La mostra “Catalogna Bombardata”

mostra-catalognaIn occasione dell’80° Anniversario della Guerra Civile Spagnola,  il Comune di Massa, l’Anpi sezione Patrioti Apuani e il Rifugio Antiaereo della Martana invitano alla Mostra “Catalogna Bombardata”, che sarà inaugurata presso il Rifugio Antiaereo della Martana (RAM) a Massa, sabato 10 dicembre alle ore 16.

 




L’alluvione e il Novecento di Carlo Ludovico Ragghianti

Mercoledì 7 dicembre, ore 17.30 al Museo Novecento, L’alluvione e il Novecento di Carlo Ludovico Ragghianti, Conferenza con Emanuele Pellegrini
In collaborazione con Fondazione Centro Studi Sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Dopo essere stato a capo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e aver partecipato alla liberazione di Firenze nell’agosto del 1944, Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987) fu tra coloro che dovettero affrontare l’alluvione che di nuovo mise in pericolo il patrimonio artistico della città. Questo tragico evento si verificò nel momento in cui Ragghianti stava promuovendo una mostra dedicata all’arte italiana degli anni Venti e Trenta che avrebbe dovuto servire da volano per l’apertura di un museo dedicato al Novecento a Firenze. La conferenza si concentrerà sul ruolo di Ragghianti, nella più generale analisi della sua posizione quale storico dell’arte rispetto all’arte del ventesimo secolo.
Biografia:
Emanuele Pellegrini è professore di storia dell’arte presso IMT Scuola di Alti Studi, Lucca. Le sue pubblicazioni si concentrano sulla letteratura artistica e sulla storia del collezionismo tra diciottesimo e ventesimo secolo. Membro del comitato scientifico della Fondazione Ragghianti di Lucca, è direttore della rivista “Predella”, fondatore e membro della redazione del sito www.patrimonisos.it.
L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




La 5° edizione del Teatro della memoria a Siena

logo_istitutoSienaDal 2 al 24 dicembre si terrà a Siena la 5° edizione del Teatro della memoria con la direzione artistica di Francesco Burroni. L’iniziativa è organizzata da Aresteatro, Isrsec Siena, Stanze della memoria e Unicoop Firenze, sezione soci Siena. Questo il programma completo:

2 dicembre, 21,15

La storia del soldato James

di e con Roberto Bechi

presso Stanze della memoria, via Malavolti 9 Siena

14 dicembre, ore  21,15

La rana gracida, una storia partigiana

di e con Francesco Burroni

presso Sala La Ginestra, via Trento 80 Poggibonsi

16 dicembre, ore  21,15

Il primo palio (2 luglio 1945)

di e con Chiara Savoi,

presso Stanze della memoria, via Malavolti 9 Siena

24 dicembre, ore  21,15

Altre storie di natale

con Silvia Folchi, Francesco Burroni

e  gli attori di aresteatro

presso Stanze della memoria, via Malavolti 9 Siena

≈ ingresso a offerta libera ≈




Antonio Sant’Elia e l’architettura del suo tempo

Venerdì 2 dicembre dalle h9.00.alle h18.30 e Sabato 3 dicembre dalle h9.30 alle h17.30
Firenze, ex Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella
I due centenari ravvicinati del lancio del manifesto L’Architettura futurista (1914) e della morte di Antonio Sant’Elia (1916) hanno riportato l’attenzione sulla figura più significativa e discussa dell’architettura italiana del primo Novecento. A Firenze, dove il manifesto dell’architettura futurista diffuso in forma di volantino fu subito pubblicato dalla rivista “Lacerba”, si terrà il 2 e 3 dicembre il convegno internazionale Antonio Sant’Elia e l’architettura del suo tempo, organizzato dal Dipartimento di architettura dell’Università, dalla Fondazione e dall’Ordine degli architetti e dal Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut , che lo hanno promosso d’intesa con altre istituzioni e musei (Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Comune di Como; Fondazione Michelucci, Fiesole; Fondazione Primo Conti, Fiesole; Gabinetto scientifico-letterario G.P.Vieusseux, Firenze; Museo Novecento, Firenze; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese). Il convegno che si avvarrà dei contributi di studiosi del futurismo, delle avanguardie e dell’architettura italiana del primo Novecento provenienti da dodici università italiane e straniere e da altri prestigiosi istituti culturali, intende discostarsi dall’immagine di un Sant’Elia profeta solitario della nuova architettura e della città del futuro, forgiata e divulgata dagli anni 1930 dall’entusiastica promozione di Filippo Tommaso Marinetti.




