L’Isgrec compie 25 anni di attività. Programma delle iniziative

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L’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (Isgrec) è nato il 2 giugno 1993, grazie alla volontà di un gruppo di studiosi e al sostegno del Comune, e fa parte della rete degli istituti storici per la Resistenza e l’età contemporanea coordinata dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri (già Insmli) con sede a Milano. La rete comprende 65 istituti storici associati (tra cui l’Isgrec) e 11 enti collegati, diffusi su tutto il territorio nazionale. L’Isgrec ha fin dalla nascita sia nel nome che nei fini statutari l’impegno a occuparsi della contemporaneità. Il riferimento alla Resistenza non comporta un’acritica lettura di un periodo della nostra storia né definisce confini tematici mentre mantiene il significato di un’adesione a una tavola di valori scritti nella Costituzione.

L’Isgrec festeggia il suo primo quarto di secolo di vita con una mostra documentaria, in programma dal 4 al 6 ottobre e ospitata dalla sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e da Clarisse Arte a Grosseto, e con un ciclo di presentazioni di libri. Il programma non vuole essere solo un’autocelebrazione del percorso fatto finora ma anche una verifica di nuove direttrici di marcia. In questo senso si inserisce l’ultimo progetto avviato dall’istituto, dal valore strategico non solo per l’Isgrec stesso ma anche per l’intera comunità: la creazione della “Casa della memoria al futuro” a Maiano Lavacchio, nei luoghi dell’eccidio dei martiri d’Istia.

La mostra.

“Isgrec: 25 anni …e continua” è il titolo della mostra documentaria dedicata alla storia dell’istituto che avrà una doppia sede in città: la sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno in via Cairoli e Clarisse Arte nella vicina via Vinzaglio. La mostra racconta con fotografie, manifesti, libri e prodotti multimediali pubblicati i primi 25 anni di attività e di lavoro culturale dell’istituto tra ricerca storica, produzione editoriale, acquisizione di nuovi fondi, progetti per la didattica nelle scuole, mostre fisiche e virtuali e iniziative nel territorio. L’inaugurazione è in programma il 4 ottobre alle 17,30: dopo i saluti del professor Luca Verzichelli, docente dell’Università di Siena e presidente dell’Isgrec, e di Loriano Valentini, coordinatore del consiglio direttivo dell’istituto, intervengono Gianluca Fulvetti, componente del cda dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto storico per la Resistenza della Toscana (Isrt). Segue la visita guidata alla mostra a cura di Barbara Solari, responsabile della segreteria e del Centro documentazione donna (Cdd) dell’Isgrec. La mostra è aperta al pubblico il 5 e il 6 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Le presentazioni di libri.

Tra la seconda metà di settembre e ottobre l’Isgrec propone un ciclo di presentazioni di libri e di incontri d’autore che raccontano la pluralità di interessi e di ambiti di ricerca dell’istituto. Il 21 settembre al Museo di storia naturale della Maremma di Grosseto lo scrittore e traduttore Alberto Prunetti presenta il suo “108 metri. The new working class hero” (Laterza). Dialoga con l’autore la storica Vanessa Roghi; introducono l’incontro Paolo Passaniti del consiglio direttivo dell’Isgrec e Simone Giusti del collettivo Bianciardi 2022. L’incontro successivo, il 12 ottobre nella sala conferenze di Clarisse Arte, è l’occasione per ricordare la figura di uno dei più influenti storici del Novecento, Mario Mirri, scomparso il 15 maggio scorso all’età di 93 anni. Il professor Mirri (che ha avuto tanti allievi maremmani) ha scelto di donare all’Isgrec la sua preziosa biblioteca. Al centro dell’incontro il volume “La guerra di Mario” edito da Laterza. Dopo i saluti della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e di Luciana Rocchi del comitato scientifico dell’Isgrec intervengono Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri e Renato Camurri, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Vicenza. Il 19 ottobre si torna nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma per presentare “Il fascismo a Grosseto. Figure e articolazioni del potere in provincia (1922-1938)” pubblicato da Effigi e curato da Valeria Galimi. Il volume raccoglie i risultati della ricerca promossa dall’Isgrec sul fascismo in provincia di Grosseto. Introduce il presidente dell’istituto Luca Verzichelli; intervengono la curatrice del volume e gli autori dei saggi Marco Grilli, Antonio Iannello e Roberta Vegni. Dialogano con loro il direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri Filippo Focardi e Paul Corner (Università di Siena). Il 26 ottobre sempre al Museo di storia naturale Elena Vellati del consiglio direttivo d’istituto incontra Luca Bravi che ha curato l’edizione italiana de “I destini dei bambini zingari”. Il 2 novembre appuntamento invece nella sala conferenze della Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Grosseto in via Monte Rosa per la presentazione del libro “Mezzadria. Persistenza e tramonto di un archetipo contrattuale” di Paolo Passaniti (Giappichelli Editore). Introducono il vicepresidente Isgrec Lio Scheggi e il presidente provinciale della Cia Claudio Capecchi; dialoga con l’autore Rossano Pazzagli (Università di Teramo). Conclude l’incontro il presidente nazionale della Cia Secondo Scanavino. Tutte le presentazioni cominciano alle 17,30.

