Incontri ravvicinati alle Stanze della Memoria

 

21 novembre istituto sienaVenerdì 21 novembre l’Istituto Storico per la storia della Resistenza Senese e l’età contemporanea organizza “Incontri ravvicinati”

Dalle 15.30 Le Stanze della memoria si aprono e raccontano le proprie attività attraverso visite guidate, laboratori per bambini e ragazzi, video, performance teatrali e musicali. Siete tutti invitati.

PROGRAMMA

dalle 16.30 alle 18.00
VISITA GUIDATA al percorso museale e alla mostra “Memorie per dopodomani” allestita nel ventennale della scomparsa di Franco Fortini (in collaborazione con il “CENTRO FORTINI”). Durante la visita “Schegge di teatro” con Massimiliano POLI della Compagnia LALUT.

Sala Viro
16.30
Nutella e memoria. Una merenda piena di idee per bambini e ragazzi
17.00
TOPI DALMATA e GIOCOLENUVOLE
laboratori sulla memoria per bambini e famiglie
17.30
ARESTEATRO
– laboratori di scrittura creativa per ragazzi
– laboratorio di improvvisazione teatrale

18.00
Irene LUPi presenta “Bottini”, ricerca di storia e memoria in Toscana
Incontro con gli organizzatori del Campo estivo della memoria a Casa Giubileo

Finale
Francesco BURRONi in “Letture Tozziane” con proiezione di sequenze di “Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento Senese”

Al termine sarà a tutti offerto un aperitivo.

Sono gradite le prenotazioni.

 




Ricordare e ripercorre la nostra storia: il trekking urbano a Siena

“Rtrekking urbano sienaicordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla grande guerra”: questo il titolo della XI° Giornata Nazionale del Trekking Urbano, manifestazione che si terrà venerdì 31 ottobre in 38 città italiane, tra cui Siena, città nella quale nacque nel 2003 la prima esperienza di Trekking Urbano.
L’ISTITUTO STORICO della RESISTENZA SENESE e dell’ETÀ CONTEMPORANEA ha aderito con entusiasmo al progetto che il Comune di Siena propone per questa edizione con l’apertura straordinaria delle STANZE DELLA MEMORIA, venerdì 31 OTTOBRE dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Nell’occasione, sarà possibile visitare il percorso museale sulla storia del fascismo e dell’antifascismo senese e vedere alcuni passi del DVD che fa parte della recente pubblicazione dell’Istituto “Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento senese tra storia e letteratura”.
E’ una pubblicazione che non casualmente ha visto la luce in questo 2014, anno in cui ricorre il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra e il 70° della Liberazione di Siena. Due tappe drammatiche che hanno segnato in profondità la storia nazionale e locale di cui è possibile rintracciare memoria in tanti monumenti, targhe, cippi, strade di cui la città è ricca. Un itinerario ideale per chi voglia conoscere la città sotto altra angolatura e dare significato ad avvenimenti ed eventi che rischiano, a distanza di così tanti anni, di perdersi nel flusso continuo della storia.
La visita alle Stanze della Memoria è a numero chiuso, per cui chi è interessato è bene prenoti allo 0577 40137, tutte le mattine dalle 10 alle 12.




Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi

digenerazioneingenerazioneAlle 17.00, presso la Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26, Firenze), presentazione del volume a cura di Maria Teresa Mori, Sandra Pescarolo, Simonetta Soldani, Anna Scattigno, Di generazioni in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi, (Viella), interverranno:

Ne discuteranno
Enrica Asquer, Università di Torino
Laura Guidi, Università di Napoli Federico II
Domenico Rizzo, Università di Napoli l’Orientale
Raffaele Romanelli, Università di Roma La Sapienza

Introduce i lavori
Isabelle Chabot, Presidente della SIS




BOMBING ART 1940-1945

protezione duomo firenzeCosa accadde al patrimonio artistico pratese e toscano durante la seconda guerra mondiale? Allestita a Villa Del Mulinaccio, Vaiano, dal 5 ottobre al 30 novembre (orario di apertura: sabato e domenica ore 15.00-19.00. Ingresso libero), la mostra “BOMBING ART 1940-1945” , a cura della Fondazione CDSE, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, con Regione Toscana e Comune di Vaiano, ed in collaborazione con Museo Casa Rodolfo Siviero, Archivio Fotografico Toscano, Biblioteca Roncioniana, Laboratorio per Affresco “Elena e Leonetto Tintori”, intende offrire risposte a questo interrogativo.

