Inaugurazione della Lapide ai piedi del monte Carchio

Sabato 14 Maggio 2016 alle ore 10,30 sarà inaugurato il Monumento in onore di tre Partigiani caduti in quella zona nel mese di dicembre 1944.

Si tratta di Aldo GERMELLI, Orfeo LENZETTI e Lorenzo PARDINI appartenenti al “Gruppo Montignoso” dei Patrioti Apuani.

 L’iniziativa, alla cui partecipazione è invitata tutta la popolazione montignosina, si terrà nell’area denominata “i tavolini” ai piedi della ex cava del Monte Carchio.    Le auto e gli altri mezzi di trasporto dovranno fermarsi nella piazzetta del Termo di Pasquilio e si proseguirà a piedi per circa 20 minuti.  I volontari della Protezione Civile di Montignoso e della Pubblica Assistenza di Massa si sono resi disponibili a collaborare per sopperire ad eventuali difficoltà dei partecipanti più anziani.

 Nel corso dell’inaugurazione l’ANPI organizzerà una semplice cerimonia in ricordo del sacrificio dei Partigiani che hanno sfidato il fuoco nemico (tedeschi e fascisti della “Monterosa”), le inclemenze di quel duro inverno 1944, le mine disseminate lungo il percorso riuscendo a condurre migliaia di persone oltre le linee del fronte di guerra e a consegnarle finalmente libere ai Partigiani versiliesi e agli alleati anglo-americani.

In quei sentieri sulle alture di Montignoso e di Massa – che in seguito furono chiamati le “vie della libertà” – trovarono la morte alcuni Partigiani il cui sacrificio ha contribuito alla rinascita civile e democratica del nostro Paese.

 

Per l’occasione, insieme alle autorità civili e militari, sono stati invitati i familiari dei tre Partigiani, le Associazioni del comune, le ANPI della Provincia di Massa Carrara e della Versilia, gli studenti delle quinte elementari della Scuola di Cervaiolo, i Partigiani ancora viventi, gli associati dell’ANPI di Montignoso, i rappresentanti delle forze politiche e sociali del territorio.

 

Al termine nei locali gentilmente messi a disposizione dagli organizzatori del vicino Circolo Alleluia sarà offerto un piccolo buffet




Urban Trekking dell’Istoreco: a spasso nel ‘900 a Livorno

utbantrekkingUn tour guidato alla riscoperta dei luoghi di Livorno più significativi e simbolici dell’antifascismo e della Seconda Guerra mondiale. È quanto propone l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno per sabato 14 maggio, a partire dalle 11.30, con partenza dagli Scali d’Azeglio.

L’iniziativa di trekking urbano dal titolo “A spasso nel ‘900: passeggiare in libertà” si inserisce nell’ambito dell’importante lavoro di valorizzazione dei “Luoghi della memoria” che l’Istoreco ha avviato da tempo attraverso un progetto ad hoc che sta interessando gran parte della provincia (si veda il sito http://istorecolivorno-ldm.it/). Il tour del 14 maggio aperto ai cittadini livornesi e ai turisti, proporrà un interessante viaggio nel passato recente di Livorno, rievocando storie, volti e luoghi che hanno segnato gli aspetti più tragici della guerra (i bombardamenti, i luoghi di rifugio, l’organizzazione della vita quotidiana), ma anche i momenti di riscatto, di lotta per la libertà, di conquista della democrazia (i luoghi dell’antifascismo e della Resistenza, le tappe della ricostruzione).

Partendo dai Fossi (Scali d’Azeglio, Palazzo dell’Aquila Nera) alle 11.30, la passeggiata si snoderà per circa due chilometri lungo vie e piazze del centro storico, concludendosi alle 13,15 presso il monumento al Partigiano in Via Ernesto Rossi.

La quota di partecipazione è di 20 euro a persona (30 euro per le coppie, gratis per i bambini sotto i 12 anni). Per partecipare è necessario confermare la propria adesione entro venerdì 13 maggio 2016: per farlo si può telefonare allo 0586.809219, inviare una e-mail a istoreco.livorno@gmail.com o recarsi direttamente alla sede dell’istituto in via Galilei 40 (Complesso della Gherardesca).