Le altre iniziative per il venticinquennale.

Nel mese di ottobre sono in calendario altri tre importanti appuntamenti fuori dalla sede dell’istituto. Il 14 ottobre per il ciclo delle Domeniche di carta, le aperture straordinarie di biblioteche statali e archivi, l’Isgrec è ospite della Soprintendenza archivistica regionale per la Toscana a Firenze e organizza un incontro dal titolo “La costruzione dell’archivio dei migranti a Grosseto nella sede dell’Isgrec”. Il 15 ottobre all’ex Enaoli di Rispescia viene presentato l’archivio Enaoli riordinato dall’Isgrec e una mostra documentaria. Partecipa anche una rappresentanza dell’associazione degli orfani cresciuti nella struttura. Il 30 ottobre infine visita al cantiere della “Casa della memoria al futuro” a Maiano Lavacchio insieme all’architetto Edoardo Milesi che ha curato per l’Isgrec il progetto di recupero dell’ex scuola.

Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. La sede dell’Isgrec è in via de’Barberi 61 a Grosseto. Info www.isgrec.it, segreteria@isgrec.it e 0564 415219.




Presentazione di “108 metri. The new working class heroes” di Alberto Prunetti

 

Venerdì 21 settembre 2018 | ore 17.30

Museo di storia naturale della Maremma

Presentazione del volume

108 metri. The new working class heroes

di Alberto Prunetti

Introducono:

Paolo Passaniti, Università di Siena, CD dell’ISGREC

Simone Giusti, Bianciardi 2022

Con l’autore dialoga:

Vanessa Roghi, storica

Info: ISGREC | Via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




12.06.2018: UTOPIE DI CITTA’

utopieMartedì 12 giugno, Piazza Dante, ore 17
all’interno di CITTÀ VISIBILE l’Isgrec presenta l’incontro

“Utopie di città”

Le Utopie di città sono il prodotto di un lungo lavoro didattico che l’Isgrec ha effettuato con le insegnanti di due istituti comprensivi del territorio. Nascono da una sperimentazione in varie classi di scuole dell’obbligo di Grosseto e del Comune di Monte Argentario: attraverso il progetto “Filosofia con i bambini”, che ha utilizzato un modello fondato sulle tesi di Alfonso Maurizio Iacono (Università di Pisa), gli insegnanti sono stati formati all’impiego di contenuti filosofici per trasferire nella didattica un approccio alle relazioni interpersonali e all’apprendimento fondato sul dialogo e l’ascolto reciproco. Si concretizza quindi la traduzione dell’interrogazione del filosofo in stimolo al pensiero critico dei ragazzi. Le forme del pensiero critico sono dunque divenute contrapposizione alla pigrizia mentale sollecitata dai media, approdando a nuovi modelli di società e di vivere comune pensati dai bambini, città dove regna la fantasia e le regole sono quelle dalla creatività, della libertà e della giustizia.

Docenti esperti ne discuteranno in Piazza Dante illustrando il lavoro didattico ed i suoi originali e significativi risultati.




11 maggio – “Crimini contro le donne”: incontro con il giudice Roia del Tribunale di Milano

copertina libro11 maggio 2018 | ore 17.30

Multisala Aurelia Antica (sala n.2)

Crimini contro le donne.

Politiche, leggi, buone pratiche

 

Fabio Roia, è magistrato dal 1986. Nella sua lunga carriera, nel corso della quale è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura nella consiliatura 2006-2010, ha ricoperto incarichi prestigiosi, tutti legati alla protezione delle “fasce deboli”. Attualmente è Presidente di Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ed è un membro, in rappresentanza di tutti gli uffici giudiziari lombardi, del tavolo permanente in tema di “interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza” della Regione Lombardia.

