TUTTO È RITMO, TUTTO È SWING. Il jazz, il fascismo e la società italiana

Mercoledì 31 ottobre, ore 18.30, Caffè letterario delle Murate

Un’iniziativa a cura di La Nottola di Minerva

Presentazione del libro con Autrice

TUTTO È RITMO, TUTTO È SWING. Il jazz, il fascismo e la società italiana 

Le Monnier

L’autrice Camilla Poesio dialoga con Fulvio Paloscia

Musiche | Leonardo Brizzi e Nino Pellegrini

Prodotto di quell’America verso cui il fascismo mostrava amore e odio, il jazz sbarcò con i transatlantici di ritorno da New York, con gli emigrati, le grandi orchestre in tournée, i balli ma soprattutto la radio e il cinema, agli inizi del Novecento in Europa e negli anni Venti in Italia. Tra proibizioni, censure e esternazioni nazionaliste e razziste da una parte, e impulsi alla modernità e tentativi di italianizzazione dall’altra, la musica americana sopravvisse e mise radici. Il libro di Camilla Poesio racconta la storia dell’impatto del jazz sulla società italiana durante il ventennio fascista, i jazzisti Leonardo Brizzi e Nino Pellegrini suonano brani dell’epoca.




Storia e storie, una riflessione a 80 anni dalle Leggi razziali

manifesto leggi razzialiSi svolgerà martedì 30 ottobre alle 15.30, presso la sala conferenze della Banca Cooperativa di Castagneto Carducci, l’incontro Storia/storie, una riflessione a 80 anni dalle Leggi Razziali.

Al convegno, organizzato e promosso da Istoreco e coordinato dal Presidente Carla Roncaglia, interverranno Daniele Menozzi (Scuola Normale Superiore di Pisa), Matteo Mazzoni (Direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea), Giorgio Fabre (studioso di storia politica del Novecento) e Annalisa Capristo (Centro Studi Americani di Roma). Concluderà Catia Sonetti, Direttrice Istoreco.




Presentazione del libro | La guerra di Mario, di Mario Mirri

27 ottobre 2018
ore 16
@ Biblioteca Domus Mazziniana, via G. Mazzini 71 – Pisa

 

Presentazione del volume
La guerra di Mario, di Mario Mirri

intervengono
Paolo M. Mancarella, Rettore Università di Pisa e Presidente Domus Mazziniana
Alfonso M. Iacono, Università di Pisa
Bruno Possenti, Presidente provinciale ANPI Pisa
Paolo Pezzino, Presidente Istituto Nazionale “F. Parri”

«Com’era la vita quando eri giovane?» Questa è la domanda che un ragazzo pone a Mario Mirri, uno dei più influenti storici italiani. È questa frase che fa tornare in vita, quasi magicamente, un mondo che abbiamo perduto, dove la civiltà contadina era ancora centrale, i figli tanti e i beni scarsi. I ricordi si mescolano all’analisi dello storico riuscendo a dare un senso più ampio alle esperienze di un singolo. Il piccolo Balilla si trova così a fare i conti con la scoperta di un padre che ascolta di nascosto Radio Londra o con l’improvvisa sparizione del compagno di classe ebreo. Ma è la guerra a dare una svolta. La ‘pugnalata alle spalle’ del regime fascista alla Francia spinge il giovane Mario, con altri compagni, ad aderire clandestinamente a Giustizia e Libertà e poi alla Resistenza. Questi anni, con le sofferenze, le torture subite, la perdita degli amici ma anche il contatto con ‘il mondo degli uomini’, saranno centrali nella formazione etica e politica sua e di una intera generazione.




“LE MINIERE DEL VALDARNO”, UNA PASSEGGIATA RACCONTO

Una passeggiata racconto nel bacino lignitifero di Santa Barbara con partenza e arrivo al Museo Mine. Sabato 27 ottobre, con ritrovo per i partecipanti fissato alle 9 al museo dell’antico borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, in programma “Le miniere del Valdarno”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Vagamondo in sinergia con Amministrazione Comunale e MINE con il fondamentale contributo di Enel. I partecipanti avranno la possibilità di attraversare i luoghi che furono oggetto dell’escavazione mineraria della lignite, dominati ancora dall’imponente centrale elettrica di Santa Barbara. La passeggiata sarà animata dai racconti delle storie di tanti uomini e di donne che hanno lavorato e vissuto in una terra che ha visto mutare il suo aspetto trasformandosi oggi in un paesaggio ricco di vegetazione e animali. Un’occasione per conoscere una storia, passata e presente, che ha profondamente segnato un’intera vallata.

