“Plasmare le coscienze. Cinema e infanzia nell’Italia fascista”. Presentazione.. “Aspettando il Festival”.

“Il cinema è l’arma più forte” diceva Benito Mussolini al tempo in cui era il Duce dell’Italia fascista. Agli albori della società della comunicazione, il fascismo utilizzò i nuovi strumenti come la radio e il cinema come armi di propaganda, per costruire l’uomo nuovo fascista, un uomo guerriero, machista e destinato a dominare. E lo fece dedicando particolare attenzione alla generazione di giovani che stava crescendo sotto il regime, con i nuovi mezzi comunicativi che divennero strumenti delle organizzazioni giovanili del Regime.
Il fascismo inaugurò quindi un uso distorto dei mezzi di comunicazione, finalizzato a plasmare le coscienze, in una storia che arriva fino a noi.
Stefano Campagna ne discute a partire dal suo libro con Francesca Tesi dell’università di Bologna e Alfonso Venturini dell’università di Firenze, coordinati da Francesca Perugi Vicepresidente dell’ISRPT.

Alla libreria Lo Spazio a Pistoia.




81° anniversario degli eccidi nazifascisti nel Comune di Cavriglia




Un altro genere di rivoluzione. La forza delle donne fra memorie e scelte.

A Prato, 4 luglio ore 21.00 terrazza della Camera del Lavoro, con Benedetta TOBAGI.

Il programma in locandina:




81° anniversario – Ricordo delle vittime di Ponticello




Piazza della Loggia 50 anni dopo. Incontro.

VADA, 27 GIUGNO – Teatro l’Ordigno
Incontro con l’autore del volume “Piazza della Loggia cinquant’anni dopo”
Il 28 maggio #1974 segna una data cruciale nella storia italiana: l’esplosione di un ordigno a #Brescia causò 8 morti e 102 feriti, avviando una feroce guerra contro la partecipazione e la democrazia. I responsabili materiali furono i #fascisti di Ordine Nuovo, ma dietro di loro c’erano pezzi importanti dello Stato e agenti dei servizi segreti.
Questi elementi non riguardano solo la Strage di Brescia, ma un’Italia con una sovranità limitata, subordinata agli interessi economici locali e internazionale, che utilizzarono l’eversione nera per i propri fini. Il libro di Saverio Ferrari (Osservatorio democratico sulle nuove destre Italia) e Pietro Garbarino offre una ricostruzione completa e rigorosa di questo triste capitolo della #strategia della tensione, svelando una verità a lungo censurata.
Ne parlerà con uno degli autori il nostro ricercatore Giovanni Brunetti. L’evento è organizzato da Anpi Cecina e ANPI Rosignano, con il patrocinio del Comune di Cecina e del Comune di Rosignano Marittimo .




Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida con Carlo Greppi e Vera Vigevani Jarach

Giovedì 26 giugno alle 17.30 alla Domus Mazziniana, presentazione del libro di Carlo Greppi, Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida (Bari-Roma, Laterza, 2025), organizzato dalla Domus Mazziniana, dal CISE (Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici) dal Dipartimento di Civilità e forme del Sapere dell’Università di Pisa, dall’associazione 24 marzo e dall’ANPI.

Con l’autore Carlo Greppi dialogheranno Alessandra Ghezzani (Università di Pisa)

Maria Rosaria Stabili* (Università di Roma Tre). Sono previsti i saluti di Paolo Mancarella (Domus Mazziniana), Ruth Dinslage (24 marzo onlus). Bruno Possenti (ANPI). Coordina

Arturo Marzano (Università di Pisa)

Interviene on line Vera Vigevani Jarach




L’uso politico della memoria nei nazionalismi: il caso jugoslavo. Nuovo appuntamento di “Avvicinamento al Festival”

Le guerre jugoslave degli anni ’90 più che la fine del XX secolo sono state l’anticipazione del XXI.
Tra i tanti e tragici elementi di attualità, tra cui le pratiche di pulizia etnica e genocidiarie, ad anticipare il secolo in cui viviamo è stato anche l’uso spregiudicato della storia da parte dei diversi nazionalismi in conflitto tra loro.
Una storia sempre più trasformata in memoria e da lì distorta per armare le coscienze e divenire strumento per innescare la guerra e portarla avanti in una spirale di odio e ferocia, costruendo l’immagine atavica del nemico.
Le guerre jugoslave ci restituiscono quindi l’uso strumentale che può essere fatto della storia a fini politici e bellici. E ci offrono anche spunti su come si scardina la storia per sostituirla con una narrazione identitaria finalizzata all’autolegittimazione della propria parte.

Ne parliamo con Simone Malavolti, autore di “Nazionalismi e pulizia etnica in Bosnia-Herzegovina” e Andrea Caira, autore di “Un tetto e due scuole. Memorie jugoslave”, in dialogo con Adna Čamdžić dell’università di Torino, coordinati da Stefano Bartolini, Direttore dell’ISRPT.

Alla libreria Lo Spazio Pistoia




“Volontari della libertà”. Presentazione a Castelfiorentino.

Martedì 24 giugno ore 17 nel Ridotto del teatro del Popolo di Castelfiorentino.