Nella sua ultima pubblicazione, Crimini contro le donne, sono raccolte convenzioni internazionali, leggi, provvedimenti di indirizzo politico, buone pratiche adottate per creare uno strumento di informazione e di formazione utile a tutti i soggetti che ogni giorno entrano in contatto con le vittime di una delle tante forme di violenza di genere: magistrati, avvocati, operatori di polizia giudiziaria, assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza, personale sanitario… Ma l’autore va oltre alla raccolta dei “rimedi giuridici”, sollevando il velo sulle radici culturali della violenza di genere: la visione patriarcale dei rapporti tra i generi, ancora presente in parte della società; la volontà di ristabilire la gerarchia di potere quando una donna mostra la volontà di decidere liberamente della propria vita; i pregiudizi e gli stereotipi sui generi, che inquinano il modo di pensare e di pensarsi non solo di tanti uomini ma anche di molte, troppe donne.

In che modo la legge e le buone pratiche per un diverso approccio culturale possono interagire per scalzare stereotipi, pregiudizi, subalternità dell’un genere rispetto all’altro e creare le condizioni per una vera parità? Applicare gli istituti giuridici, condurre i processi penali tenendo conto delle vittime, lavorare con un approccio multidisciplinare possono aiutare ad operare un cambiamento culturale? Quest’ultimo può essere facilitato da una formazione specifica degli operatori? Può la rete tra i vari soggetti che ogni giorno entrano in contatto con le vittime della violenza fare davvero la differenza?

 Ne discute con il giudice Roia il Dott. Giuseppe Coniglio, già Sostituto Procuratore a Grosseto, adesso in servizio presso il Tribunale di Civitavecchia, che per molti anni ha coordinato il pool di magistrati della task force Codice rosa.

La partecipazione all’iniziativa è riconosciuta dall’Ordine degli Avvocati di Grosseto come attività formativa (3 crediti)

In collaborazione con: Associazione Olympia de Gouges, Centro antiviolenza di Grosseto, Centro Donna, Raccontincontri-Libreria delle ragazze, Non una di meno, Aurelia Antica Multisala

Info: Isgrec, via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it | tel/fax 0564415219




07.05.2018: I bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale

box_bombardamento_grosseto7 maggio 2018 | ore 18

Sala conferenze ClarisseArte

(Grosseto, Via Vinzaglio 27)

 

I bombardamenti alleati

durante la seconda guerra mondiale

 

Ne discutono:

Luca Alessandrini (Direttore dell’Istituto Parri Emilia Romagna)

Luciana Rocchi (Comitato scientifico Isgrec)

 

75 anni fa, il 26 aprile 1943, lunedì di Pasqua, Grosseto subì il più terribile tra i numerosi bombardamenti aerei che la colpirono nella seconda guerra mondiale. Ne avrebbe subiti altri 18, ma questo sarà sempre ricordato per il tragico prezzo di vite di civili che costò: 134 grossetani, tra cui decine di bambini, uccisi mentre stavano giocando al Luna Park fuori Porta Vecchia. L’attacco colse di sorpresa la popolazione e in pochi riuscirono a trovare riparo nei rifugi anti-aerei. Sulla città vennero scaricate quasi 400 bombe da 300 libbre e circa 2000 a frammentazione. L’obiettivo degli americani era mettere fuori uso l’aeroporto militare e in particolare distruggere una scuola di addestramento per piloti di velivoli aerosiluranti che i tedeschi avevano creato nel 1942 proprio all’interno dell’aeroporto. Gran parte delle informazioni su questa scuola di addestramento, agli Alleati le aveva fornite un prigioniero di guerra tedesco catturato nell’autunno 1942 e che per diversi mesi aveva lavorato dentro all’aeroporto maremmano. Questo era l’attacco programmato. Diverso, come tristemente sappiamo, quello concretamente avvenuto.

L’eco di questa terribile strage fu grande, per la gravità dei lutti che lasciò, per le molte e contraddittorie voci che subito si diffusero sull’evento. Si parlò di mitragliamenti che non ci furono, di bombe intenzionalmente sganciate sulle giostre, anche grazie all’intelligenza con gli antifascisti grossetani. All’opposto, il mancato suono dell’allarme è stato attribuito ai fascisti, che ne avrebbero fatto un uso propagandistico contro gli alleati.

Su questo evento le memorie sono ancora vive, i lutti non sono stati superati, malgrado la distanza del tempo. Nella cripta della Basilica del Sacro Cuore, che custodisce tutti i nomi delle vittime, ogni anno ha luogo la cerimonia per non dimenticare.

Quest’anno abbiamo voluto offrire alla nostra città un momento utile a comprendere un fenomeno della contemporaneità, divenuto di nuovo attuale, nell’epoca delle guerre regionali, oggi drammaticamente e pericolosamente presente, non troppo lontano da noi.