Ecco alcune informazioni sul percorso:

 Difficoltà E – Lunghezza del percorso Km 11

Occorrente: scarpe da trekking, un litro di acqua e abbigliamento per la pioggia e il vento – Pranzo a sacco

Quota di partecipazione € 8 che comprende l’organizzazione e l’accompagnamento di una guida ambientale escursionistica ai sensi della L.R. 86/2016, e assicurazione.

Per informazioni e prenotazioni cell. 329 3463431 Oliviero Buccianti (Vagamondo)
bucciantioliviero@gmail.com

 

PROGRAMMA:
Ore 9 – Ritrovo all’ingresso del museo Mine;
ore 9: 30 – Prima visita introduttiva del museo con Paola Bertoncini;
ore 10 – Partenza per la camminata con interventi di Enzo Brogi e di altre persone che hanno conosciuto la realtà delle miniere;
ore 12: 15 – Punto ristoro e intervento di un tecnico Enel sulla centrale elettrica;
ore 13: 30 – Inizia il ritorno a Castelnuovo dei Sabbioni;
ore 14: 30 – Zona San Martino intervento del Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e di Oliviero Buccianti, guida ambientale, sul castello di Pianfranzese;
ore 15: 30 Rientro al Mine con proiezione di alcuni video e filmati;




Da borghi abbandonati a borghi ritrovati

Il convegno, promosso da Associazione ‘900 e organizzato in collaborazione con l’I.S.R.Pt, si articolerà in due giornate interamente dedicate al tema che verrà affrontato da più punti di vista, grazie alla partecipazione di vari relatori (accademici, professionisti a vario titolo e cultori della materia), provenienti da tutta Italia.

Saranno presenti anche rappresentanti di associazioni che si sono dedicate alla riscoperta, allo studio, alla rivalorizzazione e alla diffusione della conoscenza dei siti in abbandono.

Ancora, andranno ad impreziosire il convegno, parallelamente, mostre fotografiche, proiezioni audio-video, letture, dimostrazioni pratiche e altro.

Si veda a riguardo il pdf con allegato il programma.




Alle origini dello sterminio di rom e sinti

L’Isgrec ha dedicato l’ultima Giornata della Memoria a un tema per molto tempo dimenticato dalla storiografia, il Porrajmos, termine che in lingua romanes indica la persecuzione e lo sterminio di rom e sinti durante il nazifascismo. Sul filo di questa riflessione torna a Grosseto uno dei relatori del convegno del 27 gennaio scorso, lo storico pratese Luca Bravi che da tempo collabora con l’istituto storico grossetano. All’interno degli eventi per celebrare i 25 di attività dell’istituto Bravi presenta il volume da lui curato “I destini dei bambini zingari. Educati in modo estraneo alla loro razza” (Franco Angeli) e pubblicato quest’anno. La presentazione è in programma venerdì 26 ottobre alle 17,30 al Museo di storia naturale della Maremma in strada Corsini 5 (piazza della Palma) a Grosseto. Con lo storico e curatore del volume dialoga Elena Vellati che fa parte del consiglio direttivo dell’Isgrec ed è responsabile della didattica dell’istituto.

Il volume ricostruisce la genesi storica della discriminazione degli zingari e presenta per la prima volta in lingua italiana la tesi di laurea di Eva Justin, giovane antropologa che si dedicò agli studi razziali sulla categoria “zingari” nella Germania nazista e che fu assunta nel Centro di ricerca per l’igiene razziale e la biologia criminale dell’Ufficio d’igiene del Reich. La sua tesi voleva dimostrare che includere i bambini rom e sinti nella società tedesca attraverso lo strumento della pedagogia e dell’educazione rappresentava un dispendio di risorse da parte dello Stato perché essi erano da considerare una razza geneticamente inferiore, un gruppo di persone su cui era necessario agire soltanto attraverso la sterilizzazione forzata e lo sterminio fisico. La tesi fu discussa alla fine del 1943 e nel maggio del 1944 bambini sinti e rom dell’orfanotrofio di Mulfingen – le “cavie” su cui aveva studiato Eva Justin – furono prelevati da un pullman e portati ad Auschwitz-Birkenau per essere eliminati nelle camere a gas. Una pedagogia asservita al potere si era così trasformata in strumento utile allo sterminio. L’agghiacciante tesi di laurea di Eva Justin è inserita dall’autore in un percorso lineare delle teorizzazioni e degli stereotipi sugli zingari tra passato e presente. Alcuni stereotipi infatti permangono e influenzano ancora oggi le politiche di inclusione nei confronti di rom e sinti.

