Vite di Partito.  Traiettorie esistenziali nel PCI togliattiano. Priamo Bigiandi (1900-1961)

Venerdì 16 dicembre 2016 (ore 17), Sala Gigli, Palazzo Pegaso, via Cavour n. 4 a Firenze presentazione di “Vite di partito”
con EUGENIO GIANI, FRANCO ANDREUCCI E VALENTINA VADI

Giorgio Sacchetti, Vite di Partito.  Traiettorie esistenziali nel PCI togliattiano. Priamo Bigiandi (1900-1961),  Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, pp. 200, euro 20.

Priamo Bigiandi (1900-1961) «minatore deputato» non è un dissidente, né un eretico e né un ribelle; fedele alla linea fino alle estreme conseguenze sopporterà, con stoicismo e senza fiatare, la sua emarginazione politica decretata, ufficialmente, dalla macchina implacabile del Partito togliattiano, ma in realtà decisa da più prosaiche e miserevoli ragioni. La sua biografia politica ci offre l’occasione per un’interessante lettura, certo in filigrana, di una delle tante «periferie» del PCI, nel cuore delle cosiddette subculture «rosse». Dove la tradizione conta per la conservazione di alcuni valori, quali solidarietà e uguaglianza, che poi si fanno norma sociale e appartenenza comunitaria. Ma dove si formano anche nei ranghi degli apparati politici, per permanervi a lungo, quei piccoli mondi a sé evocati nel Mistero napoletano di Ermanno Rea. Ed è proprio lì che «improvvisamente, un giorno, le lancette degli orologi si bloccarono» e «la storia, sequestrata, cessò di respirare…». Il contesto è quello «cupo e melmoso» di una federazione comunista negli anni Cinquanta.




Proiezione del film-documentario “Vol Spécial” a Lucca

vs

Prendendo in esame la drammatica quotidianità del centro di detenzione amministrativa di Frambois, vicino a Ginevra, “Vol Spécial” di Fernand Melgar denuncia la persecuzione burocratica contro immigrati irregolari e richiedenti asilo operata nella Svizzera di oggi.

Nel contesto del fitto programma d’iniziative per la settimana regionale “Le parole della Costituzione. Carta d’Identità degli italiani”, l’Isrec Lucca organizza, per la sera del prossimo venerdì 16 dicembre 2016, la proiezione pubblica ad ingresso gratuito del film-documentario “Vol Spécial” di Fernand Melgar (Svizzera 2011): l’evento, che prenderà avvio alle 21:30, si terrà presso l’Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza S. Martino 7 a Lucca, e sarà un’importante occasione per conoscere da vicino il problema della persecuzione amministrativa degli immigrati irregolari e dei richiedenti asilo nella Svizzera contemporanea. Più in generale, tuttavia, la proiezione dell’intensa pellicola del regista elvetico vuole fungere da momento di riflessione collettiva sul pregiudizio e l’ipocrisia presenti attorno al tema dell’accoglienza in tutto il mondo occidentale. Ad introdurre il film, che chiuderà la lunga serie di eventi regionali della settimana dedicata alla Costituzione italiana (9-16 dicembre 2016), sarà Andrea Ventura, nuovo direttore dell’Isrec Lucca.

In allegato, il programma completo delle iniziative lucchesi della settimana regionale sulla Costituzione italiana.




Leonardo Sciascia tra furbi, fessi, e pesci rossi nell’acquasanta

Il 16 dicembre alle ore 17.30 in Sala ferri, Palazzo Strozzi, il Gabinetto Vieusseux vi invita a:

Incontro
Leonardo Sciascia tra furbi, fessi, e pesci rossi nell’acquasanta
in occasione del quale sarà presentato il sesto volume di
«TODOMODO»
RIVISTA INTERNAZIONALE DI STUDI SCIASCIANI
A JOURNAL OF SCIASCIA STUDIES

Saluti
Gloria Manghetti, Luigi Carassai

interventi
Maria Teresa Giaveri, Massimo Teodori

coordinatore
Niccoló de Laurentiis

alla presenza di
Giuseppe Iannello,  autore dell’ex libris del volume e del video
Francesco Izzo e Carlo Fiaschi, direzione editoriale «Todomodo»

si prega di confermare la partecipazione scrivendo a:
todomodo@amicisciascia.it

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti




Inaugurazione della mostra: Severini, la famiglia: Cortona

Venerdi 16 Dicembre 2016 ore 16.00- Palazzo Casali inaugurazione mostra SEVERINI, LA FAMIGLIA:CORTONA




L’alluvione del 1966 alla Cassa di Risparmio

Firenze, giovedì 15 dicembre ore 17,30
Auditorium Banca CR Firenze, via Carlo Magno 7
Presentazione del volume L’alluvione del 1966 alla Cassa di Risparmio
Alla fine della manifestazione sarà consegnata copia omaggio del libro
Conferma obbligatoria fino ad esaurimento posti: emanuele.barletti@fondazionecrfirenze.it




Il primo dopoguerra: documenti e testimonianze

Giovedì 15 Dicembre alle ore 21.30  presso la Sala “Walter Iozzelli” della  Biblioteca Giuseppe Giusti (Monsummano Terme)  nell’ambito del ciclo “Il passato è un paese straniero”,si svolgerà l’incontro dal titolo “Il primo dopoguerra: documenti e testimonianze” a cura di Denise Butini.
Ingresso libero e gratuito.




