Diretta on line della commemorazione istituzionale a Grosseto del Giorno della Memoria




23.01.2021 – Convegno on line: «La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario

Giorno della Memoria 2021

Convegno on line

«La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario

Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo ar­rivati al fondo. Più giù di così non si può an­dare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile.

(P. Levi, Se questo è un uomo)

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche, come “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico) e la vergogna delle leggi razziali. Nonostante le difficoltà imposte dalla situazione sanitaria, anche quest’anno l’Isgrec propone un momento di approfondimento per gli studenti (aperto anche alla cittadinanza) che supporti con il contributo di storici esperti l’impegno degli insegnanti, grazie ai quali negli anni il Giorno della Memoria è diventato per le scuole momento collettivo di riflessione su quanto è accaduto.

Il 23 gennaio alle ore 9.30 un convegno didattico online approfondirà il tema della persecuzione di Rom e Sinti, omosessuali e diversamente abili, inquadrandola in quella folle idea di “un nuovo ordine europeo” che attraversò l’Europa tra le due guerre del secolo scorso e che portò alla persecuzione di tutti coloro che erano considerati “diversi”. Il convegno «La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario, patrocinato dalla Prefettura di Grosseto e organizzato in collaborazione con l’Anpi provinciale “Norma Parenti”, riprende nel titolo l’orrore di Primo Levi di fronte «a questa offesa, la demolizione di un uomo», condizione umana impensabile, per descrivere la quale nella nostra lingua mancano persino le parole. A coordinarlo la responsabile didattica dell’Isgrec Elena Vellati. Ai saluti istituzionali di Fabio Marsilio (Prefetto di Grosseto), di Michele Mazzola (Dirigente dell’USP), di Lio Scheggi (vicepresidente Isgrec) e di Cinzia Fiacchi (Vicepresidente dell’ANPI Provinciale “Norma Parenti) seguiranno gli interventi di Valeria Galimi dell’Università di Firenze su “L’universo concentrazionario nel ‘nuovo ordine europeo’ nazista”, di Luca Bravi (Università di Firenze) e Eva Rizzin (CREAa, Università di Verona) dal titolo “Attraversando Auschwitz: lo sterminio di Rom e Sinti”, Francesca Cavarocchi (Università di Firenze) su “Persecuzione e deportazione delle persone omosessuali”; concluderà la serie di interventi quello di Francesco Cassata (Università di Genova) dal titolo “«Vite indegne di essere vissute»: l’Aktion T4 e lo sterminio dei disabili nella Germania nazista”.

Il convegno sarà trasmesso anche in diretta nella pagina facebook dell’Istituto. Per le scuole si prega gli insegnanti di contattare l’Isgrec per modalità di accesso direttamente sulla piattaforma zoom.

Alle scuole l’Isgrec propone anche visite guidate on line ai luoghi della memoria della deportazione dei grossetani. Su prenotazione, dal 25 al 29 gennaio Elena Vellati guiderà gli studenti on line in una “passeggiata virtuale” a partire dalla pietra di inciampo di Campospillo in memoria di Tullio Mazzoncini, fino ad arrivare alle pietre di inciampo dedicate a Bellucci, Scopetani e Ragni poste davanti al Municipio di Grosseto.

Info e prenotazioni: Isgrec, 0564415219, segreteria@isgrec.it




La diretta del convegno «La demolizione di un uomo». La guerra ai “diversi” nell’universo concentrazionario




A scuola di cittadinanza – Laboratori on line per studenti

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>>> Scarica il volantino

All’educazione civica, diventato insegnamento obbligatorio e caratterizzato da una spiccata interdisciplinarietà, l’Isgrec dedica da sempre un’attenzione specifica, finalizzata ad approfondire i contenuti storici che ruotano attorno alla Costituzione e alla democrazia attiva e partecipata. Per quest’anno scolastico sono stati individuati 3 temi per laboratori didattici on line, che prevedono il coinvolgimento diretto degli studenti e la produzione di materiali che confluiranno in un sito web e, ove possibile viste le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, in una presentazione pubblica alla fine dell’anno scolastico.

Il primo laboratorio, “Informati! La libertà di stampa al tempo delle fake news”, è volto a far acquisire agli studenti una “cassetta degli attrezzi” che permetta loro di sviluppare capacità critiche rispetto a ciò che viene comunicato tramite i media. Il percorso laboratoriale prevede due incontri: uno incentrato sulla genesi dell’articolo 21 della Costituzione e sulla libertà di stampa in Italia e nel mondo; l’altro, curato da Emilio Guariglia de Il Tirreno, sulla deontologia del giornalista e sulle fake news.

