Festa per il 70° anniversario della Liberazione a Casole d’Elsa (Siena)

casoleCasole d’Elsa pagò un tributo pesante durante la seconda guerra mondiale. I giorni più tragici furono probabilmente quelli a ridosso della liberazione avvenuta il 4 luglio 1944. Dal 29 giugno iniziò infatti sul paese un micidiale bombardamento: il paese bruciava, la gente dei dintorni pensava che nessuno sarebbe sopravvissuto. Don Calonaci scrisse: “Il paese è ridotto ad un enorme rovina e giudico che non potrà più risorgere”. Il 2 luglio un’anziana donna non rispettò il coprifuoco e venne uccisa all’istante. Nello stesso giorno furono rastrellati tutti gli uomini dai 16 ai 65 anni per essere deportati. Risultò vano il tentativo di don Calonaci, ma la provvidenza, come ebbe a dire, ci pensò. I camion che dovevano trasportare gli sventurati vennero bombardati e distrutti: fu così che decine di uomini si salvarono dalla deportazione. All’alba del 4 luglio le verdi jeep con la stella bianca entrarono in paese accolte festosamente; vennero distribuiti pane bianco, cioccolate e latte.

A 70 anni da quegli eventi il Comune di Casole d’Elsa organizza una Festa della Liberazione. L’iniziativa avrà inizio in piazza Lucchetti alle 21. Interverrà il sindaco Piero Pii con un intervento dal titolo La Liberazione di Casole. E’ previsto poi l’intervento di Cecilia Trafficante Testimonianze di un paese sotto i bombardamenti.
Seguirà poi la consegna agli eredi dei caduti di una pergamena a ricordo. Infine sarà apposta una targa commemorativa a ricordo dei caduti.

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70° Anniversario della Liberazione della città di Siena, 3 luglio 1944-2014

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Il 3 luglio 1944 a Siena (Archivio ISRSEC)

Il mattino del 3 luglio 1944 i soldati del corpo di spedizione francese entrarono a Siena da Porta S. Marco (leggi l’approfondimento). Iniziò così la Liberazione del capoluogo senese che, a 70 anni da quegli eventi, viene oggi ricordata dall’Amministrazione Comunale attraverso un programma di celebrazioni ufficiali che si snoderà nelle due giornate del 3-4 luglio 2014.

Questo il programma ufficiale delle celebrazioni:

Giovedì 3 luglio
Ore 13.45 –  Piazza Santo Spirito, ritrovo delle autorità
Ore 14.00 – Cerimonia di celebrazione del 70° Anniversario della Liberazione, saluto del Sindaco di Siena, Bruno Valentini, apposizione della lapide commemorativa sulla facciata della Casa Circondariale di Siena in Piazza Santo Spirito
Sono previsti poi gli interventi dell’’ambasciatore francese in Italia, Alain Le Roy, del Presidente dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Valerio Onida, del presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Carlo Smuraglia, e del Presidente della sezione senese dell’Anpi, Vittorio Meoni

Venerdì 4 luglio
Ore 18.00 –  Cortile del Podestà, Letture sul ricordo della Liberazione di Siena.
Altero Borghi, Francesco Burroni, Elisa Toccabelli, Luca Verdone leggono:
Général Goislard de Monsabert, Notes de guerre
Mario Verdone, Siena liberata e altre storie
Mario Toccabelli, “Nulla die sine linea” Diario di guerra (1944 – 1946)

Ore 21.30 –  Cortile del Podestà, Proiezione del documentario di Juri Guerranti 
“1944-2014 Siena ricorda. La Liberazione dal Nazifascismo dei 36 Comuni della Provincia”

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

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Sinalunga celebra il 70° anniversario della Liberazione

sinalungaIl 2 luglio 1944 il Comune di Sinalunga veniva liberato dal nazifascismo. Mercoledì 2 luglio, alle ore 17.00 i Sindaci dei Comuni di Sinalunga e Trequanda depositeranno delle piccole corone di alloro in località Macchiaie, sulla strada Rigaiolo-Trequanda, là dove furono uccisi due sinalunghesi, Alduino Grazi e Pasquale Moscadelli e in località Castelletto dove furono fucilati Pietro e Faustina Zappalorto.

Alle ore 18.00 al Teatro Comunale di Sinalunga, saletta Agnolucci, il Consiglio Comunale ricorderà l’anniversario della Liberazione attraverso il racconto di storie di reduci e testimoni.

