“Le origini e l’epilogo del fascismo a Lucca”

“Definire il fascismo è innanzitutto scriverne la storia.”

(Angelo Tasca, 1938)

A cento anni dalla fondazione del movimento dei fasci di combattimento (1919), l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca promuove una serie di tre incontri incentrati sulla storia del fascismo nella provincia lucchese, a cominciare dal 16 maggio con “A 100 anni dalla nascita del fascismo. Da Milano a Lucca, una storia violenta” (ore 18.00) in collaborazione con la Biblioteca Popolare di San Concordio; seguirà il 18 maggio l’incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “A. Vallisneri”, volto ad approfondire le vicende della Repubblica sociale a Lucca; a chiusura del ciclo di incontri la presentazione del libro “Il fascismo dalle mani sporche” di Paolo Giovannini e Marco Palla nel mese di giugno.




PRIMO LEVI. A cento anni dalla nascita

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Presentazione di “TANTE BRACCIA PER IL REICH!” a Grosseto

Il 14 maggio 2019, alle ore 17.30, nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma di Grosseto (P.za Pacciardi, ex P.za della Palma) saranno presentati i due tomi “TANTE BRACCIA PER IL REICH! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista”, edito da Mursia a cura di Brunello Mantelli.

La presentazione è organizzata dall’Isgrec e dalla CGIL di Grosseto; dopo i saluti di  Loriano Valentini (Direttore Isgrec) e Anna Maria Giurelli (FLC CGIL), Luciana Rocchi (Coordinatrice Comitato scientifico Isgrec) introduce la discussione con Brunello Mantelli (curatore dei due tomi) e Francesca Cavarocchi (autrice del saggio sulla Toscana) sul tema al centro della ricerca. Per il Terzo Reich l’impiego di manodopera straniera fu uno strumento cruciale per sostenere l’economia bellica. Milioni di lavoratori, provenienti in gran parte dai Paesi occupati, furono impiegati in molteplici mansioni, in primis nella produzione d’interesse militare. Centinaia di migliaia di lavoratori italiani, uomini e donne, erano già stati inviati in Germania per diventare «braccia per il Reich» fin dal 1938 ma il reclutamento divenne forzato nei venti mesi di occupazione tedesca del nostro Paese (settembre 1943-aprile 1945). I volumi che saranno presentati sono il risultato del primo studio organico su dinamiche e modalità del prelievo coatto di lavoratori dall’Italia e del loro utilizzo oltre Brennero nel periodo della Repubblica sociale italiana, a cui gli apparati del fascismo di Salò diedero un notevole contributo. Nei due tomi viene analizzato il modus operandi degli occupanti tedeschi e dei loro collaboratori repubblichini: precettazioni, arresti, retate urbane, rastrellamenti nelle zone di campagna, prelievi indiscriminati negli istituti di pena. Una ricerca monumentale che colma una lacuna sulla storia dell’Italia nella Seconda guerra mondiale.

Info: ISGREC | via de’ Barberi, 61 – 58100 Grosseto | tel/fax 0564415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it | www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr




74° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE – Zeri

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OMAGGIO AD UN PADRE COSTITUENTE, Piero Calamandrei

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INAUGURAZIONE MOSTRA: Guasti e gli artisti suoi contemporanei In dialogo con l’antico (1945-65)

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“Il sarto di Rughi” a Capannori

Il libro racconta la storia del porcarese Dante Unti, oggi 98enne e allora sarto strappato al suo lavoro dalla chiamata alla leva obbligatoria nel 1939: coinvolto nel conflitto in Jugoslavia dopo l’inizio della Seconda guerra mondiale nei contingenti che si ribellarono anche militarmente ai tedeschi tra l’otto e il dodici settembre 1943 a Ragusa (Dubrovnik), dove fu fatto prigioniero. Internato nel campo di lavoro di Stablack, a Kaliningrad, fu tra i circa trentamila deportati da quella zona della Jugoslavia verso i campi di lavoro forzato. Riuscì a sopravvivere e a tornare a casa alla fine della seconda guerra mondiale.

La presentazione si terrà venerdì 10 maggio presso la Sala Pardi del Polo Culturale Artemisia di Capannori a partire dalle 18.00 (ingresso libero): saranno presenti, oltre agli autori, Nicola Barbato (ISREC) e lo storico Emmanuel Pesi.




Questo è stato un uomo. Ricordo di Primo Levi nel centenario

Primo Levi, chimico, narratore, saggista, poeta, testimone dei massimi orrori che siano mai scaturiti dalla negazione del principio di uguaglianza tra gli esseri umani, nacque a Torino il 31 luglio 1919. Si tratta, com’è noto, di uno degli autori italiani più tradotti e apprezzati nel mondo, che per generazioni di lettori e di studenti ha costituito un modello di stile, di lucidità, di equanimità.
Con questa conferenza, il 9 Maggio 2019 all’Affratellamento, la città di Firenze rende omaggio a Primo Levi, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita promosse dal Centro Studi Internazionale Primo Levi.
Luigi Mannelli
(Società Ricreativa L’Affratellamento di Ricorboli)
Marta Baiardi
(Istituto Storico della Resistenza in Toscana)

Daniela Misul
(Comunità Ebraica di Firenze)

INTERVENTI
Alberto Cavaglion
( Centro internazionale di studi Primo Levi
“Primo Levi narratore-testimone”
Marco Marchi
(Università di Firenze)
“Primo Levi poeta”
Beatrice Di Castri
(Liceo Machiavelli-Capponi)
“Un mito classico per l’ebreo errante?”
Ugo Caffaz
(Antropologo)

“Un ricordo personale”

COORDINAMENTO E LETTURE

Lorenzo Bastida