ed Elena Vellati.

Ore 12

Presentazione dell’opuscolo-guida ai luoghi

Itinerari per conoscere.

A cura dell’ISGREC.

 

Informazioni e prenotazioni per la mattina di sabato 27 febbraio:

ISGREC | Via de’ Barberi 61 |  58100 GROSSETO | Tel/fax (+39) 0564 415219 | segreteria@isgrec.it

 

Il progetto Felicitare una nazione e partecipare della sua prosperità ha come finalità pratica diffondere il materiale didattico prodotto e promuoverne l’uso. Ha come destinatario prioritario la scuola. L’ISGREC offre un supporto culturale e  organizzativo a percorsi didattici, visite guidate nei luoghi – Castiglioncello Bandini, Alberese, Casa Rossa Ximenes , Badiola, Grosseto località Steccaia.

Per il pubblico non scolastico, potranno essere organizzate su prenotazione visite guidate in giornate pre-festive e festive.




Le ‘carte’ del CLN di Castelfiorentino in una tesi di Ilva Gjermeni. Presentazione al Museo

Le “carte” del Comitato di Liberazione Nazionale di Castelfiorentino, che abbracciano un periodo cruciale: dalla fine della prima guerra mondiale al secondo dopoguerra (1919-1946). All’inventario di queste carte è dedicata la tesi di laurea di Ilva Gjermeni, che sarà presentata sabato 27 febbraio 2016, alle ore 10.30, al Museo Be.Go. di Castelfiorentino (via Testaferrata – ingresso libero). L’iniziativa, di grande interesse in quanto copre praticamente l’intera storia di Castelfiorentino dal primo dopoguerra all’avvento della Repubblica, si inserisce a pieno titolo nel ciclo di incontri “Teseo, tesi al museo”, promosso dai cinque Comuni della Valdelsa fiorentina (Castelfiorentino, Certaldo, Montaione, Montespertoli e Gambassi Termi) con l’obiettivo di valorizzare il contributo di giovani studiosi alla conoscenza del patrimonio storico, culturale e artistico della Valdelsa. Il lavoro della dott.ssa Gjermani, in particolare, si sofferma sul riordinamento della documentazione raccolta a suo tempo dal CLN di Castelfiorentino, conservata presso l’Istituto Storico della Resistenza (Firenze). Lo “stato di conservazione è tendenzialmente buono”: alcune filze, per la verità, sono state parzialmente “danneggiate dall’alluvione” del 1966, “senza però che la leggibilità dei documenti venga totalmente pregiudicata”. La tesi, intitolata “L’Archivio del Comitato di Liberazione di Castelfiorentino (1919-1946). Inventario”, è stata discussa nel 2013 all’Università di Firenze (relatrice: prof.ssa Laura Giambastiani). All’incontro di sabato (dopo il primo appuntamento, tenuto a Certaldo sabato 13 febbraio) interverranno – oltre all’autrice – il dott. Enrico Acciai (Università della Tuscia). Parteciperanno inoltre il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi, e gli assessori alla cultura dei comuni coinvolti nel progetto (Francesca Pinochi, Sara Rigacci, Elena Corsinovi, Elena Ammirabile). All’iniziativa sono naturalmente invitati tutti i cittadini e in particolare i soci ANPI e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

 




La presentazione del libro “Cara Gina, caro Piero. Lettere di una famiglia in guerra 1940-1944”

cara gina, caro pieroSabato 27 febbraio, alle 17.30, presso la libreria Feltrinelli di Livorno, via Di Franco 12, sarà presentato il libro di Marco Agretti “Cara Gina, caro Piero. Lettere di una famiglia in guerra 1940-1944” (Europa Edizioni, 2016). Centinaia di messaggi, fra lettere, cartoline e biglietti postali, che Gina Torelli e Piero Agretti, entrambi livornesi, si sono scambiati raccontandosi le loro mille vicissitudini del tempo di guerra che sono rimaste per decenni chiuse nella cantina del loro appartamento a Milano dove erano andati a vivere nel 1961: ed oggi sono state selezionate da Marco Agretti, il loro figlio ultimogenito, ed inserite nel libro da lui curato.