Info: Info: Isgrec, via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it | tel/fax 0564415219




Intorno al 25 aprile: le iniziative dell’Isgrec al FestivalResistente

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L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea sarà presente nei giorni del Festival Resistente (20-25 aprile) al Cassero con il proprio stand di pubblicazioni e materiali. Sarà possibile, inoltre, diventare soci dell’Istituto e contribuire alla raccolta fondi per la costruzione della “Casa della memoria al futuro” di Maiano Lavacchio.

Due le iniziative pubbliche organizzate.

copertina taddeiIl 24 aprile, ore 19, nelle casette del Cinquecento, sarà presentato il volume “Coro di voci sole. Nuove verità sull’eccidio degli 83 minatori della Niccioleta” di Katia Taddei (Effigi 2017). Ne discute con l’autrice Luciana Rocchi (Comitato scientifico ISGREC).

Il 13 giugno 1944 un battaglione di SS italiane e tedesche circondò il villaggio minerario di Niccioleta e catturò circa 150 persone. Una parte degli arrestati fu rilasciata, 6 minatori vennero immediatamente fucilati, 77 furono trasportati a Castelnuovo Val di Cecina e lì uccisi il pomeriggio del 14. Molti degli uccisi figuravano negli elenchi dei turni di guardia, decisi dagli stessi minatori per difendere gli impianti. Non è stata provata nessuna correlazione con uccisioni di soldati tedeschi da parte di partigiani, tale da configurare l’ipotesi di una rappresaglia. Un dato accertato è la presenza di moltissimi antifascisti tra i lavoratori di Niccioleta. Il CLN di Massa Marittima aprì immediatamente un’inchiesta e dopo una lunga istruttoria, che si protrasse fino al novembre 1949, si aprì il dibattimento davanti alla Corte d’Assise di Pisa, che si concluse con la condanna di alcuni fascisti di Niccioleta per collaborazionismo ed omicidio. Non sono mai stati perseguiti coloro avevano ordinato ed eseguito la strage, il tenente Emil Block e le SS tedesche ed italiane sotto il suo comando. Il volume è la riedizione riveduta e ampliata di un precedente lavoro del 2003, al quale si sono aggiunti nuovi spunti e criteri interpretativi. “Coro di voci sole” è frutto di una ricerca ricca e puntuale sulla strage e fa luce su vicende e circostanze a lungo rimaste nell’ombra, che necessitavano di essere ulteriormente approfondite, indagate o rilette alla luce di una nuova visione d’insieme.

copertina valerianoIl 25 aprile, ore 15, sempre nelle casette del Cinquecento, sarà presentato il volume “Malacarne. Donne e manicomio nell’Italia fascista” di Annacarla Valeriano (Donzelli 2017). Ne discute con l’autrice Costantino Di Sante (Istituto provinciale per la storia del movimento di Liberazione nelle Marche e dell’età contemporanea). L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Libreria delle ragazze. Il volume dà conto dell’ideologia e della pratica «clinica» del fascismo, che consegnò all’istituzione psichiatrica la «malacarne», ossia coloro che erano segnati dallo stigma della diversità e della non conformità. Presunte anomalie della femminilità crearono facili alibi per la reclusione e trasformarono l’assistenza psichiatrica in un capitolo della politica sanitaria del regime, orientata alla difesa della razza e alla realizzazione di obiettivi di politica demografica, attraverso l’eliminazione dalla società dei c.d. «mediocri» della salute, del pensiero e della sfera morale. In manicomio furono rinchiuse non solo le donne che si erano allontanate dalla norma, ma anche le più deboli e indifese: bambine abbandonate, ragazze vittime di violenza carnale, mogli e madri incapaci di superare i traumi della guerra.

Info: ISGREC | via de’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564415219 | segreteria@isgrec.it | ww.isgrec.it




Festa della Toscana: La Maremma lorenese in Europa. L’Europa nella Maremma lorenese

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La Maremma lorenese in Europa.

