CoImmunitas. Conversazioni di prossima cittadinanza

L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea propone questo ciclo di video incontri per tornare a conoscere e discutere insieme. Il ciclo, ideato e organizzato da Francesca Di Marco, docente distaccata presso ISRT,  è rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado e a tutte le persone interessate.

Per info: isrt44@gmail.com

Per iscrizioni: riempire il modulo sul sito ISRT

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Tavola rotonda su Zoom: Attualità di socialismo e liberalismo. Prospettive a confronto

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Pillole di Resistenza #7: “Donne, fra guerra e Resistenza”

On line da martedì 12 maggio

Donne, fra guerra e Resistenza

il settimo episodio, curato da Luciana Rocchi, della web serie “Pillole di Resistenza”,

progetto della rete degli Istituti storici della Resistenza toscani e sostenuto dalla Regione Toscana

Sono “Pillole di Resistenza” dieci brevi video, che cercano di restituire che cos’ha significato per la Toscana liberarsi da guerra, occupazione tedesca, fascismo, progetto condiviso da rete toscana di Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea e Assessorato alla cultura della Regione Toscana. Fra la fine di marzo e il 2 giugno, sono stati e saranno pubblicati sul canale youtube dell’ISRT, in sequenza i dieci documentari prodotti dagli Istituti, ognuno a cura di uno/a storico/a. Sono specchio di una rete di competenze storiche, di una consolidata storia di progettualità comune, di cui questo è l’ultimo esito. Lo stile è quello di un lavoro che sfugge alla retorica, semplicemente raccogliendo un patrimonio di conoscenze e di fonti – immagini, carte d’archivio, testimonianze – che gli Istituti toscani conservano, per raccontare. Nei sei video pubblicati finora appaiono il vissuto di un popolo in guerra e la capacità di opporsi dei toscani. Fu Resistenza con e senz’armi, quando tanta parte della popolazione scelse di schierarsi con gli antifascisti di lungo periodo.

La “pillola” di martedì 12 maggio è sulla Resistenza delle donne, a cura di Luciana Rocchi, e racconta storie eccezionali, ora per singole personalità, ora per la coralità della partecipazione. Ci sono le medaglie d’oro al valor militare toscane, e anche le ragazze che entrano in formazione, talvolta adolescenti, come la nostra Nara Scaloncini, scomparsa da poco. Sono documentati i gesti temerari – la contadina che si rivolta alla RSI nel rastrellamento di Montemaggio e le donne di Carrara che impediscono ai tedeschi di svuotare la città. Ma ci sono anche le fantastiche donne apuane, che filtrano acqua di mare per ricavare sale da scambiare con farina, o quelle delle campagne maremmane e senesi che danno ricovero e nutrono i partigiani.

Il fine, si dice nel filmato, va oltre i mesi della Resistenza toscana, perché cerca di rispondere a domande sul dopoguerra: quanto rimane di queste esperienze, se, come chiede Wanda Parracciani, le donne non si limiteranno più all’impegno in situazioni eccezionali.

Episodi precedenti:

>>>Resistere con o senza armi, curato da Pietro Clemente

>>>Scioperi e deportazione politica” curato da Camilla Brunelli

>>>La persecuzione degli ebrei, curato da Catia Sonetti

>>>Vivere nella guerra totale, curato da Matteo Grasso

>>>8 settembre 1943: l’ora delle scelte, curato da Nicola Barbato

>>>La RSI in Toscana” curato da Francesca Cavarocchi




Uscito il bando “Ivano Tognarini”: premio per tesi di dottorato (terza edizione)

Premio “Ivano Tognarini” – Terza edizione

[Consulta il bando allegato in Pdf]

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L’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età   contemporanea, d’intesa con la famiglia Tognarini, promuove la terza edizione del premio per tesi di dottorato in Storia contemporanea al fine di onorare la memoria, l’opera scientifica e l’impegno civile del prof. Ivano Tognarini, Presidente dell’Istituto dal 2000 alla sua scomparsa nel marzo 2014. Docente di storia moderna all’Università degli studi di Siena, Ivano Tognarini si occupò anche intensamente di storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’antifascismo, della guerra mondiale, delle stragi nazifasciste e della Resistenza. Attento alle esigenze della società civile, egli dedicò sempre grande cura nell’attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze storiche, rivolgendo una specifica attenzione ai giovani, e svolse un’attenta opera di conservazione e promozione delle memorie dei territori e delle città della Toscana. Con questa iniziativa, nel ricordarne la figura, si intende quindi riconoscere il valore della ricerca storica quale lievito di crescita culturale della nostra società e in particolare di una cittadinanza attiva e consapevole.

Il premio è reso possibile grazie al sostegno e ai contributi di Cgil Toscana, Cooperativa Cuore LiburniaSociale e Isrt.