““Giornate da bestie”  – spiega Marco Agretti – definì mia madre nell’ultima lettera del 12 aprile 1944 quei giorni di fuga dai bombardamenti alleati verso rifugi scavati nella montagna nei dintorni di San Gimignano, dove una parte della mia famiglia era da tempo sfollata dopo avere abbandonato Livorno. E furono “giornate da bestie” anche quelle successive che videro il passaggio del fronte con genitori, zii e cugini in tenera età nascosti in una profonda cantina di una villa. Le lettere qui riportate danno testimonianza del dramma vissuto dai diversi nuclei della mia famiglia dal giugno ’40 al luglio ’44. Un dramma inizialmente, nel ’40, poco percepito ma diventato angosciante da maggio ’43”.

Marco Agretti nasce a Castiglioncello (Livorno) nel 1948. Nel 1961 si trasferisce con la famiglia a Milano, dove mette le radici. Studia, si laurea in ingegneria e lavora per trentacinque anni in una grande azienda di telecomunicazioni, sempre coltivando la passione per la storia e la musica. Vive a Milano con la famiglia, i figli e i nipoti.




Marinetti amore mio

Sabato 27 febbraio 2016 alle ore 11.00, a Firenze, presso l’Auditorium dell’Archivio di Stato (viale Giovine Italia, 6), l’Archivio di Stato di Firenze, in collaborazione con la l’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi”, presenta il romanzo storico “Marinetti amore mio” di Simona Weller. (Pubblicato nella collana “Il Portico” presso l’Editore Marlin, 2015).

II romanzo racconta la storia di un colpo di fulmine e dell’amore che unì per la vita l’inventore del Futurismo, Filippo Tommaso MARINETTI, e la giovane pittrice scenografa, illustratrice e scrittrice Benedetta CAPPA. L’uomo che scriveva nel suo libro “Mafarka il futurista” di voler vincere la tirannia dell’amore e l’ossessione della donna unica, aveva incontrato una donna che avrebbe amato tutta la vita. L’autrice grazie alle conversazioni con Ala Marinetti, racconta nel romanzo biografico fatti veramente accaduti: una grande storia d’amore sullo sfondo di un movimento d’avanguardia che sembrava essere nato per distruggere i sentimenti. La scrittrice pone l’accento su un’artista poliedrica poco conosciuta e dipinge con abilità il ritratto di una donna audace e intraprendente che si realizza sia come artista sia come moglie premurosa, complice e madre sollecita.
Un aspetto meno noto del Futurismo al femminile sono le 5 immense tele murali dipinte nel 1933-34 per il Palazzo delle Poste di Palermo da Benedetta Cappa.

Simona Weller – Vive tra Roma e il borgo medievale di Calcata (VT). Scrittrice e pittrice tra le più affermate della sua generazione, una delle massime rappresentanti della poesia visiva italiana, non è nuova alla ricostruzione della vita di una grande artista. Il suo primo romanzo di successo (più di 10.000 copie vendute, tradotto in Austria e in Germania) è stato Ritratto di Angelica (1998), ispirato alla vita di Angelika Kauffman. Il secondo, in due volumi, Una rosa nel cuore (2000) e Suzanne (2002), ripercorre la vita di Suzanne Valadon. Il terzo, Marinetti amore mio, dedicato a Benedetta Cappa, completa la trilogia. Altri suoi romanzi sono Il pantano del Diavolo (1994), Memorie di una pittrice perbene (2004) e Niente accade per caso (2008).

Alla presentazione intervengono Kiki Franceschi e Marilena Mosco. Coordina: Rosalia Manno.
Sarà presente l’autrice. Ingresso libero.