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Il 70° anniversario della Liberazione di Murlo

Murlo

Murlo, salmerie marocchine in marcia verso il paese

Il 30 giugno 1944 il Comune di Murlo fu liberato dalle truppe francesi inquadrate nella V Armata americana.  Il Comune senese ebbe tra i suoi morti anche alcuni partigiani: Aldo Giannelli di Vescovado, ucciso dai tedeschi il 14 giugno, Bramante Foderi e Ferruccio Mantegoli di Casciano, uccisi alla Pieve. Il 28 giugno moriva Oreste Rinaldi in seguito allo scoppio di una mina, e Martino Ridolfi e Guido Bencini colpiti da schegge di granata.

A 70 anni fa qui fatti il Comune di Murlo e l’Anpi, comitato provinciale di Siena, organizza una celebrazione ufficiale per lunedì 30 giugno 2014. Questo il programma completo:

Ore 18 – Cimitero di Montepescini – Deposizione corona alla lapide dei caduti Aldo Giannelli, Ferruccio Mantengoli e Bramante Foderi
Ore 18.30 – Cimitero di Vescovado – Deposizione corona alla lapide del caduto Leopoldo Benocci
Ore 21-  Palazzo Comunale di Murlo – Commemorazione ufficiale
Saluto del Sindaco, Dr.ssa Fabiola Parenti
Intervento della Dr.ssa  Laura Mattei, Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età contemporanea
Interverrà un membro del Consiglio Provinciale dell’ANPI
Al termine della cerimonia sarà offerto un brindisi ai partecipanti

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“Albicocche rosse”, un convegno internazionale di studi e uno spettacolo teatrale sul 70° anniversario dall’eccidio di Palazzaccio

In occasione del 70° anniversario dall’eccidio di Palazzaccio, avvenuto il 4 luglio 1944, nel Comune di Castelnuovo Berardenga prende il via il progetto italo-tedesco “Albicocche Rosse-Blutige Aprikosen”, che sarà caratterizzato da un convegno internazionale con storici italiani e tedeschi e uno spettacolo di teatro-documentario a San Gusmè. Il progetto è realizzato con il patrocinio della Regione Toscana e dell’ambasciata tedesca, con un sostegno del ministero degli affari esteri tedesco e delle Koerber-Stiftung e Hapag-Lloyd-Stiftung e in cooperazione con il Goethe-Institut di Roma. Il programma degli eventi è organizzato dal Comune di Castelnuovo Berardenga, Teatro Alfieri Castelnuovo Berardenga e St. Pauli Theater Hamburg.

Il 30 giugno, dalle ore 10.00 alle 18.00, presso l’Auditorium di Villa Chigi (Castelnuovo Berardenga), si terrà il  convegno di storici italo- tedeschi Quando in Toscana c’era la guerra – e 70 anni dopo che avrà un appendice, il giorno successivo, 1 luglio, dalle 9.30 alle 13.30 con l’Incontro dei testimoni italiani e dei discendenti di perpetratori tedeschi. La concezione e realizzazione concettuale del convegno è a cura di Christiane Kohl, mentre il convegno dei storici, gli interventi dei testimoni, la giovani-officina della storia sono eseguiti in collaborazione con la Koerber-Stiftun.

Dal 4 al 6 luglio, alle ore 21.30,  nella piazza Castelli di San Gusmè, si terrà poi la piece teatrale con la partecipazione di attori tedeschi e italiani, accanto agli abitanti del borgo e al Cantiere del Bruscello di Castelnuovo Berardenga, coinvolti in uno spettacolo corale che renderà omaggio alle nove vittime civili dell’eccidio. In progetto teatrale è di Matteo Marsan, Dania Hohmann e Ulrich Waller. Info: 0577 351303 dal lun. al ven. dalle ore 9.30 alle 12.30

Il Convegno “1944 – 2014. Quando in Toscana c’era la guerra – e 70 anni dopo”

Nell’estate del 1944 la Toscana divenne teatro di sanguinosi crimini di guerra: i soldati tedeschi, gli appartenenti alla Wehrmacht ed alle Waffen-SS infierirono in più di 600 paesi e piccole città – più di 10.000 civili italiani furono uccisi in Italia tra il settembre del 1943 e la fine della guerra, nonché circa 30.000 partigiani. Una certa piazza di un borgo italiano si trasformò in un luogo del terrore. 70 anni dopo i crimini, di cui fino ad oggi molti non sono stati espiati, in questo convegno italo-tedesco, gli storici tedeschi ed italiani riflettono, i testimoni si ricordano, i giovani esplorano le storie di allora. Si tratta di un inquadramento storico, della riflessione sugli stereotipi, dell’abbattimento di pregiudizi, della trattazione e il reciproco riconoscimento delle diverse esperienze e dello sviluppo di una comune cultura del ricordo, in linea con i suggerimenti della relazione finale della commissione italo-tedesca di storici.