Inaugurazione della Mostra: Adriana Pincherle. Colori d’artista

Mercoledì 11 maggio, alle ore 17.00, Palazzo del Pegaso, via Cavour 4, inaugurazione mostra Adriana Pincherle. Colori d’Artista

Presentazione libro: Pincherle e Pacini. Pittrici del Novecento a Firenze

La mostra è visitabile fino al 29 maggio (dal lunedì al venerdì dalle ore 10 – 12 e 15 – 19)

 

Intervengono:
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana
Linda Falcone, Direttore della Advancing Women Artists Foundation
Gloria Manghetti, Direttore del Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux di Firenze
Lucia Mannini, Storica dell’arte e curatrice delle mostre

Il programma prevede ricco calendario di eventi collaterali (vedi allegato)




Il caso Rosselli. Un delitto di regime

Martedì 10 maggio, alle ore 21.30, in occasione della giornata di chiusura della mostra sulla storia del Partito d’Azione, curata da Rino Capezzuoli, presso la Sala Consiliare, interverrà Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli.

A seguire verrò proiettato il documentario Il caso Rosselli. Un delitto di regime, di Stella Savino e Vania Del Borgo.




Cerimonia per commemorare l’architetto Massimo Baldi a trent’anni dalla scomparsa

Lunedì, esattamente nel giorno in cui, trent’anni prima, ci ha lasciato il celebre architetto – alle 17 la sala Maggiore del Palazzo comunale ospiterà una cerimonia commemorativa dedicata a Massimo Baldi.

Interverranno il sindaco Samuele Bertinelli, il presidente dell’Ordine degli architetti di Pistoia Alessandro Baldi, il presidente della Cassa di Risparmio di Firenze Giuseppe Morbidelli e l’architetto Lorella Zappalorti, delegata Inarcassa e curatrice della mostra La Pistoia di Massimo Baldi (1986-2016) – L’eredità di un architetto urbanista, che è stata visibile dal 2 al 18 aprile nei locali della biblioteca San Giorgio.

Saranno presenti l’onorevole e architetto Monica Baldi, figlia di Massimo, che condividerà con i presenti alcuni ricordi legati al padre, e l’onorevole e professore Antimo Cesaro, sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Nell’occasione tornerà visibile, dopo ben quarantasette anni, il plastico del progetto – non realizzato – per un nuovo tribunale da edificare nella zona di via Cosimo Trinci, ideato da Baldi su incarico del Comune di Pistoia nel lontano 1969.

La vita dell’architetto Massimo Baldi. Nato a Pistoia il 3 dicembre 1927, inizia l’attività professionale nello studio tecnico del padre Romolo. Negli anni ‘50 affronta il problema delle Case del popolo, sfrattate dai vecchi locali, e risolve il caso di Bottegone insieme a un collega fiorentino.

Due esperienze amministrative lo coinvolgono sul finire dello stesso decennio: la prima nel consiglio di amministrazione degli Istituti raggruppati e la seconda, con l’elezione a consigliere comunale iscritto nel gruppo socialista, quale vicesindaco fino al 1960.

Il 1957 è l’anno del matrimonio con Ernesta, che collabora con lui fino al 1975, seguito dalla nascita delle figlie Elisabetta e Monica.

Dal 1960 al 1970 ricopre il ruolo di presidente della Commissione censuaria comunale di Pistoia.

È membro del Comitato regionale per i beni culturali della Toscana, sindaco revisore del Centro studi di storia dell’arte, esperto dell’Ente provinciale del turismo di Pistoia, socio dell’associazione nazionale Centri storici e artistici e, dal 1972, membro del comitato tecnico dello Iacp (istituto autonomo case popolari) di Pistoia.

Per le sue competenze professionali viene nominato dal Consiglio regionale toscano, nel settembre 1972, membro della Commissione regionale tecnico-amministrativa – sezione urbanistica e beni ambientali –, incarico che manterrà fino alla scomparsa.

Nel 1981 viene eletto presidente dell’Ordine degli architetti della Provincia di Pistoia, appena costituito, e in seguito anche della Federazione degli ordini degli architetti della Toscana; incarichi ricoperti fino alla fine dei suoi giorni.

Il 2 maggio 1986 Massimo Baldi scompare, a Firenze, a seguito di un incidente stradale avvenuto nella notte fra il 13 e il 14 febbraio dello stesso anno, sull’autostrada A11, nel tratto Montecatini Terme – Pistoia, a poche centinaia di metri dalla città che aveva realmente amato e voluto sempre più moderna e funzionale.

