“Profughi e accoglienza nell’Italia repubblicana. Storia e problemi aperti”. Il convegno di studi organizzato dall’Istoreco

profughiUn’intera giornata di studi dedicata al tema dei profughi e dell’accoglienza. È l’iniziativa tra storia e attualità proposta dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco) e dall’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo – Cnr di Napoli, nell’ambito del Progetto FIRB – Frontiere Mediterranee. Giovedì 22 ottobre a partire dalla 10.30 pressò la nuova sede dell’Istoreco nel Complesso Gherardesca (via Galilei, 40, Livorno) si alterneranno molte voci sul tema Profughi e accoglienza nell’Italia repubblicana. Storia e problemi aperti. La giornata, organizzata col patrocinio del Comune di Livorno, sarà articolata in due sessioni che vedranno al tavolo studiosi di varia provenienza. La giornata si chiuderà alle 17 con una tavola rotonda dal titolo Quale accoglienza a partire dal “modello toscano”, nella quale interverranno esponenti della Regione Toscana, del Comune di Livorno e di associazioni locali impegnate nell’accoglienza.

Info e Contatti: istoreco.livorno@gmail.com
istoreco.livorno@gmail.com – 0586 809219

Il programma completo della giornata

10.30
Saluti delle autorità
Introduzione dei curatori Michele Colucci e Stefano Gallo

Dopo la guerra: essere profughi durante la ricostruzione
Matteo Sanfilippo (Università della Tuscia), I profughi stranieri nei campi del dopoguerra
Enrico Miletto (Istoreto-Torino), L’accoglienza dei profughi giuliano-dalmati nell’Italia del dopoguerra
Mario Cervino (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Il caso livornese
Patrizia Audenino (Università di Milano), Memorie ferite: il lutto e gli ambigui risarcimenti dei profughi italiani

14.30
Dopo il muro: essere profughi nell’epoca della globalizzazione
Mattia Vitiello (Irpps-Cnr), La politica migratoria in Europa dopo il 1989
Marzia Bona (Osservatorio Balcani), Gli anni ‘90: una rete di accoglienza diffusa per i profughi della ex-Jugoslavia
Chiara Marchetti (Università di Milano), Le sfide dell’accoglienza in 15 anni di migrazioni forzate
Alfio Baldi (ex assessore Comune Livorno), Il caso livornese

17.00
Tavola rotonda: quale accoglienza a partire dal “modello toscano”

Interverranno:

  • Alessandro Salvi (dirigente del Settore Innovazione Sociale della Regione Toscana
  • Ina Dhimgjini (assessore al Sociale del Comune di Livorno)
  • Marco Solimano (presidente Arci Livorno)
  • Suor Raffaella Spiezio (presidente Caritas Livorno)

La scheda di presentazione della giornata di studi

La presenza di profughi, rifugiati, richiedenti asilo in Italia rappresenta oggi uno dei temi più discussi nel dibattito pubblico. L’arrivo, il passaggio, il transito, la permanenza nel nostro paese di persone in fuga da contesti di conflitto bellico e di emergenza umanitaria ha provocato attenzione e preoccupazione crescenti. I temi dell’accoglienza, della sicurezza, della protezione sono all’ordine del giorno e il confronto su tali questioni suscita accesi contrasti e conflitti.

In sede scientifica, l’attenzione alla questione delle migrazioni e dell’asilo è oggetto prevalentemente degli studi giuridici, demografici, sociali. Gli studi storici si sono occupati anche di recente della questione, con particolare riguardo al periodo della ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, ma il confronto con il passato, anche quello più vicino, non è in questa fase particolarmente battuto, eppure può rivelarsi decisivo per comprendere il contesto in cui avvengono gli attuali flussi migratori.

