Mostra “ANNE FRANK, UNA STORIA ATTUALE” a Rosignano, presso il Centro culturale “Le Creste”

Martedì 1° dicembre, a partire dalle ore 11.00 sarà inaugurata presso la Sala Conferenze del Centro Culturale Le Creste, in via della Costituzione a Rosignano Solvay, la mostra documentaria “Anne Frank, una storia attuale”.
La mostra itinerante, realizzata dalla Anne Frank House di Amsterdam, è già stata ospitata in molte città d’Europa ed è arrivata sul nostro territorio grazie all’Associazione locale “Un ponte per Anne Frank”, che -con il Patrocinio del Comune, il contributo dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia e la collaborazione della Cooperativa Il Cosmo- ne ha curato l’allestimento.
All’inaugurazione, a cui parteciperanno anche i ragazzi delle scuole, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale saranno presenti Aart Heering, portavoce dell’ambasciata olandese, Nico Kamp, ebreo tedesco sopravvissuto allo sterminio nazista e oggi console generale dei Paesi Bassi a Firenze.
Nico Kamp racconterà ai ragazzi delle scuole la tragica vicenda della sua famiglia, fuggita prima dalla Germania il 10 novembre del ’38, il giorno dopo la “Notte dei Cristalli”, e poi vittima della spietata caccia agli ebrei che i tedeschi scatenarono in Olanda nel giugno del ’42, quando lui aveva solo cinque anni e mezzo.
La mostra “Anne Frank, una storia attuale” racconta la storia della Shoah attraverso un’angolazione essenzialmente biografica: fotografie, molte della quali inedite, immagini, citazioni delle pagine del diario di Anne Frank narrano, infatti, della condizione di una famiglia ebrea nel periodo nazista. Con significative immagini e riproduzioni documentarie, la mostra offrirà una dettagliata ed accessibile informazione sul contesto storico, invitando i visitatori ad approfondire la conoscenza del passato per prendere parte attiva ai problemi del presente.
“Questa mostra -spiega Aart Heering- è arrivata in tanti continenti e ha raggiunto oltre 2 milioni di visitatori. E’ un modo per avvicinare le persone non solo alla storia di Anne Frank e della sua famiglia, ma anche per impedire che tutto questo accada di nuovo”.
“Poter allestire questa mostra a Rosignano Solvay -aggiunge Federica Pannocchia, dell’associazione Un ponte per Anne Frank- è un grande onore. Si tratta di una mostra di carattere internazionale, che affronta tematiche forti e ancora attuali quali la discriminazione, la violenza, le ingiustizie e la guerra. I messaggi di Anne Frank sono ricchi di positività, e con tutto quello che succede in questi giorni abbiamo bisogno di molta speranza e fiducia. La storia di Anne Frank, dunque, non solo racconta di uno dei periodi più bui della Storia, ma è sicuramente ancora molto attuale”.
La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico fino al 18 dicembre, dal lunedì al venerdì in orario 14.00/19.00 ed il sabato in orario 9.00/12.00. La mattina sono possibili aperture straordinarie e visite guidate per scolaresche e gruppi, prenotando al numero 342 1223322. Oltre ai 34 pannelli fotografici sarà possibile visionare un documentario in dvd che ricostruisce la vita di Anne Frank.




Una conferenza per conoscere l’Archivio dell’Ospedale di Campiglia Marittima

Ex ospedale di Maremma a campigliaNell’ambito della rassegna “Archivi aperti” sabato 28 novembre alle 11.00 si terrà la conferenza “Il recupero delle carte dell’Archivio Storico dell’Ospedale di Campiglia Marittima”. Il lavoro di riordino e inventariazione dei documenti d’archivio è stato curato dalle dott.sse Agnese Lorenzini e Graziana Alagna e saranno esse stesse a illustrare al pubblico la mole e il tipo di lavoro svolto che è stato possibile anche grazie al contributo della Fondazione Livorno, da anni attenta alle realtà culturali del territorio e partner dell’amministrazione comunale nella valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare proprio per quanto riguarda la sistemazione dell’archivio storico. Per la Fondazione sarà presente il dott. Fabio Serini e per il Comune di Campiglia Marittima il vicesindaco Jacopo Bertocchi e il direttore delle biblioteche comunali Paolo Volpini. L’evento si terrà nella sala dei matrimoni del Palazzo Pretorio, edificio nel quale ha sede l’archivio Storico e dove si trova anche il fondo proveniente dall’ex ospedale. Fino al 30 novembre sarà aperta, sempre in archivio, la mostra dedicata alla sezione dell’Archivio dell’Ospedale di Campiglia Marittima, originariamente denominato Ospedale di Maremma. Per un tour virtuale è possibile accedere alla pagina Facebook dell’Archivio Storico all’indirizzo