Possono concorrere al premio i dottori di ricerca italiani e stranieri in Storia contemporanea che abbiano discusso la propria tesi negli anni solari 2018, 2019 e 2020 (entro la scadenza del presente bando) nell’ambito della storia italiana ed europea del fascismo e dell’antifascismo, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della storia dell’Italia repubblicana. Un’attenzione specifica, ma non vincolante, sarà rivolta alle ricerche inerenti il contesto della Toscana.

I partecipanti dovranno presentare apposita domanda su carta libera, solo in formato elettronico, indirizzandola all’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea (isrt@istoresistenzatoscana.it), unitamente ad un breve curriculum vitae e a una copia digitale della tesi di dottorato, entro il 20 maggio 2020. Le tesi possono essere redatte in italiano, inglese, francese e spagnolo.

Il premio, pari alla somma di euro 2.500,00 sarà assegnato con giudizio motivato e insindacabile, eventualmente anche ex aequo, da una commissione giudicatrice composta da qualificati docenti universitari di storia contemporanea e nominata dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Firenze, 16 marzo 2020 Dott. Giuseppe Matulli
Presidente dell’Isrt




Il CDSE in questa fase di emergenza virus: indicazioni

In applicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 per il contrasto alla diffusione del virus covid-19, è stato disposto che l’archivio della Fondazione CDSE resterà chiuso fino al 13 aprile p.v.
Per informazioni e consulenze alla ricerca scrivete a: info@fondazionecdse.it oppure telefonate allo 0574 942476 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.




Il 1° Maggio “a distanza” della Rete Archivi Cgil

Quest’anno per la prima volta dalla Liberazione non potremo festeggiare il 1° maggio, rinunciando anche ai consueti concerti, pranzi e cortei che nel corso dei decenni erano entrati a far parte delle nostre tradizioni culturali e della nostra identità.

Per questo la Rete Archivi della Cgil intende raccontare la festa del lavoro con la campagna #ilnostromaggio, che darà vita a una mappa dei primi maggi e a due mostre virtuali, una nazionale e una su Pistoia, #primomaggiopistoia.
Organizzeranno un’esposizione dei materiali conservati in numerosi archivi sindacali, musicali e audiovisivi e raccoglieremo le vostre foto, i vostri ricordi e aneddoti, che potrete inviarci alla pagina FaceBook Il nostro maggio, dove pubblicheranno anche i materiali e gli aggiornamenti.

Lanciato un appello a mandare alla Fondazione foto, in particolare degli anni ’90 e del primo decennio del 2000, per le quali l’archivio è lacunoso.

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Inaugurazione del sito “#PrimoMaggio”

Dal 26 aprile sarà online #PRIMOMAGGIOPISTOIA, un’esposizione multimediale con suoni, fotografie, video, manifesti, ricordi e testimonianze sul 1° maggio a Pistoia e provincia, dalle origini ottocentesche fino ad oggi. L’esposizione sarà arricchita da alcuni dialoghi e videointerviste a storici e docenti universitari.




A Calenzano 25 aprile online: sui social approfondimenti e contributi sulla Resistenza

Interviste, approfondimenti storici, video, opere letterarie e teatrali, fumetti, disegni e contributi di ogni genere da diffondere online in occasione del 75° anniversario della Liberazione. Saranno proposti nelle prossime settimane dal Comune di Calenzano, in attesa di conoscere i provvedimenti di distanziamento sociale che saranno in vigore il 25 aprile.

“Il 25 aprile si è sempre contraddistinta come festa di popolo nel segno e nel ricordo della Resistenza e della Liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazi-fascista – ha commentato il Sindaco Riccardo Prestini -.  Quest’anno non possiamo sapere come sarà possibile celebrarne l’anniversario. Con ogni probabilità, alla fine di aprile le limitazioni sugli assembramenti saranno tali da non poter organizzare le consuete celebrazioni ai cippi e la festa a Valibona che ha visto, anche negli ultimi anni, una larga partecipazione della cittadinanza. In attesa di sapere come si evolverà la situazione sanitaria del Paese, proponiamo una serie di approfondimenti online, per riflettere insieme ad esperti e testimoni sull’attualità dei principi antifascisti nel 75° anniversario della Liberazione”.

La prima iniziativa è stata la condivisione sui canali social del Comune di “Pillole di Resistenza”, contributi pubblicati dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea ogni martedì. I primi due, “8 settembre 1943: l’ora delle scelte” e “La Repubblica Sociale in Toscana” sono già online.

I prossimi appuntamenti saranno comunicati in seguito sui canali comunicativi del Comune. Le associazioni antifasciste o i singoli cittadini che hanno contributi in merito da proporre, possono scrivere a sindaco@comune.calenzano.fi.it .