L’obiettivo della giornata di studio è quello di restituire una profondità storica alla realtà dell’immigrazione di richiedenti asilo, focalizzandosi su alcuni flussi significativi avvenuti già a partire dal 1945, passando per gli anni novanta e i conflitti nei Balcani e arrivare a delineare gli sviluppi più recenti. In particolare vogliamo concentrarci sulle modalità istituzionali con cui i governi italiani hanno scelto di gestire questi flussi, sulla storia e i percorsi dell’accoglienza, sulle diversità esistenti sia tra passato e presente, sia nei diversi movimenti di immigrazione di profughi avvenuti negli stessi periodi storici. Allo stesso tempo vogliamo capire quali sono state nel tempo le reazioni della società all’arrivo dei profughi, in che modo si sono attivati circuiti di solidarietà e se ci sono state forme di discriminazione. Di cosa parliamo quando parliamo di accoglienza, a livello nazionale e a livello locale? Chi sono stati i soggetti che hanno avuto in carico la responsabilità di occuparsene? Chi erano e chi sono i profughi? Da dove vengono e perché si trovano a passare dall’Italia? In che modo la politica migratoria italiana si è intrecciata alla politica migratoria europea, ieri e oggi?

Oltre a ragionare sul contesto nazionale e internazionale, crediamo inoltre sia importante riflettere sulle esperienze locali, ricostruendo ciò che è successo a Livorno e in Toscana a cominciare dall’esodo dei giuliani dopo la seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri per mettere a confronto l’esperienza storica dell’accoglienza con l’attuale “modello toscano”, che nel contesto nazionale presenta originalità e peculiarità utili da approfondire.




In trincea. Gli scrittori alla Grande Guerra

Convegno di studi promosso dal Centro studi “Aldo Palazzeschi” dell’Università di Firenze, a Firenze dal 22 al 24 ottobre p. v.

Con la collaborazione di Fondazione Primo Conti, Centro di documentazione e ricerca sulle avanguardie storiche, Gabinetto Vieusseux

Con il patrocinio di Comune di Firenze, regione Toscana, ADI Associazione italiana italianisti

In allegato il programma.




Archivi di grandi donne

Dal 20 Ottobre si aprono le iscrizioni al corso che inizierà l’11 novembre e si terrà ogni mercoledì dalle 17,30 alle 19 a CiviCa. Info: 0558833448 – cultura@comune.calenzano.fi.it

Il progresso tecnologico del nostro tempo che sembra aver spazzato via tutte le forme di scrittura tradizionale piano piano ci sta permettendo di accedere ai documenti del passato in modalità inedite restituendoci un nuovo rapporto con la parola manoscritta.
Il corso, dopo un incontro introduttivo, si propone di presentare, in maniera divulgativa ma corretta, tre archivi femminili oggi disponibili in rete grazie a importanti progetti di digitalizzazione.
I personaggi proposti appartengono ad epoche e culture diverse ma hanno in comune la scrittura. Sono: Emma Rotigliano Corcos (1860-1933), moglie del pittore Vittorio Corcos, che ha intrattenuto corrispondenze epistolari con molti intellettuali della sua epoca e in particolare con Giovanni Pascoli. Jane Austin (1775-1817) scrittrice inglese di grandissima fama i cui manoscritti sono stati oggetto di un grande progetto di digitalizzazione e sono consultabili in rete. Margherita Datini (1335-1410) moglie di Francesco Datini con il quale ha intrattenuto una fitta e interessante corrispondenza che è stata completamente riprodotta in forma digitale.
L’incontro finale si terrà presso l’Archivio di Stato di Prato per vedere da vicino le lettere di Margherita e visitare Palazzo Datini con una guida esperta che ci condurrà in una sorta di “viaggio nel tempo”.

L’INSEGNANTE. Francesca Capetta, di professione archivista, si dedica da molti anni al riordino e alla valorizzazione di fondi storici. Ha lavorato a progetti di rilievo nazionale e su molte tipologie di documenti, ha un particolare interesse per gli archivi di persona e per gli epistolari. Consigliera nel direttivo regionale di ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana).

