“Tesori in guerra, l’arte di Pistoia tra salvezza e distruzioni”

IL 3 novembre alle 17 nella Sala Maggiore del Palazzo comunale di Pistoia sarà presentato il volume “Tesori in guerra, l’arte a Pistoia tra salvezza e distruzioni” scritto a quattro mani da Matteo Grasso (direttore ISRPt) e Alessia Cecconi (direttrice Fondazione CDSE).




Presentazione in Palazzo comunale del volume “Tesori in guerra”

Il 3 novembre alle 17, nella Sala maggiore del Palazzo comunale, sarà presentato il volume “Tesori in guerra, l’arte a Pistoia tra salvezza e distruzioni” scritto a quattro mani da Matteo Grasso (direttore ISRPt) e Alessia Cecconi (direttrice Fondazione CDSE).

Sono previsti i saluti del sindaco.




“Gli esuli della Grande Guerra. I profughi bellunesi e trevigiani a Pistoia dopo Caporetto”

Il 2 novembre alle ore 17.00, nella Sala Bigongiari della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, è prevista la conferenza “Gli esuli della Grande Guerra. I profughi bellunesi e trevigiani a Pistoia dopo Caporetto” dove interverranno Alberto Coco, Manuela Maggini e Chiara Scinni.




Mostra – Piero Calamandrei. Intellettuale democratico nella Firenze del dopoguerra

31 ottobre 2017
ore 17
@ Archivio Storico del Comune di Firenze (via dell’Oriuolo 33-35)

 

Il 31 ottobre 2017 alle ore 17, presso l’Archivio Storico del Comune di Firenze, si inaugurerà la mostra documentaria:

Piero Calamandrei. Intellettuale democratico nella Firenze del dopoguerra

La mostra resterà aperta dal 2 novembre  al 13 dicembre 2017.
Lunedì-venerdì dalle 10 alle 13; martedì e giovedì visite pomeridiane su prenotazione (prenotazioni.archiviostorico@comune.fi.it).

In allegato la locandina dell’evento.

Curatore: Giulio Conticelli
Coordinamento scientifico: Isrt – Marta Bonsanti
Realizzazione: A.P. Archivi, Collezioni Storiche e SDIAF – Luca Brogioni, Giulio Manetti, Maise Silveira
Si ringrazia: Irene Dati

La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze.




Piero Calamandrei. L’uomo, il giurista, l’intellettuale

27 ottobre 2017
ore 9:30
@ Salone dei Cinquecento – Palazzo Vecchio, Firenze

Venerdì 27 ottobre, con il patrocinio della Presidenza della Repubblica, il Comune di Firenze, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, l’Ordine degli Avvocati di Firenze, la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli avvocati di Firenze, vi invitano alla giornata di studi:

Piero Calamandrei. L’uomo, il giurista, l’intellettuale

Programma

• ore 9:30 – Inaugurazione dell’epigrafe dedicata a Piero Calamandrei – Palazzo Vecchio

ore 10, Sessione mattutina – Presiede Sergio Paparo

Saluti delle autorità
Dario Nardella, Sindaco di Firenze
Federica Giuliani, Presidente Commissione consiliare n.5
Antonella Miccoli, Presidente della Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli avvocati di Firenze
Sergio Paparo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze

• ore 10:30
Ugo De Siervo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale
L’uomo e il giurista

Silvia Calamandrei, Biblioteca-Archivio di Montepulciano
Calamandrei, il maestro

Simone Neri Serneri, Università di Firenze – Isrt
La Resistenza. Memoria ed eredità

Mario Isnenghi, Università di Venezia
L’intellettuale e l’impegno civile

ore 15:30, Sessione pomeridiana – Presiede Antonella Miccoli

Stefano Grassi, Università di Firenze
Il costituzionalista

Nicolò Trocker, Università di Firenze
Il processualista

Stefano Borsacchi, Avvocato, già componente del Consiglio Nazionale Forense
L’avvocato

Stefano Merlini, Università di Firenze
Il docente

 

Mostra Calamandrei intellettuale democratico nella Firenze del dopoguerra.
Palazzo Bastogi, via dell’Oriuolo 33-35, dal 2 al 22 novembre
31 ottobre, ore 17 – Inaugurazione della mostra




Squadrismo a Capolona

Venerdì 27 ottobre alle ore 17,30 nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Capolona si conclude il primo ciclo di conferenze sulla storia locale “Capolona d’ottobre” promosso dalla Società storica aretina e dal Comune di Capolona, con il Prof. Giovanni Galli che si soffermerà  su un grave fatto avvenuto nel 1923 quando, all’indomani della presa del potere da parte del Fascismo, le squadracce si accanivano contro gli oppositori al regime e anche contro i sacerdoti, in particolare con Don Scipione Cortellini parroco di Castelluccio. Subito dopo la violenta aggressione, lo stesso Vescovo di Arezzo, S.E. E. Mignone, inviò una lettera di vibrante protesta a Capo del Governo, Benito Mussolini.

Ingresso libero.




1944-2015, Padule di Fucecchio

Mercoledì 25 ottobre 2017, ore 17.00, alla Sala Bigongiari della Biblioteca San Giorgio, sarà discusso il volume 1944-2015. Padule di Fucecchio. La strage, il processo, la memoria di una comunità, di Vasco Ferretti. Pisa, Pacini, 2012.
Interverrà, oltre all’autore, Aldo Bartoli (ANPI Pistoia).




Quale antifascismo? Storia di Giustizia e Libertà

Martedì 24 ottobre
ore 17.30
@ Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate

Presentazione del volume di Marco Bresciani, Quale antifascismo? Storia di Giustizia e Libertà (Carocci).

Interventi di S. Neri Serneri, F. Focardi, A. Bechelloni, W. Goldkorn.

Sarà presente l’autore.

Iniziativa a cura dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e della Biblioteca delle Oblate.

Come combattere il fascismo? Come ripensare la politica nel vortice della crisi che sconvolse la società italiana ed europea degli anni Trenta? Come progettare un nuovo ordine post- fascista, a partire dalla cesura della Grande guerra e delle sue tragiche conseguenze? A queste e altre domande Giustizia e Libertà offrì risposte tanto originali quanto radicali nel panorama dell’antifascismo internazionale, intrecciando in forme innovative le tradizioni socialiste e liberali. Il gruppo, fondato da Carlo Rosselli in esilio a Parigi nel 1929 e scioltosi nel 1940, rivendicò diverse concezioni della nazione e dell’Europa e maturò una riflessione lucida sulle tirannie, senza rinunciare a molteplici (e talvolta contraddittorie) prospettive rivoluzionarie. Il volume propone la prima lettura complessiva della vicenda di Giustizia e Libertà e delle sue reti transnazionali nell’emigrazione e nella cospirazione. I percorsi e i dibattiti dei giellisti sono inquadrati nella storia politica e intellettuale del Novecento italiano ed europeo, seguendone le sotterranee e controverse eredità fino a oggi.