Luca Bravi è docente a contratto all’Università di Firenze e si occupa di didattica della Shoah e di Holocaust studies dal punto di vista della storia dell’educazione. È consulente presso il Museo della Deportazione di Prato per i progetti legati alle politiche della Memoria della Regione Toscana e ha collaborato con l’Isgrec per il progetto didattico sul Confine orientale. È autore di numerose pubblicazioni relative alle minoranze rom e sinti in Europa, legate in particolare ai temi della deportazione e dello sterminio e della successiva storia della scolarizzazione. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, il Comitato Economico e Sociale Europeo, il Miur e l’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale). Ha coordinato progetti europei e nazionali di approfondimento storico come base per una didattica inclusiva delle minoranze. È stato relatore alla Camera dei deputati in occasione del Settantunesimo anniversario delle leggi razziali in Italia.

Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. Info: www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it  |  0564 415219.




Voci di carta. Le leggi razziali nei documenti della Città di Siena

Venerdì 26 ottobre alle ore 12,30 inaugurazione della mostra documentaria “Voci di carta. Le leggi razziali nei documenti della Città di Siena” presso l’Archivio di Stato  al termine della Seconda parte del Convegno “L’Italia a 80 anni dalle leggi antiebraiche e a 70 dalla Costituzione”.
La scelta espositiva è rivolta in particolare ad indagare la complessa macchina amministrativa e burocratica che si evince dai documenti dell’Archivio di Stato, principalmente il fondo del Gabinetto di Prefettura, ed i riflessi su singoli aspetti della vita sociale della città, attraverso gli archivi di diverse istituzioni cittadine, i cui documenti sono in stretto legame con quelli degli uffici statali.

Il progetto è realizzato dall’Università degli Studi di Siena in collaborazione con l’Archivio di Stato e CoopCulture all’interno del programma MEMORIA DELLA REGIONE TOSCANA, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, della Comunità Ebraica di Firenze e Siena e della Fondazione Centro Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC – Onlus.
Prevede un convegno presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (25 ottobre) e l’Archivio di Stato (26 ottobre), con testimonianze orali e documentarie della persecuzione a Siena e nella Toscana del Sud ed un’analisi del tema attraverso le fonti conservate in archivi diversi della città di Siena, della Fondazione CDEC di Milano e dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, i molti profili giuridici dell’ingiustizia in forma di legge, la restituzione dei diritti nell’Italia liberata, la ‘cicatrice’ della persecuzione razziale nella Costituzione.

Il programma del convegno ed altre informazioni

Info:
www.congressi.unisi.it/leggirazziali




PROGETTO Mosaico 900 – Edizione 2018

Progetto Mosaico 900 – Edizione 2018

Il Novecento fu davvero un secolo breve?
A partire da tre anni cerniera (1918; 1948 e 1978), dei quali ricorrono significativi anniversari, l’ISRT propone un ciclo di incontri per riflettere su periodizzazione e aspetti centrali del “Secolo breve” per iniziare un percorso di approfondimento sulla complessità del “Mosaico 900”

Locandina in allegato.

Sede
Biblioteca delle Oblate.

Calendario

25 ottobre ore 17
1918: la fine della guerra, l’inizio di un mondo nuovo?
Roberto Bianchi, Università di Firenze, vice presidente ISRT
Angelo Ventrone, Università di Macerata
Modera: Paolo Ciampi (Regione Toscana)

15 novembre ore 17
1948: snodo o cesura nel “secolo breve”?
Elisabetta Vezzosi, Università di Trieste
Mario G. Rossi, Università di Firenze
Modera: Mauro Banchini (giornalista)

29 novembre ore 17
1978: epilogo del ‘900, prologo di un mondo globale?
Simone Neri Serneri, presidente ISRT, Università di Firenze
Giovanni Gozzini, Università di Siena
Modera: Domenico Guarino (Controradio)