Sotto la direzione di Filippo Focardi, Università di Padova, e Wolfgang Schieder, Università di Colonia, presidente della commissione di storici italo-tedeschi

Discuteranno dall’Italia:
Claudio Biscarini “Soldati nelle ombre”
Giovanni Contini, Soprintendenza archivistica per la Toscana, “La Memoria divisa”
Gianluca Fulvetti, Università di Pisa, “Uccidere i civili”
Carlo Gentile, Università di Colonia, membro della commissione di storici italo-tedeschi, ”Wehrmacht und Waffen-SS im Partisanenkrieg”
Paolo Pezzino Università di Pisa, membro della commissione di storici italo-tedeschi
Simone Neri Serneri, Università di Siena, direttore dell’ Istituto della Resistenza in Toscana, Firenze

Discuteranno dalla Germania:
Christiane Kohl, ex inviata in Italia, autrice dei libri, ”Villa Paradiso“, ”Der Himmel war strahlend blau“
Kerstin von Lingen, Università di Heidelberg
Thomas Medicus, Institut für Sozialforschung di Amburgo, ”Mit den Augen meines Großvaters“
Thomas Schlemmer, Institut für Zeitgeschichte di Monaco, membro della commissione di storici italo-tedeschi

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L’iniziativa dell’Anpi di Chianciano Terme per il 70° Anniversario della Liberazione

Image1Le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione di Chianciano Terme (29 giugno 1944-29 giugno 2014) si sono aperte con la cerimonia tenutasi durante il Consiglio comunale del 25 giugno. Ora la sezione di Chianciano Terme dell’Anpi mette in campo un’iniziativa a Pietraporciana, base della prima banda della formazione partigiana “Mario Mencattelli”. Questo il programma della giornata del 29 giugno:

ore 10.30 – Commemorazione ufficiale a cura di Anpi Chianciano
ore 11 – Apertura tesseramento e consegna tessere Ad honorem
ore 11.20 – Proiezione dell’anteprima del documentario Memorie di guerra, a cura di associazione culturale Triora e Anpi Siena, con il contributo di Unione dei Comuni Valdichiana Senese.
ore 11.45 – Presentazione del IV quaderno dell’associazione La memoria di Chianciano, dedicato al periodo bellico e alla Liberazione.
ore 12.30 – Proiezione di cortometraggi dedicati alla storia della Resistenza.
Alle 13 circa, pranzo, con prenotazione, presso la struttura: costo 20 €. Prenotazione allo 0578.30545 entro mercoledì 25, chiamare la mattina.

Come raggiungere Pietraporciana da Chianciano/La Foce: vedi la mappa.
Come raggiungere Pietraporciana da Sarteano: vedi la mappa.

 

 




Il 70° anniversario della Liberazione di Torrita di Siena

Torrita1La sezione Anpi e il Comune di Torrita di Siena organizzano un intensa giornata di eventi in occasione del 70° anniversario della liberazione del Comune avvenuta il 1 luglio 1944.

Questo il programma delle iniziative in programma a Torrita di Siena per il 29 giugno 2014:
ore 9 –  Giardini del Triangolo: partenza per il Cippo dei Caduti della Guerra di Liberazione in località Renellino. Commemorazione e deposizione di fiori.
ore 10 – Spostamento verso il Cippo dei Caduti della Guerra di Liberazione in località Pantano. Commemorazione e deposizione di fiori
ore 10.45 – Commemorazione da parte del Sindaco con deposizione di una corona di fiori al Monumento dei Caduti a Torrita di Siena
ore 11.15 – Collegiata SS. Costanzo e Martino– Santa Messa di commemorazione dei Caduti della Guerra di Liberazione
ore 16.30 – Piazza Matteotti. Rievocazione della Liberazione di Torrita avvenuta il 1° luglio 1944
ore 17.30 – Teatro degli Oscuri. Saluto del Sindaco – intervento dell’ANPI Provinciale – Consegna delle pergamene ai Sindaci eletti dal dopoguerra – Medaglia ricordo per il settantesimo della Liberazione di Torrita e della fondazione della sezione ANPI
ore 18.30 – Inaugurazione della Mostra documentaria presso i locali in Piazza Matteotti. La mostra resterà aperta fino al 6 luglio 2014

