Stringiamo le schede come biglietti d’amore. La lunga marcia dei diritti per le donne in Italia.Parole, musica, immagini.

All’interno del vasto programma di iniziative promosse dal Comune di San Casciano in occasione della festa della Donna, segnaliamo in particolare:

Domenica 5 marzo, ore 17.30 – Auditorium ChiantiBanca

Stringiamo le schede come biglietti d’amore
La lunga marcia dei diritti per le donne in Italia.Parole, musica, immagini.

Spettacolo-reading sull’emozionante e difficile cammino per la conquista del diritto al voto delle donne in Italia, per ricordare e coltivare insieme la Memoria storica delle nostre radici e il valore dei diritti umani e civili.

Elaborazione drammaturgica e messa in scena di Tiziana Giuliani
Selezione dei testi a cura di Sara Gremoli e Tiziana Giuliani
con Il Teatro dei Passi

Interverranno esponenti dell’Amministrazione Comunale e delle rappresentanze Sindacali.
A seguire, proiezione di interviste sul primo voto delle donne in Italia.

Al termine, piccolo buffet offerto dalle rappresentanze sindacali
Ingresso libero




70° anniversario delle prime elezioni democratiche del Consiglio comunale di Firenze

Venerdì 24 febbraio 2017 ore 16.00 Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Caterina Biti, presidente del Consiglio comunale invita alla cerimonia per il 70° anniversario delle prime elezioni democratiche del Consiglio Comunale di Firenze.

Saluti:

Dario Nardella, Sindaco di Firenze
Matteo Biffoni, Presidente di Anci Toscana
Simone Guglielmo, Coordinatore della Conferenza Anci dei Consigli Comunali
Caterina Biti, Presidente del Consiglio Comunale

Relazioni:

Mario Giuseppe Rossi, Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Dalla Resistenza alla costruzione della democrazia: il modello toscano di autogoverno

Umberto Allegretti, Università di Firenze, Autonomia locale e consiglio comunale

 




Cultura e politica al servizio della società: l’esempio di La Pira e Spadolini

Mercoledì 22 febbraio alle ore 16.00, Auditorium Ente Cassa di Risparmio di Firenze, in occasione del centenario della Fondazione Rotary, la Fondazione La Pira, la Fondazione Spadolini e la Fondazione Rotary vi invitano al convegno “Cultura e politica al servizio della società: l’esempio di La Pira e Spadolini”.

In allegato programma completo




Segno Gesto Materia. Esperienze europee nell’arte del secondo dopoguerra

DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017
Terza domenica del mese appuntamento alla GAMC
ore 16.00

Come ogni terza domenica del mese, la GAMC propone una visita guidata gratuita a cura degli Amici del Museo alla scoperta delle collezioni della Galleria:

Segno Gesto Materia. Esperienze europee nell’arte del secondo dopoguerra. Opere dalla Donazione Pieraccini
Donazione Lucarelli e Collezione Varraud-Santini e
della mostra temporanea Lo Sguardo e la Parola. 1974/1993.
Opere dalla Collezione Premio Viareggio (prorogata fino al 5 marzo)
Ingresso libero
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Palazzo delle Muse, Piazza Mazzini – 55049 Viareggio
Info: tel. 0584 581118
gamc@comune.viareggio.lu.it – www.gamc.it
fb: Gamc Lorenzo Viani




17-18 febbraio: convegno internazionale “Esili e migrazioni tra XX e XXI secolo”

Venerdì 17 con apertura alle 9,30 e sabato 18, nella sede del Polo universitario grossetano si terranno tre sessioni di un convegno internazionale, organizzato dall’ISGREC, parte del progetto accolto dalla Commissione europea nell’ambito del programma Europe for citizens. Il tema: Memorie europee di frontiere. Siamo agli appuntamenti conclusivi per un lavoro culturale, che ha coinvolto istituzioni di sei paesi europei: Università, Musei, per l’Italia l’ISGREC. Ci sono state nel corso dei due anni trascorsi sessioni di lavoro a Berlino, Bilbao e Gernica, Lubiana, Perpignan, Tarragona.

