DEDICATO A… Ernesto e Pina Ragionieri

Invito Presentazioni Ragionieri




Una mostra su Elena Sangro, attrice del cinema muto e prima donna regista nel mondo del cinema

A Montepulciano, nell’Oratorio della Misericordia (Via del Poggiolo 1) una mostra su questa attrice del cinema muto e prima donna regista nel mondo del cinema.
Maria Antonietta Bartoli-Avveduti, in arte Elena Sangro, nata a Vasto, il 5 settembre 1897, è una figura egata agli albori del cinema muto ed agli splendori dell’arte scenica italiana. La sua carriera di attrice lo iniziò con il film “Fabiola”, nel ruolo di Erminia, in seguito fu protagonista della “Gerusalemme Liberata”, “La principessa Zoe”, “Stelle”, “Il marito perduto”, “Passione”, “Miss Dollaro”, e tanti altri. Prese parte ai film “Saracinesca”, “Triboulet”, “Non c’è resurrezione senza notte” , “Otto e mezzo” di Fellini e tanti altri. Morì il 26 gennaio 1969. La mostra è aperta tutti i giorni, ad esclusione del lunedì, dalle 15 alle 18. Ingresso libero.




Presentazione del volume “Un affare di paese”

Alle ore 17:30 – Tobbiana (Montale), sarà presentato il volume  “Un affare di paese. La Casa del popolo di Tobbiana fra storia e memoria” di Daniela Faralli
Saluti di Roberto Barontini (Presidente ISRPT), Franco Benesperi (Presidente Fondazione Alta Toscana), Ferdinando Betti (Sindaco di Montale), Carolina Signori (Presidentessa Pro-Loco Tobbiana), Ferdinando Faralli (Presidente Fratellanza lavoratori tobbianesi)
Coordina Matteo Grasso (Direttore ISRPT)
Antonio Fanelli (UNIFI) dialoga con l’autrice Daniela Faralli




Archivi, biblioteche e leggi razziali

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DAL BOOM ECONOMICO ALLA CONTESTAZIONE – Visita guidata alla mostra Italia Moderna 1945-1975

DAL BOOM ECONOMICO ALLA CONTESTAZIONE

Visita guidata alla mostra Italia Moderna 1945-1975 alla scoperta dell’arte italiana del Novecento

 Il benessere e la crisi è il titolo della seconda tappa della mostra Italia Moderna 1945-1975, allestita a Palazzo Buontalenti in via de’ Rossi 7 e visitabile fino al 6 gennaio 2020.

Questa seconda parte rende omaggio all’Italia degli anni Sessanta e Settanta, mettendo in relazione il contesto storico, politico e sociale con quello artistico, rendendo evidente la forte e netta rottura con la cultura figurativa del passato.

Domenica 13 ottobre alle 16.30 una visita guidata – a cura di Ginevra Ballati e Iacopo Cassigoli – ci porta alla scoperta del clima che si respirava in quel periodo. La previsione di una società nuova, proiettata nel futuro, era già nelle corde degli artisti, ma è proprio attorno al 1960 che queste idee si coagulano e si concretizzano radicalmente le tendenze informali del decennio appena passato.

Tra le peculiarità della svolta c’è da rilevare il radicale mutamento nella considerazione del ruolo dell’artista, con conseguente (o antecedente) riconsiderazione della funzione dell’arte.

Attraverso le opere esposte – tutte dalle collezioni Intesa Sanpaolo – fra cui quelle di Castellani, Staccioli, Rotella, Schifano, Pascali, Kounellis, Boetti, Penone, Merz, Fabro, Pistoletto e molti altri, la visita ci guida in quel periodo di grande trasformazione, che ha portato l’Italia alla ribalta internazionale, dalla rinascita del boom economico alla contestazione giovanile e politica. Il percorso espositivo si conclude con opere realizzate alle soglie dei primi anni Ottanta, l’ultimo grande momento di fama internazionale dell’arte italiana.

Ingresso e visita guidata € 12

Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia

Info e prenotazioni

0573 974267

derossi@fondazionepistoiamusei.it

www.fondazionepistoiamusei.it




Mostra documentaria 1944-1945. RSI e Dopoguerra a Lucca: riflessi d’archivio

In occasione della Domenica di Carta 2019 e per celebrare i 75 anni dalla Liberazione della città, l’Archivio di Stato di Lucca propone la mostra documentaria 1944-1945. RSI e Dopoguerra a Lucca: riflessi d’archivio, un percorso documentario attraverso il suo patrimonio contemporaneo, alla ricerca delle testimonianze sui fatti e sui protagonisti che dall’inizio del movimento partigiano portò alla Liberazione ed al difficile processo di epurazione dell’immediato Dopoguerra.