Per informazioni: anpitorrita@gmail.com

Lo “strano” equivoco sulla data della liberazione di Torrita
E’ interessante notare come sulla liberazione di Torrita esista un equivoco rispetto alla data della Liberazione, che, in diverse pubblicazioni viene indicata il 16 giugno 1944. Per quale motivo? La spiegazione la si ritrova nella pubblicazione di Giulio Fé, «La liberazione di Torrita», ANPI Sezione di Torrita di Siena, 2012

Torrita era considerata una retrovia importante dai tedeschi che nella fuga dalle forze alleate inglesi e americane consideravano il piccolo Comune un punto di appoggio e di rifornimento. Punti strategici, tristemente noti anche nella memoria collettiva, erano le Scuole elementari, in cui era insediato il comando militare tedesco con funzioni di polizia e in cui venivano interrogati e spesso torturati i sospetti antifascisti, e il Gioco del Pallone, dove stazionavano mezzi militari e fusti di benzina per i rifornimenti e dove avvenne il mitragliamento del 23 aprile 1944 nel quale perse la vita la torritese, Ester Fierli. La barbarie nazista raggiunse l’apice nei mesi di maggio-giugno 1944 portando all’arresto e alla morte di civili e partigiani. Alcuni di questi episodi sono commemorati nei cippi situati a Renellino e Pantano, che rendono omaggio alle vittime dei crimini più efferati compiuti in quei giorni dai nazifascisti.

Sotto l’infuriare della ritirata tedesca e dopo la fuga del commissario prefettizio, il 16 giugno 1944 Giovanni Maria Guasparri (cui di recente l’Amministrazione Comunale ha intitolato i Giardini del Triangolo), ex segretario comunale e storico locale, convocò una riunione popolare, a seguito della quale venne nominato un Comitato popolare provvisorio per provvedere all’amministrazione del Comune, ormai privo di qualsiasi guida rappresentativa. Per la sua cornice istituzionale, alla riunione convocata da Guasparri, registrata nei verbali del Comune, viene erroneamente
fatta risalire la data della liberazione di Torrita. In realtà, il Comitato non venne mai riconosciuto né sostenuto dalla popolazione anche perché esso–simbolo della continuità con il notabilato liberale e con la casta fascista – non mise mai in discussione la presenza violenta e autoritaria dei tedeschi.

Il 1° luglio 1944 Torrita è liberata. Torrita rimase dunque priva di qualsiasi potere rappresentativo e legittimato dalla popolazione fino a quando nella notte del 30 giugno 1944 i partigiani della 3° banda del raggruppamento patrioti “Monte Amiata”, comandati dall’allievo ufficiale Francesco Tiezzi “Sole”, entrarono a Torrita. Avendo preceduto di alcune ore gli alleati, il 1 luglio 1944 i partigiani della “Mencattelli” entrarono in Piazza Matteotti salutati da un’ondata di fazzoletti rossi. Il CLN incaricò Antonino Salemi di rivestire la carica di Sindaco. La prima giunta sarebbe stata composta inoltre da Guido Malacarne, Augusto Casagni, Enzo Nizza, Francesco Tiezzi. A questa nuova classe dirigente, che aveva combattuto per la
democrazia e la libertà, sarebbe spettato l’alto compito di amministrare Torrita liberata.

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La Festa dei deportati a San Fedele (Siena)

Borgo San Fedele

Borgo San Fedele

Il 29 giugno 1944 più di 70 uomini furono catturati nei dintorni di Vagliagli dall’esercito nazifascista, radunati a San Fedele e deportati in Germania. Alla fine della guerra uno solo di loro risultò disperso. Tutti gli altri tornarono dalle proprie famiglie. Per lungo tempo, negli anni che seguirono, questi uomini si rincontrarono ogni 29 giugno a San Fedele per festeggiare la loro salvezza. A 70 anni da quegli eventi si ricorda la tragedia della loro cattura e la gioia del loro ritorno.

Questo il programma della giornata del 29 giugno 2014 presso il Borgo San Fedele:
Ore 16.30 – Ricordi di momenti tragici e di momenti di festa
Ore 17.30 – Merenda sotto i tigli (costo 10€ – non occorre la prenotazione)
Musica e canti popolari

La giornata  è realizzata con la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Polisportiva Vagliagli, Sezione Anpi Vagliagli, e il patrocinio del Comune di Siena (Assessorato alla Cultura), Comune di Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti. L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione di BORGO SAN FEDELE che ha concesso gratuitamente l’utilizzo dei propri spazi