L’archivio dell’attività professionale, immenso patrimonio costituito da progetti, disegni, studi e documenti, è stato dichiarato d’interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana ed è depositato all’Archivio di Stato di Firenze.

Per informazioni contattare il numero 0573 371690 o consultare il sito www.leggerelacitta.it.




La celebrazione della Giornata nazionale della Memoria in ricordo di tutte le vittime del terrotismo interno e internazionale a Cecina

MoroLunedì 9 maggio alle ore 9.00 a Cecina si svolgerà la cerimonia commemorativa in occasione della Giornata nazionale della Memoria in ricordo di tutte le vittime del terrotismo interno e internazionale a cui parteciperà il sindaco di Cecina Samuele Lippi e il presidente del Consiglio comunale Luigi Valori, le autorità civili, militari, religiose e i cittadini. La data del 9 maggio, come si ricorderà, richiama quella del 1978 in cui fu rinvenuto il cadavere dello statista Aldo Moro ed è stata appositamente scelta come giornata simbolo per ricordare ogni anno le vittime del terrorismo sia interno che internazionale e delle stragi compiute sotto tale matrice. Si rinnova così la condanna che lo Stato e le istituzioni rivolgono verso ogni forma di violenza, riaffermando allo stesso tempo quei valori e quegli ideali che stanno alla base della nostra Repubblica. “Una ricorrenza – dichiarano il sindaco Lippi e il presidente del Consiglio comunale Valori – che vuole esprimere la vicinanza a tutti i familiari delle vittime delle stragi e ringraziare l’impegno delle forze dell’ordine, di tutti i servitori dello Stato, di chi
opera nel mondo dell’associazionismo e di tutti coloro che a vario titolo contribuiscono con la loro opera quotidiana alla tutela e alla salvaguardia delle istituzioni democratiche”. “I tragici fatti registrati in questi mesi, anche a livello internazionale – hanno proseguito Lippi e Valori – ci dimostrano la necessità di riaffermare i valori della persona umana e i principi su cui si fonda la convivenza civile e la coesione sociale. Perciò invitiamo tutti a commemorare questo giorno e renderne vivo lo spirito e la memoria”.




Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna

Sabato 7 maggio alle ore 17.30 presso lo Spazio di Viadellospizio (via Dell?Ospizio 26/28 Pistoia),

Presentazione del libro di Enrico Acciai
Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna.
La Sezione Italiana della Colonna Ascaso

Intervengono:
Enrico Bettazzi, ISRPt
Mireno Berrettini, Università cattolica Milano
Coordina Roberto Bartonini, Presidente ISRPt
Sarà presente l’Autore




Aldo Cecchi e la posta militare

Sabato 7 maggio a Prato presso l’Archivio di Stato (via Ser Lapo Mazzei, 41) si terrà il XIV “colloquio di storia postale” dell’Istituto di studi storici postali, dedicato alla posta militare ed alla memoria di Aldo Cecchi, fondatore dell’Istituto.

“Abbiamo scelto questo argomento – ricorda il direttore, Andrea Giuntini – poiché era il prediletto da Aldo. In questo modo desideriamo ricordarlo e ricordare il tempo, le energie, le risorse che in oltre trent’anni ha dedicato al nostro Istituto”.

Il programma:

9.30 saluti istituzionali

Daniele Cianchi, direttore dell’Archivio di stato di Prato
Matteo Biffoni, sindaco di Prato

Andrea Giuntini, direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus

10.00 Beniamino Cadioli, “Aldo Cecchi: una lunga collaborazione umana e scientifica e la posta militare italiana nei suoi lavori”

10.30 Lorenzo Carra, “La posta militare austriaca nella Terza guerra d’indipendenza”

10.50 pausa caffè

11.10 Michele Caso e Beniamino Cadioli, “Posta aerea in Libia 1919-1922”

11.30 Andrea Giuntini, “La posta militare italiana nella Grande guerra. Organizzazione tecnologia risorse”

12.00 Graziano Mamone, “Posta aerea per prigionieri di guerra italiani nel Secondo conflitto mondiale. Un percorso di ricerca iniziato da Aldo Cecchi”

12.30 Bruno Crevato-Selvaggi, “L’archivio della Direzione superiore posta militare all’Istituto di studi storici postali onlus”

12.40 dibattito e conclusione.

Modera: Bruno Crevato-Selvaggi

Fonte: Istituto di studi storici postali