INFORMAZIONI. Quattro lezioni e una visita guidata gratuita ogni mercoledì dalle ore 17.30 alle 19.00 a cominciare dall’11 Novembre presso la Sala Polivalente della Biblioteca Comunale di Calenzano in Via della conoscenza, 11
•Quota d’iscrizione € 35,00
•Iscrizioni a partire dal 20 ottobre presso il Servizio Cultura – Piazza Vittorio Veneto, martedì 15 – 18 , mercoledì e venerdì 9 – 13. Tel. 055/8833448 cultura@comune.calenzano.fi.it




Un concerto per l’anniversario della nascita di Mario Luzi

Il 20 ottobre 1914 nasceva il poeta Mazio Luzi; nel giorno del suo compleanno il Comune di Firenze lo ricorderà con un concerto interamente dedicato alla sua poesia, messa in musica da sette compositori italiani: Luca Antignani, Alessandro Magini, Alessandra Bellino, Antonio Covello, Federico Gardella, Enrico Correggia, Alessandro Solbiati. Si tratta di composizioni per sei voci femminili soliste e pianoforte eseguite dell’Ensemble Six Voix Solistes (Résonance Contemporaine), diretto da Alain Goudard. L’iniziativa è promossa e sostenuta dal Comune di Firenze, dall’Istituto di Cultura Francese di Firenze, da Résonance Contemporaine (Bourg-en-Bresse, Francia), dalla Regione Rhône-Alpes (Francia), dalla casa discografica EmaRecords. La collaborazione italo-francese vuol essere anche una simbolica testimonianza dello stretto rapporto che legava il poeta fiorentino alla cultura francese. In occasione del concerto sarà presentato il CD “Frasi nella luce nascente” / “Phrases au point du jour” (EmaRecords).
Il concerto, ad ingresso libero, si terrà martedì 20 ottobre, alle ore 17.30 presso la Sala Brunelleschi al Palagio di Parte Guelfa alla presenza del sindaco.

Programma del concerto “Frasi nella luce nascente” / “Phrases au point du jour”

1 : Improvvisazione (6 voix de femmes et piano)
2 : Luca Antignani, Nome – Non Nome, (6 voix de femmes et piano)
3 : Giacinto Scelsi, Chemin du rêve, (piano)
4 : Alessandro Magini, Per Nome, (6 voix de femmes et piano)
5 : Alessandra Bellino, S’apri acqua di roccia, (6 voix de femmes et piano)
6 : Antonio Covello, Rientrata la parola, (pièce électroacoustique)
7 : Federico Gardella, Im Freien zu singen, (6 voix de femmes et piano)
8 : Giacinto Scelsi, Comme un cri traverse un cerveau, (piano)
9 : Enrico Correggia, Voce ancora umana, (6 voix de femmes et piano)
10 : Alessandro Solbiati, Durissimo Silenzio, (6 voix de femmes et piano)

Résonance Contemporaine – L’Ensemble de Six Voix Solistes

Anne-Emmanuelle Davy, soprano
Leila Benhamza, soprano
Heather Newhouse, soprano
Sophie Poulain, mezzosoprano
Christel Boiron, mezzosoprano
Audrey Pevrier, alto
Hélène Péronnet, mezzosoprano
Ancuza Aprodu, pianoforte
Alain Goudard, direttore

L’Ensemble è sostenuto da Ministère de la Culture et de la Communication – DRAC Rhône-Alpes, Conseil Régional Rhône-Alpes, Conseil général de l’Ain, Ville de Bourg-en-Bresse.




Dietro la Grande Guerra. Lettere tessuti Immagini Storie

Cosa accadde durante la Grande Guerra a Prato e in Val di Bisenzio? Vi raccontiamo la storia delle fabbriche ausiliarie pratesi, le donne della Valbisenzio diventate operaie e la loro protesta contro la guerra, gli enti assistenziali e gli ospedali territoriali le storie personali e inedite di uomini e ragazzi che hanno combattuto la Grande Guerra in trincea, ma anche qui, lontano dal fronte.
Alla Villa del Mulinaccio in occasione dei 100 anni della Grande Guerra, foto d’epoca, documenti inediti, illustrazioni, tessuti e materiale sanitario originale della CRI. Di grande impatto la stanza dei ricordi, la sezione dedicata a storie emblematiche di donne e uomini nella Grande Guerra, narrate grazie alle loro lettere dal fronte, agli oggetti personali, alle testimonianze tramandate di generazione in generazione.

