La didattica della Storia nell’era delle nuove tecnologie

I ragazzi che arrivano nelle nostre aule sono nati e cresciuti in una società “multischermo” e fin dalla più tenera età hanno imparato ad interagire con molti di questi schermi dai quali sono stati circondati (computer, consolle per i videogiochi portatili, cellulari smartphone, navigatori satellitari…). Tutto questo merita una profonda riflessione, per comprendere quale deve essere oggi il ruolo delle nuove tecnologie nella scuola, onde evitare facili e ingenue esaltazioni, per cui si è portati a pensarle come ad un toccasana in vista dell’apprendimento da parte delle nuove generazioni, ma anche per evitare il rifiuto a priori e ad allontanarle quali strumenti diabolici o quanto meno inutili. È dunque importante porsi di fronte alle nuove tecnologie e al loro inserimento nel mondo della scuola con mente critica, soprattutto con l’attenzione rivolta ai nostri studenti: la rivoluzione digitale ci pone di fronte ad una sfida in più, in quanto, come sappiamo, i ragazzi vengono sempre più spesso lasciati soli nella rete. Per questo, mercoledì 26 marzo, alle ore 16, nella biblioteca dell’ISGREC, ne discuteremo con il Prof. Giuseppe di Tonto, docente di Storia ed esperto di tecnologie e metodologie formative, sul tema della didattica della Storia e dell’ingresso degli ebook nella scuola.




Presentazione del volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”

copertina libro marco grilliTra le molte occasioni con cui l’ISGREC ricorderà gli eventi che settant’anni fa portarono alla fine di fascismo e guerra, ha uno speciale valore la pubblicazione del libro sulla strage dei “martiri d’Istia”, a conclusione di una lunga ricerca di Marco Grilli. La memoria di questo fatto è la più radicata a Grosseto; per il dolore che provocò, il 22 marzo 1944, l’uccisione di 11 ragazzi inermi, e per la crudeltà degli assassini. Non a caso è conservata nella stanza del sindaco di Grosseto la lavagnetta con l’ultimo messaggio dei fratelli Matteini uccisi: “un bacio, mamma. Lele e Corrado”.

La ricerca porta alla luce una storia diversa da quella delle stragi nazifasciste di cui da anni sono studiate le dinamiche. Nessuna responsabilità tedesca, ma solo del fascismo grossetano, che terrorizzava e puniva, in questo caso con ferocia particolare, quanti non obbedivano all’ordine di combattere a fianco dell’esercito tedesco o davano aiuto alla Resistenza. Il libro getta uno sguardo sulle vicende della giustizia, spesso mancata, del secondo dopoguerra, anche per reati comprendenti “sevizie particolarmente efferate”, escluse dall’amnistia Togliatti.  Il titolo  Per noi il tempo s’è fermato all’alba è tratto dal racconto di Guido Gianni Nell’ombra delle stelle, che si è voluto riprodurre in appendice.

Parleranno con l’autore di questo quarto volume della collana ISGREC-Effigi, due storici, Marcello Flores e Simone Duranti, il prossimo 22 marzo alle ore 17 nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia.  Saranno presenti il Sindaco e il Presidente della Provincia di Grosseto.

Info:
ISGREC, Via De ‘ barberi, 61,  58100 Grosseto
tel/fax 0564. 415219
www.isgrec.it
segreteria@isgrec.it




Incontro con Fabio Todero su “La Grande Guerra: forme della memoria”

La mostra virtuale sulla Grande Guerra – “Storie di guerra e di prigionia, di coraggio e di abbattimento” – è il primo progetto dell’ISGREC in occasione del 100° anniversario della I Guerra Mondiale. Presentato dall’ISGREC e accolto dalla Regione Toscana, ha ottenuto il patrocinio della Prefettura di Grosseto e sarà realizzato nel quadro della collaborazione con Comune e Provincia di Grosseto. Alla scuola e alle istituzioni locali è richiesta una preziosa collaborazione per la ricerca di documenti e immagini e per il censimento di “memorie di pietra”.

Durante i prossimi mesi interverranno alcuni storici. Il primo, Fabio Todero, (Istituto storico regionale del Friuli Venezia Giulia) terrà una lezione su “La Grande Guerra: forme della memoria” il 20 marzo alle ore 16.30 nel Palazzo del Governo. La professoressa Elena Vellati (Isgrec), illustrerà poi il progetto della mostra e presenterà la struttura del nuovo spazio web, luogo virtuale di confluenza progressiva di materiale utile a rendere comprensibile la catastrofe della prima guerra totale. La mostra è stata pensata come strumento didattico e insieme come luogo per alimentare una cultura storica, che  può giovarsi oggi di innovazioni nella ricerca, nelle forme comunicative e nei destinatari.

