Antonio Sant’Elia e l’architettura del suo tempo

Venerdì 2 dicembre dalle h9.00.alle h18.30 e Sabato 3 dicembre dalle h9.30 alle h17.30
Firenze, ex Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella
I due centenari ravvicinati del lancio del manifesto L’Architettura futurista (1914) e della morte di Antonio Sant’Elia (1916) hanno riportato l’attenzione sulla figura più significativa e discussa dell’architettura italiana del primo Novecento. A Firenze, dove il manifesto dell’architettura futurista diffuso in forma di volantino fu subito pubblicato dalla rivista “Lacerba”, si terrà il 2 e 3 dicembre il convegno internazionale Antonio Sant’Elia e l’architettura del suo tempo, organizzato dal Dipartimento di architettura dell’Università, dalla Fondazione e dall’Ordine degli architetti e dal Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut , che lo hanno promosso d’intesa con altre istituzioni e musei (Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Comune di Como; Fondazione Michelucci, Fiesole; Fondazione Primo Conti, Fiesole; Gabinetto scientifico-letterario G.P.Vieusseux, Firenze; Museo Novecento, Firenze; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese). Il convegno che si avvarrà dei contributi di studiosi del futurismo, delle avanguardie e dell’architettura italiana del primo Novecento provenienti da dodici università italiane e straniere e da altri prestigiosi istituti culturali, intende discostarsi dall’immagine di un Sant’Elia profeta solitario della nuova architettura e della città del futuro, forgiata e divulgata dagli anni 1930 dall’entusiastica promozione di Filippo Tommaso Marinetti.




L’emigrazione italiana e Zélia Gattai Amado. Una figlia di Firenze

Il 1° dicembre alle ore 18.00 in Sala Ferri a Palazzo Strozzi, conferenza di Antonella Rita Roscilli, L’emigrazione italiana e Zélia Gattai Amado. Una figlia di Firenze, in occasione del centenario della nascita della scrittrice brasiliana.

Introduce Franco Zabagli.

Iniziativa a cura del Gabinetto Vieusseux




“Ero solo una bambina” a Cecina l’incontro con i sopravvisuti dai campi di sterminio

ero-solo-una-bambina-volantino-ufficialeGiovedì 1 dicembre ore 10 presso la Sala consiliare del Comune Vecchio a Cecina, si terrà, nell’ambito della Festa della Toscana, un incontro tra i sopravvissuti ai campi di sterminio: Kitty Braun Falaschi e Mauro Betti e gli studenti dell’Isis Polo Cattaneo di Cecina e dell’Istituto Mattei di Rosignano.

La Festa della Toscana come occasione per un viaggio nella memoria. Il Comune di Cecina, in collaborazione con le associazioni Un ponte per Anne Frank, PAKA e Deina, organizza un incontro tra studenti delle scuole superiori del territorio e Kitty Braun Falaschi sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen-Belsen. All’iniziativa parteciperanno inoltre Mauro Betti dell’associazione Combattenti e Reduci, anch’egli sopravvissuto ai campi di concentramento, Federica Pannocchia in rappresentanza dell’associazione Un ponte per Anne Frank, Anna Betti e Cristina Rezzi per l’associazione Paka e Agnese Palazzi e Lorenzo Bigiarini per l’associazione Deina. Prevista anche una performance musicale delle cantanti Giorgia e Rebecca Toschi. Lo spunto della Festa della Toscana che coincide con il 30 novembre di ogni anno vuole ricordare la riforma illuminata del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo che già nel 1786 abolì la pena di morte e la tortura. Un esempio straordinario di civiltà che attraverso la memoria passata ci aiuta a riconfermare con forza l’impegno per la promozione dei diritti umani e la necessità di lavorare per la pace e la giustizia.




Il romanzo nell’epoca fascista e l’incredibile caso di Guido da Verona

Mercoledì 30 novembre alle ore 17.30 al Museo Novecento, presentazione a cura di Andrea Pellegrini.
Negli anni della Belle Époque e del Fascismo, il più conosciuto e il più venduto degli scrittori italiani, con ventiquattro romanzi all’attivo e superando i due milioni di copie, fu Guido da Verona. Ebreo e fascista sui generis, questo scrittore nato a Saliceto sul Panaro nel 1881 sarebbe stato presto ostracizzato dalla critica letteraria e dopo tante stroncature dimenticato al punto da scomparire. Lo scenario culturale, presto adombrato dal regime di Mussolini, privilegiava la prosa d’arte, fra le egemonie dei calligrafismi rondisti, rispetto al romanzo, considerato un genere corrivo e di mere finzioni. Oltre a quello d’autore, più raro e poco remunerativo, quel tempo vide fiorire il romanzo di consumo. Fra i numerosi scrittori di questo nuovo genere, Guido da Verona.
fu certamente il più conosciuto, in gara con la letteratura elitaria e così, presto, bersaglio della critica ufficiale che mai smise anche per questo di screditarlo. Visionario e in anticipo sui tempi, amò il cinematografo e fu anticlericale, antiborghese, antitradizionalista, contro la pena di morte, contro il matrimonio e per il divorzio in tempi di Concordato. Fu fascista, malgrado tanti antifascismi di sottofondo, ed ebbe cani di ogni razza, cavalli da corsa e modi più che eleganti esibiti su tutte le pagine dei rotocalchi italiani come un divo hollywoodiano. Una parodia sui Promessi sposi, da lui scritta e pubblicata nel 1929, corrispose con la sua fine. Morto in circostanze poco chiare nel 1939, Guido da Verona è scomparso poi definitivamente dalle cronache e da ogni nostra memoria.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




Piero Calamandrei e Montepulciano

piero-calamandrei-portraitA 60 anni dalla scomparsa, il Circolo AUSER di Sant’Albino (Montepulciano, Siena) ricorda Piero Calamandrei, uno dei giuristi più importanti e degli uomini politici più originali e profondamente impegnati della prima metà del ‘900 italiano.