Mentre i musei si svuotavano e le ville rinascimentali si trasformavano in rifugi per opere d’arte o comandi militari, i centri storici subirono pesanti bombardamenti e perdite di antichi palazzi e chiese. Nella cornice della villa rinascimentale del Mulinaccio, la mostra ricostruisce l’impegno per la difesa dei capolavori toscani e le distruzioni di Prato e Firenze attraverso foto e documenti inediti, filmati d’epoca e i dipinti di De Chirico provenienti dalla collezione Forti-Castelfranco di Casa Rodolfo Siviero, 007 dell’arte.

Il tema “arte e guerra” negli ultimi anni ha conosciuto un interesse crescente, anche per il successo mediatico di pubblicazioni e pellicole dedicate al contributo degli Alleati nel recupero dei capolavori europei, meno nota è la dedizione alla causa della protezione e salvataggio del patrimonio artistico da parte della comunità civile toscana: dipendenti della soprintendenza, uomini di cultura, partigiani, parroci di campagna.

La straordinaria concentrazione in Toscana di opere d’arte disseminate capillarmente in tutto il territorio impose, già dal 1940, l’adozione di misure eccezionali: l’individuazione di rifugi in campagna, ritenuti in quel momento più sicuri che la città, come ricovero per le opere d’arte di chiese e musei, la protezione con coperture di legno e sacchi di sabbia delle opere inamovibili. Tra il novembre del 1942 e il gennaio del 1943, partirono da Firenze ben 174 convogli con 3107 casse contenenti dipinti e altre opere, nonché 4170 fra dipinti e sculture imballate singolarmente.

Evacuazione-delle-sculture-degli-Uffizi-dalla-chiesa-di-SantOnofrio-a-DicomanoTra la fine del 1943 e l’estate del 1944, quando la guerra si inasprisce con l’occupazione tedesca della penisola e i bombardamenti sulle città, si registrano alcuni tra gli episodi più commoventi e significativi nella difesa del patrimonio artistico toscano.

A Prato, il giovane restauratore Leonetto Tintori, dopo i bombardamenti del 7 marzo 1944, che avevano frantumato anche il venerato tabernacolo di Filippino Lippi, gioiello della città, rimase per più giorni sul luogo per ricercare fra le macerie i frammenti di affresco e portarli in salvo nella sua casa di campagna.

Con i tedeschi in ritirata, il più grande pericolo per le opere d’arte mobili toscane divennero le razzie che i nazisti iniziarono a compiere sistematicamente avanzando verso nord: centinaia di opere furono prelevate dai vari rifugi e, lungo una rincorsa per tutta Italia, scortate in depositi in Alto Adige e in alcuni casi in Austria e Germania. A tali furti si aggiunsero le intere collezioni requisite alle famiglie ebree e il Tesoro della Sinagoga di Firenze, che invano fu nascosto dalla famiglia Forti negli scantinati della Villa del Palco a Prato. Solo nel luglio del 1945, grazie a un lavoro congiunto tra Alleati e italiani, dove si distinse in particolare la figura di Rodolfo Siviero, iniziarono a tornare “a casa” i primi capolavori. Tra gli applausi e le lacrime, tutti i cittadini scesero in piazza per salutare il ritorno di un patrimonio che di fatto costituiva, così come oggi, l’identità di molte città toscane e in particolare di Firenze.