Inaugurazione SABATO 17 OTTOBRE ore 16,00 – ingresso libero e visita guidata

A cura di Comune di Vaiano e in collaborazione con CRI – comitato provinciale di Prato e Museo della Deportazione e Resistenza di Prato

La mostra resterà aperta fino a domenica 29 novembre.

ORARI sabato ore 15-19 domenica 10-13 e 15-19

INGRESSO LIBERO Gruppi e scuole su prenotazione anche in altro orario

INFO www.comune.vaiano.po.it – 338 7852103

www.fondazionecdse.it – info@fondazionecdse.it

SEZIONI DELLA MOSTRA

Piano inferiore

Sala 1: I grandi numeri della Grande Guerra Il quadro politico ed economico dell’Europa nel 1915-1918 attraverso le illustrazioni della Domenica del Corriere e le cartoline d’epoca.

Sala 2: In fabbrica per l’esercito, in fabbrica per lottare Cosa producevano i grandi lanifici pratesi per il Ministero della Guerra? Che rapporto esisteva tra l’Unione Industriali e la Croce Rossa? Cosa fece innescare la scintilla della protesta operaia a La Briglia nel 1916? Lo scopriremo grazie a tessuti originali, a documentazione inedita e suggestive foto d’epoca.

Sala 3: Teresa Meroni e la marcia delle donne Un appassionato racconto per immagini di questa straordinaria donna a capo della Lega Laniera e della incredibile protesta per la pace partita dalle donne della Valdibisenzio nel luglio 1917.

Sala 4: Voci dal fronte Una video installazione fa rivivere le storie e le emozioni dei tanti ragazzi del territorio pratese spediti in trincea. Le lettere e le cartoline originali prendono vita e ci raccontano la Grande Guerra dei soldati e dei prigionieri. Materiale originale dell’archivio di Mauthausen testimonia l’esistenza e l’utilizzo di questo campo di prigionia anche nella I Guerra Mondiale.

Sala 5: L’emergenza sanitaria e l’impegno di Croce Rossa Una panoramica sulla sanità bellica e sull’impegno di Croce Rossa e di altri enti assistenziali per tamponare l’emergenza sanitaria sarà possibile grazie alle suggestive foto degli ospedali militari allestiti da CRI presso il convitto Cicognini, l’istituto Tullio Buzzi e palazzo Vaj, le poco conosciute esperienze dei punti di primo soccorso in vallata, come il Convalescenziario di Usella presso la Villa Guicciardini e al prezioso e particolare materiale sanitario d’epoca.

Piano superiore

Sala 6: Un’infermeria da campo del 1915 Grazie al Comitato Regionale Toscana di CRI sarà allestito un punto di primo soccorso e infermeria con arredi, materiali sanitari e uniformi originali del periodo 1915-1918.

Sala 7: La stanza dei ricordi Di grande impatto emotivo la sezione dedicata alle storie esemplari di uomini e donne del nostro territorio che a vario titolo hanno vissuto e combattuto la Grande Guerra; i loro racconti ci arrivano dalle lettere dal fronte, dai loro oggetti personali, dalle testimonianze familiari tramandate di generazione in generazione.

Sala 8 e 9: Dalla guerra di Libia alla Grande Guerra Un percorso didattico pensato per i più piccoli in cui i grandi temi legati alla I Guerra Mondiale (le fabbriche, la fame, le emigrazioni, la Spagnola…) dialoghino con la microstoria dei personaggi locali e della loro memoria.




La “grande guerra” di Novello e Ida, una storia d’amore e di speranza

“Non ti preoccupare, finirà presto. Siamo forti noi italiani. Andiamo là, gli facciamo paura e torniamo”. Così Novello, appena richiamato alle armi (primavera 1915), cercava di rassicurare Ida, sua moglie, visibilmente preoccupata alla notizia che il marito avrebbe dovuto partire di lì a poco per la guerra contro l’Austria.