Il romanzo nell’epoca fascista e l’incredibile caso di Guido da Verona

Mercoledì 30 novembre alle ore 17.30 al Museo Novecento, presentazione a cura di Andrea Pellegrini.
Negli anni della Belle Époque e del Fascismo, il più conosciuto e il più venduto degli scrittori italiani, con ventiquattro romanzi all’attivo e superando i due milioni di copie, fu Guido da Verona. Ebreo e fascista sui generis, questo scrittore nato a Saliceto sul Panaro nel 1881 sarebbe stato presto ostracizzato dalla critica letteraria e dopo tante stroncature dimenticato al punto da scomparire. Lo scenario culturale, presto adombrato dal regime di Mussolini, privilegiava la prosa d’arte, fra le egemonie dei calligrafismi rondisti, rispetto al romanzo, considerato un genere corrivo e di mere finzioni. Oltre a quello d’autore, più raro e poco remunerativo, quel tempo vide fiorire il romanzo di consumo. Fra i numerosi scrittori di questo nuovo genere, Guido da Verona.
fu certamente il più conosciuto, in gara con la letteratura elitaria e così, presto, bersaglio della critica ufficiale che mai smise anche per questo di screditarlo. Visionario e in anticipo sui tempi, amò il cinematografo e fu anticlericale, antiborghese, antitradizionalista, contro la pena di morte, contro il matrimonio e per il divorzio in tempi di Concordato. Fu fascista, malgrado tanti antifascismi di sottofondo, ed ebbe cani di ogni razza, cavalli da corsa e modi più che eleganti esibiti su tutte le pagine dei rotocalchi italiani come un divo hollywoodiano. Una parodia sui Promessi sposi, da lui scritta e pubblicata nel 1929, corrispose con la sua fine. Morto in circostanze poco chiare nel 1939, Guido da Verona è scomparso poi definitivamente dalle cronache e da ogni nostra memoria.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




Il cantiere del restauro dopo l’alluvione del ’66

Mercoledì 23 novembre alle ore 17.30 al Museo Novecento, incontro con Marco Ciatti, Direttore dell’Opificio delle Pietre Dure.
Un incontro dedicato al cantiere sul restauro creatosi a Firenze nel 1966, all’indomani dell’alluvione. La calamità naturale, abbattuta su un territorio così ricco di beni artistici e documenti, risvegliò le coscienze spingendo restauratori e tecnici di tutto il mondo a venire a Firenze in nome di un patrimonio ‘’comune’’. Si venne così a creare un luogo di eccellenza e di scambio transnazionale per il restauro e il recupero del patrimonio storico-artistico.
La conferenza sarà l’occasione per raccontare questa parte di ‘’storia del Novecento’’ e di sottolineare il valore di questi scambi, allora difficilmente immaginabili all’interno di un quadro politico segnato dai contrasti della Guerra fredda.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.




Memorie del Contemporaneo

Il 22 e 23 novembre a Firenze, presso l’Auditorium di Sant’Apollonia, si terrà il convegno Memorie del contemporaneo.
Il convegno sarà articolato in due giornate centrate sugli archivi d’arte contemporanea, con una particolare attenzione al contesto toscano. L’obiettivo è quello di riflettere sui nuovi caratteri acquisiti dall’archivio dagli anni Sessanta, quale dispositivo critico di una memoria diffusa in materiali documentari dalla natura complessa e molteplice, tra cui libri d’artista, riviste, cartoline, ephemera, fotografie, film e video d’artista.
Convegno a cura di Alessandra Acocella e Caterina Toschi
Comitato scientifico: Barbara Cinelli, Flavio Fergonzi, Alberto Salvadori, Tiziana Serena.
Programma:
22 novembre 2016

10.30 Saluti
Monica Barni, Regione Toscana
Carlo Sisi, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
Diana Toccafondi, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana

