S. Croce sull’Arno (PI) – “Pellegrinaggio ai campi di stermino nazisti”, Consiglio comunale aperto

“Alcide De Gasperi. Quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia” – Edizioni Clichy.
Massimo Bianchi – già Vicesindaco di Livorno
Giuseppe Franceschi – già Vicesegretario provinciale D.C
Giorgio Kutufà – già Presidente Provincia di Livorno
Mario Lorenzini – già Presidente del Consiglio Provinciale Scolastico di Livorno
Antonio Melani – Presidente ACLI Livorno
Andrea Pieroni – Consigliere Regionale P.D.
Sarà presente l’Autore.
L’ ASSOCIAZIONE DON NESI/COREA di Livorno, per il prossimo mercoledì 9 maggio, alle ore 17.30 organizza presso la B.C.E. (Biblioteca Clandestina Errabonda) la presentazione del libro di GENNY DE PAS & DONATELLA DI MARTINO “DONNE OLTRE IL SILENZIO” (ERASMO EDIZIONI) Donne oltre il silenzio si propone di dare la parola alle donne che hanno a che fare con la sofferenza e le invita “a parlare di se´, di ciò che loro capita, di ciò che altrimenti nascondono e le ammala”, come scrive Nadia Fusini nella prefazione. Alla base delle interviste intraprese con diverse donne vissute in epoche storiche differenti, c’è la consapevolezza che l’ascolto e l’accoglienza possono salvare da situazioni di estrema fragilità. Le autrici si sono calate con delicatezza nell’intimità delle intervistate riportando e interpretando le loro testimonianze. Ogni intervista e`contestualizzata nel periodo storico di riferimento, perché ciascuna donna, pur non avendo avuto un ruolo politico rilevante, e`stata in grado di inscrivere la propria quotidianità nella ‘storia’ con la ‘S’ maiuscola. N.B. Durante la presentazione sarà attiva la ludoteca con animazione per i bambini (dando la possibilità ai genitori di seguire l’incontro). Tel./fax: 0586 424637 e.mail: associazione@associazionenesi.org www.associazionenesi.orgVillaggio Scolastico di Corea (LI) – presentazione del libro “Donne oltre il silenzio”
ASSOCIAZIONE DON NESI/COREA
Via G. La Pira 11, Villaggio Scolastico di Corea, Livorno
8 maggio 2018 | ore 16:30
@ Palazzo Strozzi Sacrati, Sala del Pegaso (piazza Duomo 10, Firenze)
In occasione del
L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isrt) è lieto di invitarvi martedì 8 maggio 2018, alle ore 16.30, presso la Sala Pegaso del Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10, in Firenze, all’incontro promosso dall’Isrt e dal Centro di documentazione “Cultura della legalità democratica” della Regione Toscana
A PARTIRE DAL VOLUME DI
Gabriele Donato
La violenza la rivolta. Cronologia della lotta armata in Italia 1966-1988
SALUTI DI
Vittorio Bugli, Assessore alla Presidenza Regione Toscana
INTERVENTI DI
Andrea Biondi, Centro di Documentazione “Cultura della Legalità Democratica”
Monica Galfré, Università di Firenze
Simone Neri Serneri, Università di Firenze
Anna Maria Vinci, Università di Trieste, Irsml FVG
LOCANDINA IN ALLEGATO
L’8 maggio alle 17 in Sala Gatteschi (Biblioteca Forteguerriana), per il ciclo “Leggere, raccontare, incontrarsi”, presentazione del volume di Francesco Storai “La Ferrovia Porrettana: aspetti sociali, economici, ambientali e prospettive odierne”.
Interviene Simone Fagioli; sarà presente l’autore.
Sala conferenze ClarisseArte
(Grosseto, Via Vinzaglio 27)
Ne discutono:
Luca Alessandrini (Direttore dell’Istituto Parri Emilia Romagna)
Luciana Rocchi (Comitato scientifico Isgrec)
75 anni fa, il 26 aprile 1943, lunedì di Pasqua, Grosseto subì il più terribile tra i numerosi bombardamenti aerei che la colpirono nella seconda guerra mondiale. Ne avrebbe subiti altri 18, ma questo sarà sempre ricordato per il tragico prezzo di vite di civili che costò: 134 grossetani, tra cui decine di bambini, uccisi mentre stavano giocando al Luna Park fuori Porta Vecchia. L’attacco colse di sorpresa la popolazione e in pochi riuscirono a trovare riparo nei rifugi anti-aerei. Sulla città vennero scaricate quasi 400 bombe da 300 libbre e circa 2000 a frammentazione. L’obiettivo degli americani era mettere fuori uso l’aeroporto militare e in particolare distruggere una scuola di addestramento per piloti di velivoli aerosiluranti che i tedeschi avevano creato nel 1942 proprio all’interno dell’aeroporto. Gran parte delle informazioni su questa scuola di addestramento, agli Alleati le aveva fornite un prigioniero di guerra tedesco catturato nell’autunno 1942 e che per diversi mesi aveva lavorato dentro all’aeroporto maremmano. Questo era l’attacco programmato. Diverso, come tristemente sappiamo, quello concretamente avvenuto.
L’eco di questa terribile strage fu grande, per la gravità dei lutti che lasciò, per le molte e contraddittorie voci che subito si diffusero sull’evento. Si parlò di mitragliamenti che non ci furono, di bombe intenzionalmente sganciate sulle giostre, anche grazie all’intelligenza con gli antifascisti grossetani. All’opposto, il mancato suono dell’allarme è stato attribuito ai fascisti, che ne avrebbero fatto un uso propagandistico contro gli alleati.
Su questo evento le memorie sono ancora vive, i lutti non sono stati superati, malgrado la distanza del tempo. Nella cripta della Basilica del Sacro Cuore, che custodisce tutti i nomi delle vittime, ogni anno ha luogo la cerimonia per non dimenticare.
Quest’anno abbiamo voluto offrire alla nostra città un momento utile a comprendere un fenomeno della contemporaneità, divenuto di nuovo attuale, nell’epoca delle guerre regionali, oggi drammaticamente e pericolosamente presente, non troppo lontano da noi.
Info: Info: Isgrec, via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it | tel/fax 0564415219
Domenica 6 maggio al Circolo sociale di meleto Valdarno alle ore 17.15, all’interno della terza edizione de “Le Parole che non ti ho detto”, la rassegna letteraria itinerante del Comune di Cavriglia, presentazione del volume di Matteo Barucci Sulla strada per Firenze. La Brigata Sinigaglia e la strage di Pian d’Albero 20 giugno 1944 (Pacini editore). Sarà presente l’Autore.
Il libro è frutto della ricerca storica dell’autore sull”eccidio nazifascista di Pian d’Albero, località sulle colline figlinesi, dove il 20 giugno 1944 39 persone che furono uccise, dopo un rastrellamento e un assedio da parte delle truppe tedesche al casolare della famiglia Cavicchi, che dava rifugio ai giovani partigiani della zona.