Una storia tra realtà e romanzo, sicuramente un documento di denuncia sulla “grande guerra”, che Cinzia Giuntoli ci racconta nel libro “Un treno per la luna. Una storia dalla Grande Guerra”, che sarà presentato alla Biblioteca Comunale “Vallesiana” sabato 17 ottobre 2015, alle ore 17.30.

Alla presentazione interverranno Carla Benedetti e l’Assessore alla Cultura Claudia Centi, con alcune letture a cura di Loredana D’Ermiliis. Sarà presente l’autrice.

Il libro, edito da Fuori onda (2014), è ambientato in un piccolo borgo rurale della Toscana, nel quale l’atmosfera di vita semplice, povera ma tranquilla vengono letteralmente spazzate via dalla guerra, che costringe tanti giovani contadini, magari appena sposati (come Novello), ad essere catapultati in una dimensione orribile: la vita di trincea.

Oltre al dramma dei soldati, il volume però racconta anche quello dei familiari, costretti a vivere questa “maledetta guerra” (per riprendere l’indovinata definizione di Lorenzo Del Boca) tra le mura domestiche, alternando momenti di speranza a notizie tragiche.

Il libro, che si dipana attraverso il rapporto epistolare di Novello e Ida, è una limpida ricostruzione del dramma della “grande guerra” e della sua assurdità, unitamente alla forza indistruttibile dell’amore.




Alla scoperta di Siena con le passeggiate d’autore

SienaTorna per il terzo anno “I colori del libro. Passeggiate d’autore”, format ideato dal portale Toscanalibri.it, a cura dell’assessorato al turismo del Comune di Siena. Dal 10 ottobre prenderanno il via otto itinerari ideati come un viaggio tra letteratura, storia e luoghi simbolici, per scoprire la città e i suoi molteplici tesori.

Ogni passeggiata, avrà come speaker un autore o guida d‘eccezione, accompagnato da una guida turistica. Formula che è piaciuta molto al pubblico che ha partecipato alle edizioni precedenti, in larga parte composto da senesi residenti insieme a molti turisti e residenti di comuni e province contermini.

«Rispetto alle due precedenti, l’edizione 2015-16 vuole caratterizzarsi per una prevalente attenzione ai luoghi interni (solitamente non aperti al pubblico) e per un taglio più spiccatamente monografico che, pur mantenendo l’approccio divulgativo, consentirà maggiori approfondimenti su ciò che sarà possibile visitare e conoscere», spiega il direttore artistico Luigi Oliveto.

Questi gli appuntamenti che riguardano anche la storia del ‘900 senese:

Sabato 17 ottobre, ore 15.00

GUIDO CHIGI SARACINI, L’ULTIMO DEI MECENATI

Partenza e arrivo: Palazzo Chigi Saracini, Via di Città 89

LAURA BONELLI e GIULIANO CATONI

Una passeggiata – soprattutto nella memoria – per riscoprire e ricordare il conte Guido Chigi Saracini a cinquant’anni dalla sua morte. Figura tra le più significative del Novecento senese e non solo, tanto da essere definito “l’ultimo e più eroico dei mecenati italiani”. E’ noto, infatti, il suo impegno a sostegno della musica che si concretizzò con l’istituzione dell’Accademia Chigiana da cui sono transitati i più grandi musicisti della scena mondiale. Appuntamento, dunque, a palazzo Chigi-Saracini, signorile dimora del conte, da anni sede dell’Accademia da lui fondata, per conoscere meglio, anche attraverso una serie di documenti che sarà possibile visionare, questa personalità dalle molte sfaccettature.