Per mercoledì 30 novembre alle 15.30, presso la sede dell’associazione, in Piazza le Calle 1 (Centro Civico) è stato infatti organizzato un incontro con Silvia Calamandrei, nipote del deputato dell’Assemblea Costituente, sui rapporti tra Piero Calamandrei e Montepulciano.

Molto legato a questa terra, dove aveva una sua residenza ereditata dalla famiglia (il nonno era stato magistrato nella cittadina poliziana), Calamandrei dedicò al territorio alcune delle più belle pagine dell’“Inventario della casa di campagna”, una delle sue numerose opere letterarie, attività in cui si dilettava, come anche nella pittura, con risultati molto apprezzabili.

Silvia, Presidente della Biblioteca Comunale – Archivio Storico intitolata al nonno, potrà dunque testimoniare anche direttamente quanto questo legame fosse profondo e appassionato.

Collaborano all’iniziativa Giordano Cioli per la documentazione fotografica e Giovanna Vivarelli per le letture di brani tratti dalle opere di Calamadrei.

L’ingresso è libero, non riservato ad i soli associati.




Fordismo

Martedì 29 novembre alle ore ore 16.00 al Polo delle Scienze sociali di Novoli, edificio D5 Aula Spreafico, via delle Pandette 21, Firenze, presentazione del volume di Bruno Settis, Fordismi. Storia politica della produzione di massa (il Mulino, 2016).

Ne discutono: Franco Bortolotti Ires Toscana, Dimitri D’Andrea Università di Firenze, Giovanni Gozzini Università di Siena.

Introduce e coordina Pietro Causarano (Università di Firenze)

Iniziativa a cura di SISLAV Società italiana di storia del lavoro e IRES Toscana Istituto di Ricerche economiche e sociali.




Presentazione della guida “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” a Camaiore

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Dopo le presentazioni di Viareggio e Seravezza, “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” di Federico Bertozzi, Jonathan Pieri e Andrea Ventura tornerà alla ribalta la sera del prossimo martedì 29 novembre 2016, presso la Sala Bianchi di Camaiore.

La sera del prossimo martedì 29 novembre 2016, alle ore 17:30, presso la Sala Bianco Bianchi in via delle Muretta 99 a Camaiore (Lu), si terrà la terza presentazione de “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza”, la nuova guida storico-turistica ai luoghi della memoria versiliesi del periodo 1943-1945 redatta da Federico Bertozzi, Jonathan Pieri e Andrea Ventura per Pezzini Editore, già promossa a Viareggio e Seravezza e forte di un notevole successo di pubblico. Frutto di quasi due anni di ricerche storiografiche compiute dai tre giovani storici dell’ISREC di Lucca sotto il coordinamento scientifico del prof. Gianluca Fulvetti dell’Università di Pisa, il volume, primo capitolo di un progetto provinciale tripartito reso possibile dal determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, presenta al lettore i siti più significativi per la storia comunitaria della Versilia durante la Seconda Guerra Mondiale, inseriti in quattro pratici “Percorsi della memoria”, percorribili anche in auto, dipanati sui territori comunali di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Camaiore, Massarosa e Viareggio. Assistito da mappe ed immagini di oggi e di ieri, l’interessato potrà così andare alla scoperta di luoghi, volti e vicende che segnarono il vissuto versiliese negli ultimi due anni del conflitto, fra occupazione nazista e Resistenza partigiana, rastrellamenti e sfollamenti forzati di civili, stragi tedesche e bombardamenti alleati, Linea Gotica e Liberazione. Spaziando dal Pontile di Forte dei Marmi alla Villa Pilli/Henraux di Seravezza, dalla “Brilla” di Massarosa al Palazzo Littorio di Camaiore, dal Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema al Liceo classico “Giosuè Carducci” di Viareggio, soltanto per citarne alcuni, la nuova pubblicazione, adatta sia ai turisti che ai residenti, mira quindi a valorizzare il patrimonio storico materiale della Versilia in tempo di guerra, ed include anche tre “Sentieri della memoria”, semplici percorsi montani per conoscere da vicino fatti e protagonisti della Resistenza e della repressione antipartigiana sulle Alpi Apuane. Patrocinata dal Municipio di Camaiore e dall’ISREC di Lucca, la serata, ad ingresso libero, si aprirà con i saluti dell’Amministrazione Comunale e vedrà poi gli interventi di due degli autori, Federico Bertozzi e Andrea Ventura, nuovo direttore dell’Istituto stesso.

In allegato, il programma dettagliato dell’iniziativa.




Due vite, un ideale: Battista Tettamanti e Teresa Meroni

Lunedì 28 novembre alle ore 16.30 alla Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Prato, all’interno del ciclo di incontri “Tessere la memoria. Documenti e ricerche in Archivio di Stato di Prato dal Risorgimento alla marcia delle donne, presentazione del volume di A. Affortunati, Due vite, un ideale: Battista Tettamanzi e Teresa Meroni.

Saluti di Daniele Ciacchi, Direttore Archivio di Stato di Prato

Intervento di M. Mazzoni, Direttore Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Sarà presente l’Autore.