L’Europa nella Maremma lorenese

9 aprile – ore 10,30

Clarisse Arte – via Vinzaglio, 27

 >>INVITO

È stato scritto che il giovane Pietro Leopoldo si fosse innamorato della Maremma, allora lembo estremo di Toscana, e dell’idea di farla rinascere realizzandovi riforme importanti. Di fatto la Toscana, e per alcuni aspetti in particolare la Maremma, divennero laboratorio europeo d’innovazioni. In Maremma giunsero modelli di pensiero e di intervento legislativo pensati in Europa, di Maremma si parlò in Europa. Importanti opere di toscani furono tradotte e lette a Parigi, mentre esponenti della fisiocrazia francese furono gli ispiratori delle riforme leopoldine. È guardando all’Europa che Pietro Leopoldo può aver trovato le basi teoriche essenziali per la scossa che dette alle forme statuali dell’ancien régime; in Maremma il giovane Lorena tentò di applicare all’agricoltura politiche economiche innovative. Un esponente della fisiocrazia francese, il marchese di Mirabeau, nel 1769 dedicò una sua importante opera a Pietro Leopoldo. Nelle riviste e nelle corrispondenze tra i protagonisti del pensiero economico si parlò di “esperimento toscano di riforme”, con frasi come “La Toscana presenta all’Europa, da qualche anno, uno spettacolo nuovo per essa” o “da uno dei paesi governati dalle peggiori leggi ammini-strative, se n’è fatto quello in cui le leggi sono le migliori”. Nel 1775, giunse a Parigi il Discorso di Sallustio Bandini, destinato a Jacques Turgot. Scriveva qualche anno fa Mario Mirri, uno dei massimi stu-diosi della storia dell’agricoltura toscana ed esperto di fisio-crazia, che ancora non sappiamo bene “quel che è successo fra Parigi, Firenze e Grosseto tra 1777 e 1778”. È un terreno affascinante di ricerca, che richiederebbe un grande impe-gno scientifico. Ma è già suggestivo trovare indizi di un mo-mento di uscita della Maremma dal suo isolamento e del suo apparire sotto gli sguardi della cultura europea. Agli studenti proponiamo un laboratorio con le fonti, un esercizio di lettura utile a sollecitare una curiosità in più per un momento molto speciale della nostra storia. La stagione di cui ci parlano le fonti che offriamo fu un esempio di circolazione di idee, di relazioni fra ambienti lontani e diversi. In un’Europa divisa da confini e spesso lacerata da guerre, la cultura era capace di superare frontiere. La Toscana si affermò come regione aperta verso l’esterno e le sue periferie re-spirarono un’aria di novità e una speranza di progresso, breve, ma importante.

PROGRAMMA

 

Eugenio Giani |Presidente del Consiglio della Regione Toscana

Lio Scheggi | Vicepresidente dell’ISGREC

Saluto

 

Elena Vellati | ISGREC

La Maremma nella Toscana di Pietro Lepoldo: simbolo di progresso in Europa

 

Consegna alle scuole del dossier di documenti

 

Luca Bonelli

Reading di testi

 

Informazioni e contatti:ISGREC | via de’ Barberi 61 | 58100 Grosseto

tel/fax +39 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | isgrec.it




9 aprile 2018: corso di formazione e incontro tra le associazioni e la Consigliera di parità

Proseguono le attività del Centro Documentazione donna dell’Isgrec previste dal progetto “Non solo l’8 marzo”.

Il 9 aprile alle ore 15 si terrà il terzo incontro del corso di formazione per insegnanti “(Rel)Azioni contro la violenza di genere”. Elisa Giomi (Università di RomaTre) terrà una lezione su “Genere e violenza nella cultura mediale”, che avrà al centro non solo la violenza contro le donne, ma anche la violenza che dalle donne è agita, due fenomeni speculari benché di natura e portata diverse. Dalle serie tv alle cronache nazionali, dalla musica alla pubblicità, ciascuna delle due forme di violenza sarà esaminata attraverso molteplici raffronti tra il piano della realtà e il piano della rappresentazione.

Alle ore 17.30 la Biblioteca dell’ISGREC si aprirà al pubblico per accogliere le associazioni grossetane che si occupano a diversi livelli e con diverse competenze di violenza di genere. Coordinate dalla Consigliera di Parità, Laura Parlanti, l’incontro dal titolo  L’impegno dell’associazionismo grossetano contro la violenza di genere, sarà occasione di conoscenza e approfondimento sulle attività, le pratiche e i saperi di molte associazioni, molte con esperienza pluridecennale, tra le quali: Raccontincontri, Libreria delle ragazze, Centro donna, Cittadinanzattiva, Associazione Rosa Parks, Centro antiviolenza – Associazione Olympia de Gouges, Uil Pensionati – commissione femminile, Spi-cgil – coordinamento donne, Arcigay, Collettivo Sirena Guerrilla, Non una di meno, Associazione Humanitas.

Info: Centro Documentazione Donna dell’ISGREC | via de’ Barberi 61 | 58100 Grosseto | tel/fax +39 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | isgrec.it