 La mostra si compone di 7 sezioni

Foto-apertura-Resistere-per-larte-versione_1-1– Le misure per la difesa delle opere d’arte in Toscana (1940-1943) con esposizione di foto inedite su Prato (Duomo, pulpito di Donatello, pulpito di Rossellino e chiostro) e Firenze (Museo del Bargello, David di Michelangelo, Uffizi, tra le altre)

– I bombardamenti dei centri storici di Prato e Firenze, attraverso una video installazione; con approfondimento del bombardamento del tabernacolo di Filippino Lippi e del suo “avventuroso” recupero per opera di Leonetto Tintori

– La famiglia Forti-Castelfranco (di origine ebrea e fondatrice della città fabbrica de La Briglia) e i rapporti con Rodolfo Siviero, famoso 007 dell’arte e De Chirico, di cui saranno esposti alcuni quadri e disegni

– Spazio video: intervista a Sonia Oberdofer, discendente della famiglia Forti; proiezione del “Combat film 1943-1945”, Guerra all’arte. Distruzioni e trafugamenti del nostro patrimonio artistico, girato dagli operatori della Quinta Armata americana a Firenze e Toscana.

– Le ville di campagna: preziosi rifugi per le opere d’arte. Approfondimento sulla villa del Palco di Prato (ex villa Forti) e il tesoro della sinagoga di Firenze. Le ville rinascimentali di Poggio a Caiano e Carmignano. Le ville di campagna della Valbisenzio e Montemurlo

– I bombardamenti agli edifici storici in Valbisenzio

– Il ritorno e il ricollocamento delle opere a partire dal 1946.

Eventi in mostra

Tutte le domeniche visite guidate alle ore 15.30 e 17.00

5 ottobre, ore 16.00 Inaugurazione della mostra

18 ottobre, ore 16.00 Saving Art, letture teatralizzate in mostra, a cura dell’Associazione Altroteatro

15 novembre, ore 15.30 La storia della famiglia ebrea Forti e il tesoro della Sinagoga, giornata di studi

29 novembre, ore 15.30 Presentazione del libro Resistere per l’arte di Alessia Cecconi

Contatti

www.fondazionecdse.it
eventi@fondazionecdse.it
338 7852105
Facebook e Twitter /FondazioneCDSE




Conservare l’immagine – La fotografia negli archivi, gli archivi della fotografia

photography-371215_640-300x201Quasi tutti gli archivi del Novecento contengono materiali fotografici, spesso veri e propri fondi, quantitativamente e qualitativamente cospicui. Si tratta di un patrimonio archivistico di pregio e rilevanza da tutelare, conservare e valorizzare e che richiede una specifica attenzione, sia dal punto di vista descrittivo che da quello conservativo.

Per questo ANAI Toscana propone un seminario di formazione che affronta globalmente tutti gli aspetti del trattamento e che nel contempo lascia ampio spazio ad esercitazioni pratiche sui temi trattati.

Il seminario si terrà il 29 e 30 settembre, a Fiesole (Firenze) presso la Saletta Marchini Carrozza e l’Archivio Storico del Comune.

In allegato il deplian con il programma dettagliato e il modulo per l’iscrizione.
La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro il 24 settembre 2014.




La difesa dell’arte nella Seconda Guerra Mondiale: storie di capolavori in pericolo e di incredibili salvataggi. Il caso toscano

Foto apertura Resistere per l'arte versione_1Alle ore 21.00, presso il Museo Casa Siviero (Lungarno Serristori 1), l’assessore alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, invita alla presentazione della ricerca:

La difesa dell’arte nella Seconda Guerra Mondiale: storie di capolavori in pericolo e di incredibili salvataggi. Il caso toscano
Intervengono:
Alessia Cecconi, Fondazione CDSE,
Francesca Cavarocchi, Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Letture teatrali a cura di Altroteatro

Obiettivo della ricerca è raccontare a un ampio pubblico l’impegno straordinario profuso dalla società civile toscana per la messa in sicurezza, il salvataggio e il recupero dell’intero patrimonio artistico regionale durante la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una serie di articoli che compariranno sul portale ToscanaNovecento, una pubblicazione, mostre e presentazioni, sarà resa nota la commovente dedizione alla causa da parte di alcuni personaggi poco conosciuti al grande pubblico: dipendenti della soprintendenza, restauratori, uomini di cultura, partigiani, parroci di campagna e cittadini comuni che rischiarono continuamente la loro vita per mettere in salvo e proteggere il patrimonio artistico toscano.