https://www.facebook.com/archivio.storico.campigliamarittima/?fref=ts

archivi aperti 2015Info: Archivio storico comunale di Campiglia Marittima, Palazzo Pretorio, Piazza A. Lotti – Campiglia Marittima Tel. 0565 838470. palazzopretorio@comune.campigliamarittima.li.it. Orario di apertura al pubblico: martedì, mercoledì venerdì e 1° e 3° sabato del mese dalle 10:15 alle 13:15 e dalle 14.00 alle 18:30. E’ consigliata la prenotazione.

 




La presentazione del XX volume di Nuovi Studi Livornesi

nlsGiovedì 26 novembre 2015 ore 16.45 presso la Sala delle Conferenze Fondazione Livorno (Piazza Grande, 23, Livorno) si terà la presentazione del volume, “Nuovi Studi Livornesi” Volume XXI – 2014

L’invito in allegato.




A Livorno il convegno “Nicola Badaloni. Filosofia e Politica”

Giovedì 26 Novembre, ore 15.30, presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, (Sala del mare, Via Roma n° 230, Livorno) si terrà il Convegno “Nicola Badaloni Filosofia e Politica” che intende ricostruire la poliedrica personalità di Nicola Badaloni attraverso le sue opere di filosofo, la sua attività di accademico quale Professore di Storia della Filosofia e Preside di Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, del politico in qualità di Presidente dell’Istituto Gramsci e membro del Comitato Centrale del PCI, di Sindaco di Livorno dal 1954 al 1966.
Si vuole offrire alla città il profilo del suo pensiero filosofico, il senso della sua ricerca di un legame tra pensiero e azione sociale, con gli studi sugli autori classici da lui più frequentati, come Gian Battista Vico, Giordano Bruno e tanti altri, le sue innovative riflessioni su Karl Marx e il marxismo e su Antonio Gramsci, uno dei pensatori da lui più amati.
“ Schopenhauer diceva che si scrive sempre un solo libro, perché ogni individuo continua a riflettere attorno a un pensiero dominante ed ossessivo. Forse è così, ma questo pensiero è sempre articolato e sfumato, visto da angolature differenti, formulato e riformulato in forme sempre nuove.  Gli uomini migliori sono quelli che – fedeli a questo pensiero, a se stessi e al proprio tempo, ma capaci di apprendere, senza opportunismi, la lezione della storia – si sforzano di capire, di legare le idee ai condizionamenti storici.
Nicola Badaloni è uno di questi.” (Remo Bodei, Per Nicola Badaloni )

Il programma:

15.30 Introduzione , Prof. Paolo Nannipieri Presidente Caffè della Scienza “Nicola Badaloni”
15.45 Saluti delle Autorità
16.00 Apertura dei lavori, Sen. Vittoria Franco
16.30 Sul pensiero filosofico e politico di Nicola Badaloni, Prof. Giuliano Campioni
17.00 Sul marxismo di Nicola Badaloni, Prof. Alfonso Maurizio Iacono
17.30 Nicola Badaloni nel governo della città per la ricostruzione di Livorno, Prof. Enrico Mannari
18.00 Raccolta bibliografica di Nicola Badaloni, Dott.ssa Cristina Luschi
18.30 Testimonianza di Fabio Mussi, già Ministro Università e Ricerca
19.00 Conclusioni