Il secondo laboratorio, «Stringiamo le schede come biglietti d’amore…» (così la giornalista Anna Garofalo descrive l’emozione del voto del 2 giugno del 1946), intende celebrare il settantacinquesimo dal voto alle donne in Italia, che cade nel 2021. A partire da materiali didattici online predisposti dall’Istituto saranno proposti percorsi laboratoriali incentrati sulla questione della rappresentanza di genere da fine Ottocento ai giorni nostri, con un focus particolare sull’attività parlamentare delle 21 madri costituenti nell’Assemblea e sulla Costituzione.

Il terzo laboratorio, “I percorsi dell’altro”, si propone di partire dalla Costituzione e dalla legge sulla cittadinanza per arrivare a discutere con gli studenti di inclusione/esclusione dell’altro. Saranno utilizzati nei laboratori anche i materiali dell’archivio del centro di prima accoglienza della Rugginosa, contestualizzando e interpretando i percorsi di vita di chi scappa dalle proprie terre di origine alla luce della complessità del fenomeno migratorio e della necessità di destrutturare il discorso discriminatorio.

Per informazioni e concordare date e orari dei laboratori, inviare una mail a segreteria@isgrec.it, lasciando un numero telefonico per poter essere ricontattati. Sono previsti altri lavoratori per studenti; tutte le info nella brochure “Temo di scuola 2021” su www.isgrec.it

 




Chiusura Isgrec per l’emergenza sanitaria

Si informa che, a seguito delle Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale previste dal DPCM 3 novembre 2020, gli uffici provvisori dell’Isgrec saranno CHIUSI AL PUBBLICO da venerdì 6 novembre a giovedì 3 dicembre 2020.
Vi informeremo al più presto sul proseguimento di alcuni servizi all’utenza.
Per info e richieste: segreteria@isgrec.it, 0564415219



A “Sguardi sul mondo #2” il Premio Strega 2018 Helena Janeczek

Torna con la seconda lezione il corso “Sguardi sul mondo #2”, un ciclo di 6 incontri, organizzato dall’Istituto storico della Resistenza di Grosseto, in collaborazione con l’Istituto nazionale “F. Parri” e la Società italiana delle storiche, che accompagnerà insegnanti e non insegnanti fino ad aprile 2021 in un percorso di approfondimento su figure femminili, la cui originalità di pensiero ha suggerito nuove prospettive e angolazioni per osservare e interpretare il mondo. Ed è ancor più appropriato parlare di “prospettive” e “angolazioni” per la lezione che si terrà on line il 2 dicembre alle ore 18 perchè si parlerà di Gerda Taro, morta non ancora ventisettenne sul fronte di guerra spagnolo, considerata la prima fotografa di guerra e purtroppo anche la prima a morire sul campo.

Sarà la scrittrice Helena Janeczek, Premio Strega 2018 per “La ragazza con la Leica”, a restituire il valore dell’opera e del percorso biografico di Gerda Taro. Oppositrice del nazismo, arrestata nel 1933 per attività sovversiva e propaganda antinazista, Gerda Taro si rifugiò a Parigi, dove conobbe Robert Capa, al quale si legò sentimentalmente e professionalmente. Nel 1936 la rivista «Vu» ingaggiò entrambi per documentare la guerra civile spagnola ma le foto, firmate da entrambi, furono pubblicate in tanti altri settimanali e quotidiani internazionali, da «Ce Soir» a «Life». Durante un trasferimento, il camion su cui viaggiava si scontrò con un altro mezzo e lei, cadendo dal predellino su cui si trovava, fu travolta da un carrarmato. Trasportata all’ospedale di Brunete, morì dopo poche ore, il 27 luglio del 1937. A Parigi un corteo di 200.000 persone accompagnò il feretro al cimitero di Père-Lachaise, con gli onori tributati a un’eroina. La tomba di Gerda Taro fu l’unica ad essere violata dal regime collaborazionista francese per l’influenza che la sua figura ancora esercitava ad anni di distanza nell’immaginario degli antifascisti francesi. Paradossalmente, alla fine della guerra su Gerda Taro è calato un velo: a lungo è rimasta nell’ombra del più famoso compagno, Robert Capa, e solo negli ultimi decenni si è ripresa la scena ed è diventata soggetto di interesse di ricerca, sia per il suo ruolo di protagonista della storia della fotografia, sia per la sua breve vita di militante antifascista.

A restituire a Gerda Taro una dimensione umana, professionale e civile al di là del mito e della retorica è stata proprio la relatrice dell’incontro, Helena Janeczek, nel pluripremiato volume “La ragazza con la Leica”. L’incontro, che si terrà on line, è riservato ai partecipanti al corso. Per informazioni sulle modalità di iscrizione: segreteria@isgrec.it




Italia e Africa. Origini e contemporaneità di una relazione – Ciclo di lezioni on line

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Il complesso rapporto fra Italia e Africa è al centro del discorso pubblico contemporaneo soprattutto per le ripercussioni legate ai fenomeni migratori. Ma al di là di questo, una discussione si sta rafforzando nel nostro paese anche sul fenomeno del colonialismo e dei suoi lasciti culturali, così come sul difficile rapporto dell’Italia di oggi, multietnica e antirazzista (almeno nelle intenzioni), con la stratificazione di memorie pubbliche e private che quell’esperienza ha lasciato.