Parlare di frontiere significa attraversare la storia che il vecchio continente ha alle spalle, ridivenuta eccezionalmente attuale in tempi recentissimi, ma mai estranea rispetto alla vita dei cittadini europei. Basta pensare all’esplosione delle nazioni nei Balcani. Alzare muri o accogliere migranti, esuli, profughi è tema importante: storico, politico, etico. Affrontarlo richiede punti di vista disciplinari diversi, sguardi incrociati tra nord e sud, est e ovest dell’Europa. L’esperienza del Novecento è specchio di tutti i rischi di declinare il tema frontiere dagli Stati in chiave puramente nazionale, risvegliano nazionalismi che credevamo sconfitti nel Novecento.

Si sono ormai disegnati equilibri geopolitici nuovi, con un’accelerazione inattesa e imprevedibile. In questo contesto riveste un interesse un approccio comparativo.

Il sotto-tema che è stato scelto per Grosseto è Esili e migrazioni tra XX e XXI secolo (Programma completo qui).

Il programma contiene un costante rimando dal globale al locale. Si parlerà, per il Novecento, ancora di confine Italia-mondo slavo e di frontiere “violate” tra le due guerre mondiali del Novecento da fuorusciti e volontari, che scelsero come causa propria la libertà di cittadini di altri paesi europei, con riferimenti a storie nostre, locali. L’attualità dell’enorme spostamento di popoli in atto tra Mediterraneo ed Europa e non solo sarà raccontata attraverso l’esperienza dell’arrivo e della permanenza oggi di persone – individui e non solo numeri – in Maremma.

Il secondo giorno del convegno metterà a frutto un lavoro che da anni l’ISGREC sta curando: i luoghi della memoria e il loro significato e peso nella cultura storica e memoriale. Si guarda in questo caso con particolare interesse al mondo giovanile, toccato da un fenomeno nuovissimo: i più giovani, su richiesta dei “vecchi”, ma anche per un loro autentico bisogno, cominciano a manifestare la tendenza a recuperare la realtà, la fisicità delle relazioni, anche il rapporto con i luoghi e i segni che il passato lascia. Recente per l’ISGREC la collocazione delle stolpersteine – arte in memoria della deportazione, parte del progetto “Cantieri della memoria”, che ha disseminato l’area della provincia grossetana di segni di memoria e occasioni per apprezzare la reciprocità fisico-virtuale: monumenti, luoghi teatro di storie, il sito che approfondisce tutto con una narrazione, immagini, riflessioni. E qui anche un altro incrocio: l’arte pubblica e la storia e la memoria, tutti temi riguardanti l’ethos civile, che nel sistema scolastico nazionale è “educazione alla cittadinanza”. Andremo anche a Maiano Lavacchio e a Campospillo, luoghi-simbolo di memorie dolorose.

Fra i relatori provenienti dagli altri paesi europei, Rafael Grasa, Jordi Guixé, Urska Strle, Hana Zec. Accanto a questi, esperti italiani di diverse discipline, tra cui Renzo Daviddi, Marcello Flores, Edoardo Milesi, Luca Verzichelli, Alessandra Viviani. Sono solo alcuni fra i sedici i relatori previsti dal denso programma.

Il contesto di questa e di altre iniziative, promosse dai soggetti partner del progetto Mémoires européennes des frontières, è quello del ruolo della cultura per ripensare l’Europa. L’Osservatorio europeo delle memorie, con sede nell’Università di Barcellona, nel corso degli ultimi anni è stato particolarmente attivo; ha impegnato energie nella costruzione di progetti di rete, che la Commissione europea ha accolto, nell’ambito del programma Europe for citizens, coinvolgendo più istituzioni culturali. La scommessa sul futuro dell’Europa si gioca certo su molti fronti; quello della cultura non può incidere sulle emergenze immediate più gravi, ma ha il lungo respiro dell’educazione, della riflessione sulla nostra civiltà e sulla relazione con culture “altre”. Ci auguriamo che l’appuntamento internazionale grossetano offra un contributo utile.

L’Isgrec è grato a quanti fra i soggetti pubblici e privati locali hanno apprezzato e sostenuto la realizzazione del progetto.