Per informazioni: www.museocasasiviero.it casasiviero@regione.toscana.it tel. 055 4382652 (martedì-venerdì ore 10-18) 055 2345219 (sabato ore 10-18; domenica e lunedì ore 10-13)
Lo svolgimento della serata è possibile grazie anche alla presenza dei volontari della Associazione Amici dei Musei Fiorentini.




“Camminando s’apre cammino”. Concorso scolastico per conoscere Arturo Paoli

112Arturo Paoli - ph Davide Dutto_2Il Fondo Documentazione Arturo Paoli e la Fondazione Banca del Monte di Lucca indicono per l’anno scolastico 2014/2015 la seconda edizione del concorso scolastico “Camminando s’apre cammino”, per conoscere la figura e sul pensiero di fratel Arturo Paoli. Il concorso è rivolto agli studenti delle Scuole Medie Superiori di tutto il territorio nazionale.

L’iniziativa ha lo scopo di avvicinare i giovani a una personalità contemporanea, che ha attraversato tutto il Novecento partecipando alla vita sociale, politica, religiosa dell’Italia e dell’America Latina. Secondo il desiderio dello stesso Arturo Paoli, il concorso vuole stimolare i giovani alla riflessione sul significato del vivere e dei suoi valori fondamentali.

L’obbiettivo del concorso è quello di promuovere nella scuola e nella società una riflessione sul significato e sulle ragioni del “viaggiare” nel mondo contemporaneo, soprattutto da parte dei giovani: la ricerca di un futuro migliore, l’incontro con “l’altro diverso da me”, la nostalgia per la propria terra, la scoperta della fratellanza e della solidarietà, la conoscenza di nuovi mondi e nuovi valori, l’esodo dalla guerra e dalla fame, l’esilio per ragioni politiche o religiose. Tutte dimensioni che sono presenti nell’esperienza di vita di Arturo Paoli nonché nei suoi libri, lettere, articoli.

Possono partecipare al concorso gli studenti delle scuole medie superiori, che dovranno inviare un elaborato a partire dalla lettura del libro di Arturo Paoli, La pazienza del nulla (Edizione Chiarelettere, 2012), nel quale l’autore racconta l’esperienza del suo viaggio di tredici mesi nel deserto d’Algeria.

Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 30 ottobre 2014 e gli elaborati consegnati entro il 15 febbraio 2015.

Per altre info scarica il bando del concorso e il modulo di iscrizione in allegato.

 




Premio Franca Pieroni Bortolotti – XX edizione

10462802_856729431021773_6688084037584778139_aIl Consiglio Regionale della Toscana e la Commissione regionale pari opportunità, in collaborazione con la Società italiana delle storiche e della Biblioteca delle oblate (Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze), bandisce per l’anno 2014 il Premio Franca Pieroni Bortolotti per due tesi di laurea magistrale o di dottorato, in lingua italiana, inglese o francese, di storia delle donne e storia di genere dall’Antichità all’Età Contemporanea.

Il premio è così intitolato per ricordare Franca Pieroni Bortolotti (1925-1985), la storica fiorentina che, aprendo un settore di studi quasi del tutto inesplorato, dedicò le sue ricerche alla storia culturale e politica del movimento di emancipazione delle donne in Italia. Nell’ambito della premiazione uno speciale riconoscimento sarà dedicato a un’opera di storia delle donne in Toscana: la Commissione giudicatrice selezionerà a tale scopo la migliore fra le opere pervenute – siano esse tesi di laurea magistrale o tesi di dottorato – che abbiano come riferimento geografico il contesto regionale toscano o un contesto locale ad esso appartenente.

La documentazione deve essere inviata entro e non oltre il 30 giugno 2014 al Consiglio regionale della Toscana.

Scarica il bando e la domanda di partecipazione al concorso.