A partire da queste riflessioni, ma con la volontà anche di fornire un aggiornamento su quanto gli studi hanno prodotto negli ultimissimi anni, si propone agli insegnanti un corso di aggiornamento sulla relazione complessa che lega da secoli le due sponde del Mediterraneo.

A partire dal tema dell’espansione europea e del ruolo giocato dall’Italia in Africa, il corso affronterà la “memoria delle colonie” e quindi la cultura, l’immaginario e le reminiscenze coloniali dell’imperialismo italiano, con un’attenzione particolare a tematiche come il razzismo e le questioni di genere, per portare infine lo sguardo sul periodo postcoloniale e sul tema estremamente attuale della cooperazione allo sviluppo, evidenziando discontinuità e persistenze della storia repubblicana e mettendo a nudo alcuni fantasmi dell’Italia di oggi nel rapporto col continente africano.

Il corso sarà articolato in 3 lezioni online nei mesi di novembre e dicembre a cura del Prof. Emanuele Ertola (Università di Siena), del Dott.. Gianluca Gabrielli (docente e storico del razzismo, ha collaborato alla mostra La menzogna della razza) e della Prof.ssa Federica Guazzini (Università per Stranieri di Perugia). Come evento collaterale, l’11 dicembre, sarà presentato il volume di Emanuele Ertola, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’Impero.

Programma

16 novembre 2020 | ore 18 | Emanuele Ertola

Il colonialismo italiano tra storia e memoria: persistenze, rimozioni, narrazioni

25 novembre 2020 | ore 18 | Gianluca Gabrielli

 Il razzismo coloniale italiano: storia, articolazioni sessiste e il problema attuale della mancata rielaborazione

 

11 dicembre 2020 | ore 18

Presentazione del volume di Emanuele Ertola, In terra d’Africa. Gli italiani che colonizzarono l’Impero (Laterza, 2019)

15 dicembre 2020 | ore 18 | Federica Guazzini

L’Africa nella politica estera e nella cooperazione allo sviluppo dell’Italia

 

Iscrizione:

Il corso prevede una quota di partecipazione di € 30. Gli insegnanti possono iscriversi:

a) tramite la piattaforma SOFIA del MIUR utilizzando la Carta del docente (codice corso: 49838)

b) presso l’Isgrec (uff. amministrativo: Viale Europa 11 B) in contanti o con buono creato con la Carta del docente

c) tramite bonifico (c/c intestato a Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea IBAN: IT98W0885114301000000008002 )

I non insegnanti possono iscriversi pagando in contanti presso l’ufficio amministrativo Isgrec o con bonifico.

In tutti i casi è obbligatorio inviare una mail  a segreteria@isgrec.it specificando l’indirizzo di posta elettronica dove si vuole ricevere le comunicazioni riguardo al corso e il link alla piattaforma on line che ospiterà le lezioni.

 

Riconoscimento dei crediti formativi pari a 8 ore di formazione:

L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli)

riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, r

innovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016

con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872) ed incluso nell’elenco degli Enti accreditati

 

Info: ISGREC

 uff. provvisorio: viale Europa 11 B, Grosseto

tel 0564415219 | segreteria@isgrec.it  | www.isgrec.it




27 ottobre: presentazione on line delle proposte didattiche dell’Istituto di Grosseto

per la copertina della pagina

>>>Scarica la brochure con le proposte didattiche

Martedì 27 ottobre, alle ore 17.30, sarà presentato sulla pagina fb dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (https://www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr) “Tempo di scuola 2021”, il piano dei corsi di aggiornamento per insegnanti e dei laboratori per studenti per l’a.s. 2020-2021. Nel presentare le proposte per la didattica, il pensiero dell’Isgrec si rivolge all’emergenza sanitaria non ancora risolta e alle regole imposte a presidio di studenti ed insegnanti, che, pur garantendo un inizio in presenza, presentano oggi alle scuole grandi difficoltà da affrontare e una situazione di incertezza da gestire. Questo scenario nuovo e imprevedibile ha convinto l’Isgrec ad accettare la sfida dell’organizzazione di corsi, laboratori e visite guidate interamente on line, sfruttando anche l’esperienza pluriennale nella costruzione di strumenti multimediali. Al centro della riflessione anche l’educazione civica, che diviene da quest’anno insegnamento obbligatorio; un tema, quello dell’educazione alla cittadinanza, al quale l’Isgrec da sempre dedica un’attenzione specifica, finalizzata ad approfondire i contenuti storici che ruotano attorno al fulcro della Costituzione e della democrazia attiva e partecipata.

Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento (tutti pensati per i docenti ma aperti anche ai non insegnanti), l’attività vedrà confermata l’estensione della cronologia oggetto di studio dell’Isgrec negli ultimi anni. Tra novembre e dicembre l’attenzione sarà concentrata sul tema estremamente attuale dei rapporti fra Italia e Africa (sulla piattaforma Sofia del MIUR codice 49838), accogliendo le sollecitazioni offerte dal presente in rapporto a una nuova sensibilità su tematiche come il razzismo e la questione di genere. Da novembre ad aprile 2021 i sei incontri previsti dal corso “Sguardi sul mondo #2” (sulla piattaforma Sofia del MIUR codice 49840), originariamente programmato per la primavera scorsa ma sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, accompagneranno alla (ri)scoperta di figure femminili che nel corso del Novecento hanno suggerito nuove angolazioni per osservare e interpretare il mondo. Tra le relatrici del corso anche la scrittrice Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Nel secondo quadrimestre, incontri sulla storia della comunicazione di massa avvicineranno invece i docenti al fenomeno sociale innovativo determinatosi nel Novecento con l’affermarsi di nuovi mezzi, che hanno rivoluzionato forme e contenuti delle narrazioni tipiche della cultura di massa. Tra aprile e maggio un corso sul delicato tema del terrorismo nell’Italia repubblicana, tenuto dallo storico Giacomo Pacini, affronterà un argomento caldo, la strategia della tensione, che necessita di un approccio storico utile a spiegarne il senso, scavando fino alle radici che hanno portato in molti casi a omissioni e oblii.

Molto articolate anche le proposte per gli studenti. Una particolare attenzione sarà posta alla storia locale, con la possibilità di scoprire o riscoprire la storia del territorio e le tracce che qui ha lasciato nel paesaggio e nel tessuto urbano. Il fine di questi laboratori è far conoscere ai giovani il patrimonio monumentale e paesaggistico cittadino come primo passo per suscitare in loro un’assunzione di responsabilità civica nei confronti della città e dei suoi tesori.

Un percorso laboratoriale nella primavera del 2021, anno in cui ricorre il 75° anniversario della prima partecipazione al voto delle donne, andrà ad approfondire le tematiche della partecipazione femminile alla vita pubblica. Saranno affrontati anche il tema caldo del razzismo, con un percorso di approfondimento delle ragioni e dei percorsi “dell’altro”, e quello della libertà di stampa con l’intento, grazie anche alla collaborazione con giornalisti, di offrire agli studenti strumenti per riconoscere, in tempi di fake news, le informazioni attendibili e per orientarsi nel panorama dell’attualità.

Altro tema cruciale, quello dei luoghi di memoria, intesi come opportunità pedagogica per affrontare i complessi rapporti fra memoria e storia e fra passato e presente; un ciclo di laboratori sarà dedicato in modo specifico alla strage dei Martiri d’Istia e i ragazzi saranno incoraggiati ad elaborare prodotti multimediali, performance o testi da presentare (on line o in presenza) in occasione della commemorazione a Maiano Lavacchio.

All’evento della caduta del muro di Berlino sarà dedicato un progetto laboratoriale, cofinanziato dalla Fondazione CRF, che è un tentativo di sperimentare forme innovative di pedagogia della memoria: alle lezioni-laboratorio sarà affiancato l’atelier di un artista tedesco, Roman Kroke, finalizzato all’utilizzo dell’arte per esplorare la metafora della frontiera.

Anche quest’anno saranno importanti i momenti formativi legati al calendario civile. La Giornata della Memoria sarà occasione per gli studenti di approfondimento sulle persecuzioni di vittime meno conosciute del piano di sterminio: diversamente abili, Rom e Sinti, omosessuali. Saranno riproposte le “passeggiate della memoria” alle pietre d’inciampo e agli altri simboli della deportazione dei grossetani, con la novità che, in caso di impossibilità di organizzarle in presenza, saranno effettuate in maniera virtuale.

Per il Giorno del Ricordo, invece, il focus sarà incentrato sulla storiografia, nel tentativo di fare il punto sullo studio della storia del confine orientale. Come di consueto, su richiesta delle scuole sarà possibile prenotare laboratori per gli studenti nel corso dei quali saranno offerte alle classi le risorse multimediali costruite nel corso del tempo grazie anche all’investimento culturale dell’Assessorato regionale alla cultura, che ha consentito proprio all’Isgrec l’organizzazione di due Summer School a Rispescia e due viaggi nei luoghi del confine orientale per insegnanti e studenti di tutta la Toscana.

Per informazioni e per ricevere la brochure didattica: Isgrec | 0564415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it | https://www.facebook.com/isgrec.istitutostoricogr