 

La mostra sarà aperta al pubblico domenica 13 ottobre dalle ore 9:15 alle ore 12:30, solo su prenotazione della visita guidata. Le visite guidate, gratuite e della durata di circa trenta minuti, si terranno alle ore 9:30, 10:30, 11:30.

 

Per prenotare la visita guidata telefonare al n. 0583 491465.

 




“Storia di un confine difficile” corso di formazione ANPI – ISRT

Anche a seguito delle richieste dei partecipanti all’ultimo corso di formazione realizzato insieme, ANPI provinciale di Firenze e Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea promuovono un nuovo corso sul tema del “confine orientale”.

È necessario prenotare la partecipazione scrivendo a firenze@anpi.it o telefonando a Carla (338 879 4486).

È previsto un contributo di 10€ per l’intero corso, a persona.
Il corso si terrà presso l’SMS Rifredi in via Vittorio Emanuele II, 303.

Nazioni, ideologie, violenze. L’Alto adriatico: storia di un “confine difficile”
Corso di formazione a cura ISRT in collaborazione con ISGREC

Sabato 12 ottobre ore 10.00-13.00
** Confini in movimento: i Balcani nel ‘900
Docente: Simone Malavolti

Sabato 26 ottobre ore 10.00-13.00
** L’Alto adriatico fra “grande guerra” e “guerra totale”
Docente: Matteo Mazzoni

Sabato 9 novembre ore 15.00-18.00
** Il lungo esodo
Docente: Luciana Rocchi
Proiezione video “La conoscenza scaccia la paura”, regia di Luigi Zanetti, prodotto da Isgrec Istituto Storico GR e Regione Toscana




“Una miniera per il Valdarno”: mostra itinerante fra Figline e Cavriglia.

Foto, lignite, lampade d’epoca, video e tanti altri documenti, manufatti e strumenti da lavoro (in miniera). Sono questi gli oggetti e le immagini che sono stati reperiti grazie alla collaborazione tra Comune di Figline e Incisa Valdarno, Comune di Cavriglia, Circolo Fotografico Arno, Museo Mine e il collezionista Emilio Polverini (Cavriglia) e che rimarranno esposti dal 12 ottobre al 31 dicembre nella mostra itinerante dal titolo “Una miniera per il Valdarno. Comunità, lavoro e paesaggi fra Cavriglia e Figline”.

In particolare, sarà il Palazzo Pretorio di Figline a ospitare la prima tappa della mostra, in programma dal 12 ottobre al 17 novembre. Dal 23 novembre al 31 dicembre, invece, l’esposizione si sposterà al museo Mine di Cavriglia, per la sua seconda e ultima tappa.

L’idea è quella di conservare la memoria del territorio, dei suoi lavoratori e di coloro che qui risiedevano fino agli anni ‘70, analizzando come la presenza delle miniere (in particolare quella di Castelnuovo Sabbioni) abbia avuto un impatto sulla comunità valdarnese e sul suo paesaggio. Per farlo, ci si concentrerà su uno dei periodi meno esplorati dell’attività dell’industria mineraria, gli anni ‘60-’70 del ‘900, per poi riflettere su come i siti estrattivi (ormai dismessi) possano essere riqualificati e riutilizzati. Oltre all’esposizione – che a Figline rimarrà visitabile nel fine settimana e nei giorni festivi in orario 10-13 e 16-19 e che è patrocinata dalla Città Metropolitana di Firenze, dalla Provincia di Arezzo e della Regione Toscana – sono previsti laboratori didattici e incontri a tema, tra cui la presentazione del libro “San Donato in Avane” con l’autore Filippo Boni (30 ottobre, ore 18 nella sala Sarri del Palazzo Pretorio di Figline; a seguire apertura straordinaria della mostra). Inoltre, per le scuole del territorio, è possibile prenotare delle visite guidate infrasettimanali, scrivendo a c.benedetti@comunefiv.it.

Quanto alla giornata inaugurale, l’appuntamento è fissato al Pretorio (piazza San Francesco, Figline) alle 17 quando, nella sala Sarri, sono in programma i saluti istituzionali dei Sindaci Giulia Mugnai (Figline e Incisa Valdarno) e Leonardo degl’Innocenti o Sanni (Cavriglia). Interverranno anche il presidente del Circolo fotografico Arno, Silvano Monchi, Paola Bertoncini (direttrice Museo Mine, Cavriglia) e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. Seguirà il taglio del nastro e una visita guidata alla mostra, curata dal collezionista e fotografo Emilio Polverini.