Islam e califfato, la memoria corta dell’Occidente

cardiniLunedì 23 novembre alle 17 presso l’Auditorium di via Verdi a Cecina (Livorno) lo storico Franco Cardini presenta il suo libro “L’ipocrisia dell’occidente. Il califfo, il terrore e la storia”. L’evento rientra nella rassegna “La Biblioteca fa scintille” incontri con l’autore, promosso dal Comune di Cecina in collaborazione con la Cooperativa Il Cosmo. È il Califfo dell’Islam o solo un feroce terrorista? Chi è e che cosa si nasconde dietro Abu Bakr al-Baghdadi, il capo dell’IS, definito dal “Time” «l’uomo più pericoloso al mondo»? Franco Cardini, storico e saggista fiorentino, racconta le varie fasi dell’attacco musulmano all’Occidente con una personale chiave interpretativa. Dietro lo scontro di civiltà, usato strumentalmente da minoranze sparute, si nascondono interessi precisi. Al servizio di questo mito cooperano più o meno consapevolmente una diplomazia internazionale traballante e voltagabbana e un universo mediatico allarmista e ricercatore di consensi legittimanti. Cardini ricorda all’occidente il ruolo che ha giocato l’interventismo americano fin dagli anni Settanta in Afghanistan e i rapporti contraddittori che Europa e Stati Uniti hanno avuto per anni nei confronti del mondo arabo. Davvero ignoriamo che la malapianta del fondamentalismo l’abbiamo innaffiata e coltivata per anni noi occidentali? Sul serio non sappiamo nulla del fatto che ancor oggi il jihadismo – quello di al-Qaeda e quello, rivale e concorrente, dell’Islamic State (IS)del Califfo al-Baghdadi – è sostenuto, e neppure in modo troppo nascosto, da alcuni emirati della penisola arabica che pur sono tra i nostri più sicuri alleati nonché – e soprattutto – partner finanziari e commerciali?». Di questo ed altro si parlerà lunedì prossimo.




“Angiolino e gli altri”. Campigliesi e venturinesi nella Grande Guerra

San VincenzoSabato 21 novembre nella  Biblioteca Comunale “G. Calandra” di San Vincenzo (Livorno) alle ore 16.30, la redazione  della rivista storica “Venturina Terme” presenta la ricerca  “Angiolino e gli altri. I nostri ragazzi nell’inferno della grande guerra” .

Saranno raccontate le storie dei tanti ragazzi del comune di Campiglia, che comprendeva anche San Vincenzo, che si trovarono a vivere in un evento traumatico e terribile: la prima guerra mondiale . Uno dei ragazzi campigliesi in partenza per la guerra si chiamava Angelo Spini detto Angiolino , viveva con la madre vedova e tre sorelle nel podere di Cignarella di Cafaggio e non siera mai mosso da lì . Nei mesi successivi sarebbe stato il protagonista involontario di un viaggio lungo 1.300 chilometri che, tra mille peripezie , lo avrebbero condotto fino al campo di concentramento austriaco, nella città natale di Adolf Hitler  all’epoca giovane caporale nell’esercito tedesco.

Altri,cercarono di sfuggire al servizio militare, quando al momento della proclamazione della guerra scoppiò il panico. Nel giro di pochi giorni all’ospedale di Campiglia si registrarono decine e decine di casi di amputazioni traumatiche alla mano destra, si presentavano con le dita staccate dicendo di essere stati vittime di incidenti sul lavoro, mentre invece si erano mutilati con la speranza di essere dichiarati inabili alle armi, evitando di essere spediti al fronte. Queste e tante altre storie saranno raccontate per non dimenticare che la storia è storia di tante storie .

Sabato 21 e 22 novembre dalle ore 16.00 l’Archivio Storico del Comune di San Vincenzo piano terra del palazzo Comunale  sarà aperto alla cittadinanza e i docenti delle cooperative: “Microstoria”, “Il Cosmo”, Itinera” effettueranno visite guidate , al fine di ripercorrere brevemente la storia di San Vincenzo, attraverso i documenti,  dal 1949

Si potrà ricostruire attraverso le carte conservate nell’Archivio Storico comunale la costruzione degli edifici,  strade  e piazze  partendo dall’osservazione di vecchie cartine topografiche. Si potrà veder la trasformazioni delle vie: la loro funzione nel tempo e l’importanza che hanno avuto nello sviluppo urbano e altro ancora




La mostra “Tra le bombe e il BOOM a Livorno. Fotografie e documenti inediti di imprese distrutte e ricostruite (1943-1953)”

Locandina Mostra Cultura d’impresa e conoscenza della storia economica locale: la Camera di Commercio di Livorno, come ogni anno, offre alla cittadinanza una Mostra che attinge dalle carte dell’archivio storico ma lo fa per parlare di voglia d’impresa e della capacità di affrontare le sfide del presente.