Info:
Isgrec, Via dei Barberi, 61, 58100 Grosseto
Tel/fax: +39 0564. 415219
segreteria@isgrec.it
www.isgrec.it




Lezioni su “Donne e Costituzione”

Le lezioni e i laboratori alla scuola superiore di primo grado di Paganico sono indirizzati a valutare, a distanza di oltre 65 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, il permanere del divario tra il modello di democrazia sostanziale che la Carta disegna/auspica e la realtà sociale, politica, economica: stereotipi, pregiudizi, discriminazione, mancanza di pari opportunità, prima, e di parità, poi, limitano ancora “il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.




Tirar su una città … non è cantare una canzone

Proseguono gli incontri di formazione dedicati alla scuola, nati dalla collaborazione dell’ISGREC con l’ANCE e l’Ordine degli architetti sulla storia urbanistica di Grosseto, città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che nel tempo ha assunto e via via cambiato.

Ne parliamo nella sede dell’ANCE (viale Monterosa 56) il  13 marzo, ore 16:30, con Pietro Pettini, Presidente dell’Ordine degli architetti di Grosseto (L’architettura e l’urbanistica di Grosseto nel Novecento) e Mauro Carri, Direttore dell’ANCE di Grosseto (Dissesto idrogeologico: prevenire per conservare).




Autonomia, potere, minorità

La riflessione dell’ISGREC e di insegnanti che l’hanno condivisa fin dall’anno scolastico 2012-13 sul tema dei “nativi digitali” si è sviluppata nel tempo, intanto con una censura linguistica. Non più “nativi digitali”, scopertasi espressione di nessun significato, perché non ci sono nativi e non nativi, ma c’è una cultura che cambia e contiene l’analogico e il digitale, le reti materiali e quelle virtuali, in cui ognuno è immerso. A mezza strada del ciclo di incontri, avviatisi in ottobre con le lezioni di docenti della Scuola Superiore Sant’Anna, è coinvolto lo sguardo del filosofo, Alfonso Maurizio Iacono, docente dell’Università degli Studi di Pisa. Iacono è stato più volte presente nelle iniziative pubbliche dell’ISGREC, ultima la presentazione del volume di cui è stato coautore con altri docenti pisani di diverse discipline sulle questioni legate al disastro della Costa Concordia. La filosofia, in particolare quella coltivata dal relatore di giovedì 27 (ore 16, biblioteca dell’Isgrec), è una cornice utile all’approccio scientifico, tecnologico e linguistico, che finora è stato utilizzato. La “realtà aumentata”, con cui il professor Carrozzino ha rappresentato le potenzialità del virtuale non sostitutivo, ma appunto aggiuntivo, per migliorare il rapporto col mondo dei beni culturali, per esempio, interroga sulla realtà e impone di “saper vivere nella compresenza di più universi”. Tra le opere di Iacono pubblicate nel corso degli ultimi anni spiccano alcuni lavori che riguardano il rapporto dei giovani con la modernità. Tra questi “Autonomia, potere, minorità. Del sospetto, della paura, della meraviglia, del guardare con altri occhi”. In un tempo in cui qualcuno parla della pubblicità come nuovo fascismo, o in cui il pensiero critico fatica a svilupparsi per la molteplicità di informazioni e per la forma dei mezzi (la rete che avrebbe tradito la speranza della libertà del sapere e del partecipare), parlare di autonomia e di uscita di minorità non è solo un’eco scolastica del pensiero critico di secoli fa. Pur non condividendo allarmi, anzi scegliendo di accogliere quanto le nuove frontiere della scienza e della tecnologia producono, pensiamo che agli insegnanti, cui è dedicato soprattutto il ciclo di incontri e il progetto nel suo insieme, possa essere utile questo tipo di riflessione. Il progetto prevede anche un ultimo incontro, nel mese di marzo, che sarà dedicato in modo più specifico a chi insegna storia, mentre rimangono le proposte di lavoro in classe, già iniziate nello scorso anno scolastico.




Grosseto ieri, Grosseto oggi. Mutamenti/persistenze.

Tra i caratteri originali della città di Grosseto risalta la modernità. È città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che nel tempo ha assunto e via via cambiato. Il programma di iniziative dell’a. s. in corso, proseguendo la strada tracciata da laboratori didattici, ricerche e mostre realizzate dalla Scuola Media “G. Pascoli” e dall’Istituto Geometri “A. Manetti” nel 2013, prevede un approfondimento delle conoscenze e dell’uso didattico delle fonti, parallelamente allo sviluppo di una ricerca storica sul secondo Novecento.

Ne parliamo il 20 febbraio alle ore 16:30 nelle casette del Cinquecento con Giuseppe Chigiotti (Politecnico di Milano) e Gian Franco Elia (Università degli Studi di Pisa).