Il cenino del 24 dicembre alle Stanze della Memoria




Chiusura natalizia ISRT




Presentazione del libro LE DONNE DELL’ALTA MAREMMA di P. Scapin




Luoghi, persone e carte della storia del PCI pisano. Dopo il centenario: la ricerca e le fonti sul PCI

Martedì 19 dicembre 2023, alle 17:30, verrà presentato alla Biblioteca Franco Serantini (via G. Carducci n. 13 – loc. La Fontina – Ghezzano, Pisa) il progetto «Luoghi, persone e carte di PCI pisano», frutto di due anni di lavoro di raccolta, inventariazione e ricerca sulle fonti archivistiche dalle federazioni provinciali e delle sezioni del PCI della provincia di Pisa.




L’Archivio dell’Istituto Storico della Resistenza Senese. Presentazione del nuovo inventario

Lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 17:30 si terrà presso le Stanze della Memoria di Siena (via Malavolti 9) la presentazione del nuovo inventario dell’Archivio dell’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea.

All’iniziativa prenderanno parte il direttore dell’Istituto prof. Alessandro Orlandini e la responsabile del riordino, dott.ssa Marta Fabbrini.

Per infromazioni: stanzedellamemoria@gmail.com

 




Il treno voluto e poi perduto. Dalla costruzione all’abbandono della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi

Il 16 dicembre alle ore 15.30 presso la Sala Cinema Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa, in piazza dell’Unità dei popoli 2.

Programma della giornata:

  • Presiede: Stefano Maggi
  • Saluti: Alessandro Donati (Sindaco di Colle di Val d’Elsa) e Sabina Spannocchi (Presidente della Società Storica della Valdelsa)
  • Introduzione: Stefano Maggi, La ferrovia come patrimonio delle comunità
  • Relazione: Michelangelo Borri, “Indispensabile e insostituibile”. Riattivazione e mantenimento della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi tra istituzioni e dimensione pubblica (dal dopoguerra agli anni Ottanta)

      Comunicazioni:

  • Giacomo Baldini, Quando le strade non erano ferrate. Società e comunicazioni in Valdelsa prima della ferrovia
  • Silvano Bellesi, Cronistoria per immagini della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi
  • Fabrizio Boldrini, La ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi. Il tempo dei progetti di ampliamento infranti e la lotta contro la chiusura
  • Fabio Dei, Memorie di un pendolare
  • Giovanni Parlavecchia, “Non toglieremo mai il servizio ferroviario”. L’agonia della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi tra apparenza e realtà
  • Luca Guerranti, Dalla variante di Maltraverso all’ipotesi del velorail. L’ultima corsa del treno di Colle
  • Marco Antonelli, Verso il futuro: nuovi treni e binari tra Valdelsa e Val di Cecina

      Dibattito

Saranno proiettate immagini della ferrovia tratte dal film “Il Deportato” (girato a Colle di Val d’Elsa nel 1950) e “Il viaggio di addio alla Colle Val d’Elsa – Poggibonsi (marzo 2009)” di Silvano Bellesi




La riserva mancata. Il Padule di Fucecchio.

Sabato 16 dicembre 2023
Presentazione del libro “La Riserva mancata. Il Padule di Fucecchio fra crisi ambientale e difficile tutela (1970-1989)” di Emilio Bartolini

Ore 16, Larciano, Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio




DON MILANI al centro del nuovo appuntamento del Seminario “Enzo Collotti”

La prossima del “Gruppo Collotti” riunione è fissata per venerdì 15 dicembre alle ore 15.30 sempre presso la sede dell’ISRT in via Carducci 5/37 (FI).

Sarà dedicata all’analisi del volume di Adolfo Scotto di Luzio L’equivoco don Milani, Einaudi.

Interverranno a illustrare il volume e dialogare con i/le presenti la prof.sa Anna Scattigno (già Università di Firenze) e il prof. Giancarlo Gaeta (già Università di Firenze).

Data l’importanza dell’argomento, il seminario è organizzato in collaborazione con l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e aperto ai suoi soci.

L’Italia ha imparato a comprendere la sua scuola in termini che le sono profondamente ostili. È questo il lascito di don Milani. E sta qui il nucleo di un equivoco che accompagna il nostro discorso educativo dagli anni Settanta in avanti. Ebreo convertito al cristianesimo e prete in odio alla borghesia, che nella Chiesa aveva aperto un’aspra polemica in nome dei poveri, don Milani sembrò incarnare una potente richiesta di cambiamento. In una maniera che ha qualcosa di profondamente ironico, tuttavia, la cultura pedagogica italiana ha finito per restare impigliata nelle stesse contraddizioni in cui si dibatteva il suo eroe. Il fatto è che don Milani, figura del nuovo, sarebbe rimasto fedele fino alla fine all’antico, al messaggio di Cristo e alla Chiesa. E a ben vedere anche a una idea di borghesia come classe di cultura. A pensarci è sorprendente come una figura cosí complessa, piena di tante cose, ambigua, contraddittoria e indubbiamente carica di fascino sia stata poi ridotta al figurino senza spessore del pedagogismo nostrano. L’ideologia che nel nome di don Milani pretende di bandirne il messaggio finisce cosí per imprigionare il prete a Barbiana ma svuota contemporaneamente Barbiana di ogni significato. [dal sito Einaudi]

Il seminario di storia, diretto fin dal 1997 con ammirevole continuità e profondo impegno da Enzo Collotti (1929-2021), ha ripreso le sue attività nel corso dello scorso anno. Gli incontri si articolano, come già in passato, su analisi e discussioni di testi e documenti relativi alla storia contemporanea. Secondo gli intendimenti di Collotti, il seminario doveva essere -ed è stato- una sede di liberi confronti e approfondimenti, aperto alla partecipazione di insegnanti, studenti, specialisti, cultori della materia. Su questa stessa direttrice, il gruppo ricostituitosi intende proseguire in collaborazione con il nostro Istituto che concede l’uso dei propri locali così come già aveva fatto dal 2009 per l’attività svolta dal prof. Collotti.