Sabato 14 novembre, ore 15.00

UNA CITTÀ NELLA CITTÀ: IL VILLAGGIO MANICOMIALE

Partenza e arrivo: Ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò, Via Roma 56

FRANCESCA VANNOZZI e STEFANO DIONISI

Inaugurato nel 1818, l’Ospedale Psichiatrico di Siena divenne nella prima metà del Novecento un villaggio manicomiale che arrivò ad ospitare oltre 2000 persone (uomini, donne, bambini) spesso impropriamente ritenute ‘matte’. Ha rappresentato, in Italia, un capitolo importante della storia della psichiatria, sotto certi aspetti all’avanguardia. Una cittadella nella città con strade, edifici, botteghe, laboratori, biblioteca, farmacia. Un piccolo mondo di reclusi sorto, guarda caso, ai ‘margini’ della città.

 

abato 9 gennaio, ore 15.00

IL FERVENTE LAICATO

Partenza: Chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta, Via Fontegiusta

Arrivo: Arciconfraternita di Misericordia, Via del Porrione 49

PATRIZIA TURRINI e ALESSANDRO ZACCURI

A Siena le compagnie laicali hanno una storia antichissima che incrocia anche le origini delle Contrade. Nate fin dal 1200, furono presenze importanti nelle attività di culto e della pratica religiosa, ma anche nel tessuto sociale per il loro impegno a servizio dei bisognosi, dei malati, delle emergenze sociali che ogni epoca ha avuto. Alcune di esse hanno tutt’oggi una loro attività, sedi, documenti, significative testimonianze artistiche. Indubbiamente interessante sarà conoscerle da vicino, visitarne certi luoghi suggestivi come ad esempio l’Oratorio della Compagnia di Santa Caterina della Notte ricavato nei sotterranei del Santa Maria della Scala.

 

Sabato 16 gennaio h 15.00

UNA GHIRLANDA DI ORE INDIMENTICABILI

Partenza: La Lizza, Monumento a Garibaldi

Arrivo: Enoteca Italiana, Fortezza Medicea

AUGUSTO MAZZINI e LUIGI OLIVETO

Henry James alloggiava al Grand Hotel Royal con affaccio sui giardini della Lizza e verso l’ora del tramonto gli piaceva camminare fino ai bastioni della Fortezza, “sporgersi dai vecchi parapetti lisci e lustri”, perdersi nel panorama e nei suoi pensieri intrecciando così “una ghirlanda di ore indimenticabili”. L’incanto resiste ancora. Provare per credere. Della Lizza e della Fortezza sarà inoltre interessante ripercorrere le vicende urbanistiche (anche quelle rimaste inattuate), la storia, i monumenti, la vita sociale e i personaggi che vi sono legati.

 

Sabato 23 gennaio, ore 15.00

VENTI ANNI DI PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Partenza: Piazza Salimbeni

Arrivo: Palazzo Pubblico, Il Campo 1

Da 20 anni Siena (1995-2015) fa parte della world heritage list dell’Unesco. Per come abbia saputo conservare importanti caratteristiche della sua struttura medievale, definita dalla stessa organizzazione internazionale “un capolavoro di dedizione e inventiva in cui gli edifici sono stati disegnati per essere adattati all’intero disegno della struttura urbana”. Lo scopo della passeggiata sarà proprio quello di cogliere il disegno urbanistico della città e la storia di uomini e cose che esso stesso racconta.

 




Ottobre in biblioteca a Massa Marittima inizia con storie di bambini, guerra e solidarietà

casanelbosco-237x181L’ “Ottobre in biblioteca 2015” a Massa Marittima inizia venerdì 16 ottobre alle 17. A raccontare il loro libro “Dalla casa nel bosco al grande mondo. Storie di bambini ebrei tra la Toscana e Israele” ci saranno gli autori Silvia Trovato e Tiziano Arrigoni che racconteranno la loro indagine giornalistica sulla storia dei bambini ebrei dell’orfanatrofio di Livorno, sfollati a Sassetta e sfuggiti nel 1944 al bombardamento della stazione di Vada. Quei bambini trovarono accoglienza nelle famiglie del paese. Storie drammatiche, che trovano però il loro riscatto nella solidarietà: un esempio che può insegnare anche nell’epoca contemporanea.