Giornata di studi sull’arte di Plinio Nomellini in occasione del 150° della nascita

locandina-convegno-nomelliniSi intitola “Plinio Nomellini, nuovi studi per il 150° anno della nascita” il convegno che si terrà il 15 dicembre prossimo ( a partire dalle ore 9) al Museo Civico G. Fattori di Livorno,  promosso dagli Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi e dall’Università di Pisa in collaborazione con il Comune di Livorno.
Organizzato in occasione del 150° anniversario della nascita dell’artista ( Plinio Nomellini è nato a Livorno il 6 agosto del 1866) il convegno si propone di portare nuove ricerche e riaccendere l’attenzione su un artista complesso e importante per la storia dell’arte italiana del ‘900. Un artista che con uno sguardo rivolto ai fondamentali sviluppi della pittura europea riuscì ad elaborare un linguaggio italiano in linea con i tempi.
Numerosi i relatori che si avvicenderanno nel corso dell’intera giornata,  a partire dalla mattina (ore 9), con il saluto istituzionale dell’assessore alla cultura Francesco Belais, fino al tardo pomeriggio (ore 17), quando si aprirà la discussione.
Il convegno avrà luogo nella sala degli Specchi di Villa Mimbelli posta al primo piano del Museo Fattori che custodisce importante opere di Plinio Nomellini.

“Non poteva essere scelto luogo più appropriato per un convegno di studi dedicato all’arte di Plinio Nomellini – dichiara con soddisfazione l’assessore alla cultura Francesco Belais – è qui che è conservato tra gli altri l’importante dipinto, il Fienaiolo, che fu esposto all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 suscitando scalpore e ammirazione per una concezione del colore e dello spazio totalmente nuova. Riaccendere l’attenzione su questo grande Maestro di fronte alla sua opera simbolo mi sembra pertanto il modo migliore e di buon auspicio per un valido contributo alla sua figura artistica”.

Plinio Nomellini nasce a Livorno il 6 agosto 1866 e, sebbene più volte nella vita se ne sia allontanato, rimase molto legato alla sua città natale. Spesso coinvolto nelle vicende del museo civico livornese, forniva indicazioni per gli acquisti, partecipò alla  inaugurazione nel 1925 del monumento dedicato a Giovanni Fattori (ora in Piazza della Repubblica), fu presidente del Gruppo Labronico dal 1928 fino alla sua morte nel 1943.




Arte, artigianato e contemporaneità dopo l’alluvione

Al Museo Novecento, Mercoledì 14 dicembre, ore 17.30, Proiezione di scene inedite del documentario Firenze ’66 – Dopo l’alluvione di Enrico Pacciani
Rodolfo Ceccotti dialoga con Simone Guaita
In collaborazione con Fondazione Il Bisonte
La proposta di Ragghianti di creare, all’indomani dell’alluvione, un innovativo museo di arti contemporanee, aperto anche al design, non rimase un caso isolato. Come lui molti artisti e artigiani italiani e stranieri hanno cercato di aprire nuove vie contemporanee alla tradizione artistica fiorentina. La stamperia d’arte grafica Il Bisonte nacque nel 1959 in via Ricasoli, a Firenze. La fondatrice, Maria Luigia Guaita, proveniente da esperienze di editoria e di giornalismo, aveva imparato a conoscere e apprezzare la tecnica della litografia in Scozia, nello studio di un’amica pittrice. Fu affiancata in quest’impresa da un gruppo di intellettuali fra i quali Giorgio Luti (storico della letteratura italiana), Carlo Ludovico Ragghianti (storico dell’arte), Enrico Vallecchi (editore), Odoardo Strigelli.
Maria Luigia Guaita desiderava diffondere la conoscenza delle opere originali d’arte grafica in opposizione alla dilagante affermazione di riproduzioni prive
di qualsiasi valore.
I primi artisti invitati a Il Bisonte furono gli Informali – Carmassi, Moreni, Scanavino, Giò Pomodoro – seguiti a breve distanza dai maggiori rappresentanti della cosiddetta “generazione del Dieci”: Soffici, Severini, Carrà, Magnelli. La stamperia, per lunghi anni, sarà luogo di incontri, intreccio di presenze ed esperienze più diverse, sempre di grande valore. Fra gli artisti che vi collaborarono a più riprese: Boschi, Capocchini, Caruso, Clerici, Cremonini, Maccari, Mattioli.
L’alluvione che travolse Firenze nel novembre del 1966 sommerse anche la nuova sede della Stamperia, appena inaugurata in San Niccolò; ma la sciagura, che sul momento sembrò irreparabile, suscitò nuovo vigore. La ripresa dell’attività, in un momento in cui l’attenzione del mondo era focalizzata sulla città disastrata, per Il Bisonte coincise con l’apertura di orizzonti internazionali. È in quel frangente che Henry Moore iniziò una collaborazione destinata a durare nel tempo, seguito da altri come Chadwick, Calder, Sutherland, Matta, Lipchitz, Tamayo, Arroyo.
L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere il sodalizio intellettuale tra Maria Luigia Guaita e Ragghianti e accennare alla presenza di artisti internazionali a Firenze.
L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.