Info: Isgrec | Via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




Il Giorno del Ricordo 2017 dell’Istoreco Livorno

Locandina GDR Livorno_ DEFL’Istoreco Livorno organizza tre iniziative per il Giorno del Ricordo 2017. Ecco il programma:

Giovedì 16 febbraio 2017 ore 16, a Livorno, presso Sala Conferenze dell’Istoreco (Palazzo della Gherardesca, Via Galilei 40): iniziativa con interventi di Catia Sonetti (Direttrice Istoreco), Mario Cervino (Vicepresidente Comitato provinciale ANVGD Livorno), Roberto Spazzali (IRSML Friuli Venezia Giulia). Organizzazione: Istoreco in collaborazione con Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Venerdì 17 febbraio 2017, ore 10.30, a San Vincenzo, presso Sala Consiliare, Palazzo delle Torre, per gli studenti delle classi terze medie e cittadinanza: iniziativa con interventi di Catia Sonetti (Direttrice Istoreco), Mario Cervino (Vicepresidente Comitato provinciale ANVGD Livorno), Roberto Spazzali (IRSML Friuli Venezia Giulia). Organizzazione: Istoreco e Comune di San Vincenzo.

Sabato 18 febbraio 2017, ore 10, a Fauglia, presso Scuole medie di Fauglia per gli studenti delle classi terze medie:
iniziativa con intervento di Catia Sonetti (Direttrice Istoreco) e testimonianza di Mario Cervino (Vicepresidente ANVGD Livorno). Organizzazione: Comune di Fauglia, Istoreco e cooperativa Microstoria.

Queste altre iniziative organizzate dai Comuni della provincia di Livorno:

CECINA. Cecina celebra venerdì 10 febbraio il Giorno del Ricordo con un raduno nella piazza dedicata a la proiezione di un documentario al Comune vecchio. Ritrovo in piazza Martiri delle Foibe alle 9.30 per la deposizione di una corona di alloro alla stele realizzata dall’artista Ferdinando Cerri e successivamente è previsto un incontro al Comune Vecchio per la proiezione di un documentario. Parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni locali, delle Forze dell’Ordine, delle associazioni combattentistiche e d’Arma e alcuni rappresentanti degli studenti delle scuole superiori. Tutti i cittadini sono invitati. Presenzierà alla cerimonia il presidente del Consiglio Comunale Luigi Valori e il rappresentante dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – sezione di Livorno Capitano di vascello Sergio Laganà.




“Don Milani: l’esilio di Barbiana”

Domenica 12 febbraio alle 17 e 15 presso la Chiesa del Santissimo Salvatore di Vacchereccia il secondo appuntamento della rassegna letteraria itinerante “Le parole che non ti ho detto” promossa dall’Amministrazione Comunale di Cavriglia. Protagonista la figura di Don Milani ed il libro di Michele Gesualdi, uno dei sei ragazzi di Barbiana. A presentare il libro sarà Sandra Gesualdi, della fondazione Don Lorenzo Milani, insieme al giornalista Mario Lancisi

Michele Gesualdi nel suo ultimo libro “Don Milani, l’esilio di Barbiana” ha cercato di descriverci chi fosse effettivamente Don Milani dando voce alle vive testimonianze di quanti lo hanno conosciuto direttamente, basandosi anche sulle sue lettere, alcune delle quali inedite. Michele Gesualdi è uno dei sei ragazzi che ha vissuto un’esperienza unica accanto a don Lorenzo Milani. L’ha conosciuto bene come prete e maestro, ma anche come uomo e padre. Per anni, come presidente della Fondazione Don Milani, ha dato la parola direttamente al priore di Barbiana, pubblicando e divulgando i suoi scritti. Ora, per la prima volta, Michele Gesualdi parla direttamente di don Milani, attingendo al prezioso scrigno dei tanti ricordi che s’è tenuto gelosamente dentro, per il rispetto che nutre nei confronti del suo grande “maestro”. E lo fa con uno straordinario libro (edito dalla San Paolo), con rivelazioni inedite sulla vita di don Milani. Ma anche sulle mille sofferenze che l’amore infinito che aveva per il Vangelo, i poveri e la Chiesa gli hanno procurato dentro e fuori la sua stessa comunità ecclesiale. Un profeta incompreso e avversato, che oggi si prende una rivincita sulle tante falsità e cattiverie patite, con un crescendo di interesse per la sua opera e il suo insegnamento. Quella “cattedra del niente” ha varcato i confini di uno sperduto e sconosciuto paesino dell’Appennino. E ci interpella su temi cari a don Milani, oggi forse ancora più attuali, come se il tempo si fosse fermato.