Si intitola “Tra le bombe e il BOOM – fotografie e documenti inediti di imprese distrutte e ricostruite (1943-1953)” e viene inaugurata ufficialmente venerdì 20 novembre alle ore 16.30.

La mostra propone una selezione di documenti tratti dal fondo “Danni di guerra” dell’archivio storico camerale, che offre un’ampia panoramica degli effetti devastanti causati dal secondo conflitto bellico al sistema produttivo livornese e testimonia lo sforzo eroico compiuto dagli imprenditori locali per la ricostruzione di un tessuto economico e sociale devastato dalla follia dell’uomo.

La cerimonia di apertura avrà inizio con gli interventi tenuti da Gianluca della Maggiore, ricercatore presso Istoreco Livorno (Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno), da Filippo Lenzi, della Coop. Microstoria, curatore della mostra, e dal Presidente della Camera di Commercio di Livorno Sergio Costalli.

La presenza di una nutrita documentazione relativa al periodo preso in esame è dovuta a un duplice coinvolgimento dell’ente camerale nei fatti di guerra.

In primo luogo, dal luglio 1944 al settembre 1947, infatti, quando molti stabilimenti industriali del comprensorio livornese furono requisiti ed occupati dalle forze alleate (ed utilizzati come magazzini o basi logistiche), la Camera di Commercio aveva il compito di formulare un parere sulle richieste di derequisizione che giungevano da queste imprese, affinché le medesime potessero essere “favorevolmente considerate” dalla Commissione Alleata di Controllo.

In secondo luogo, la Camera di Commercio fu coinvolta in pieno nell’applicazione della legge 968/53 (“Concessione di indennizzi e contributi per danni di guerra”), con il compito di pronunciarsi sulla concessione di tali indennizzi e contributi: per Livorno e provincia le pratiche di risarcimento sfiorarono le 50.000 unità, 4.000 delle quali relative al sistema produttivo provinciale. Queste pratiche, corredate da numerose fotografie e da dettagliate relazioni tecniche sui danni subiti e sugli interventi di ricostruzione effettuati, sono conservate nell’archivio storico camerale e vengono esposte per la prima volta al grande pubblico. Un’occasione pensata, tra l’altro, anche per celebrare il settantesimo anno della liberazione dell’Italia.

Tra i documenti inediti che si potranno osservare in mostra, figurano le immagini e le pratiche relative ai bombardamenti e alla ricostruzione di imprese quali la Richard Ginori, la raffineria A.N.I.C., il cantiere Orlando, la Spica, la Vetreria Balzaretti e Modigliani, la Cementeria, oltre alle grandi industrie del comparto piombinese (Ilva e Magona d’Italia, oggi rispettivamente Aferpi Spa ed ArcelorMittal Piombino Spa). Un’ampia sezione è inoltre dedicata ai danni subiti dal Porto di Livorno.

La Mostra potrà essere visitata gratuitamente fino al 1 dicembre, da lunedì a venerdì in orario 9-13 (martedì e giovedì anche 15-17) ; sarà inoltre possibile prenotare visite guidate per singoli o gruppi (per info: 0586/231247; bibliotecaarchivio@li.camcom.it).

Per la cerimonia inaugurale di venerdì 20 novembre, compresi gli interventi dei relatori, l’ingresso è libero ma occorre segnalare la presenza a segreteria.generale@li.camcom.it (0586/231247-252)




“La Scuola di Livorno” il volume di Lorenzini

lascuolaMartedì 17 Novembre 2015, alle ore 17.00 presso la “Sala Nomellini” del Palazzo della Provincia di Livorno, Piazza del Municipio, n. 4 – Livorno, si terrà la presentazione del libro di Marioaugusto Lorenzini: “La Scuola di Livorno. Raccolta di articoli di Marioaugusto Lorenzini pubblicati su Il Centro” – Edizioni Il Quadrifoglio, Livorno.
Relatrice:
Prof.ssa Carla Roncaglia, già Assessore all’Istruzione del Comune di Livorno;
Moderatore:
Dott. Enrico Dello Sbarba, Presidente del Circolo Culturale “Il Centro”.
Sarà presente l’autore.
N.B.: Il libro non è in vendita. Sarà dato  in omaggio agli intervenuti fino all’esaurimento delle copie.