11.00-13.00 Cinema e video d’artista in Toscana 1960-1990

Proiezione Gruppo 70, Volerà nel 1970, 1965 – Introduce Patrizio Peterlini
Proiezione Franco Angeli, Opprimente e Viva il Primo Maggio, 1968 – Introduce Elisa Francesconi

pausa caffè

Proiezione Ketty La Rocca, Appendice per una supplica, 1972 (in collaborazione con Archivio Biblioteca de La Quadriennale e Archivio Ketty La Rocca/Michelangelo Vasta) – Introduce Francesca Gallo

Discussione

13.00-14.30 Light lunch

14.30-17.30 Cinema e video d’artista in Toscana 1960-1990

Proiezione Giuseppe Chiari, Kunst ist Einfach,1973 – Introduce Lisa Parolo
Proiezione Manbert, Omaggio a Michelagnolo 1475-1975,1975 – Introduce Andrea Tempesti
Proiezione Andrea Granchi, Teoria dell’incertezza,1978 – Introduce Priya Baldazzi
Proiezione Giovanotti Mondani Meccanici, Giovanotti Mondani Meccanici, 1984 – Introduce Francesco Spampinato

Discussione

pausa caffè

18.00 Presentazione del libro Arte a Firenze 1970-2015. Una città in prospettiva a cura di Alessandra Acocella e Caterina Toschi, Quodlibet, 2016
Intervengono Giorgio Bacci (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Daniela Lancioni (Palazzo delle Esposizioni di Roma)

19.30-22.00 Senzacornicex5
Proiezioni di film d’artista di Massimo Becattini, Mario Mariotti, Superstudio, UFO

Cocktail

23 novembre 2016

10.30 saluti
Gabriele Gori, Fondazione Cassa di Risparmio Firenze

11.00-12.00 La Toscana e le memorie del contemporaneo
Alberto Salvadori, Osservatorio per le arti contemporanee, Fondazione CRF
Lucia Mannini, Piccoli Grandi Musei – Toscana ‘900- Fondazione CRF
Lorenzo Valgimogli, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana – Presentazione del progetto di censimento degli archivi d’arte contemporanea in Toscana

pausa caffè

12.30-13.30 Racconti. Archivi e raccolte d’arte contemporanea a Firenze
Zona Archives/Maurizio Nannucci
Gianni Melotti
Lara-Vinca Masini
Gianni Pettena

13.30-14.30 Light lunch

14.30-16.00 Archive Fever. Memorie e ricerca
Julia Klaniczay, Artpool Art Research Center, Budapest
Andrea Neidhofer, Basis Wien-Kunst, Information und Archiv, Wien

pausa caffè

16.30-18.30 Tavola rotonda Archivi d’arte contemporanea in Italia
Barbara Cinelli, Archivio Luciano Caruso, Firenze
Enrico Crispolti, Archivio Crispolti, Roma
Duccio Dogheria, Archivio del ‘900 Mart, Rovereto
Stefano Pezzato, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Assunta Porciani, Fondazione La Quadriennale, Roma
Francesca Zanella, CSAC, Parma




La Comunità di Cerreto Guidi e l’alluvione del 1966

E’stata così allestita nel Nucleo del Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi, una mostra documentaria dal titolo “La Comunità di Cerreto Guidi e l’alluvione del 1966″.

L’inaugurazione, alla presenza del sindaco Simona Rossetti, si terrà Lunedì 21 novembre alle ore 21.

La mostra che propone verbali, delibere e documenti dell’epoca, è stata curata dall’Archivio Storico del Comune. L’intenzione è di farne una mostra itinerante e di portarla in particolare nelle frazioni che come Bassa, furono messe in ginocchio dall’alluvione di mezzo secolo fa.

Lunedì 21 novembre, subito dopo l’inaugurazione della mostra, si terrà un incontro coordinato da Paolo Santini e Veronica Vestri sul rapporto fra l’uomo e il fiume nel corso dei secoli. Una seconda conversazione condotta dall’ingegner Carlo Pagliai si terrà invece giovedì 24 novembre sempre al Mu.Me.Loc.

L’intero programma rientra nell’iniziativa “Un fiume di libri”, che grazie al finanziamento della Regione, è stata promossa dalla Rete REA.net in collaborazione con la Rete Bibliolandia.