Alle origini del ’68: Pisa ricorda i 50 anni dalle Tesi della Sapienza

_DSC3153L’Università e la città di Pisa celebrano i 50 anni delle Tesi della Sapienza, un documento simbolo di un momento cruciale di elaborazione politico-culturale, oltre che di approfondimento su tematiche più strettamente universitarie, che è considerato il punto d’avvio delle elaborazioni, delle proposte e delle proteste che sfociarono da lì a pochi mesi nel movimento del 1968. Lo fanno con un incontro aperto a tutti i cittadini, che si terrà nella sede della Gipsoteca di Arte Antica alle 16.30 di venerdì 10 febbraio, proprio in concomitanza con la data di pubblicazione delle Tesi, che furono elaborate durante l’occupazione del Palazzo della Sapienza tra il 7 e l’11 febbraio 1967. L’iniziativa, che metterà a confronto studiosi e testimoni di quel periodo, sarà aperta dall’introduzione degli storici Michele Battini (Università di Pisa) e Giampaolo Borghello (Università di Udine). Seguirà una tavola rotonda allargata a voci e testimonianze, volutamente diverse, che ripercorreranno l’esperienza di quei giorni: Vittorio Campione e Gian Mario Cazzaniga, indicati tra i principali ispiratori delle Tesi, Gliuliana Biagioli, che era tra gli studenti che avevano occupato la Sapienza, e Raffaello Morelli, all’epoca esponente della cultura liberale. A moderare il dibattito ci sarà Bruno Manfellotto, editorialista del gruppo “L’Espresso”. Nel corso dell’incontro, inoltre, sarà proiettato il video dal titolo “I giorni della Sapienza. Appunti per un documentario” che riunisce filmati storici, a cura di Lorenzo Garzella e Nicola Trabucco. La giornata vede anche la partecipazione del Cinema Arsenale, con la proiezione serale del film “Qualcosa nell’aria” di Olivier Assayas, che aprirà il ciclo “Intorno al ’68”. Per l’occasione, l’Ateneo ha deciso di ripubblicare le Tesi, in un quaderno edito dalla Pisa University Press.

La giornata dedicata alle Tesi della Sapienza è stata presentata in una conferenza tenuta in Rettorato lunedì 30 gennaio, alla quale hanno partecipato il prorettore vicario Nicoletta De Francesco, il sindaco Marco Filippeschi, la delegata per la diffusione della cultura dell’Ateneo, Sandra Lischi, l’assessore comunale alla Cultura, Andrea Ferrante, il direttore della Biblioteca Franco Serantini, Franco Bertolucci, e lo storico Alessandro Breccia. I relatori hanno ricordato che l’incontro del 10 febbraio sarà seguito da un ciclo di iniziative tese ad approfondire il contesto del ’68, curate in modo coordinato da Università, Comune, Biblioteca Franco Serantini, Cinema Arsenale e da altri eventuali partner. In programma ci sono riflessioni su aspetti e protagonisti del ’68 a Pisa e in Italia e vari appuntamenti cinematografici, teatrali ed espositivi, per arrivare tra fine 2017 e inizio 2018 a un convegno di studi che mirerà a inserire il ’68 nella complessiva storia contemporanea italiana e mondiale, approfondendo in modo specifico il ruolo di Pisa. Il convegno, che sarà  curato da un gruppo di studiosi dei dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere e di Scienze politiche, nasce su iniziativa dei professori Luca Baldissara, Michele Battini e Alessandro Breccia.